Tendine d'Achille: Anatomia e Funzioni. Patologie: Tendinite e Rottura

Tendine d'Achille: Anatomia e Funzioni. Patologie: Tendinite e Rottura
Ultima modifica 23.11.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è il Tendine d'Achille?
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Patologie

Generalità

Il tendine d'Achille è la grossa banda di tessuto connettivo fibroso della gamba, che connette i muscoli del polpaccio al calcagno, l'osso posteriore del piede.

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Con inizio circa a metà polpaccio, il tendine d'Achille è una struttura molto forte e resistente, che misura 5-6 millimetri di spessore e all'incirca 15 centimetri di lunghezza.
Il tendine d'Achille ha un ruolo fondamentale per quanto concerne la meccanica della locomozione dell'essere umano; collegando gastrocnemio e soleo al calcagno, infatti, permette a questi muscoli l'esecuzione di movimenti di plantarflessione del piede di flessione della gamba verso la coscia.
Il tendine d'Achille è al centro di diverse condizioni patologiche, tra cui: tendiniti (infiammazioni del tendine d'Achille), rotture (lacerazioni del tendine d'Achille) e xantomi tendinei (accumuli di colesterolo e macrofagi sulla superficie del tendine d'Achille).

Breve ripasso di cos'è un Tendine

Un tendine è una fascia di tessuto connettivo fibroso, dotato di una certa flessibilità e ad alto contenuto di collagene, che unisce un muscolo scheletrico a un osso.

Cos'è il Tendine d'Achille?

Il tendine d'Achille, o tendine calcaneale, è il grosso tendine del corpo umano, situato nella parte posteriore della gamba, che ha il compito di unire i due principali muscoli del polpaccio, gastrocnemio e soleo, al calcagno (od osso calcaneare).

Lo sapevi che…

Il tendine d'Achille è il tendine più grosso del corpo umano; tale caratteristiche gli conferisce notevole resistenza alle sollecitazioni.

Anatomia

Il tendine d'Achille è una spessa banda di tessuto connettivo fibroso, estremamente flessibile ed elastica, che riunisce le porzioni terminali dei muscoli del polpaccio gastrocnemio e soleo, e si estende fino a una prominenza ossea del calcagno, conosciuta come tuberosità calcaneare, dove stabilisce una robusta interazione.

Elemento pari del corpo umano (quindi presente in ciascuna gamba), il tendine d'Achille è ricoperto, nell'ordine, dalla cosiddetta fascia crurale e, ovviamente, dalla pelle.

Il tendine d'Achille è visibile a occhio nudo, per un breve tratto (pochi centimetri), poco prima del suo inserimento sul calcagno (il tratto in questione è alla stessa altezza dei due malleoli della caviglia).

Fascia Crurale: Cos'è?

La fascia crurale è una struttura connettivale profonda, dall'aspetto laminare, che ha il compito di separare gli strati della pelle della gamba dai muscoli presenti nel medesimo tratto anatomico, al fine di proteggere e fornire stabilità a tali muscoli.
La fascia crurale è in continuità con la fascia lata, che risiede nella coscia.

Origine e Decorso del Tendine d'Achille

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Il tendine d'Achille origina circa a metà della parte posteriore della gamba (metà polpaccio) e da lì, muovendosi verso il basso, giunge fino alla superficie posteriore del calcagno, sede in cui incontra la tuberosità calcaneare.

Lunghezza, Larghezza e Spessore del Tendine d'Achille

  • In un essere umano di altezza nella media, il tendine d'Achille possiede una lunghezza di circa 15 centimetri.
  • Il tendine d'Achille presenta uno spessore di circa 5-6 millimetri.
  • Nel compiere il suo decorso verso il basso, il tendine d'Achille varia la propria larghezza, stringendosi per poi allargarsi nuovamente, quando mancano pochi centimetri dal suo inserimento sull'osso calcaneare.

In genere, il tendine d'Achille raggiunge il minimo della sua larghezza a 4 centimetri dalla tuberosità calcaneare.

Tendine d'Achille e Borsa Calcaneare

Poco prima di dove il tendine d'Achille s'inserisce sul calcagno, prende posto una borsa sinoviale, denominata borsa calcaneare.
Come tutte le borse sinoviali, anche la borsa calcaneare è una sacca ripiena di liquido sieroso e ha il compito di limitare lo sfregamento – che potrebbe poi causare irritazione – delle strutture anatomiche fra cui si frappone.

Tendine d'Achille, Gastrocnemio e Soleo: alcuni dettagli

Il gastrocnemio è un grosso muscolo, risultante dall'unione di due capi muscolari (il cosiddetto gemello mediale e il cosiddetto gemello laterale); il soleo, invece, è un muscolo dalle dimensioni più ridotte, costituito da un unico capo muscolare.

All'interno di questo quadro, il tendine d'Achille si colloca come l'elemento anatomico che riunisce le parti terminali dei due capi del gastrocnemio e l'unico capo del soleo, al fine di collegarle all'osso calcaneare del piede.

Lo sapevi che…

Assieme, gastrocnemio e soleo formano il cosiddetto tricipite della sura.
L'uso del termine "tricipite" (che vuol dire "tre teste") vuole sottolineare che, nonostante i muscoli coinvolti siano due, i capi muscolari sono in tutto tre (i due del gastrocnemio, più quello del soleo).

Tendine d'Achille e Calcagno: alcuni dettagli

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Il calcagno è una delle 7 ossa del cosiddetto tarso del piede nonché l'elemento dello scheletro umano che dà forma alla regione anatomica denominata volgarmente tallone.

Sul calcagno sono riconoscibili ben 6 distinte superfici, ognuna delle quali spicca per determinate caratteristiche e funzioni, e i cui nomi specifici sono: superficie anteriore, superficie plantare, superficie posteriore, superficie superiore, superficie laterale e superficie mediale.
Quando l'argomento di discussione è il tendine d'Achille, la superficie del calcagno d'interesse è la quella posteriore; sulla superficie posteriore del calcagno, infatti, prende forma, nella zona mediana, un'escrescenza ossea, corrispondente alla già citata tuberosità calcaneare e alla zona in cui trova inserzione l'importante tendine trattato in questo articolo.

Lo sapevi che…

La tuberosità calcaneare è sede d'inserzione per il tendine di un altro muscolo del polpaccio: il muscolo plantare.
Meno voluminoso e più profondo dei muscoli gastrocnemio e soleo, il muscolo plantare è noto soprattutto per il fatto che il sopraccitato tendine è il più lungo del corpo umano.

Tendine d'Achille: Rapporti e Relazioni

Tra gli elementi anatomici confinanti con il tendine d'Achille spiccano soprattutto il nervo surale, la piccola vena safena e il tendine del muscolo plantare (si veda il precedente box di approfondimento):

  • Il nervo surale transita sul bordo esterno del tendine d'Achille, all'incirca 10 centimetri più in alto rispetto a dove quest'ultimo trova inserzione sul calcagno;
  • La piccola vena safena segue un percorso che la porta a passare, rispetto al tendine d'Achille, prima sul lato esterno e poi superiormente;
  • Il tendine del muscolo plantare si avvicina al tendine d'Achille sul fronte mediale, poco prima dell'inserimento di entrambi sulla tuberosità mediale.

Lo sapevi che…

La piccola vena safena è una vena tributaria della vena safena, ossia il grosso vaso venoso sottocutaneo che percorre l'intero arto inferiore.

Irrorazione Sanguigna del Tendine d'Achille

L'apporto di sangue ossigenato al tendine d'Achille è scarso.
A provvedere a tale apporto sono, nello specifico, un ramo ricorrente dell'arteria tibiale posteriore e alcune ramificazioni dei vasi arteriosi che riforniscono i muscoli della gamba.

Funzione

Fisiologia Tendine d'Achille: a cosa serve?

Il tendine d'Achille gioca un ruolo cardine nella locomozione; infatti, collegando gastrocnemio e soleo al calcagno, permette:

  • La plantarflessione del piede. La plantarflessione è il movimento di sollevamento del tallone e abbassamento dell'avampiede, di fatto l'abilità che consente all'essere umano di camminare sulle punte.
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  • La flessione della gamba sulla coscia. La flessione della gamba sulla coscia è il movimento che avvicina la gamba verso il retro della coscia.  È importante precisare che questa abilità dipende esclusivamente dal muscolo gastrocnemio (il soleo non partecipa).

Il tendine d'Achille, inoltre, è deputato a sostenere e assorbire le forze di tensione e le potenti sollecitazioni, create dal movimento dell'arto inferiore, in occasione di una camminata, una corsa o un salto; tutto ciò, riduce gli shock al piede derivanti dalle suddette attività motorie.

Curiosità: la Forza del Tendine d'Achille in numeri

Secondo studi di biomeccanica, il tendine d'Achille riceve e supporta uno stress da carico pari a 3,9 volte il peso del corpo, durante una normale camminata, e uno stress da carico pari a ben 7,7 volte il peso del corpo, in occasione di una corsa.

Patologie

Il tendine d'Achille può essere al centro di varie condizioni patologiche, tra cui: infiammazioni, rotture e xantomi tendinei.

Infiammazione del Tendine d'Achille

Esempio di tendinite, l'infiammazione del tendine d'Achille (o tendinite achillea) è, solitamente, una sofferenza da sovraccarico o di origine traumatica, che riconosce in circostanze come la pratica sportiva eccessiva e scorretta, la sedentarietà, l'uso di scarpe errate, l'artrite reumatoide e l'assunzione impropria di corticosteroidi i suoi principali fattori di rischio.

A prescindere dalla sua natura, l'infiammazione del tendine d'Achille si associa ad alcuni sintomi tipici, che sono:

  • Dolore alla gamba, che peggiora in occasione di qualsiasi esercizio fisico che coinvolga gli arti inferiori;
  • Gonfiore nella zona anatomica in cui risiede il tendine d'Achille;
  • Senso di rigidità a livello della caviglia.

Per giungere alla diagnosi di una condizione come l'infiammazione al tendine d'Achille, sono generalmente sufficienti: il racconto dei sintomi da parte del paziente, l'esame obiettivo e l'anamnesi; solo in rari casi, sono necessari anche degli esami radiologici.

Il trattamento di prima linea della tendinite achillea è conservativo e si basa su:

  • Il riposo dell'arto inferiore sofferente, fino alla completa scomparsa del dolore e degli altri sintomi (in tale frangente, per riposo s'intende non praticare qualsiasi attività fisica che solleciti in qualche modo il tendine d'Achille);
  • L'applicazione di ghiaccio sulla zona dolente dalle 3 alle 5 volte al giorno e per una durata di 15-20 minuti a impacco;
  • L'assunzione di Farmaci Antinfiammatori Non-Steroidei (FANS), allo scopo di favorire la scomparsa del dolore;
  • Sedute di fisioterapia, finalizzate a migliorare l'elasticità del tendine infiammato e dei muscoli correlati.

Se la gestione conservativa dell'infiammazione del tendine d'Achille dovesse fallire e i sintomi associati alla condizioni permanessero senza miglioramenti per più di 6 mesi, il paziente è spesso costretto a sottoporsi a un intervento chirurgico risolutivo, con tutto ciò che ne consegue (periodo di convalescenza, fisioterapia e ripresa graduale dell'attività fisica, anche la più leggera).

Lo sapevi che…

Soprattutto per chi pratica sport, curare attentamente lo stretching dei muscoli del polpaccio rappresenta un'ottima strategia, per prevenire l'infiammazione da sovraccarico del tendine d'Achille.

Per approfondire: Entesopatia (o Tendinite) del Tendine d'Achille: Cause e Terapia

Rottura del Tendine d'Achille

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La rottura del tendine d'Achille è un infortunio grave, che occorre al verificarsi di una lacerazione del tendine in questione e che limita drasticamente le capacità motorie di una persona.
La rottura del tendine d'Achille ha solitamente un'origine traumatica; tuttavia, può derivare anche da una tendinite achillea mal curata o trascurata.

Infortunio che colpisce 1 persone ogni 10.000 all'anno, la rottura del tendine d'Achille è associato a un quadro sintomatologico inequivocabile, che comprende:

  • Dolore acuto e improvviso al reparto posteriore della gamba, che compare immediatamente dopo la lacerazione del tendine;
  • Schiocco al verificarsi dell'evento lacerativo;
  • Zoppia e incapacità di muovere correttamente il piede dell'arto inferiore coinvolto nell'infortunio;
  • Grave gonfiore nella zona anatomica in cui risiede il tendine d'Achille;
  • Senso di rigidità alla caviglia.

In genere, la diagnosi di una rottura del tendine d'Achille si basa su: il racconto dei sintomi, l'esame obiettivo, l'anamnesi e un esame di imaging come, per esempio, la risonanza magnetica nucleare.

La gestione terapeutica della rottura del tendine d'Achille impone sempre il ricorso alla chirurgia, in quanto, data la scarsa irrorazione sanguigna del tendine in questione, non c'è alcuna possibilità di una guarigione spontanea della lacerazione.
Il trattamento chirurgico degli episodi di rottura del tendine d'Achille consiste in un'operazione finalizzata a ripristinare la fisiologica continuità della struttura tendinea infortunatasi.

Da dopo l'intervento chirurgico, il perfetto recupero da una rottura del tendine d'Achille richiede al paziente svariati mesi di fisioterapia ed un approccio graduale a qualsiasi attività fisica.

Lo sapevi che…

Per uno sportivo di buon livello che ha subìto la rottura del tendine d'Achille, il ritorno alla pratica sportiva come prima di infortunarsi avviene dopo 7-8 mesi.

Xantoma al Tendine d'Achille

Uno xantoma è una placca o un nodulo giallastro, generalmente sottocutaneo, che trae origine all'accumulo insolito di lipidi e macrofagi.

Di norma, la formazione degli xantomi è associata a condizioni quali: l'ipercolesterolemia o l'ipertrigliceridemia familiare, la cirrosi biliare, la pancreatite, il diabete, alcune forme di cancro, l'insufficienza cardiaca e alcune malattie infiammatorie croniche.

Uno xantoma al tendine d'Achille è un esempio di xantoma tendineo, ossia uno xantoma che aggredisce i tendini del corpo umano.
Nello xantoma al tendine d'Achille, quest'ultimo sviluppa sulla propria superficie uno nodulo ricco di colesterolo e macrofagi.

Lo sapevi che…

Gli xantomi al tendine d'Achille rappresentano un segno altamente specifico dell'ipercolesterolemia familiare.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza