La sulpiride è un farmaco antipsicotico atipico, appartenente alla classe dei derivati benzamidici. È un farmaco neurolettico, cioè un farmaco in grado di deprimere fortemente il sistema nervoso centrale.

Sulpiride - Struttura Chimica
La sua struttura chimica è analoga a quella della metoclopramide, un farmaco antiemetico (cioè antivomito).
Indicazioni
Per Cosa si Usa
L'uso di sulpiride è indicato per il trattamento di:
- Psicosi croniche e acute, come ad esempio schizofrenia e disturbo bipolare;
- Psiconevrosi ansioso-depressiva con cenestopatia e somatizzazione.
Avvertenze
La sulpiride deve essere usata con cautela negli stati maniacali e nelle fasi maniacali della psiconevrosi ansioso-depressiva. In questi casi, potrebbe essere utile l'associazione con un sedativo.
Poiché la sulpiride è escreta per via renale, va prestata attenzione alla somministrazione del farmaco in pazienti affetti da insufficienza renale.
Particolare cautela deve essere usata nella somministrazione di sulpiride in pazienti affetti dal morbo di Parkinson; tali pazienti, inoltre, devono essere costantemente monitorati.
Poiché la sulpiride può provocare crisi convulsive, i pazienti affetti da epilessia - o con una storia di disturbi convulsivi - devono essere attentamente monitorati.
Va prestata molta attenzione alla somministrazione di sulpiride in pazienti che soffrono d'ipertensione arteriosa, di insufficienza cardiaca, in pazienti affetti da patologie cardiovascolari o che presentano un'anamnesi famigliare di prolungamento dell'intervallo QT (l'intervallo di tempo necessario al miocardio ventricolare per depolarizzarsi e ripolarizzarsi).
In pazienti affetti da demenza e trattati con sulpiride è stato osservato un aumentato rischio d'insorgenza di eventi cerebrovascolari.
Molta cautela deve essere utilizzata nella somministrazione di sulpiride in pazienti che presentano un elevato rischio di ictus.
Poiché la sulpiride può favorire la formazione di trombi, il farmaco deve essere somministrato con cautela in pazienti con una storia clinica - anche famigliare - di trombosi.
La sulpiride può causare la sindrome neurolettica maligna (S.N.M.), in tal caso è necessario interrompere immediatamente il trattamento con il farmaco.
In pazienti con comportamenti aggressivi o agitazione con impulsività, la sulpiride dovrebbe essere somministrata in associazione a un sedativo.
La sulpiride può causare un aumento del tasso glicemico, perciò i pazienti diabetici - o a rischio di diabete - devono essere monitorati.
Poiché la sulpiride può causare una diminuzione dei livelli di globuli bianchi nel circolo ematico, tali livelli devono essere regolarmente monitorati.
La sulpiride potrebbe causare effetti avversi in grado di alterare la capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari.
Interazioni
L'assunzione contemporanea di sulpiride e di altri neurolettici deve essere evitata.
La sulpiride è in grado di potenziare l'azione di farmaci, quali, ipotensivi, antiipertensivi, ipnotici, tranquillanti, anestetici e analgesici.
La somministrazione contemporanea di sulpiride e di farmaci che prolungano l'intervallo QT, aumenta il rischio d'insorgenza di aritmie cardiache. Fra questi farmaci, ricordiamo:
- β-bloccanti;
- Calcio-antagonisti, come verapamil e diltiazem;
- Clonidina, un farmaco antipertensivo;
- Digitalici;
- Antiaritmici, come - ad esempio - chinidina e amiodarone;
- Altri antipsicotici, come la pimozide, l'aloperidolo e la tioridazina;
- Antidepressivi, come - ad esempio - l'imipramina;
- Eritromicina, un antibiotico;
- Alofantrina, un farmaco antimalarico.
La sulpiride non deve essere somministrata in contemporanea a farmaci che causano alterazioni della concentrazione di elettroliti, quali:
- Diuretici che inducono ipokaliemia (cioè che riducono i livelli ematici di potassio);
- Lassativi;
- Amfotericina B, un antifungino;
- Glucocorticoidi;
- Tetracosactide, un analogo sintetico dell'ormone adrenocorticotropo.
L'alcool potenzia l'effetto sedativo della sulpiride, perciò quest'associazione deve essere evitata.
L'assorbimento di sulpiride diminuisce in caso di somministrazione concomitante di farmaci antiacidi o sucralfato (un agente citoprotettivo impiegato nel trattamento delle ulcere duodenali e gastriche).
La co-somministrazione di sulpiride e di litio aumenta il rischio d'insorgenza di effetti collaterali di tipo extrapiramidale (sintomi Parkinson-simili).
Effetti Collaterali
La sulpiride può indurre molti effetti collaterali, ma non tutti i pazienti li manifestano. Ciò è dovuto alla diversa sensibilità che ciascun individuo possiede nei confronti del farmaco.
Di seguito sono riportati i principali effetti collaterali che possono insorgere in seguito alla terapia con sulpiride.
Patologie cardiache
Il trattamento con sulpiride può causare aritmie, tachicardia ventricolare, fibrillazione atriale, prolungamento dell'intervallo QT e arresto cardiaco. Si sono anche verificati casi di morte improvvisa.
Patologie vascolari
La terapia con sulpiride può causare ipotensione ortostatica, ovvero il repentino calo di pressione sanguigna quando si passa da una posizione stesa o seduta a una posizione eretta.
Il farmaco, inoltre, può provocare tromboembolia venosa anche fatale (inclusa l'embolia polmonare), trombosi venosa profonda e ipertensione.
Patologie endocrine
Il trattamento con sulpiride può indurre iperprolattinemia, cioè un aumento della concentrazione ematica dell'ormone prolattina.
Patologie gastrointestinali
La sulpiride può causare nausea, secchezza delle fauci e ipersalivazione.
Patologie epatobiliari
Il trattamento con sulpiride può causare un aumento dei livelli di enzimi epatici nel circolo sanguigno.
Patologie del sistema nervoso
La terapia con sulpiride può favorire l'insorgenza di:
- Sedazione;
- Sonnolenza;
- Disturbi del sonno;
- Sintomi extrapiramidali;
- Tremori;
- Acatisia (sindrome psicomotoria caratterizzata dall'impossibilità di restare fermi);
- Ipertonia;
- Discinesia;
- Distonia;
- Ipocinesia;
- Discinesia tardiva, osservata dopo circa tre mesi di trattamento;
- Convulsioni.
Sindrome Neurolettica Maligna
La Sindrome Neurolettica Maligna è un disturbo neurologico caratterizzato da:
- Febbre;
- Disidratazione;
- Rigidità muscolare;
- Acinesia;
- Sudorazione;
- Tachicardia;
- Aritmia;
- Alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma.
In caso di comparsa di tali sintomi, è necessario interrompere immediatamente la terapia con sulpiride e contattare immediatamente il medico che provvederà ad incominciare una terapia sintomatica di supporto.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Il trattamento con sulpiride può causare dolore e/o aumento del seno, galattorrea (secrezione anomala di latte) sia in donne che uomini, amenorrea (assenza del ciclo mestruale), orgasmo anormale e disfunzioni erettili. Sono stati anche riportati casi di ginecomastia, cioè di sviluppo delle mammelle negli uomini.
Reazioni allergiche
L'assunzione di sulpiride in soggetti sensibili può scatenare reazioni allergiche. Tali reazioni si possono manifestare sotto forma di orticaria, dispnea, ipotensione e shock anafilattico.
Patologie del sistema emolinfopoietico
La terapia con sulpiride può causare disturbi al sistema emolinfopoietico, il sistema deputato alla produzione di cellule del sangue. Questi disturbi possono dare origine a una diminuzione dei livelli ematici di globuli bianchi, con conseguente aumentata suscettibilità alla contrazione d'infezioni.
Altri effetti collaterali
Altri effetti avversi che possono insorgere in seguito all'assunzione di sulpiride, sono:
- Insonnia;
- Confusione;
- Rash maculopapulare;
- Torcicollo spasmodico;
- Trisma (contrattura spastica dei muscoli della mandibola).
Sovradosaggio
Non esiste un antidoto specifico in caso di sovradosaggio da sulpiride, perciò la terapia è solamente sintomatica e di supporto. Potrebbe essere utile l'emodialisi, grazie alla quale si può rimuovere parzialmente la sulpiride dall'organismo.
I sintomi che possono comparire in seguito ad assunzione di una dose eccessiva di farmaco, consistono in manifestazioni discinetiche con torcicollo spasmodico, protrusione della lingua, trisma. In alcuni casi, possono insorgere la sindrome parkinsoniana grave e il coma.
Nel caso si sospetti un iperdosaggio di sulpiride, è necessario contattare immediatamente un medico e rivolgersi al più vicino centro ospedaliero.
Meccanismo d'azione
La patogenesi della schizofrenia non è ancora oggi del tutto chiara. Sembra, però, che le vie dopaminergiche mesolimbiche e mesocortiche (cioè le vie neuronali che sfruttano il neurotrasmettitore dopamina) siano implicate nell'eziologia di questa malattia psichiatrica.
La sulpiride è un antagonista dei recettori D2 per la dopamina, sia a livello centrale sia periferico ed è proprio questa sua azione a conferirle proprietà antipsicotiche.
Modo d'Uso - Posologia
La sulpiride può essere somministrata per via orale sotto forma di compresse o capsule. Sono disponibili differenti dosaggi. Il farmaco, inoltre, è disponibile in fiale per la somministrazione intramuscolare.
La posologia della sulpiride deve essere stabilita dal medico su base individuale.
Di seguito sono riportati i dosaggi di farmaco abitualmente impiegati.
In ogni caso, si consiglia di non superare mai la dose massima di 1 g di sulpiride al giorno.
In pazienti anziani potrebbe essere necessaria una diminuzione della quantità di farmaco somministrato e la dose massima giornaliera è diminuita a 300 mg.
Somministrazione orale
La dose di sulpiride abitualmente utilizzata varia dai 150 mg ai 600 mg di farmaco al giorno, da somministrarsi in dosi frazionate. Il medico può decidere di cambiare la posologia in funzione della risposta alla terapia da parte del paziente.
Somministrazione intramuscolo
Questo tipo di somministrazione viene impiegata nella terapia d'attacco delle psicosi acute e croniche. La dose abitualmente utilizzata è di 200-300 mg di sulpiride al giorno, da somministrarsi in dosi frazionate.
Gravidanza e Allattamento
Nei neonati le cui madri hanno assunto sulpiride nell'ultimo trimestre di gestazione si possono manifestare sintomi, quali, tremore, rigidità muscolare, debolezza muscolare, sonnolenza, agitazione, problemi respiratori e difficoltà nell'assunzione di cibo.
Inoltre, la sulpiride viene escreta nel latte materno e può provocare gravi danni al lattante.
Per i motivi sopra citati, l'uso di sulpiride da parte di donne in gravidanza - accertata o presunta - e da parte di madri che stanno allattando al seno, deve essere evitato.
Controindicazioni
L'utilizzo di sulpiride è controindicato nei seguenti casi:
- Ipersensibilità nota alla sulpiride;
- In pazienti affetti da feocromocitoma, un tipo di tumore che colpisce il surrene;
- In pazienti affetti da prolattinomi (tumori della ghiandola ipofisaria che inducono un aumento della secrezione di prolattina) e tumori mammari;
- In pazienti in terapia con levodopa e altri farmaci anti-Parkinson;
- In pazienti affetti da porfiria acuta (una malattia rara dovuta all'alterazione dell'attività di un enzima coinvolto nella sintesi del gruppo eme presente nell'emoglobina);
- In pazienti in età pediatrica;
- In gravidanza, accertata o presunta;
- Durante l'allattamento.