Antiemetici - Farmaci Antiemetici

Ultima modifica 01.04.2020

Generalità

I farmaci antiemetici sono medicinali che vengono impiegati nel trattamento del vomito  e della nausea di varia origine e natura.
Farmaci AntiemeticiIn realtà, il vomito non è una vera e propria malattia, ma costituisce un sintomo derivante da una condizione di base, che può essere o meno patologica (irritazione gastrointestinale, cinetosi, scompensi ormonali, emicrania, disturbi del metabolismo, ecc.), o che insorge come effetto collaterale di alcuni tipi di farmaci (come avviene, ad esempio, nel caso della chemioterapia antitumorale).
Non occorre sottolineare quanto questo disturbo possa influire negativamente sulla vita del paziente.
Appare, quindi, chiaro come il ricorso all'utilizzo di farmaci antiemetici sia assolutamente necessario per dare sollievo ai pazienti colpiti da tale disturbo; fermo restando che, in qualsiasi caso, la causa primaria che ha scatenato il vomito dev'essere individuata e adeguatamente gestita, qualunque essa sia.
Di seguito, saranno brevemente descritte le principali classi di farmaci antiemetici impiegate in terapia.

Antagonisti dopaminergici

Gli antagonisti dopaminergici sono farmaci antiemetici che esplicano la loro attività attraverso l'antagonizzazione dei recettori dopaminergici D2, presenti a livello della Chemoreceptor Trigger Zone (più semplicemente definita come CTZ).

La CTZ rileva le sostanze emetogene presenti nell'organismo e invia le informazioni al centro del vomito, modulandone l'attività.
Appartengono a questa classe di farmaci antiemetici la clorpromazina (Largactil®, Prozin®), l'aloperidolo (Haldol®, Serenase®), il droperidolo, la metoclopramide (Plasil®) e il domperidone (Peridon®).
Alcuni di questi principi attivi (come, ad esempio, la metoclopramide e il domperidone) possiedono una certa affinità per i recettori serotoninergici. Più in particolare, esercitano un'azione antagonista nei confronti dei recettori 5-HT3 e un'azione agonista nei confronti dei recettori di tipo 5-HT4 presenti a livello intestinale. È proprio l'interazione con quest'ultima tipologia di recettori a conferire a questi farmaci anche un'attività di tipo procinetico.
I principali effetti collaterali che possono manifestarsi in seguito all'utilizzo di antiemetici ad azione antagonista dopaminergica derivano dal passaggio di questi stessi farmaci a livello centrale e consistono in: affaticamento, irrequietezza e disturbi del movimento. Il domperidone, tuttavia, non è in grado di attraversare la barriera ematoencefalica, quindi, causa meno effetti indesiderati rispetto agli altri principi attivi della stessa classe.

Antagonisti serotoninergici

I principi attivi appartenenti a questa classe di farmaci antiemetici esplicano la loro azione antagonizzando i recettori serotoninergici di tipo 5-HT3, presenti sia a livello centrale nella CTZ, sia  a livello periferico nel tratto gastrointestinale.
Appartengono a questa categoria l'ondansetron (Zofran®), il granisetron (Sancuso®, Kytril®) e il tropisetron (Navoban®).
Questi farmaci trovano impiego perlopiù nella prevenzione e nel trattamento della nausea e del vomito indotti da chemioterapia e radioterapia antitumorali, nonchée della nausea e del vomito post-operatori.
I principali effetti indesiderati che possono manifestarsi, in seguito al trattamento con antiemetici ad azione antagonista dopaminergica, sono: sonnolenza, astenia, mal di testa e stipsi.

Antimuscarinici

Gli antimuscarinici vengono utilizzati per la prevenzione e il trattamento della nausea e del vomito causati dalla cinetosi (o mal da movimento, che dir si voglia).
Appartiene a questa classe di antiemetici la scopolamina (Transcop®). Più nel dettaglio, l'azione antivomito di questo principio attivo viene esercitata attraverso l'antagonizzazione dei recettori muscarinici presenti a livello dell'apparato vestibolare e del nucleo del tratto solitario.
Generalmente, per la prevenzione dei sintomi della cinetosi, la scopolamina viene utilizzata nella forma farmaceutica di cerotto transdermico.
I principali effetti collaterali che si possono manifestare in seguito all'uso di antiemetici ad azione antimuscarinica sono secchezza delle fauci, sonnolenza e midriasi.

Antistaminici

I farmaci antiemetici ad azione antistaminica esplicano la loro attività attraverso l'antagonizzazione dei recettori per l'istamina H1 presenti a livello dei nuclei vestibolari, del nucleo del tratto solitario e del nucleo motore dorsale del vago.
Gli antiemetici appartenenti a questa classe vengono impiegati soprattutto nella prevenzione e nel trattamento della nausea e del vomito provocati dal mal da movimento, ma anche nel trattamento della nausea e del vomito associati alla sindrome di Ménière.
Appartiene a questo gruppo di antiemetici il dimenidrinato (Xamamina®, Travelgum®).
I principali effetti indesiderati che possono manifestarsi durante l'uso di questa tipologia di farmaci antiemetici, sono: mal di testa, perdita dell'appetito e sonnolenza.

Antiemetici naturali

In fitoterapia sono diverse le piante che vengono impiegate per la loro potenziale attività antiemetica. Fra queste, la pianta di maggior spicco è sicuramente lo zenzero. Infatti, i gingeroli e gli shogaoli contenuti nel suo rizoma possiedono interessanti proprietà antiemetiche, tanto che il loro utilizzo ha ottenuto l'approvazione ufficiale per la prevenzione e il trattamento della nausea e del vomito, soprattutto se associati a mal di movimento.
Ad ogni modo, per ottenere maggiori informazioni circa gli impieghi degli antiemetici naturali si consiglia di consultare l'articolo dedicato "Nausea e vomito - Erboristeria".


Autore

Ilaria Randi
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista