TAC Con Contrasto: Cos'è? Indicazioni, Procedura, Rischi e Risultati

TAC Con Contrasto: Cos'è? Indicazioni, Procedura, Rischi e Risultati
Ultima modifica 12.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è la TAC Con Contrasto?
  3. Indicazioni
  4. Preparazione
  5. Procedura
  6. Rischi
  7. Controindicazioni
  8. Risultati

Generalità

La TAC con contrasto è la tomografia assiale computerizzata che sfrutta un mezzo di contrasto per la creazione di immagini dettagliate relativamente a vasi sanguigni, linfonodi e parenchimi.

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Grazie alla TAC con contrasto, i medici riescono a indivuare non solo condizioni come, per esempio, l'embolia polmonare, la trombosi venosa profonda, la pancreatite o l'appendicite acuta, ma anche lo stadio di una neoplasia, le malformazioni a carico dei vasi sanguigni e le alterazioni del parenchima (fibrosi e cirrosi).
Della durata totale di 35 minuti circa, la TAC con contrasto prevede una certa preparazione e, per la sua corretta esecuzione, impone al paziente la massima immobilità.
I rischi della TAC con contrasto sono connessi alla dose di radiazioni ionizzanti a cui è esposto il paziente durante l'esame e al mezzo di contrasto, che in alcuni individui è causa di una reazione allergica.
Controindicata in caso di gravidanza, obesità, insufficienza renale e diabete, la TAC con contrasto fornisce immagini di ottima qualità, il che permette di stilare diagnosi molto precise.

Cos'è la TAC Con Contrasto?

La TAC con contrasto è la tomografia assiale computerizzata che sfrutta un mezzo di contrasto, per evidenziare con maggiori dettagli vasi sanguigni, linfonodi e parenchimi.
Esattamente come una qualsiasi altra tipologia di TAC, la TAC con contrasto è una procedura di radiologia; ciò implica che la sua esecuzione e l'interpretazione dei risultati da essa derivanti spettino a un medico radiologo (o semplicemente radiologo).
La TAC con contrasto è conosciuta anche come TAC con mezzo di contrasto.

Per capire: cosa sono i parenchimi?

In medicina, il termine "parenchima" identifica il tessuto funzionale specifico di un organo con struttura compatta, come per esempio il fegato, il rene, il cervello, il polmone, il pancreas o la tiroide.

Alla luce di ciò, la TAC con contrasto permette di evidenziare e studiare le particolarità degli organi caratterizzati da parenchima.

Breve ripasso di cos'è la TAC

La TAC, o Tomografia Assiale Computerizzata, è una procedura diagnostica di radiologia, che sfrutta le radiazioni ionizzanti (raggi X), per creare immagini tridimensionali estremamente dettagliate di aree anatomiche specifiche dell'organismo (encefalo, ossa, vasi sanguigni, organi addominali, organi toracici, vie respiratorie ecc.).
L'apparecchiatura per la TAC comprende:

  • L'unità di scansione a forma di grande ciambella, chiamata gantry. È la fonte di radiazioni ionizzanti (o raggi X);
  • Il generatore;
  • Il supporto su cui posizionare il paziente. In genere, è un lettino scorrevole;
  • Un elaboratore elettronico;
  • Una console di comando per la visualizzazione delle immagini tridimensionali;
  • Un sistema di registrazione dei dati acquisiti.

Sebbene sia un esame normalmente indolore (solo nella variante con contrasto risulta fastidiosa, per via della somministrazione del mezzo di contrasto), la TAC rientra tra le procedure diagnostiche minimamente invasive, in quanto la dose di radiazioni ionizzanti, a cui è esposto il paziente, è considerevole.

Differenze tra la TAC convenzionale e la TAC con mezzo di contrasto

La TAC con contrasto differisce dalla TAC convenzionale (cioè la TAC senza mezzo di contrasto) sotto più punti di vista: innanzitutto, coglie particolari che la TAC convenzionale non è in grado di visualizzare; in secondo luogo, impone una preparazione diversa; infine, include un passaggio procedurale aggiuntivo: la somministrazione nel paziente del mezzo di contrasto.

Indicazioni

I medici ricorrono alla TAC con contrasto quando vogliono analizzare nei dettagli le arterie, le vene e i linfonodi, e quando vogliono raccogliere immagini ricche di particolari relativamente agli organi parenchimali, quali per esempio fegato, reni, polmoni oppure cervello.

Lo sapevi che…

L'angioTAC è una variante particolare della TAC con contrasto, che permette di studiare la circolazione sanguigna in vari distretti del corpo – tra cui collo, arti superiori e arti inferiori – e in svariati organi – tra cui encefalo, polmoni, fegato, cuore, reni, intestino pelvico, vescica ecc.

TAC Con Contrasto: Quando Serve?

La TAC con contrasto è utile alla diagnosi di:

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La TAC con contrasto, inoltre, è di supporto nell'individuazione delle anomalie congenite o acquisite a carico dei vasi sanguigni, nella visualizzazione dei fenomeni di alterazione parenchimale noti come fibrosi e cirrosi, e nella definizione dello stadio di una neoplasia.

Preparazione

Idoneità del paziente alla TAC Con Contrasto: cosa deve sapere il medico?

Prima di poter prescrivere la TAC con contrasto, il medico ha bisogno di sapere direttamente dal paziente se:

  • Soffre di una qualche allergia. Particolarmente importante è l'allergia allo iodio, in quanto quest'ultimo è l'elemento chimico alla base della maggior parte dei mezzi di contrasti impiegati per l'esame in questione;
  • Sta assumendo farmaci in quel momento;
  • Ha sofferto di qualche disturbo particolare nell'ultimo periodo;
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Tutte queste informazioni sono fondamentali per stabilire l'idoneità del paziente a un esame come TAC con contrasto.

Come Prepararsi alla TAC Con Mezzo di Contrasto?

In caso di idoneità alla TAC con contrasto, in preparazione a quest'ultima, il paziente deve:

  • Presentarsi all'esame privo di gioielli o indumenti con parti in metallo, in quanto questi potrebbero interferire con il buon funzionamento dell'apparecchiatura diagnostica.
    Nel caso in cui il paziente non rispetti tale norma, sarà invitato a farlo poco prima che abbia inizio la procedura.
  • Presentarsi all'esame a digiuno completo da almeno 6-8 ore. Questo significa che, se la TAC con contrasto è prevista al mattino di un certo giorno, l'ultimo pasto deve essere la cena della sera precedente.
    Il mancato rispetto di tale regola comporta lo slittamento dell'esame diagnostico ad altra data.

TAC Con Contrasto: Cosa Fare in caso di Allergia?

Per le persone con una comprovata allergia al mezzo di contrasto usato nell'esame, la soluzione a tale problematica consiste nell'assunzione, a circa 12 ore dalla TAC con contrasto, di appositi farmaci steroidei, con effetto antiallergico.
La ritardata assunzione di tali farmaci è motivo di rinvio dell'esame diagnostico ad altra data.

Procedura

Fase Preliminare

Poco prima che abbia inizio la TAC con contrasto, un membro dello staff medico inviterà il paziente a:

  • Rispondere a un questionario relativo alla sua storia clinica,
  • Indossare un apposito camice al posto dei suoi vestiti e
  • Se non ha provveduto a farlo a casa, privarsi fino al termine dell'esame di tutti gli eventuali gioielli (es: orecchini) e altri oggetti metallici analoghi (es: piercing).

Al termine di ciò, quindi, lo sottoporrà a una veloce misurazione di pressione e temperatura, e lo informerà dell'importanza che ha, nel corso della TAC contrasto, la sua immobilità all'interno dello strumento.

Nota importante sull'immobilità

Durante la TAC con contrasto (così come in tutte le altre varianti della TAC), l'invito alla completa immobilità comprende anche il trattenimento del respiro, in quanto anche i minimi movimenti, derivanti dall'atto respiratorio, possono falsare i risultati dell'esame.

Fase di sistemazione del paziente

Alla conclusione della fase preliminare, alcuni membri dello staff medico aiuteranno il paziente a posizionarsi, con le braccia estese dietro la testa, sul lettino scorrevole, che servirà, in un momento successivo, a introdurlo e posizionarlo all'interno del cosiddetto gantry.
Per garantire il massimo confort al paziente, lo staff medico provvederà a fornirgli un cuscino per la testa, una coperta e un paio di tappi per le orecchie (il cui impiego è giustificato dall'intenso rumore emesso dallo strumento, quando è in funzione).  

