Ultima modifica 25.02.2020

Generalità

La vasectomia è un metodo di contraccezione permanente (sterilizzazione), riservato alle persone di sesso maschile; per ottenere questo risultato, durante la vasectomia il medico urologo taglia i dotti deferenti, presenti a livello dello scroto, e li sigilla. In tal modo, si impedisce agli spermatozoi, prodotti dai testicoli, di unirsi al liquido seminale e formare lo sperma.
VasectomiaSi tratta di un'operazione chirurgica minore, semplice, sicura e molto efficace.
La vasectomia si può svolgere per vari motivi: può essere richiesta dalle persone che non vogliono più avere figli, oppure può rappresentare un modo, adottato da alcuni paesi, per controllare le nascite.
Esistono due tipi di procedure operative: la vasectomia tradizionale e la vasectomia senza bisturi.
Come ogni intervento chirurgico, possono insorgere delle complicazioni, ma si tratta di eventualità molto rare.

Breve richiamo sull'apparato genitale maschile

L'apparato genitale maschile è composto, principalmente, dalle seguenti parti:

  • Testicoli. Contenuti nello scroto, sono in numero di due e hanno il compito di produrre milioni di spermatozoi, ovvero le cellule sessuali maschili; producono inoltre gli ormoni sessuali maschili (il testosterone), fondamentali nello sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari e nel controllo delle funzioni dell'apparato genitale stesso.
  • Genitali MaschiliVescicole seminali e prostata. Le vescicole seminali sono due e producono un liquido viscoso simile al liquido seminale. La prostata è, invece, la ghiandola che produce ed emette il liquido seminale vero e proprio, un fluido essenziale per nutrire gli spermatozoi e costituire, insieme a quest'ultimi, lo sperma.
  • Dotti deferenti. Sono i canali che uniscono i testicoli, prima, alle vescicole seminali e poi alla prostata; attraverso di essi fluiscono gli spermatozoi, che si uniranno al liquido seminale per costituire lo sperma.
  • Uretra. È un piccolo canale, che percorre tutto il pene, attraverso il quale vengono espulsi l'urina e il liquido seminale (o lo sperma, se nel liquido seminale ci sono anche gli spermatozoi). L'emissione di liquido seminale è detta eiaculazione. A controllare che urina e liquido seminale non si mescolino tra loro, c'è una sorta di valvola muscolare.
  • Pene. È l'organo riproduttivo maschile e l'ultimo tratto delle vie urinarie. Grazie alla sua particolare struttura anatomica, consente il passaggio degli spermatozoi dall'uomo alla donna.

Cos'è la vasectomia?

La vasectomia è una procedura chirurgica di contraccezione, riservata alle persone di sesso maschile. Nel linguaggio medico, si parla più correttamente di deferentectomia; infatti, tramite qesto intervento si tagliano e si sigillano, in modo definitivo, i due dotti deferenti. Interrompendo questi canali, si impedisce agli spermatozoi, provenienti dai testicoli, di unirsi e rendere fertile il liquido seminale prodotto dalla prostata ed emesso con l'eiaculazione.
Rispetto alla legatura delle tube, che è il corrispettivo intervento nelle donne, la vasectomia è meno pericolosa e più efficace.


Vasectomia

Figura: vasectomia ed elementi principali dell'apparato genitale maschile.

PERMANENTE O NON PERMANENTE?

La vasectomia è considerata un metodo di contraccezione permanente, nonostante esista, in realtà, la possibilità di revertirne gli effetti con un'operazione specifica.
Per quale motivo?
L'intervento di reversione è complicato e spesso inefficace, anche quando non si verificano complicazioni.
Pertanto, prima di sottoporsi alla vasectomia, è bene prendere coscienza di tutti i dettagli dell'operazione, dai vantaggi agli svantaggi.

I MITI DA SFATARE

Molti uomini temono che la vasectomia riduca la libido e le performance sessuali, oppure predisponga a qualche grave malattia (tumori e cardiopatie). Tuttavia, si tratta soltanto di paure infondate, dovute alla cattiva informazione.
I timori privi di ogni fondatezza scientifica, di cui si sente solitamente parlare, sostengono che la vasectomia:

  • Influenzi la performance sessuale. La vasectomia non riduce né la libido né la mascolinità: difatti, i livelli ormonali di testosterone, l'erezione e l'eiaculazione sono del tutto normali. L'unica differenza è che il liquido seminale non contiene spermatozoi, pertanto non può definirsi sperma.
  • Danneggi permanentemente le strutture dell'apparato genitale. È rarissimo che l'intervento di vasectomia rechi un danno permanente e irrimediabile al pene, ai testicoli o ad altre parti dell'apparato genitale maschile. Come si vedrà anche più avanti, la percentuale di successo dell'operazione è quasi del 100%
  • Aumenti il rischio di ammalarsi di tumore. Soprattutto in passato, qualcuno riteneva che la vasectomia favorisse il tumore ai testicoli o alla prostata. Non esiste alcuna prova scientifica a favore di questa tesi.
  • Aumenti il rischio di sviluppare dei disturbi cardiaci. Vale quanto detto per i tumori alla prostata e ai testicoli: non è stato dimostrato alcun legame scientifico tra questi e la vasectomia.
  • Causi un dolore forte e acuto. Il dolore acuto e assai intenso è davvero un'eventualità molto rara. Il dolore, infatti, è generalmente di lieve entità e svanisce in pochi giorni. Se si prolunga per un periodo più lungo, è comunque sopportabile.

Inoltre, va sfatato anche qualche beneficio che, erroneamente, si attribuisce alla vasectomia. Per esempio, qualcuno crede che l'operazione protegga dalla malattie sessualmente trasmissibili e dall'AIDS, ma non è affatto così. Servono, infatti, le stesse protezioni e cautele, adottate prima dell'intervento e da qualsiasi atra persona.

Quando si esegue

La vasectomia è un metodo contraccettivo particolarmente indicato per coloro che, a un certo punto della vita, hanno deciso di non avere altri figli (o di non averne affatto). Le ragioni possono essere le più diverse e dipendono da persona a persona, o da famiglia a famiglia.
In ogni caso, è un'operazione molto praticata, in quanto è sicura e ha una probabilità di successo quasi del 100%: solo un intervento ogni 2000, infatti, non fornisce i risultati sperati.

LA VASECTOMIA COME METODO DI CONTROLLO DELLE NASCITE

In alcune regioni del mondo, si esegue la vasectomia per controllare il numero delle nascite. Chiaramente, si tratta di paesi, come per esempio la Cina o l'India, in cui il tasso di natalità è molto elevato ed esistono problemi di sovrappopolamento.

Preparazione

Chi ha deciso di sottoporsi a vasectomia deve sapere a cosa va incontro. Pertanto, il medico urologo, prima dell'intervento, discuterà e chiederà più volte, al paziente (inteso come colui che si appresta ad effettuare un'operazione chirurgica), se è pienamente convinto delle sue decisioni.
I punti nodali della discussione sono:

  • Ricordare la permanenza degli effetti, perché la scelta di sottoporsi a vasectomia potrebbe essere stata una scelta avventata, dovuta alla notizia di un'altra gravidanza della propria partner o a una cattiva informazione. C'è, infatti, chi crede che l'intervento di reversione sia una pratica comune e di facile esecuzione.
  • Confrontarsi con il partner, anche se lo si è già fatto in altre occasioni. Questa persona potrebbe essere d'accordo, ma, al momento dell'operazione, avere dei ripensamenti. Sia chiaro, nulla vieta, a un individuo, di sottoporsi a vasectomia, anche se il partner non è d'accordo: la decisione, infatti, spetta solo al paziente.
  • Ricordare gli altri metodi di contraccezione esistenti, anche quelli non permanenti. Esistono, infatti, soluzioni alternative, sufficientemente efficaci e non permanenti.
  • Ricordare che la vasectomia è pur sempre un intervento chirurgico e che, come tale, può dar luogo a complicazioni.

ISTRUZIONI PREOPERATORIE

Prima di eseguire la vasectomia, il medico dà, al paziente, diverse istruzioni, utili affinché l'intervento vada a buon fine.
Anzitutto, vieta l'assunzione di aspirina e di qualsiasi altro farmaco ad azione simile (warfarin, eparina ecc). Simili trattamenti vanno interrotti per tempo, perché gli effetti farmacologici durano almeno una settimana.
Dopodiché, richiede che il paziente: si depili l'area pubica da operare, in modo tale che il lavaggio della stessa sia più facile e il rischio d'infezione sia minore; si procuri delle mutande attillate (dette anche mutande contenitive) o dei pantaloncini aderenti, per bloccare il movimento dello scroto e minimizzare il gonfiore; si faccia accompagnare da un parente, perché sedersi per guidare potrebbe comprimere l'area operata.

Procedura

La vasectomia è un'operazione chirurgica veloce e non particolarmente dolorosa, che si esegue, di solito, in anestesia locale. Durante l'intervento, l'urologo provvede a recidere e a bloccare (il termine tecnico di questa manovra è legatura) i dotti deferenti, in modo da interrompere ogni via che porta gli spermatozoi all'unione con il liquido seminale.
Generalmente, l'operazione è di tipo ambulatoriale e non è previsto alcun ricovero ospedaliero: la dimissione, infatti, avviene nello stesso giorno dell'intervento.
Esistono due metodi procedurali, uno tradizionale, detto anche vasectomia convenzionale, e uno in cui non si fa uso di bisturi, noto con il termine anglosassone vasectomia no-scalpel o vasectomia senza bisturi.

ANESTESIA

L'anestesia è, nella maggior parte dei casi, locale. Pertanto, al paziente, vengono rese insensibili le aree da operare, ovvero scroto e testicoli.
Il dolore percepito è minimo ed è più simile a un fastidio.


Quando si ricorre all'anestesia generale?
Se il paziente, durante le analisi preoperatorie, ha dichiarato di essere allergico agli anestetici locali o che tende a svenire facilmente, viene sedato con un'anestesia generale.
Durante l'anestesia generale, vengono somministrati, prima e durante tutta la durata dell'intervento, dei farmaci anestetici, che rendono completamente incosciente la persona da operare.
L'infusione endovenosa di sedativi si interrompe nel momento in cui l'operazione è terminata. È molto importante, come misura preparatoria all'anestesia generale, presentarsi a digiuno completo dalla sera precedente.

VASECTOMIA CONVENZIONALE (O TRADIZIONALE)

Una volta praticata l'anestesia locale, l'urologo esegue due piccole incisioni (1 cm circa), a destra e a sinistra dello scroto.
Queste incisioni rappresentano le vie d'accesso per raggiungere, con il bisturi, i dotti deferenti. A incisione avvenuta, viene rimossa parte dei canali e praticata la cosiddetta legatura dei dotti deferenti o, in alternativa, la diatermia.
Concluso l'intervento, le incisioni vengono richiuse con delle suture riassorbibili.


Cosa fa la diatermia?
La diatermia sigilla i dotti deferenti grazie all'utilizzo di una piccolissima sonda, attraversata da corrente e in grado di generare calore.
Il vantaggio della diatermia è rappresentato dal fatto che l'emorragia (cioè la perdita di sangue) è fortemente limitata.

VASECTOMIA NO-SCALPEL (O VASECTOMIA SENZA BISTURI)

Durante la vasectomia senza bisturi, il dottore, per prima cosa, cerca i dotti deferenti sotto la pelle dello scroto e li tiene fermi con una pinzetta.
Dopodiché, grazie a uno speciale strumento, esegue una piccola foratura nel centro dello scroto; questa, una volta allargata molto dolcemente, gli permette di arrivare ai dotti deferenti e di tagliarli (o sigillarli), nella stessa maniera della vasectomia convenzionale.
Le perdite di sangue sono minime e non è previsto alcun punto di sutura, poiché la ferita si rimargina da sola.


Vasectomia convenzionale Vasectomia senza bisturi (o no-scalpel)

I pro:

  • È una tecnica consolidata e ben conosciuta

I contro:

  • Discreta invasività
  • Rischio di emorragie
  • Prevede che vengano applicate delle suture

I pro:

  • Minima invasività
  • Emorragia di lieve entità
  • Nessun punto di sutura

I contro:

  • È una tecnica adottata di recente nel mondo occidentale.

DURATA DELL'INTERVENTO

Vasectomia intervento senza bisturi

Figura: vasectomia senza bisturi. Dal sito: http://urologovalladolid.com

Sia la vasectomia convenzionale, sia quella tradizionale sono due procedure molto veloci, che, in genere, richiedono dai 15 ai 20 minuti, salvo complicazioni.

Fase post-operatoria

Durante le prime ore e i primi giorni successivi all'intervento, è molto probabile che il paziente patisca dolore o una leggera sofferenza all'area operata, e che sviluppi gonfiore e un ematoma.
Dolore, gonfiore ed ematoma sono tre manifestazioni normali, che non devono allarmare, a meno che non si protraggano per più giorni o, anziché ridursi, si intensifichino.
È inoltre nella norma che alla prima eiaculazione si emetta anche sangue.

Nota importante: per almeno le prime 20 eiaculazioni, il liquido seminale contiene ancora tracce di spermatozoi. Questo è del tutto normale, in quanto sono i resti dell'ultima produzione spermatica andata a buon fine. Pertanto, in attesa che si esauriscano gli ultimi spermatozoi presenti, è opportuno usare i classici metodi di contraccezione (per esempio, il preservativo).

PUNTI DI SUTURA

Quando vengono applicati, i punti di sutura impiegano circa una settimana per riassorbirsi a pieno.

BIANCHERIA INTIMA

Giorno e notte, è opportuno indossare delle mutande aderenti (o contenitive), per mantenere bloccato lo scroto e limitare il gonfiore.
Senza di esse, i testicoli sono più mobili e il loro movimento acuisce la sensazione dolorosa.

IGIENE

L'igiene è fondamentale per evitare che si sviluppino delle infezioni.
Pertanto, è opportuno lavare ogni giorno la parte operata, facendo molta attenzione a non stressare la ferita, ad asciugare per bene l'intera area, e a cambiare quotidianamente le mutande contenitive.

RIPRESA DEL LAVORO E DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE

Dopo la vasectomia, è bene attendere almeno un paio di giorni, prima di tornare a lavorare.
L'esercizio fisico, invece, va ripreso con molta più cautela: se si tratta di sport non particolarmente pesanti e pericolosi per l'area operata, bisogna aspettare almeno una settimana (in genere, quando i punti di sutura si sono riassorbiti del tutto); se, al contrario, si tratta di sport di contatto o dov'è a rischio la parte operata, è meglio astenersi, da queste attività, per diverse settimane.

RAPPORTI SESSUALI

La ripresa dei rapporti sessuali con il proprio partner deve avvenire quando i punti si sono riassorbiti e quando il dolore all'area operata è scomparso o divenuto comunque sopportabile; prima, se ne sconsiglia la pratica. Inoltre, è bene ricordarsi quanto detto in precedenza: per le prime 20-30 eiaculazioni, il liquido seminale contiene ancora qualche traccia di spermatozoi, pertanto vanno usati metodi contraccettivi alternativi.

COME capire se LA VASECTOMIA HA AVUTO SUCCESSO?

Per conoscere se vi sono ancora tracce di spermatozoi, è necessario sottoporre un campione di liquido seminale a due controlli al microscopio (uno serve da controprova).
In genere, bisogna attendere, prima delle analisi, dalle 20 alle 30 eiaculazioni e/o circa 8 settimane; prima, infatti, è inutile svolgerle, in quanto gli spermatozoi risulterebbero sicuramente presenti.
Solo una volta che il liquido seminale risulta privo di spermatozoi, si possono abbandonare i metodi contraccettivi sostituitivi.

Caso particolare: alcuni uomini possiedono degli spermatozoi poco mobili. In questo caso, la loro permanenza, nei canali dell'apparato riproduttivo, dura molto più di 8 settimane e si protrae per più di 20-30 eiaculazioni. Cosa fare in questi frangenti? Aspettare e avere pazienza. A distanza di tempo dalle prime analisi, è bene ripeterle, per vedere come si è evoluta la situazione.

DOMANDE FREQUENTI

È possibile che si riformi spontaneamente il passaggio che porta gli spermatozoi ad unirsi con il liquido seminale?
Sì, ma è un'eventualità così rara, che è considerata quasi impossibile.
Quali sono i segni di un'infezione in corso?
Sono indici di un'infezione: la perdita di sangue dall'area operata, la febbre ad almeno 38°C, il peggioramento del dolore e del gonfiore.
Per quanto tempo vanno indossate le mutande aderenti?
In genere, è sufficiente portarle per 48-72 ore, tuttavia ogni paziente rappresenta un caso a parte.
Come si può velocizzare il recupero e il riassorbimento dell'ematoma?
Può essere utile applicare del ghiaccio, a intervalli di tempo e mai a diretto contatto con la zona operata.

Rischi dell'operazione

La vasectomia è, ormai, una tecnica abbastanza sicura. Infatti, le complicazioni e gli effetti collaterali sono eventualità abbastanza rare.
Tuttavia, è doveroso riepilogare i rischi principali, nei quali ci si può imbattere sottoponendosi all'operazione:

  • Ematoma scrotale esteso. Un ematoma è dovuto alla rottura di un discreto numero di vasi sanguigni, situati in un determinato tessuto. Dopo la vasectomia, la comparsa di un ematoma a livello dello scroto è abbastanza normale. Non è normale, però, che questo ematoma, anziché risolversi nel giro di pochi giorni, diventi sempre più esteso e accompagnato da dolore acuto. Nei casi molto gravi, è necessario addirittura intervenire chirurgicamente una seconda volta, per rimuovere il coagulo di sangue formatosi dopo la rottura dei vasi.
  • Infezioni della ferita. L'area scrotale può infettarsi, specie se non si mantiene pulita la ferita.
  • Eiaculazioni contenenti sangue. In genere, la prima eiaculazione, dopo l'intervento di vasectomia, contiene sempre sangue. È normale e non ci si deve allarmare. È, invece, preoccupante il fatto che il sangue permanga per diverse eiaculazioni e a distanza di diversi giorni dall'intervento.
  • Gonfiore eccessivo
  • Granuloma spermatico. I granulomi spermatici sono dei grumi di spermatozoi, i quali sono fuoriusciti dai dotti deferenti, una volta che questi sono stati recisi. I sintomi di uno o più granulomi sono dolore e gonfiore allo scroto (e/o all'inguine). La formazione anomala di un granuloma può essere immediata o avvenire a distanza di diversi mesi dall'operazione.
  • Dolore cronico a uno o entrambi i testicoli. Può comparire a distanza di mesi o anche anni dall'intervento. In genere, non è una sensazione dolorosa particolarmente forte, ma soltanto fastidiosa. L'origine del disturbo è, di solito, da ricondursi a un nervo schiacciato. Nei casi più gravi, per ridurre la sintomatologia, è possibile sottoporsi a un intervento chirurgico adatto alla situazione.
  • Accumulo di fluido nei testicoli. Particolari strutture, situate vicino ai testicoli e chiamate epididimi, possono riempirsi di spermatozoi. Ciò provoca, nell'individuo operato, una anomala sensazione di pienezza ai testicoli. Perché passi questo disturbo, servono alcuni giorni.
  • Riformazione di una via di passaggio per gli spermatozoi provenienti dai testicoli. Sebbene sia molto raro, è possibile che i dotti deferenti si riformino spontaneamente, permettendo così, agli spermatozoi, di mescolarsi nuovamente con il liquido seminale.

Risultati

La vasectomia offre degli ottimi risultati, sicuramente migliori di quelli che può garantire il corrispettivo intervento nelle donne: la legatura delle tube. Rispetto a questa, infatti, la deferentectomia è più efficace, meno rischiosa, di più facile esecuzione e meno costosa.
Gli unici inconvenienti riguardano i primi mesi, durante i quali l'individuo, sottoposto a vasectomia, deve ricordarsi di far uso di metodi contraccettivi alternativi.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza