Anginofobia: cause e sintomi della paura di deglutire

Anginofobia: cause e sintomi della paura di deglutire
Ultima modifica 17.01.2023
INDICE
  1. Introduzione
  2. Anginofobia in sintesi
  3. Anginofobia: sintomi della paura di deglutire e soffocare
  4. Conseguenze psicofisiche
  5. Cause patologiche
  6. Depressione disturbo correlato
  7. Trattamento

Introduzione

L' Anginofobia viene definita come la paura di deglutire per il rischio di soffocare, anche ingerendo piccole quantità di cibo, di liquidi, un oggetto, una pasticca e persino la saliva. Tale fobia, che ha origini emotive e psicologiche, quando non è correlata ad una patologia pregressa di tipo neurodegenerativo, ad esempio, ha una sintomatologia caratterizzante nei soggetti che ne soffrono, e può condizionare anche la socialità e la vita relazionale in famiglia.

Il pericolo reale di soffocamento, tuttavia, è frutto di un pensiero disfunzionale e fuorviante, che alimenta il comportamento ossessivo del privarsi di determinati cibi o alimenti che possono rivelarsi fatali.

Anginofobia in sintesi

  • Paura di deglutire
  • timore di soffocare deglutendo cibo o liquidi
  • ansia, stati di tensione a tavola
  • rifiuto nel deglutire pastiglie
  • timore di bere
  • consumare solo cibi liquidi oppure molli
  • rifiuto di cibi solidi e crudi
  • frammentare il cibo prima di introdurlo in bocca: frullare, omogenizzare gli alimenti
  • masticazione reiterata
  • paura di alimentarsi senza la presenza di qualcuno al proprio fianco
  • valutazione del cibo in base a consistenze, colori, sapori, quantità 
  • eliminazione di cibi considerati pericolosi: pane, lievitati, pasta, carne, verdure filamentose
  • cause mediche: malattie neurodegenerative, autoimmuni, oncologiche
  • cause della sfera depressiva-ossessiva
  • cause post traumatiche
Per approfondire: Strategie per deglutire più facilmente le pillole

Anginofobia: sintomi della paura di deglutire e soffocare

L'anginofobia, termine che ha origine dalla crasi della parola angina, dal latino strangolare, soffocare, e fobia dal greco paura, si riferisce a un'intensa paura di soffocare quando si deglutisce cibo, liquidi, piccoli oggetti, pasticche, e persino la saliva. Nei casi più severi di tale fobia subentra un'irrazionale timore di morire alla sola ingestione di piccole parti di cibo.

La sintomatologia dell'anginofobia è caratterizzata da una comune paura in chi ne soffre, relazionata al rischio di soffocamento. Si manifesta con: spasmodico controllo della densità del cibo (tendenzialmente molle, ultra cotto, mai alimenti solidi e crudi); eccessiva masticazione degli alimenti sino a spappolare il boccone; spezzettare il cibo in parti minuscole; assicurarsi che ci sia qualcuno accanto mentre si mangia (affinchè ci sia sempre qualcuno pronto in soccorso se qualcosa dovesse ostruire le vie respiratorie); ansia; tensione a tavola; rifiuto nell'assunzione di pillole se non tritate e polverizzate. 

Conseguenze psicofisiche

L'anginofobia porta con sè evidenti conseguenze relazionali, facendo venire meno le componenti conviviali ma anche nutritive legate al cibo che diventa un nemico associato al rischio di soffocare e quindi un potenziale killer. Tale fobia ha pesanti ricadute anche in ambito famigliare per via dell'angoscia con la quale il soggetto anginofobico si presenta a tavola, luogo in cui deve esserci sempre una persona fidata che riveste il ruolo di caregiver, e rassicura anche minimamente il soggetto. 

Chi soffre di anginofobia tende ad evitare ogni occasione come pranzi e cene fuori casa. Anche le tempistiche del pasto, pre e durante lo stesso, sono assai dilatate: gli alimenti vengono tagliati e triturati in parti minuscole, la masticazione è lenta e lunghissima, così come la deglutizione, che avviene a tentativi e con innumerevoli pause e sorsi d'acqua.

In tale quadro, risulta evidente come si presentino determinate carenze nutrizionali, derivanti dalla privazione di vari alimenti, considerati dal soggetto fobico come pericolosi per la propria incolumità.

Il pericolo di soffocare è reale?

Da un punto di vista cognitivo l'anginofobia genera pensieri irrealistici e fuorvianti. Il pensiero di soffocare ingenerendo anche piccole quantità di cibo solido è figlio del processo fobico e delle componenti patologiche ed emotive. Tra le cause, infatti, si evidenziano insicurezza, scarsa autostima, impotenza, scarsa indipendenza affettiva e sociale. 

Cause patologiche

Ovviamente la paura di soffocare quando si deglutisce e la complessità dell'atto di deglutire stesso, possono avere anche cause patologiche all'orgine dell'insorgenza dei sintomi. Tra le cause organiche che compromettono la funzionalità oro-faringea, infatti, si elencano:

Depressione disturbo correlato

L'anginofobia si presenta spesso in correlazione con stadi depressivo-ossessivi. I sintomi, tuttavia, possono manifestarsi anche in situazioni di intenso stress, come sintomo post traumatico, anche relativo ad avvenimento da cui ha origine la paura, come l'aver assisstito a soffocamento da cibo, che genera a livello cognitivo la necessità vitale di andare in protezione per il timore che possa succedere lo stesso.

Si tende quindi a consumare solo cibi frullati o molli come yogurt, omogenizzati, ricotta, ecc e ad escludere totalmente pane, pasta, pizza, lievitati e carne.

Trattamento

Il trattamento dell'anginofobia prevede innzitutto l'eliminazione del pericolo, che tranquillizza il soggetto che ne soffre. Ciò comprende una selezione, in primis, di alcuni alimenti da evitare. Tra essi, i principali sono: pasta, pane e lievitati, carne e alcune verdure soprattutto filamentose.

In contemporanea è bene rivolgersi ad uno specialista terapeuta che affronti il problema dal punto di vista psicanalitico, potendo optare, ad esempio, per la Terapia Breve Strategica.