Ultima modifica 12.03.2020

Generalità

La silicosi è una malattia dei polmoni, che insorge a causa dell'inalazione prolungata della polvere di silice cristallina.

Silicosi danno polmonare

Conseguenze della silicosi sui polmoni. Dal sito: allaboutlungcancer.net

Appartenente alla categoria delle pneumoconiosi, la silicosi è una malattia professionale tipica dei ceramisti, dei vetrai, degli agricoltori, dei minatori, di coloro che lavorano nei cementifici, degli operai delle fonderie ecc.
Le conseguenze della lunga esposizione alla silice cristallina possono comparire anche dopo molti anni e consistono, sostanzialmente, in un danno ai polmoni, che causa dispnea, dolore al torace, cianosi, tosse cronica ecc.
Per diagnosticare la silicosi, i medici ricorrono a un'accurata anamnesi lavorativa e ad alcuni esami di diagnostica per immagini.
La silicosi, come le altre pneumoconiosi, è una malattia incurabile.

Breve richiamo sulle pneumoconiosi

Pneumoconiosi è il termine usato, in medicina, per indicare un gruppo di patologie polmonari causate dall'inalazione continuativa, e a lungo termine, di polveri organiche e non organiche.
Incluse nella categoria delle malattie professionali, le pneumoconiosi si caratterizzano per la comparsa lenta e graduale. Infatti, le conseguenze di una pneumoconiosi possono rendersi manifeste anche a distanza di 10-20 anni da quando il soggetto malato era esposto continuamente alle polveri nocive.
Spesso, le pneumoconiosi hanno esito mortale.

Cos'è la silicosi?

La silicosi è una malattia dei polmoni appartenente al gruppo delle pneumoconiosi, provocata dalla prolungata inalazione della polvere di silice cristallina.

PRINCIPALI CONSEGUENZE DELLA SILICOSI

Analogamente alle pneumoconiosi più gravi, anche la silicosi è responsabile di granulomatosi polmonare e fibrosi polmonare.

  • La granulomatosi polmonare è una condizione contrassegnata dalla comparsa, a livello dei polmoni, di granulomi. I granulomi sono proliferazioni circoscritte e nodulari di tessuto connettivo, che si formano per effetto di una reazione immunitaria. A provocare, nel caso della silicosi, la comparsa di granulomi - detti, in tali frangenti, granulomi silicotici - sono le particelle di silice che, raggiungendo le ramificazioni più fini dei polmoni (alveoli), ne provocano l'infiammazione.
  • La fibrosi polmonare, invece, è una malattia contraddistinta da indurimento e cicatrizzazione del tessuto polmonare che circonda e s'interpone tra gli alveoli. Dal punto di vista istologico, il normale tessuto polmonare scompare e viene progressivamente sostituito da tessuto fibrotico (o cicatriziale).

Granulomatosi e fibrosi riducono l'elasticità dei polmoni e impediscono una normale respirazione.

PNEUMOCONIOSI, SILICOSI E MALATTIE PROFESSIONALI

Le pneumoconiosi (quindi anche la silicosi) rientrano nell'elenco delle cosiddette malattie professionali (o tecnopatie). Una malattia professionale è una patologia che un individuo contrae in occasione della sua attività lavorativa, a causa della presenza di fattori nocivi nell'ambiente di lavoro.
Le malattie professionali differiscono dagli infortuni sul lavoro, in quanto quest'ultimi si verificano in modo tendenzialmente immediato, mentre le prime si sviluppano nel tempo e in maniera graduale.

Attenzione: coloro ai quali venisse diagnosticata una pneumoconiosi, dovuta all'attività lavorativa svolta in passato, possono far richiesta di un'invalidità professionale.

EPIDEMIOLOGIA

La silicosi è la più diffusa pneumoconiosi al mondo, nonostante, negli ultimi anni, in paesi come USA e Regno Unito la sua incidenza sia calata notevolmente.
Oggi, le zone del mondo in cui la diffusione della silicosi è ancora alquanto elevata sono gli Stati in via di sviluppo e gli Stati come la Cina o l'India, dove i lavoratori a rischio non sono ancora adeguatamente tutelati.
I dati relativi al numero di casi all'anno e alla mortalità sono poco precisi; sicuramente, sono sottostimati, in quanto, come si vedrà nel capitolo dedicato ai sintomi, alla silicosi si associano spesso altre condizioni mortali.

Cause

La silice cristallina, o più semplicemente silice, è un composto del silicio (Si) contenuto in molti minerali che si trovano comunemente in natura e che rappresentano, insieme all'ossigeno, circa il 75% della crosta terrestre.
Contengono silice: le rocce granitiche e arenarie, la sabbia, vari minerali allo stato grezzo (come per esempio quarzo o gesso), il marmo, diversi tipi di terreni, l'ardesia ecc.
Fintanto che rimangono integri o non sono lavorati, questi minerali e queste rocce sono innocui. Nel momento in cui subiscono trapanazioni, tagli, frantumazioni e/o manipolazioni di altro tipo, producono polveri che, se respirate a lungo e per molti anni, danneggiano il tessuto polmonare.
Le persone più a rischio di silicosi sono:

  • Coloro che lavorano nelle miniere, perché entrano in contatto quotidianamente con minerali e rocce quarzifere.
  • Coloro che lavorano nelle cave di granito, ghiaia, sabbia e rocce arenarie.
  • Ceramisti e vetrai
  • Agricoltori
  • Operai delle acciaierie e delle fonderie
  • Coloro che lavorano nell'industria navale e ferroviaria
  • Coloro che lavorano nei cementifici
Polvere di Silice

Polvere di silice cristallina

Nell'ottobre del 1996, dopo lunghe ricerche, la IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha inserito la silice cristallina tra le sostanze cancerogene per l'uomo.

TIPI DI SILICOSI

In base alla durata dell'esposizione alle polvere di silice e alle quantità inalate di quest'ultima, gli esperti distinguono la silicosi in:

  • Silicosi cronica. La silicosi cronica è la forma di silicosi più comune. La sua insorgenza è il risultato di una lunga esposizione (almeno 15-20 anni) a bassi livelli di silice.
  • Silicosi accelerata. Soffrono di silicosi accelerata gli individui che hanno inalato, quasi quotidianamente e per un periodo compreso tra i 5 e i 15 anni, livelli moderati di polvere di silice.
  • Silicosi acuta. La silicosi acuta è la forma di silicosi più rara. Ad ammalarsene sono coloro che hanno inalato, anche per poco tempo (meno di 5 anni), livelli molto elevati di polvere di silice.

Da tale classificazione emerge un concetto fondamentale relativo alla silicosi: più la dose quotidiana di polveri inalate è elevata, più il danno ai polmoni è grave e la malattia s'instaura velocemente.

Sintomi e Complicanze

Per approfondire: Sintomi Silicosi


I sintomi e i segni tipici della silicosi sono:

La silicosi cronica è una malattia alquanto subdola, in quanto il suo instaurarsi non sempre causa disturbi immediati e particolarmente manifesti.
Le silicosi accelerata e acuta, invece, sono contrassegnate da una sintomatologia alquanto evidente e debilitante. Soprattutto la forma acuta si distingue per la gravità della dispnea, della tosse secca, del senso di stanchezza e della perdita di peso.

COMPLICAZIONI

Le complicazioni della silicosi sono numerose e, spesso, hanno esito letale.
In molti casi, alla malattia si associano la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e alcune malattie autoimmuni, come la sclerodermia, l'artrite reumatoide o il lupus eritematoso sistemico.
Inoltre, per una ragione ancora sconosciuta, gli individui malati sono particolarmente suscettibili alla tubercolosi (quindi facilmente infettabili dal Mycobacterium tuberculosis)
Infine, quando la fibrosi polmonare è molto severa e/o la silicosi è a uno stadio avanzato, si possono instaurare altre gravi condizioni patologiche, come l'ipertensione polmonare, il cuore polmonare, l'insufficienza respiratoria e il tumore al polmone (o carcinoma al polmone).

Diagnosi

Premessa: se un individuo presenta problemi respiratori e afferma di aver svolto, per diversi anni, un'attività lavorativa considerata a rischio, i medici sono tenuti a sospettare una malattia professionale e a indagare l'esatta origine dei disturbi.

Silicosi Radiografia

RX-torace di un individuo con silicosi. I cerchi blu evidenziano la presenza dei granulomi silicotici.

L'iter diagnostico per la silicosi prevede, innanzitutto, un'anamnesi lavorativa accurata. Ciò significa che il medico chiederà al paziente informazioni relative al comparto industriale in cui ha prestato servizio, alle mansioni svolte, ai compiti a cui era assegnato e alla durata dell'attività lavorativa (per avere un'idea di quanto sia durata l'esposizione alle polveri di silice).
Ad anamnesi conclusa (N.B: è importante anche il contributo che possono fornire i familiari), il medico

  • Analizza i sintomi e i segni accusati dal paziente (la dispnea e la tosse secca sono le manifestazioni più significative)
  • Prescrive degli esami di diagnostica per immagini, come RX-torace o la TAC (se l'RX-torace è poco chiaro), per conoscere l'estensione del danno ai polmoni.
  • Valuta la funzionalità polmonare
  • Prescrive una biopsia polmonare

Una diagnosi accurata serve a stabilire anche la severità e il tipo di silicosi in corso. Sapere quali sono la gravità e il tipo di silicosi permette di pianificare al meglio la terapia.

Trattamento

Purtroppo, la silicosi è una malattia incurabile, le cui conseguenze, a livello dei polmoni, sono irreversibili. Per esempio, il tessuto cicatriziale che si forma per effetto della fibrosi polmonare è permanente.
Tuttavia, benché la guarigione sia impossibile, con un'appropriata terapia sintomatica (cioè rivolta ai sintomi) è possibile alleviare i disturbi e rallentare la progressione della malattia.
I trattamenti possibili consistono in:

Per quanto concerne lo stile di vita, i malati di silicosi sono invitati a smettere immediatamente di fumare (qualora fossero fumatori), interrompere la propria attività lavorativa (se sono ancora impiegati in lavori considerati a rischio), evitare luoghi frequentati da persone fumatrici e adottare una dieta sana.

Prevenzione

Ridurre a zero il rischio di silicosi è impresa difficile, se non impossibile. Bisognerebbe contenere al minimo la produzione di polvere di silice e fare in modo che i lavoratori esposti siano completamenti protetti.
Le misure di prevenzione e protezione, da adottare nei posti di lavoro a rischio, consistono in:

  • Fornire ai lavoratori maschere di protezione appropriate, che evitino l'inalazione della polvere nociva.
  • Mantenere al minimo i livelli di polvere tossica circolante nell'aria.
  • Areare in maniera idonea e periodicamente l'ambiente di lavoro.
  • Stabilire un piano per la sanificazione periodica dell'ambiente lavorativo e degli indumenti usati dai lavoratori (tute, guanti, maschere ecc).
  • Predisporre una reparto (o zona), dove i lavoratori possano lavarsi e pulirsi adeguatamente dai residui di polvere, prima di lasciare l'ambiente lavorativo.

Negli ultimi decenni, come anticipato, in paesi come Stati Uniti o Regno Unito, la mortalità per silicosi si è ridotta di molto: ciò è stato frutto dei notevoli progressi nel campo della prevenzione delle pneumoconiosi.

Prognosi

Trattandosi di una malattia incurabile, la silicosi ha una prognosi negativa.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza