Una protezione solare consiste in una qualsiasi sostanza (o materiale) in grado di prevenire gli effetti nocivi dei raggi solari sulla pelle. A parte i rischi connessi al calore, infatti, l'azione del sole rappresenta un pericolo per scottature ed eritemi, che possono danneggiare in modo permanente la pelle e causare alterazioni precancerose, ma anche per l'insorgenza prematura di rughe e di altri segni di invecchiamento cutaneo. L'esposizione ai raggi ultravioletti è un noto fattore di rischio per lo sviluppo sia del melanoma che di altre forme di tumore che originano dalle cellule basali (carcinomi basocellulari o basaliomi) o superficiali (carcinomi detti squamo- o spinocellulari) dell'epidermide.
Le radiazioni solari sono classificate in base alla loro caratteristica lunghezza d'onda. Oltre alla luce visibile (percepita dall'occhio umano), si distinguono raggi infrarossi (IR) ed ultravioletti (UV). Questi ultimi riescono a raggiungere il derma, producendo un effetto sui tessuti e sul sistema metabolico. Gli ultravioletti sono costituiti da 3 categorie di radiazioni: UVA, UVB e UVC.
La sigla SPF sta per fattore di protezione solare e fornisce un'indicazione numerica (da 6 a 50+) relativa alla capacità del prodotto di schermare o bloccare i raggi del sole.
La valutazione del SPF è calcolata rapportando la quantità di tempo necessario per produrre una scottatura sulla pelle protetta con filtro e senza filtro. Tuttavia, è un errore comune ipotizzare che la durata di efficacia di un filtro solare possa essere calcolata semplicemente moltiplicando il SPF con la durata del tempo necessario per subire danni cutanei senza protezione solare. Una serie di fattori influenzano, infatti, la quantità di radiazioni solari che raggiunge una persona, tra cui la durata dell'esposizione, l'ora del giorno, la posizione geografica e le condizioni meteorologiche.
I dermatologi raccomandano di utilizzare un fattore di protezione solare non inferiore a 15 e, generalmente, un fattore di protezione pari a 30 è considerato l'indice più adatto alle persone che svolgono attività all'esterno per lunghi periodi di tempo. Indicativamente, in ambiente laboratoristico, una crema solare con SPF 30 assorbe circa il 97% dei raggi UVB, mentre il fattore di protezione solare 15 ne assorbe circa il 93%. Un indice elevato indica una migliore protezione contro le scottature provocate dai raggi UVB (maggiore è il SPF, maggiore è la protezione dall'azione del sole).
Una protezione "molto alta" è indicata per prevenire i danni cutanei alle persone con la carnagione molto chiara o per coloro che svolgono attività invernali ad elevate altitudini.
Per quanto riguarda la protezione contro gli UVA, non esiste ancora un sistema di rating vero e proprio, ma sono stati implementati i criteri di conformità relativi ai prodotti "ad ampio spettro", cioè i filtri solari che proteggono la pelle contemporaneamente dai raggi UVA e UVB. Secondo le ultime raccomandazioni della Commissione Europea, un solare deve contenere sostanze (filtri e schermi) che permettano un buon rapporto di protezione UVB/UVA, dove la protezione UVA dovrebbe corrispondere ad 1/3 della protezione UVB dichiarata.
Secondo la Commissione Europea, l'etichettatura dei prodotti di protezione solare dev'essere semplice, standardizzata e comprensibile, per permettere ai consumatori di identificare e selezionare i prodotti solari "generalmente riconosciuti sicuri ed efficaci" e che offrano una protezione idonea contro scottature, invecchiamento precoce della pelle e tumori della pelle. In particolare,non potranno essere più impiegate diciture fuorvianti come "sun block" o "schermo totale" e non dovrebbero più esistere prodotti con fattore di protezione inferiore a 6 o superiore a 50+. Ecco la tabella riassuntiva dei valori SPF:
Protezione | SPF |
Bassa | 6 - 10 |
Media | 15 - 20 - 25 |
Alta | 30 - 50 |
Molto alta | 50+ |
I filtri solari assorbono o riflettono i raggi UV. I principi attivi nei cosiddetti filtri solari "chimici" (salicilati, cinnamati, oxybenzone, octylcrylene e altri), grazie alla loro struttura, sono in grado di assorbire la luce UV. Attualmente, sono disponibili in commercio alcuni filtri chimici che permettono una copertura completa dello spettro ultravioletto (UVB, UVA corti e UVA lunghi). Il biossido di titanio e l'ossido di zinco, invece, sono sostanze minerali inerti e dal forte potere coprente, che riflettono fisicamente la luce del sole e che per questo rientrano tra i cosiddetti schermi fisici. Le formule originali di questi filtri solari "fisici" conferiscono la colorazione tipicamente bianca quando sono applicati sulla pelle (fortunatamente, le formulazioni più recenti non lasciano traccia e si fondono con la naturale tonalità della pelle).
Oltre a filtri e/o schermi, la formulazione del prodotto solare prevede l'aggiunta di eccipienti, i quali sono responsabili di determinare le seguenti caratteristiche: consistenza, resistenza all'acqua e alla sudorazione, facilità di applicazione, rapidità di assorbimento, permanenza del prodotto sulla pelle e così via.
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Sinergia di Principi Attivi Unica, Potenziata e Clinicamente Provata. Utile anche in Estate, aiuta la pelle a difendersi dagli effetti dannosi dell'eccessiva esposizione solare « Maggiori informazioni »
Il prodotto solare più adeguato alle proprie esigenze deve soddisfare diversi criteri oggettivi e soggettivi. Dal punto di vista cosmetologico, dev'essere:
Altri fattori che possono influenzare l'efficacia della protezione solare sono:
Fototipo | I soggetti conpelle chiara caucasica (soprattutto le persone con lentiggini e capelli biondi o rossi) devono essere particolarmente diligenti nell'applicare la protezione solare (o schermare la loro pelle con abiti e cappelli). In caso di preoccupazioni specifiche circa il proprio particolare tipo di pelle, il consiglio del proprio dermatologo può aiutare a identificare il fattore di protezione più adeguato. |
Durata e orario dell'esposizione prevista | Andrebbe evitata l'esposizione al sole durante le ore più calde del giorno, dalle 10 alle 16, quando l'intensità del sole è più elevata. |
Località | Altitudine: Si stima che le radiazioni UV aumentino del 4% per ogni 1.000 metri di dislivello. Pertanto, ad altitudini più elevate, si dovrebbe applicare e riapplicare più coscienziosamente la protezione solare. Latitudine: l'intensità del sole diventa maggiore se ci si avvicina all'equatore, quindi si dovrebbero adattare anche le proprie strategie di protezione solare. Caratteristiche climatiche:alti livelli di temperatura e umidità innescano una maggiore traspirazione, diminuendo la potenziale efficacia delle creme solari. |
Età | Bambini ed anziani richiedono un fattore di protezione più elevato. |
Presenza di eventuali superfici riflettenti | Sabbia, neve, ghiaccio e acqua possono riflettere fino all'80% dei raggi UV, intensificando l'esposizione (radiazione riflessa). |
Svolgimento di attività all'aria aperta | Indipendentemente dall'esposizione diretta e consapevole alla luce solare. |
Assunzione contemporanea di farmaci o presenza di eventuali patologie concomitanti | Possono aumentare la sensibilità al sole. |
La seguente tabella riflette l'orientamento generale per valutare i tipi di pelle:
Fototipo | Capelli | Carnagione | Abbronzatura | Caratteri del fototipo |
I | Biondi o rossi | Bianca-lattea | Molto leggera | Pelle estremamente sensibile al sole. Necessita sempre di protezione massima. Sviluppa un eritema evidente ad ogni esposizione al sole non protetta. |
II | Biondo chiaro o scuro | Chiara | Leggera | Pelle sensibile al sole. Tende a scottarsi facilmente. |
III | Biondo scuro o castano | Chiara | Leggera- media | Pelle intermedia. Può scottarsi dopo l'esposizione intensiva al sole. |
IV | Castano | Olivastra | Scura | Pelle molto resistente. Poco sensibile, reagisce raramente all'esposizione intensiva al sole. |
V | Castano | Scura | Scura | Non reagisce mai all'esposizione al sole. |
VI | Neri | Scura o nera | Scura | Non presenta differenza evidente di colorazione dopo l'esposizione alla luce solare. |
Nel tempo, il contatto con l'ambiente esterno può alterare i filtri solari contenuti nel prodotto, anche se fotostabili. La non corretta chiusura del flacone, l'infiltrazione di sabbia, ecc. possono modificare l'efficacia e le caratteristiche della protezione solare. Per questo è importante tenere in considerazione la data di scadenza o l'indice PAO riportati sul contenitore primario o in etichetta, e sostituire il prodotto solare al termine di tale periodo per evitare qualunque tipo di rischio per la pelle. L'indice PAO indica il periodo dopo l'apertura (in mesi, esempio: 6M) entro il quale il prodotto solare aperto (e i cosmetici, in generale) può essere utilizzato in tutta sicurezza.
Sì, ma l'efficacia di entrambi sarà diminuita. La strategia suggerita consiste nell'applicare prima la protezione solare sulla pelle asciutta e dopo 20 - 30 minuti il repellente. Inoltre, sono disponibili alcuni prodotti combinati che proteggono contro sole e insetti.