Ultima modifica 07.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Perché si Misura
  4. Valori normali
  5. Anticorpi Anti Nucleo Alti - Cause
  6. ANA Bassi - Cause
  7. Come si misura
  8. Preparazione
  9. Interpretazione dei Risultati

Generalità

Nella medicina di laboratorio, la sigla ANA - acronimo di Anti-nuclear antibody (trad. Anticorpi Anti nucleo) - identifica una vasta ed eterogenea popolazione di anticorpi anomali, diretti contro componenti delle cellule umane, in particolare nucleari (DNA, RNA, ribonucleoproteine, istoni, centromero ecc.). Si tratta quindi di autoanticorpi, cioè di immunoglobuline dirette contro componenti sane e normali dell'organismo, erroneamente interpretate come pericolose (antigeni), quindi considerate meritevoli di un attacco immunitario.
Gli anticorpi antinucleo rivestono una notevole importanza in campo medico, poiché - pur essendo presenti in minima quota in molti individui sani - tendono ad aumentare sensibilmente nel sangue dei soggetti affetti da malattie autoimmuni sistemiche (MAIS).

ANA Test

Ad esempio, praticamente tutti i pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico o da connettivite mista risultano positivi agli ANA.
Diverse sono le componenti cellulari verso le quali si registra l'attacco degli anticorpi antinucleo.
Il termine antinucleo è legato al fatto che i primi anticorpi scoperti erano diretti contro antigeni nucleari. Oggi, quella di anticorpi anti nucleo è una terminologia obsoleta, poiché diversi autoantigeni-bersaglio, clinicamente importanti in alcune malattie autoimmuni sistemiche, sono localizzati anche nel citoplasma (quindi all'esterno del nucleo).
Come anticipato, esistono differenti tipi di anticorpi anti-nucleo, classificati in base agli auto-antigeni verso i quali sono diretti. Ognuno di questi anticorpi presenta particolari specificità per alcune patologie autoimmuni; ciò significa che l'innalzamento dei suoi valori ematici è una spia che segnala la possibile presenza di una malattia ben specifica.

Cos'è

Gli anticorpi anti-nucleo (ANA) sono un gruppo di anticorpi prodotti dal sistema immunitario, il quale, a causa di un'alterata attività, non riesce più a riconoscere il “self” (parti dell'organismo di appartenenza) dal “non self” (sostanze estranee al corpo). Questi autoanticorpi attaccano erroneamente le cellule sane dell'organismo, causando segni e sintomi come: infiammazione di organi e tessuti, affaticamento e dolore articolare e muscolare. Nello specifico, gli ANA riconoscono alcune sostanze che si trovano nel nucleo della cellula, da cui il nome “anti-nucleo”. Ciò si traduce in un danno per organi e tessuti.
La presenza degli ANA può essere considerata un marcatore di un processo autoimmune e permette di escludere altre condizioni con segni e sintomi simili. La malattia in cui vengono più frequentemente riscontrati è il Lupus eritematoso sistemico (LES).

Perché si Misura

Il test degli anticorpi anti-nucleo (ANA) identifica la presenza di questi autoanticorpi nel sangue. Tale riscontro può essere correlato ad alcuni disordini autoimmuni.
In particolar modo, l'esame degli anticorpi anti-nucleo è usato principalmente come test di supporto alla diagnosi di Lupus eritematoso sistemico (LES).
In relazione ai segni e sintomi che il paziente manifesta, e alla patologia sospettata, il test ANA può essere utilizzato insieme ad altre indagini, come:

  • Pannello ENA;
  • Dosaggio anticorpi anti-ds DNA (anti DNA a doppio filamento), anti-centromero (regione mediante la quale due cromosomi sono legati tra loro) e/o anti- istone (proteine che consentono l'impacchettamento del DNA);
  • Valutazione della velocità di eritrosedimentazione (VES) e/o della proteina C- reattiva (PCR).

Nota
Il test ANA non è usato per seguire o monitorare il decorso clinico del LES, perciò questo esame non viene richiesto, di solito, in modo seriale.

Quando si effettua l'esame?

Secondo la comune pratica clinica, la rilevazione degli anticorpi antinucleo si effettua soltanto di fronte ad un sospetto clinico per malattie autoimmuni sistemiche.
In genere, la ricerca degli ANA non è raccomandata come test di screening in soggetti privi di sintomi e fattori di rischio suggestivi.
Qualora l'esame si ritenga necessario, in una prima fase si effettua un dosaggio del titolo complessivo degli anticorpi antinucleo nel sangue, senza addentrarsi nello specifico delle singole immunoglobuline. Solo in presenza di titoli anticorpali positivi, associati al sospetto clinico di una malattia autoimmune, si effettuerà il dosaggio dei singoli autoanticorpi per ottenere ulteriori indizi diagnostici.

Valori normali

Si considerano positivi titoli anticorpali ANA superiori a 1:40 (o a concentrazioni di 5 UI/mL). Titoli elevati (> 1:160 o a concentrazioni di 20 UI/mL) sono particolarmente suggestivi di una patologia autoimmune sistemica.

  • Titoli inferiori a 1:40 vanno considerati negativi e i relativi pazienti, se privi di sintomi, non affetti da patologie autoimmuni;
  • Titoli superiori a 1:40 e inferiori a 1:160 vanno considerati bassi positivi: il paziente non dev'essere sottoposto ad approfondimento diagnostico, ma solo a un monitoraggio nel tempo;
  • Titoli uguali o superiori a 1:160 sono da considerare positivi e i pazienti vanno sottoposti ad approfondimento diagnostico, dato che è probabile che siano affetti da una patologia autoimmune.

NOTA BENE:

  • il 31% circa dei soggetti normali presenta un titolo ANA di 1:40;
  • il 5% circa dei soggetti normali presenta un titolo ANA di 1:160.

Anticorpi Anti Nucleo Alti - Cause

Il dosaggio degli anticorpi anti-nucleo è particolarmente sensibile, ma scarsamente specifico. Questo perché, come abbiamo visto, i titoli anticorpali ANA tendono a presentarsi superiori alla norma in diverse condizioni, tra cui:

Sintomi associati

Le patologie autoimmuni possono comportare varie manifestazioni, vaghe e non specifiche. Spesso, questi disturbi cambiano nel tempo, diventando progressivamente più gravi, o alternando periodi di remissione a periodi in cui i sintomi si acuiscono.
Tra i campanelli d'allarme associati a disordini autoimmunitari sistemici rientrano:

ANA Bassi - Cause

Un risultato negativo al test ANA fa pensare che sia improbabile la presenza di un disordine autoimmune. Se i sintomi ricorrono, però, potrebbe essere utile ripetere l'esame.
Nel caso anticorpi anti-nucleo bassi (non presenti) sarà il medico a stabilire la diagnosi una volta raccolti tutti i dati che servono.

Come si misura

Per l'analisi degli Anticorpi Anti Nucleo, il paziente si deve sottoporre a un prelievo di sangue da una vena del braccio.
Per determinare e misurare gli ANA, è possibile ricorrere a due differenti tipi di test:

  • Metodo IFA (dosaggio a immunofluorescenza indiretta): è considerato il metodo “gold standard” (di riferimento) per stabilire una diagnosi. Il campione di sangue del paziente è mescolato con le cellule che sono fissate al vetrino. Gli autoanticorpi che potrebbero essere presenti nel sangue reagiscono con le cellule. Il vetrino è trattato con un reagente contenente anticorpi fluorescenti ed esaminato al microscopio. Ciò che si osserva è la presenza (o l'assenza) della fluorescenza. Nel referto, il risultato è riportato come titolo, a sua volta espresso come un rapporto.
  • Test immunometrico (enzyme linked immunosorbent assay-ELISA o test immunoenzimatico-EIA): viene eseguito con strumenti automatizzati, ma risulta meno sensibile del dosaggio a immunofluorescenza indiretta nella determinazione degli ANA. Pertanto, questa metodica può essere utilizzata per lo screening degli ANA; un risultato positivo o equivoco viene sottoposto, poi, all'IFA. L'esito è solitamente riportato come un numero seguito da un'unità di misura.

Preparazione

Prima di sottoporsi all'esame, il paziente deve osservare un digiuno di almeno 8-10 ore, durante le quali è ammessa l'assunzione di una modica quantità di acqua. Inoltre, occorre essere in posizione eretta da almeno 30 minuti.

Interpretazione dei Risultati

Le patologie associate a un test ANA positivo sono diverse, ma il riscontro più comune è associato al LES.
Altri disturbi in cui gli anticorpi anti-nucleo risultano elevati possono includere:

  • Lupus indotto da farmaci; 
  • Sindrome di Sjögren;
  • Sclerodermia (sclerosi sistemica);

Meno comunemente, gli ANA possono essere presenti in persone affette da:

Un risultato positivo del test ANA può dipendere, inoltre, da:

Per stabilire una diagnosi, il medico deve basarsi sul risultato del test ANA e di altre indagini approfondite, sui sintomi e sulla storia clinica del paziente.

Tipi di anticorpi antinucleo

Sebbene titoli anticorpali ANA complessivamente elevati dimostrino un'alta correlazione con diverse malattie autoimmuni:


Epatite autoimmune

Rappresentano uno dei criteri diagnostici

Lupus eritematoso sistemico

Rappresentano uno dei criteri diagnostici. Non sono altrettanto utili ai fini prognostici o di monitoraggio della malattia.

Lupus indotto da farmaci

Sono presenti nel 95% dei pazienti

Connettivite mista

Sono presenti nel 100% dei pazienti

Sindrome di Sjogren

Sono presenti nell'80-90% dei pazienti

Sclerodermia sistemica

Sono presenti nel 70-80% dei pazienti

Dermatomiosite

Sono presenti nel 10-50% dei pazienti

Artrite idiopatica giovanile

Sono presenti nell'80-90% dei pazienti con forma mono-pauciarticolare


Alcuni di questi anticorpi sembrano assumere un significato diagnostico e/o prognostico ben specifico in alcune malattie. A tal proposito riportiamo i dati estrapolati da alcune delle fonti consultate nella stesura dell'articolo (cliccare sulle immagini per ingrandire).


Anticorpi Anti Nucleo Anticorpi Antinucleo 2 Anticorpi antinucleo

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici