Vaccini nei Neonati: Quali sono? Calendario e Benefici

Vaccini nei Neonati: Quali sono? Calendario e Benefici
Ultima modifica 24.03.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Quali sono
  3. Vaccino Esavalente
  4. Vaccino Anti Pneumococco Coniugato
  5. Vaccino Anti Meningococco B
  6. Vaccino Anti Rotavirus
  7. Rischi
  8. Controindicazioni
  9. Risultati

Introduzione

Quando si parla di vaccini nei neonati ci si riferisce alle vaccinazioni previste nell'arco dei primi mesi di vita di un infante.

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Vaccino in un Neonato

I vaccini praticati oggi ai neonati risultano essere qualcosa di comune e scontato, tanto che sono inseriti all'interno di un programma gratuito fornito dal servizio sanitario nazionale; non bisogna dimenticare, però, che queste vaccinazioni rappresentano una delle più importanti conquiste della medicina e dell'umanità: prima della loro realizzazione, infatti, infezioni gravi come la poliomielite, il tetano, la difterite, la pertosse, l'epatite B, la polmonite da pneumococco e le infezioni sostenute da Haemophilus influenzae erano estremamente diffuse nella popolazione infantile e mietevano numerose vittime, in quanto non esistevano cure o quelle disponibili erano poco efficaci.

Questo articolo è dedicato ai vaccini dell'età evolutiva previsti nell'arco dei primi 12 mesi di vita; i temi trattati saranno: gli agenti infettivi contro cui sono rivolti le varie vaccinazioni, la tipologia di vaccino, le modalità di somministrazione, i dosaggi, il calendario vaccinale di ogni dosaggio, i possibili rischi, le eventuali controindicazioni e tante altre informazioni utili ai genitori curiosi di approfondire l'argomento.

Cosa sono i Vaccini: un breve ripasso

Prima di analizzare nei dettagli i vaccini nei neonati, è doveroso rivedere a grandi linee cos'è un vaccino.

Un vaccino è una preparazione farmacologica, somministrabile per via parenterale o per via orale, che permette di creare un'immunizzazione nei confronti di uno o più determinati microrganismi patogeni (N.B: i microrganismi patogeni più comuni sono virus e batteri).

I vaccini possono contenere una forma attenuata del patogeno contro cui si vuole ottenere l'immunizzazione, oppure possono contenere proteine o tossine derivanti da questo stesso patogeno.

Esistono tre grandi tipologie di vaccini:

  • I vaccini vivi attenuati. Contengono i microrganismi contro cui si vuole ottenere l'immunizzazione in forma viva, ma con un potere patogeno diminuito.
  • I vaccini inattivati. Contengono una forma completa ma morta (quindi inattiva) dei microrganismi contro cui si vuole crea l'immunizzazione.
  • I vaccini ad antigeni purificati. Contengono, in forma inattivata, proteine, tossine o polisaccaridi del microrganismo contro cui si vuole immunizzare l'individuo ricevente.

I vaccini agiscono attivando il sistema immunitario: con la loro somministrazione, infatti, stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi, ossia i veri artefici dell'immunizzazione.

I vaccini non hanno effetto immediato: la risposta anticorpale, difatti, richiede un periodo di tempo che va dalle 2 alle 4 settimane.

Quali sono

I vaccini nei neonati sono in totale 9: l'anti difterite, l'anti tetano, l'anti pertosse, l'anti poliomielite, l'anti epatite B, l'anti Haemophilus influenzae di tipo B, l'anti pneumococco coniugato, l'anti meningococco B e l'anti rotavirus.

Occorre tuttavia precisare fin da subito che i vaccini anti difterite, anti tetano, anti pertosse, anti poliomielite, anti epatite B e anti Haemophilus influenzae di tipo B sono tipicamente raggruppati in un unico preparato, denominato vaccino esavalente; ciò comporta, pertanto, che il numero di vaccinazioni a cui è effettivamente sottoposto un neonato sia soltanto 4: il vaccino esavalente, il vaccino anti pneumococco coniugato, il vaccino anti meningococco B e il vaccino anti rotavirus.

Vaccini nei Neonati: Quali sono gli Obbligatori e Quali i Raccomandati?

Tra i vaccini praticati ai neonati, sono obbligatori i vaccini anti difterite, anti tetano, anti pertosse, anti poliomielite, anti epatite B e anti Haemophilus influenzae di tipo B (in sostanza il vaccino esavalente), mentre sono raccomandati ma non obbligatori i vaccini anti meningococco B, anti pneumococco e anti rotavirus.

Vaccino Esavalente

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Somministrazione di un Vaccino in un Neonato

Il vaccino esavalente raggruppa in sé 5 vaccini ad antigeni purificati, che sono l'anti difterite, l'anti tetano, l'anti pertosse, l'anti epatite B e l'anti Haemophilus influenzae di tipo B, e un vaccino inattivato, che è ovviamente l'anti-poliomielite.

Sia i vaccini ad antigeni purificati che i vaccini inattivati contengono sostanze trattate in laboratorio, che, sebbene non siano in grado di causare in alcun modo la malattia, sono comunque capaci di evocare una risposta immunitaria nei loro confronti e innescare così la produzione di anticorpi.

Somministrazione del Vaccino Esavalente

Nei neonati, la somministrazione del vaccino esavalente si ripartisce in 3 dosaggi e avviene per via parenterale, tramite un'iniezione intramuscolo a livello della porzione latero-superiore della coscia.

Calendario del Vaccino Esavalente

Secondo il calendario vaccinale, i 3 dosaggi di vaccino esavalente nei neonati sono previsti:

  • Il primo all'inizio del 3° mese di vita (61° giorno di vita o 2 mesi di vita più un giorno);
  • Il secondo all'inizio del 5° mese di vita (121° giorno di vita o 4 mesi più un giorno);
  • Il terzo tra l'11° e il 13° mese di vita (in genere, si colloca al 12° mese di vita).

Importante

Mentre le vaccinazioni contro epatite B e Haemophilus influenzae di tipo B terminano al 12° mese di vita, quelle contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite sono soggette a richiami; per la precisione, sono previsti un richiamo tra i 5 e i 6 anni di vita e un richiamo tra i 14 e i 15 anni di vita per difterite, tetano, pertosse e poliomielite, e un richiamo ogni 10 anni, a partire dai 15 anni di vita, soltanto per difterite, tetano e pertosse.

Vaccino Anti Difterite

Nel vaccino anti difterite, la sostanza utile a evocare la risposta immunitaria è il cosiddetto tossoide difterico.

La difterite è una grave malattia contagiosa, dovuta al batterio Corynebacterium diphtheriae, che, oltre a provocare una severa infiammazione delle vie respiratorie, può causare anche danni al sistema nervoso, al cuore e ai reni.

Vaccino Anti Tetano

Nel vaccino anti tetano, la sostanza utile a evocare la risposta immunitaria è il cosiddetto tossoide tetanico.

Il tetano è una grave malattia infettiva non contagiosa, prodotta dalle spore del batterio Clostridium tetani, che intacca il sistema nervoso centrale e produce spasmi muscolari capaci di determinare insufficienza respiratoria.

Vaccino Anti Pertosse

Nel vaccino anti pertosse, la sostanza utile a evocare la risposta immunitaria è più d'una: il tossoide pertossico, l'emoagglutinina filamentosa e la pertactina.

La pertosse è una malattia infettiva contagiosa, dovuta al batterio Bordetella pertussis, che scatena crisi di tosse così gravi che, nei bambini molto piccoli, possono portare alla morte per mancanza di respiro.

Vaccino Anti Poliomielite

Nel vaccino anti poliomielite, la sostanze utile a evocare la risposta immunitaria è più d'una: i virus inattivati della poliomielite PV1, PV2 e PV3.

La poliomielite (o semplicemente polio) è una malattia infettiva grave e contagiosa, causata dal virus Poliovirus, che può avere importanti ripercussioni sul sistema nervoso centrale.

Vaccino Anti Epatite B

Nel vaccino anti epatite B, la sostanza utile a evocare la risposta immunitaria è il cosiddetto antigene di superficie ricombinante.

L'epatite B è una pericolosa infezione contagiosa, dovuto al virus HBV, che danneggia il fegato.

Lo sapevi che…

Nei nati da madre positiva all'antigene dell'epatite B, si somministra la prima dose di vaccino anti epatite B già a distanza di 12-24 dalla nascita.

Vaccino Anti Haemophilus influenzae di tipo B

Nel vaccino anti Haemophilus influenzae di tipo B, la sostanza utile a evocare la risposta immunitaria è il cosiddetto polisaccaride derivato di Haemophilus influenzae.

Haemophilus influenzae di tipo B è una malattia infettiva contagiosa, provocata dall'omonimo batterio, che, nei soggetti di giovanissima età, può causare forme di meningite, polmonite, pericardite, osteomielite o setticemia.

Vaccino Anti Pneumococco Coniugato

Lo pneumococco è un batterio trasmissibile per via aerea, che può causare forme di polmonite, meningite, setticemia, otite e artrite settica dalle conseguenze gravi e, talvolta, mortali.

Il vaccino anti pneumococco coniugato attualmente in uso nei neonati (o PCV 13-valente) è un vaccino ad antigeni purificati, i cui ingredienti fondamentali per ottenere l'immunizzazione voluta sono:

  • Un antigene polisaccaridico inattivato appartenente alla capsula del batterio pneumococco e
  • Una proteina inattivata derivante dalla tossina difterica, il cui scopo è aumentare la risposta anticorpale all'ingrediente precedente.

Il vaccino anti pneumococco coniugato per neonati crea un'immunizzazione contro i 13 ceppi di pneumococco responsabili di più dell'80% delle infezioni giovanili correlate a questo batterio; ciò spiega perché è detto anche PCV 13-valente.

È doveroso segnalare, inoltre, che il vaccino anti pneumococco coniugato per neonati sostituisce, da qualche anno, una vecchia formulazione, che proteggeva da 7 ceppi di pneumococco, e non va confuso con la versione indicata ai bambini dai 2 anni in su, agli adolescenti e agli adulti, versione che immunizza da ben 23 ceppi diversi di pneumococco (PCV 23-valente).

Somministrazione del Vaccino Anti Pneumococco Coniugato

Nei neonati, la somministrazione del vaccino anti pneumococco coniugato si ripartisce in 3 dosaggi e avviene per via parenterale, tramite un'iniezione intramuscolo a livello della porzione latero-superiore della coscia.

Calendario del Vaccino Anti Pneumococco Coniugato

Secondo il calendario vaccinale, nei neonati i 3 dosaggi di vaccino anti pneumococco coniugato sono previsti:

  • Il primo al 3° mese di vita;
  • Il secondo al 5° mese di vita;
  • Il terzo tra l'11° e il 13° mese di vita.

Il vaccino anti pneumococco coniugato per neonati può essere somministrato assieme ad altre vaccinazioni; a tal proposito, capita spesso che la sua attuazione coincida con quella del vaccino esavalente.

Vaccino Anti Meningococco B

Il meningococco B è un batterio della specie Neisseria meningitidis, noto per essere uno dei principali agenti eziologici di due infezioni molto gravi e ad alto tasso di mortalità, soprattutto nei più giovani: la meningite meningococcica e la sepsi da meningococco.

Il vaccino anti meningococco B è un vaccino ad antigeni purificati, i cui ingredienti fondamentali per ottenere l'immunizzazione voluta sono:

  • Tre tipiche proteine presenti sulla superficie di tutti i sottotipi di Neisseria meningitidis (l'adesina neisserica A, la proteina di legame del fattore H e l'antigene legante l'eparina neisserica) e
  • La membrana esterna, ridotta in vescicole, del meningococco B.

Somministrazione del Vaccino Anti Meningococco B

Nei neonati, la somministrazione del vaccino anti meningococco B si ripartisce in 2 o 3 dosaggi (il numero preciso dipende da quando inizia il ciclo di vaccinazione) e avviene per via parenterale, tramite un'iniezione intramuscolo a livello della porzione latero-superiore della coscia.

Calendario del Vaccino Anti Meningococco B

Per i neonati al di sotto dei 6 mesi di vita, la somministrazione del vaccino anti meningococco B prevede 3 dosaggi, di cui il primo generalmente al 3° mese di vita e i successivi a un mese di distanza dal precedente.

Per i neonati che hanno appena superato i 6 mesi di vita, invece, la somministrazione del vaccino anti meningococco B prevede solo 2 dosaggi, di cui il primo generalmente al 7° mese di vita e il secondo entro i due mesi successivi.

È importante segnalare che il vaccino anti meningococco B non è somministrabile assieme ad altri vaccini e che tra la sua attuazione e quella di un altro vaccino devono intercorrere sempre almeno 15 giorni.

Importante

Il vaccino anti meningococco B è soggetto a richiamo.
Per i neonati sottoposti al ciclo di somministrazione a 3 dosaggi, il richiamo è previsto tra il 12° e il 15° mese di vita; per i neonati sottoposti al ciclo di somministrazione a 2 dosaggi, invece, il richiamo è previsto entro e non oltre il 2° anno di vita.

Vaccino Anti Rotavirus

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Vaccino Rotavirus in Bambino

Il rotavirus è un virus a RNA, noto per essere la principale causa di diarrea e, più in generale, di gastroenterite, nei neonati e nei bambini.
A rendere pericoloso il rotavirus è la possibilità che, nei più giovani (come gli infanti di pochi mesi di vita), determini una stato di disidratazione tale da causare complicanze talvolta mortali per il paziente.

Il vaccino anti rotavirus è un vaccino vivo attenuato; esso contiene, quindi, una quota di rotavirus viva, ma indebolita.

I virus vivi attenuati contengono una versione blanda, ottenuta in laboratorio, del microrganismo patogeno; questo fa sì che siano in grado di attivare la risposta anticorpale al prezzo di una versione molto blanda, talvolta spesso asintomatica, della malattia correlata.

Somministrazione del Vaccino Anti Rotavirus

Nei neonati, la somministrazione del vaccino anti rotavirus si ripartisce in 2 o 3 dosaggi (il numero preciso dipende da tipo di preparato vaccinale impiegato) e avviene per via orale, tramite un apposito applicatore con stantuffo.

Calendario del Vaccino Anti Rotavirus

Se si ricorre al preparato vaccinale a 2 dosaggi, il ciclo di somministrazione del vaccino anti rotavirus deve concludersi al massimo alla 24esima settimana di vita del neonato e deve attenersi al seguente calendario:

  • La prima dose tra la 6a e la 12esima settimana di vita (di solito si esegue a 2 mesi);
  • La seconda dose ad almeno 4 settimane di distanza dalla prima (generalmente si esegue a 4 mesi).

Se invece si ricorre al preparato vaccinale a 3 dosaggi, il ciclo di somministrazione del vaccino anti rotavirus deve concludersi al massimo alla 32esima settimana di vita del neonato e deve rispettare il seguente calendario:

  • La prima dose tra la 6a e la 12esima settimana di vita (in genere si esegue a 2 mesi);
  • La seconda dose ad almeno 4 settimane di distanza dalla prima (in genere si esegue a 4 mesi);
  • La terza dose ad almeno 4 settimana di distanza dalla seconda (di norma si esegue a 6 mesi).

Rischi

I Vaccini nei Neonati sono Rischiosi?

I vaccini per neonati sono farmaci e, in quanto tali, possono avere effetti avversi, talvolta anche seri.
Tuttavia, è doveroso precisare che il più delle volte gli effetti avversi riscontrati sono disturbi di lieve entità clinica e che gli effetti avversi più gravi sono una vera rarità.

Quindi, in sostanza, i vaccini per neonati possono considerarsi dei farmaci sicuri, a basso rischio.

Lo sapevi che…

I vaccini sono farmaci che hanno superato tutti i controlli di sicurezza su vasta scala.
Le varie teorie secondo cui contenessero sostanze pericolose per l'essere umano sono state, nel tempo, oggetto di opportuni studi scientifici, i quale ne ampiamente dimostrato l'infondatezza.

Quali sono gli Effetti Avversi dei Vaccini nei Neonati?

Comuni effetti avversi dei vaccini praticati ai neonati sono:

Effetti avversi rari, se non addirittura molto rari, delle vaccinazioni eseguite sui neonati sono invece:

Come riconoscere una reazione allergica?

In un neonato, le reazioni allergiche ai un vaccino si manifestano entro pochi minuti dalla vaccinazione (ecco perché i genitori, dopo la somministrazione del preparato, sono invitati a trattenersi altri 20-30 minuti al centro vaccini) e comprendono sintomi e segni quali: orticaria, gonfiore del volto, difficoltà respiratorie, tachicardia e/o pallore.

Dopo un vaccino in un neonato, in presenza di sintomi o segni da reazione allergica, è bene contattare immediatamente un medico o recarsi al più vicino centro ospedaliero.

Controindicazioni

Quali Neonati non possono Vaccinarsi?

I vaccini previsti nei primi 12 mesi di vita di un individuo sono da considerarsi controindicati per tutti quei neonati che hanno presentato una reazione allergica a uno degli eccipienti contenuti in questi stessi vaccini o che hanno manifestato una reazione allergica a una dose precedente di questi stessi vaccini.

Gli eccipienti sono sostanze normalmente presenti nei farmaci, che servono a favorire la stabilità, la conservazione e l'azione del princio attivo farmacologico.

Inoltre, è doveroso segnalare che il vaccino anti rotavirus è controindicato nei neonati con invaginazione intestinale nei neonati con un grave deficit immunitario, dovuto a una patologia (es: AIDS) e all'uso di determinati farmaci (es: cortisone o chemioterapici).

Quando rimandare i Vaccini nei Neonati?

Di norma, i vaccini nei neonati costituiscono una pratica da rimandare ad altra data in presenza di una condizione caratterizzata da febbre o turbe generali che il medico curante considera clinicamente importanti.

Risultati

I Vaccini nei Neonati funzionano?

I vaccini nei neonati sono efficaci nello sviluppare l'immunizzazione ricercata.
Inoltre, la protezione da essi garantita è di lunga, se non lunghissima, durata, tanto che in alcuni casi non sono nemmeno necessari richiami.
I vaccini rappresentano un'ottima soluzione per proteggere la salute dei neonati in una fase della vita molto delicata.

A tutto ciò, si aggiunga che gli attuali vaccini per neonati sono farmaci a bassissimo rischi di effetti avversi.

Perché Vaccinare i Neonati?

  • I vaccini e il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie hanno permesso di eradicare determinate malattie infettive contagiose molto gravi, come per esempio la poliomielite, e di portarne altre quasi all'estinzione.
    Tuttavia, molti microorganismi patogeni contro cui c'è un vaccino esistono ancora, probabilmente esisteranno anche in futuro e la possibilità che, per una qualche ragione, possano diffondersi nuovamente non è da escludere.
  • Le vaccinazioni proteggono non solo il ricevente ma anche le altre persone: in una popolazione di vaccinati, la persona suo malgrado non vaccinato (perché per esempio è allergico ai vaccini) è ugualmente protetta, in quanto l'agente patogeno si scontra contro la barriera innalzata dagli stessi vaccinati.
    La vaccinazione di massa, quindi, protegge chi non può vaccinarsi.
  • I vaccini disponibili oggi per i neonati sono efficaci e sicuri: i benefici garantiti dalle vaccinazioni sono decisamente di più dei rischi a loro correlati; quest'ultimi, inoltre, rappresentano un pericolo esiguo, se confrontati con le possibili conseguenze delle malattie infettive da cui proteggono.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza