Tumore alla gola: sintomi, come inizia e sopravvivenza
Cos'è il tumore alla gola?
Il tumore alla gola, o cancro alla gola, è una neoplasia maligna che può svilupparsi a livello della faringe, della laringe o delle tonsille palatine.
Esempio di tumore testa collo, il tumore alla gola, se non trattato per tempo, può complicarsi e disseminare metastasi in varie parti del corpo, mettendo in serio pericolo la vita del paziente.
Quali sono i sintomi?
I sintomi e i segni tipici di un tumore alla gola sono:
- Raucedine e abbassamento del tono della voce. La raucedine è il cambiamento del tono (o timbro) della voce. È un segno comune a tutti i cancri alla gola, ma è particolarmente marcato nei tumori della laringe;
- Tosse;
- Difficoltà a deglutire. Tali difficoltà si manifestano solitamente con dolore mentre si sta mangiando;
- Dolore alle orecchie;
- Sensazione di avere qualcosa, come una protuberanza, in gola;
- Mal di gola persistente;
- Perdita di peso. È dovuta ai problemi di deglutizione, che impediscono al malato di alimentarsi secondo le proprie esigenze;
- Difficoltà respiratorie. Si verificano se la massa tumorale blocca in qualche modo il passaggio dell'aria lungo il tratto faringo-laringeo;
- Linfonodi sul collo ingrossati.
Tumore alla Gola: quando rivolgersi al medico?
Se i sintomi sopraccitati sono particolarmente gravi o perdurano per più di due settimane (senza mostrare alcun miglioramento), è opportuno rivolgersi immediatamente al proprio medico, per approfondire la situazione.
Per esempio, la raucedine deve destare dei sospetti quando è in corso da almeno 2-4 settimane.
Quali sono i sintomi iniziali?
Non esiste una descrizione dei più comuni sintomi inziali del tumore alla gola.
Tuttavia, dal sito dell'AIRC si evince che le manifestazioni precoci più comuni di questa neoplasia sono:
- Abbassamento del tono della voce e raucedine, entrambi immotivati;
- Dolore che, talvolta, arriva fino all'orecchio;
- Difficoltà durante la deglutizione;
- Linfoadenopatia del collo (ingrossamento dei linfonodi del collo).
Quali sono le complicanze?
Se non trattato opportunamente, il tumore alla gola può diffondere alcune cellule maligne nel resto del corpo, andando a intaccare i linfonodi vicini ed estendendosi poi anche ad alcuni organi (come per esempio il fegato).
Il processo che porta un tumore a disseminare, nel resto dell'organismo, le proprie cellule maligne si chiama processo metastatico o più semplicemente metastasi.
Dove può formarsi?
Possibili sedi di un tumore alla gola sono la faringe (tumore faringeo), la laringe (tumore laringeo) o le tonsille palatine (tumore tonsillare).
Poiché faringe e laringe sono anatomicamente suddivise in varie parti, anche i tumori che li riguardano assumono nomi specifici differenti a seconda della zona di formazione. Ecco, quindi, che i tumori della faringe comprendono:
- Il tumore della naso faringe (o tumore nasofaringeo). È il tumore a carico della prima parte della faringe, porzione che, superiormente, confina con le cavità nasali.
- Il tumore dell'orofaringe (o tumore orofaringeo). È il tumore a carico della seconda parte della faringe; tra i tumori faringei, è il più diffuso.
- Il tumore dell'ipofaringe (o tumore ipofaringeo o laringofaringeo). È il tumore dell'ultima porzione di faringe, quella che precede l'esofago.
I tumori della laringe, invece, includono:
- Il tumore sovraglottico (o tumore della sopraglottide). È il tumore laringeo a carico della porzione superiore della laringe, parte dell'organo che ospita l'epiglottide, la cartilagine che chiude l'accesso alle vie aeree durante la deglutizione. I tumori della sovraglottide rappresentano il 35% dei tumori laringei.
- Il tumore glottico (o tumore della glottide). È il tumore laringeo a carico della porzione di laringe che ospita le corde vocali. I tumori della glottidi costituiscono oltre la metà dei tumori laringei.
- Il tumore sottoglottico (o tumore della sottoglottide). È il tumore laringeo a carico della porzione inferiore della laringe. I tumori della sottoglottide rappresentano il 5% circa dei tumori laringei.
Quali sono le cause?
Analogamente a ogni altra neoplasia, anche il tumore alla gola è la conseguenza di un accumulo di mutazioni genetiche che colpiscono il DNA delle cellule (in questo caso delle cellule che compongono il tessuto faringeo, laringeo o tonsillare).
Tali mutazioni - che solitamente interessano una singola cellula, da cui originano per mitosi altre cellule mutate - sono responsabili del processo incontrollato di divisione e accrescimento cellulare tipico di una neoplasia (le mutazioni vanno a colpire i geni che producono proteine deputate al controllo dei processi di crescita e divisione cellulare).
Fattori di rischio per il tumore alla gola?
Le precise cause di questi mutamenti genetici sono spesso poco chiare; tuttavia, nel caso dei tumori alla gola, i medici ritengono che abbiano un ruolo fondamentale nello sviluppo del tumore fattori come:
- Tabacco, in qualunque sua modalità d'utilizzo: quindi sigarette, sigari, pipa, tabacco da masticare ecc.
- Abuso di alcol.
- Infezioni da papilloma virus umano (o HPV dall'inglese Human Papilloma Virus).
- Dieta povera di ortaggi e frutta.
- Età avanzata. Secondo diversi studi statistici, il tumore alla gola è assai più frequente fra gli individui di età superiore ai 60 anni.
- Esposizione a polveri, fumi e sostanze tossiche che possono diffondersi nell'aria ed essere inalate. Le persone più esposte a queste sostanze sono quelle che lavorano nelle fabbriche o negli stabilimenti industriali.
Chi colpisce il tumore alla gola?
In genere, il tumore alla gola colpisce le persone di età superiore ai 55-60 anni:
- Nel caso del tumore alla faringe, l'età media dei pazienti al momento della diagnosi è 64 anni;
- Nel caso del tumore alla laringe, invece, l'età media dei pazienti al momento della diagnosi è superiore ai 55 anni.
Il tumore alla gola è una neoplasia degli adulti maturi: in più del 95% dei casi, infatti, il paziente ha più di 40 anni.
Tipi di tumore alla gola
Esistono diversi tipi istologici di tumore della gola.
In 9 casi su 10 (90%), il tumore alla gola è un carcinoma spinocellulare; questo vuol dire che origina da una cellula squamosa dell'epitelio mucosale esterno che riveste la gola (le cellule squamose sono cellule sottili e piatte che stratificano la superfici delle mucose e della pelle).
Il restante 10% dei casi di cancro alla gola raggruppa forme tumorali del tipo sarcoma di Kaposi e adenocarcinoma.
Quanto è comune?
Secondo le stime AIRC, ogni anno, il tumore alla gola registrerebbe oltre 5.000 nuovi casi tra gli uomini e circa 1.150 nuovi casi tra le donne.
Da questi numeri emerge chiaramente come la neoplasia in questione sia decisamente più comune tra la popolazione maschile (rapporto di circa 4:1).
Sempre secondo l'AIRC, il tumore alla gola rappresenterebbe il 4% di tutte le neoplasie che colpiscono gli uomini e l'1% di tutte le neoplasie che riguardano le donne.
Come capire se è tumore alla gola: la diagnosi
Normalmente, la diagnosi di tumore alla gola comincia dall'esame obiettivo e dall'anamnesi; prosegue, quindi, con indagini strumentali locali, quali endoscopia nasale e laringoscopia; infine, termina con una biopsia.
Eventuali altri esami di diagnostica per immagini, come per esempio TAC, risonanza magnetica, PET, raggi X ed ecografia, trovano impiego a scopo di approfondimento o quando c'è il forte sospetto che il tumore abbia disseminato metastasi in altri organi del corpo.
Esame obiettivo e anamnesi
Durante l'esame obiettivo, il medico sottopone il paziente a una visita accurata, al fine di valutare la presenza di segni sospetti.
In questa fase, si è proprio agli inizi dell'iter diagnostico.
L'anamnesi, invece, comprende una parte dedicata allo studio critico dei sintomi (il paziente è invitato a descrivere i sintomi per i quali si è rivolto al medico) e un'altra parte rivolta a inquadrare il paziente all'interno di una categoria di rischio, così da capire quali potrebbero essere le cause dei suoi disturbi (es: il paziente è fumatore oppure no? abusa di alcol oppure è astemio? ecc.).
L'inquadramento clinico del paziente permette di stabilire se è realistico oppure no considerare l'ipotesi che sia presente un tumore alla gola.
Endoscopia e laringoscopia
L'endoscopia è una procedura medica che permette di ispezionare la gola di un individuo per individuare eventuali anomalie.
Lo strumento utilizzato per l'endoscopia è l'endoscopio; l'endoscopio è una specie di sonda fornita di luce e telecamera collegata a un monitor, per la proiezione delle immagini.
In alternativa o in aggiunta all'endoscopia, il medico ricorre talvolta anche alla laringoscopia.
La laringoscopia è l'esplorazione della laringe, eseguita con uno strumento chiamato laringoscopio; il laringoscopio, come l'endoscopio, possiede una telecamera collegata a un monitor, sul quale riproduce ciò che viene ripreso.
Biopsia
La biopsia consiste nel prelievo e nell'analisi in laboratorio di un campione di cellule provenienti dalla massa tumorale.
In genere, il prelievo avviene in occasione dell'endoscopia o della laringoscopia, specie se questi esami evidenziano la presenza di masse anomale nelle zone esplorate.
Grazie all'analisi istologica in laboratorio, la biopsia è l'indagine fondamentale a confermare la presenza del tumore; inoltre, permette anche di stabilire lo stadio della neoplasia.
Diagnostica per immagini
TAC (tomografia assiale computerizzata), risonanza magnetica nucleare (RMN), raggi X e/o PET (tomografia a emissione di positroni) sono esami che mostrano se il tumore si è disseminato nei linfonodi limitrofi e in altri organi del corpo.
Stadi del Tumore alla Gola
Stabilito tramite indagini istologiche, lo stadio di un tumore è un indicatore della grandezza della massa neoplastica e della capacità di questa di diffondere cellule tumorali altrove.
Secondo il sistema di classificazione classico, gli stadi del tumore alla gola sono quattro; dal meno al più grave, sono così chiamati: stadio I, stadio II, stadio III e stadio IV.
- Lo stadio I identifica i tumori meno gravi: le dimensioni sono ridotte, sono localizzati in una sede ben definita e non hanno disseminato metastasi verso i linfonodi vicini o altri organi.
- Lo stadio II identifica tumori più estesi dei precedenti, ma sempre ben confinati in un'area precisa; la funzionalità di alcuni organi della gola può essere compromessa, ma non in maniera profonda.
Allo stadio II, i tumori alla gola non presentano metastasi a livello linfonodale o di altri organi. - Lo stadio III può comprendere tumori di grandezza rilevante, che hanno invaso un'intera area od organo (es: tutta la laringe), oppure tumori di diametro inferiore ai 3 cm che hanno diffuso metastasi nei linfonodi vicini.
- Lo stadio IV identifica i tumori più gravi: le dimensioni della massa sono importanti, sono stati coinvolti altri organi limitrofi e c'è diffusione di metastasi a livello linfonodale e di altri organi distanti dal sito d'origine della neoplasia.
Come si cura?
Esistono vari approcci terapeutici per la cura del tumore alla gola e l'attuazione di uno piuttosto che di un altro oppure la loro combinazione dipende da precisi fattori, che sono:
- Stadio della neoplasia. In linea generale, un tumore alla gola ai primi stadi permette al terapeuta di ricorrere a trattamenti meno cruenti di quanto non accada in presenza di un tumore di stadio avanzato.
- Sede della massa tumorale. Un tumore alla laringe potrebbe prevedere terapie diverse da un tumore della faringe.
- Stato di salute generale del paziente. Un paziente in buone condizioni di salute è in grado di sopportare egregiamente anche un trattamento molto invasivo; all'opposto, un paziente in condizioni di salute precarie non è sufficientemente forte per resistere alle terapie più "cruente".
Attualmente, tra le opzioni terapeutiche per la cura del tumore della gola rientrano:
- Chirurgia;
- Radioterapia;
- Chemioterapia;
- Terapia mirata;
- Immunoterapia.
Chirurgia
Il trattamento chirurgico serve a rimuovere il tumore e, se necessario, i linfonodi limitrofi contaminati da cellule neoplastiche.
Esistono vari tipi di intervento chirurgico: resezione endoscopica, laringectomia (parziale o totale), faringectomia e dissezione del collo.
L'applicazione di una tipologia piuttosto che di un'altra dipende dalle caratteristiche del tumore (sede, estensione, gravità ecc.).
Resezione endoscopica
La resezione endoscopica si presta molto bene al trattamento dei tumori della gola piccoli, superficiali, allo stadio I.
Come suggerisce il nome, prevede l'impiego dell'endoscopio ed è una procedura minimamente invasiva.
Laringectomia
La laringectomia consiste nell'asportazione della laringe.
Chiaramente, trova impiego quando il tumore alla gola ha sede a livello della laringe.
Può essere indicata sia in caso di tumori di piccole dimensioni, sia in caso di tumori più avanzati; tuttavia, a seconda delle circostanze, c'è una differenza nell'invasività della metodica: per tumori piccoli è sufficiente una laringectomia parziale, mentre per tumori più grandi è d'obbligo una laringectomia totale.
Le implicazioni post-operatorie (rimozione parziale o totale delle corde vocali; problemi di respirazione; tracheotomia per riconsentire la respirazione ecc.) variano in base all'estensione dell'intervento.
I risultati migliori si hanno in presenza di tumori di piccole dimensioni.
Faringectomia
La faringectomia consiste nell'asportazione della faringe.
Ovviamente, trova impiego quando il cancro alla gola ha sede a livello della faringe.
Di solito, i medici la attuano in caso di tumori di piccole dimensioni; tuttavia, in situazioni particolari, potrebbero ricorrervi anche in presenza di tumori più estesi, accorpando la procedura a un intervento di laringectomia (faringolaringectomia).
Le implicazioni post-operatorie variano in base all'estensione dell'intervento.
I risultati migliori si hanno in presenza di tumori di piccole dimensioni.
Dissezione del collo
La dissezione del collo è una procedura chirurgica invasiva, che include la rimozione del tumore e dei linfonodi contaminati dalle cellule tumorali.
È chiaro come si tratti di un intervento destinato al trattamento di tumori della gola a uno stadio avanzato.
Le procedure sopra descritte richiedono al paziente una preparazione particolare e, come ogni operazione chirurgica, presentano dei rischi.
Tra le possibili complicanze, è opportuno segnalare:
- Difficoltà a parlare normalmente;
- Problemi a masticare;
- Difficoltà a respirare in maniera adeguata;
- Difficoltà a deglutire e ad alimentarsi sufficientemente.
Per ognuno di tali inconvenienti, esiste la possibilità di sottoporsi a una terapia riabilitativa specifica, la quale permette di recuperare, quanto meno in parte, le normali capacità.
Radioterapia
La radioterapia prevede l'esposizione della massa tumorale a radiazioni ionizzanti ad alta energia (raggi X), le quali hanno lo scopo di distruggere le cellule neoplastiche.
Ecco i suoi campi di applicazione in caso di tumore alla gola:
- Tumori di piccole dimensioni, che ancora non si sono diffusi ai linfonodi; in tali circostanze, è probabile che trovi impiego da sola.
- Tumori avanzati; in tali frangenti, è combinata alla chemioterapia o alla chirurgia.
- Recidive, in combinazione alla chirurgia.
- Malato terminale; in tali occasioni, rappresenta una cura palliativa.
In caso di tumore alla gola, esiste la possibilità di ricorrere non soltanto alla classica radioterapia (esterna), ma anche alla variante interna (brachiterapia).
La radioterapia per un tumore alla gola ha diversi effetti collaterali (caduta dei denti, rigidità mandibolare, gengive sanguinanti, bocca secca ecc.).
Chemioterapia
La chemioterapia consiste nella somministrazione di farmaci in grado di uccidere le cellule in rapida crescita, tra cui anche quelle tumorali.
Ecco i suoi campi di applicazione in caso di tumore alla gola:
- Tumori ancora trattabili; in tali frangenti, può trovare impiego prima della chirurgia o della radioterapia (chemioterapia adiuvante) o in contemporanea alla radioterapia, per rafforzare gli effetti di quest'ultima.
- Tumori molto avanzati in malati terminali; in questo caso, rappresenta una cura palliativa.
- Recidive.
La chemioterapia ha diversi effetti collaterali (nausea, vomito, perdita di capelli, senso di fatica, vulnerabilità alle infezioni ecc.).
Terapia mirata
La terapia mirata si basa sull'uso di medicinali che hanno come bersaglio le proteine malfunzionanti implicate nei processi di crescita e divisione delle cellule tumorali.
Nell'ambito del trattamento del tumore alla gola, la terapia mirata trova impiego solo in casi selezionati, in cui il tumore è in fase molto avanzata.
Potrebbe essere adottata da sola o in associazione alla radioterapia; in alcuni casi, rappresenta un'alternativa alla chemioterapia.
Esempio di farmaco per la terapia mirata contro il cancro alla gola è Cetuximab.
Immunoterapia
Esistono varie forme di immunoterapia.
Nel caso del tumore alla gola, i medici sfruttano l'immunoterapia base di farmaci inibitori dei checkpoint immunitari.
Questi medicinali agiscono sul sistema immunitario del paziente, potenziandone la risposta contro le cellule anomale come quelle tumorali.
Nell'ambito del trattamento del cancro alla gola, l'immunoterapia trova impiego solo in casi selezionati, in cui il tumore è in fase molto avanzata (ha diffuso metastasi) o è controindicata la chirurgia.
Stile di vita nella gestione del tumore alla gola
I medici consigliano vivamente di smettere di fumare e bere alcolici, in quanto tabacco e alcol (in particolare il primo) rallentano la rimarginazione delle ferite chirurgiche, influenzano in negativo la terapia (cioè gli effetti sono ridotti), favoriscono la comparsa di altri tumori (o recidive) e, infine, rendono meno tollerabili i chemioterapici e gli altri farmaci antitumorali.
Come prevenirlo?
Nonostante siano ancora ignote le precise cause del tumore alla gola, è noto che alcuni comportamenti riducono il rischio di sviluppare la neoplasia; ecco quali sono:
- Non fare più uso di tabacco o evitare di iniziare a utilizzarlo. Nel tabacco sono contenute sostanze chimiche tossiche per le cellule della gola. La cosa migliore sarebbe non iniziare mai a fumare.
- Bere alcolici in quantità moderate o non berne affatto. L'alcol, specie se assunto in quantità elevate e per lunghi periodi di tempo, è dannoso per le cellule di faringe, laringe e tonsille.
- Mangiare frutta e verdura. Secondo alcuni studi scientifici, frutta e verdura contengono vitamine e antiossidanti che proteggono in parte le cellule della gola (e in generale tutto l'organismo) dai tumori.
- Proteggersi adeguatamente contro il papilloma virus umano. L'infezione da HPV si trasmette, in genere, dopo uno o più rapporti sessuali con una persona che ne è affetta.
Pertanto, si consiglia di usare il preservativo quando il partner sessuale potrebbe essere portatore del virus.
Si può guarire?
La prognosi in caso di tumore alla gola dipende dallo stadio della neoplasia al momento della diagnosi e dell'inizio della terapia.
Un cancro alla gola allo stadio I ha chiaramente maggiori probabilità di essere curato con successo, rispetto a un tumore alla gola di stadio III o IV.
Qual è la sopravvivenza?
Per il tumore alla gola, il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è:
- Di circa il 90% per le neoplasie di stadio I;
- Del 70% per le neoplasie di stadio II;
- Del 60% per le neoplasie di stadio III;
- Del 30% per le neoplasie di stadio IV.
È doveroso segnalare che la suddetta statistica non si riferisce ai tumori alla gola in generale, ma specificatamente ai tumori della laringe.