Somministrazione del Mezzo di Contrasto

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Una volta che è disteso e a suo agio sul lettino scorrevole, il paziente sarà pronto per la somministrazione del mezzo di contrasto; a praticare la somministrazione sarà, con la collaborazione di un infermiere professionale, il medico radiologo che svolgerà l'esame e ne interpreterà i risultati.
Una volta somministrato, il mezzo di contrasto impiegherà qualche minuto a distribuirsi nei vari distretti anatomici del corpo umano.

Come affermato in un passo precedente del'articolo, il mezzo di contrasto usato in occasione di una TAC (sia che essa riguardi l'addome o una qualsiasi altra parte del corpo umano) è generalmente a base di iodio (mezzo di contrasto iodato).

Per quanto concerne la somministrazione del mezzo di contrasto, questa può avveniere per via orale (quindi ingestione), tramite iniezione (con siringa o pompa automatica) oppure mediante enema (clistere). 

Lo sapevi che…

Durante gli esami radiologici, i mezzi di contrasto sono sostanze impiegate per modificare l'assorbimento dei raggi X, al fine di far risaltare maggiormente la zona anatomica in cui s'incuneano, rispetto a ciò sta attorno.

Fase di creazione delle immagini

Trascorso il tempo necessario al mezzo di contrasto per diffondersi dove serve, seguiranno:

  • L'introduzione del paziente nel gantry,
  • Il trasferimento dell'intero staff medico in una stanza accanto, la quale ospita la console di comando dell'intera apparecchiatura, e
  • L'accensione del gantry. Con quest'ultimo passaggio avrà inizio la creazione delle immagini relative alla sezione anatomia d'interessa e la loro acquisizione nella console.

È importante precisare che il paziente avrà modo di comunicare con la staff medico in ogni istante della procedura diagnostica, in quanto nel locale è presente un altoparlante; questo sistema di comunicazione è stato pensato per dare la possibilità al paziente di riferire allo staff medico eventuali problematiche improvvise, sviluppate nel corso della TAC con contrasto.

Fase conclusiva

Conclusa la raccolta delle immagini utili a una valutazione diagnostica, il medico radiologo interromperà la scansione e ordinerà ai membri del suo staff di estrarre il paziente dal gantry.
Una volta alzatosi dal lettino scorrevole e rivestitosi, il paziente potrà già fare ritorno a casa e alle sue attività quotidiane, salvo diversa indicazione del medico radiologo.

TAC Con Contrasto: Come si Sente il paziente durante l'esame?

  • Se la somministrazione del mezzo di contrasto sarà per via orale, il paziente avvertirà un sapore sgradevole in bocca, una volta ingerita la sostanza necessaria all'esecuzione dell'esame.
  • Se la somministrazione del mezzo di contrasto avverrà tramite iniezione, il paziente avvertirà un leggero senso di fastidio, nel momento in cui il medico introdurrà l'ago della siringa o della pompa automatica, e molto probabilmente uno strano sapore metallico in bocca.
  • Se la somministrazione del mezzo di contrasto avverrà tramite enema (clistere), il paziente potrebbe provare disagio e senso di gonfiore.

È da segnalare che i pazienti con difficoltà a rimanere immobili potranno sviluppare, a procedura iniziata, un fastidioso senso di malessere.

Rispetto alla TAC convenzionale – la quale è completamente indolore – la TAC con contrasto è, per via della somministrazione del mezzo di contrasto, leggermente fastidiosa.

TAC Con Contrasto: Quanto Dura?

Se si considera l'intera procedura (quindi, da quando il paziente si cambia a quando il radiologo dichiara conclusa la scansione), la TAC con contrasto dura circa 35 minuti.

Se però si considera soltanto la parte di procedura dedicata alla creazione delle immagini, la TAC con contrasto dura qualche minuto.

Lo sapevi che…

Grazie ai progressi della tecnologia medica, oggi, le strumentazioni che rendono possibile qualsiasi variante della TAC (TAC con contrasto, angioTAC, TAC senza contrasto ecc.) sono decisamente più veloci rispetto a quelle di qualche decennio fa.

TAC Con Contrasto: Quando il Rientro a Casa Non è Immediato?

I motivi per cui un paziente potrebbe dover posticipare il rientro a casa dopo una TAC con contrasto sono fondamentalmente due:

  • Perché l'esame ha fornito immagini poco chiare. In tale circostanza, sussistono le condizioni per ripetere l'intera procedura.
  • Perché il paziente si sente leggermente confuso dopo l'esame. Questo stato confusionale, in genere, passa nel giro di pochi minuti.

Come favorire l'Eliminazione del Mezzo di Contrasto

Per favorire l'eliminazione dall'organismo del mezzo di contrasto usato durante la TAC con contrasto, i medici radiologi indicano di bere molta acqua.
Il rispetto di tale indicazione permetterà al paziente di eliminare il mezzo di contrasto somministratogli nel giro di 24 ore.

Rischi

TAC Con Contrasto: Quali sono i Rischi?

La TAC con contrasto si segnala per diversi rischi, tra cui:

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  • Esposizione non trascurabile alle radiazioni ionizzanti. È un dato di fatto che le radiazioni ionizzanti sono un fattore favorente lo sviluppo di neoplasie, sia maligne che benigne.
    Entità del rischio: la dose di radiazioni ionizzanti emesse dalla TAC con contrasto equivale a 2-4 anni di radioattività naturale, a seconda del distretto anatomico sotto esame. Facendo il confronto con una semplice radiografia del torace (RX-torace), quest'ultima espone i pazienti a una dose di radiazioni ionizzanti pari solo a 10 giorni di radioattività naturale.
    Con ciò, non si vuole demonizzare la TAC con contrasto, ma si vuole soltanto sottolineare che la sua ripetizione è sconsigliata.
  • Reazione allergica al mezzo di contrasto. È una circostanza rara, che interessa soltanto i pazienti predisposti. Quasi sempre di moderata entità e controllabili con appositi farmaci, i sintomi più comuni delle reazioni allergiche al mezzo di contrasto consistono in: vampate di calore, nausea, strano pizzicore, orticaria e dolore protratto laddove c'è stata l'iniezione.

Controindicazioni

TAC Con Contrasto: Quanto è Controindicata?

Rappresentano una controindicazione alla TAC con contrasto:

  • Lo stato di gravidanza;
  • Una storia di grave reazione allergica a un mezzo di contrasto iodato;
  • L'obesità (le apparecchiature per la TAC con contrasto riescono a sostenere persone di peso non superiore ai 150 chilogrammi);
  • L'insufficienza renale (questa condizione impedisce la corretta eliminazione del mezzo di contrasto);
  • Il diabete.

In alcuni frangenti, potrebbe diventare una controindicazione alla TAC con contrasto anche la claustrofobia.

Allattamento al Seno è una Controindicazione alla TAC con Mezzo di Contrasto?

L'allattamento al seno non rappresenta una controindicazione alla TAC con mezzo di contrasto; tuttavia, la maggior parte dei medici e chi produce i mezzi di contrasto ritengono che l'allattamento al seno sia una pratica da evitare nelle prime 24-48 ore successive all'esame diagnostico.

Risultati

I risultati della TAC con contrasto saranno a disposizione del paziente solo dopo che il medico radiologo avrà analizzato le immagini generate nel corso dell'esame.
Di norma, l'attesa per i risultati della TAC con contrasto è di qualche giorno.
Una volta che il paziente sarà in possesso dei risultati, dovrà presentarli al proprio medico curante, affinché questo possa consultarli e prendere tutte le decisioni del caso.

TAC Con Contrasto: Quando i Risultati sono subito disponibili?

Se la TAC con contrasto rappresenta un esame da effettuare con urgenza (per esempio, perché il paziente versa in gravi condizioni di salute) il medico radiologo provvederà ad analizzare sul momento le immagini prodotte dalla strumentazione.

TAC Con Contrasto: i Vantaggi

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  • Creazione di immagini ricche di dettagli e di ottima qualità, il che consente di definire diagnosi molto precise;
  • Dolore minimo e minima invasività;
  • Grazie alla sua elevata capacità di rilevazione, potrebbe rendere superfluo il ricorso alla chirurgia esplorativa o alla biopsia;
  • Le immagini così ricche di dettagli che essa fornisce sono di enorme aiuto in occasione di eventuali interventi chirurgici successivi;
  • Breve durata;
  • Possibilità di individuare diverse condizione mediche;
  • È meno sensibile ai movimenti del paziente, rispetto alla risonanza magnetica nucleare;
  • Diversamente dalla risonanza magnetica nucleare, può eseguirsi anche se il paziente presenta una protesi metallica;
  • Fornisce immagini in tempo reale, quindi i chirurghi possono sfruttarla poco prima di un intervento chirurgico d'emergenza.

Quelli appena elencati sono i principali vantaggi della TAC con contrasto.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza