Ultima modifica 08.04.2020

Generalità

Il rotavirus è l'agente virale responsabile della maggior parte dei casi giovanili di gastroenterite.
RotavirusAvente per genoma diverse molecole di RNA a doppia elica, questo comune virus è trasmissibile in vari modi: attraverso la via oro-fecale (modalità di trasmissione principale), per contatto fisico (con oggetti, mani o cibi contaminati) e attraverso le vie respiratorie.
In genere, i sintomi della gastroenterite da rotavirus consistono in: nausea, vomito, stato febbrile e diarrea acquosa.
La complicanza più temuta è la disidratazione, successiva ai ripetuti episodi di vomito e dissenteria.
Nella maggior parte dei casi, per individuare un'infezione da rotavirus sono sufficienti l'esame obiettivo e l'anamnesi.
Non esistono cure specifiche, ma solo trattamenti di tipo sintomatico.
Fondamentale, per evitare gravi complicazioni, è la reidratazione del paziente.

Cos'è il rotavirus?

Il rotavirus è l'agente biologico che rappresenta la principale causa di gastroenterite nei neonati e nei bambini.
Avente per genoma svariate molecole di RNA a doppia elica, il rotavirus appartiene alla famiglia virale nota come Reoviridae.


Cos'è la gastroenterite
Con il termine gastroenterite, i medici indicano un'infiammazione a carico dello stomaco e dell'intestino.

In genere, la gastroenterite ha un'origine infettiva; tuttavia, in alcuni casi, può insorgere per effetto dell'ingestione di metalli tossici, farmaci, piante o funghi.


SPECIE DI ROTAVIRUS

Ad oggi, i virologi hanno individuato 8 specie di rotavirus, identificate con le prime otto lettere maiuscole dell'alfabeto, quindi A, B, C, D, E, F, G e H.
Delle 8 specie di Rotavirus finora individuate, la specie Rotavirus A è quella più diffusa. Questa, infatti, è responsabile di più del 90% delle cosiddette infezioni da rotavirus.

ALCUNE CARATTERISTICHE DEL ROTAVIRUS

Il genoma del rotavirus consiste in 11 molecole di RNA a doppia elica, identificate con i numeri arabi da 1 a 11.
Tutte insieme, queste 11 molecole di RNA a doppia elica possiedono esattamente 18.555 nucleotidi.
Tranne la molecola di RNA numero 9 – che codifica per due geni – tutte le altre molecole di RNA codificano per un gene soltanto.
Il rotavirus è una particella il cui diametro misura 76,5 nanometri.

STORIA DEL ROTAVIRUS

Il merito della scoperta del rotavirus appartiene al virologo Australiano Ruth Bishop e al suo team di colleghi. Era l'anno 1973.
L'introduzione nel gergo medico del termine "rotavirus" risale al 1974: a coniare tale parola fu un altro virologo, un certo Thomas Henry Flewett, che al microscopio elettronico notò la particolare forma a ruota del rotavirus ("rota" è il termine latino che, in italiano, significa "ruota").
A partire dal 1980, i ricercatori che studiavano il rotavirus cominciarono a individuare le varie specie virali esistenti in natura e capaci di infettare l'essere umano.

EPIDEMIOLOGIA

In base ad alcuni studi statistici, il rotavirus causerebbe ogni anno milioni e milioni di infezioni, risultando responsabile di circa 2 milioni di ospedalizzazioni e determinando il decesso di quasi 453.000 bambini sotto i 5 anni di vita.
Tuttavia, è opportuno precisare che, da quando esistono i vaccini contro il rotavirus, il numero annuale di infezioni da rotavirus sta diminuendo in maniera evidente (ovviamente nei Paesi in cui è possibile vaccinarsi).
Il rotavirus è così comune che, secondo il parere di medici e virologi, quasi tutti i bambini contraggono almeno una volta il suddetto agente virale entro i primi 5 anni di vita.
La probabilità di sviluppare un'infezione da rotavirus è maggiore durante le stagioni fredde e/o secche.
Nella popolazione adulta, le infezioni da rotavirus sono molto rare.


Rotavirus negli USA prima del vaccino
Prima della realizzazione di vaccini ad hoc, negli USA, ogni anno, i casi d'infezione da rotavirus erano circa 2,7 milioni.

Di questi 2,7 milioni di casi d'infezione, 60.000 circa richiedevano l'ospedalizzazione e 37 circa causavano la morte dell'individuo interessato.

Cause

La trasmissione del rotavirus può avvenire in diversi modi:

  • Tramite la cosiddetta via oro-fecale (trasmissione oro-fecale). Questa modalità di trasmissione comporta che l'agente patogeno sia in grado di ritrovarsi nelle feci.
    Nel caso specifico, il rotavirus ha la suddetta capacità.
  • Tramite il contatto fisico con mani, superfici, cibi od oggetti contaminati.
  • Tramite le vie respiratorie. In questo caso, a trasmettere l'agente virale sono piccole goccioline volatili di saliva, che espellono le persone contagiate quando parlano, starnutiscono, tossiscono ecc.

La trasmissione oro-fecale è, in assoluto, la più diffusa e quella che causa il maggior numero di infezioni. Del resto, si pensi che le feci di un soggetto infettato dal rotavirus contengono circa 10 trilioni di particelle virali per grammo e che, per sviluppare una gastroenterite da rotavirus, sono sufficienti meno di 100 particelle virali per grammo.

ALCUNE CURIOSITÀ SULLA TRASMISSIONE DEL ROTAVIRUS

Il rotavirus è abbastanza stabile nell'ambiente ed è capace di sopravvivervi, in attesa di infettare qualcuno, per un periodo di tempo che va dai 9 ai 19 giorni.
Inoltre, è curioso come, nei Paesi del Mondo in cui le misure sanitarie sono inadeguate, il tasso d'incidenza delle infezioni da rotavirus sia equiparabile al tasso d'incidenza delle infezioni da rotavirus calcolato per i Paesi del Mondo dove le misure sanitarie sono all'avanguardia.

FATTORI DI RISCHIO

I soggetti più a rischio d'infezione da rotavirus sono i bambini di età compresa tra i 3 e i 35 mesi.

Sintomi e Complicanze

I sintomi e i segni di un'infezione da rotavirus compaiono dopo circa due settimane dall'esposizione all'agente patogeno. Quindi il periodo d'incubazione del rotavirus è di 14-15 giorni circa.
La gastroenterite derivante, che può essere di grado moderato o severo, in un primo momento determina un lieve stato febbrile, nausea e vomito; in un secondo momento (di solito dopo 3-7 giorni), compaiono episodi ricorrenti di diarrea acquosa (o dissenteria) e forti dolori addominali.
Rotavirus nello StomacoSecondo alcune indagini cliniche, i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i due anni di vita sono i soggetti che sviluppano la sintomatologia più grave.

ROTAVIRUS NEGLI ADULTI

Negli adulti che godono di buona salute, le infezioni da rotavirus sono causa di manifestazioni assai lievi, spesso quasi impercettibili.

In altre parole, sono parzialmente o totalmente asintomatiche.


Perché gli adulti sono meno soggetti alle infezioni da rotavirus?

Gli adulti sono meno predisposti alle infezioni da rotavirus per almeno due motivi:

  • Hanno probabilmente già contratto il virus in età giovanile, quindi hanno sviluppato un'immunità anticorpale che li protegge da infezioni successive.
  • Hanno un sistema immunitario maturo e più efficace di quello di un bambino.

COME ROTAVIRUS CAUSA GASTROENTERITE

Dal punto di vista patofisiologico, il rotavirus causa la gastroenterite perché, quando penetra nell'organismo, aggredisce e distrugge gli enterociti.

Gli enterociti sono le cellule epiteliali che rivestono la parete interna dell'intestino tenue; nella fattispecie, sono gli elementi cellulari che tappezzano i villi intestinali.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

In caso di pazienti di età giovane o molto giovane, è bene contattare il medico in presenza di:

In caso di pazienti di età adulta, è bene rivolgersi al medico in presenza di:

  • Episodi di diarrea almeno due volte al giorno
  • Incapacità di trattenere i liquidi ingeriti per più di 24 ore
  • Vomito con sangue
  • Ripetuti movimenti intestinali
  • Febbre a 39°C o superiore
  • Disidratazione

COMPLICAZIONI

La complicazione più importante delle infezioni da rotavirus è la disidratazione successiva agli episodi ricorrenti di diarrea acquosa.
Se non trattata per tempo e con le giuste modalità, la disidratazione può portare anche alla morte il soggetto interessato.

Sintomi tipici della disidratazione nel bambino e nell'adulto:

Diagnosi

Il rotavirus provoca un'infezione che i medici diagnosticano, in genere, tramite un accurato esame obiettivo e un'attenta anamnesi (storia clinica).
Qualora permanessero dei dubbi, l'esame che permette di chiarire definitivamente l'origine della diarrea e degli altri sintomi della gastroenterite è l'analisi di un campione di feci del paziente.
L'analisi del campione fecale comprende una serie di test di laboratorio, finalizzati alla ricerca del rotavirus.

Trattamento

I trattamenti disponibili, per la cura delle infezioni da rotavirus, sono aspecifici e consistono sostanzialmente in terapie di tipo sintomatico. Una terapia di tipo sintomatico è un intervento terapeutico finalizzato al miglioramento del quadro sintomatologico.
Tra i vari rimedi sintomatici, è molto importante il mantenimento dell'idratazione del soggetto infetto. Se l'apporto di liquidi è adeguato alle richieste del paziente, il rischio di complicanze è minimo e le possibilità di guarigione sono elevate.

REIDRATAZIONE: IN COSA CONSISTE?

La reidratazione di un soggetto con un'infezione da rotavirus consiste nella somministrazione di liquidi a base di acqua, sali minerali e zuccheri.
I sali minerali sono particolarmente importanti, in quanto il vomito e la diarrea ne determinano una grande perdita.

COSA FARE IN CASO DI DISIDRATAZIONE SEVERA?

Se l'infezione da rotavirus ha causato una grave disidratazione, è necessario ricoverare il paziente interessato e somministrargli i liquidi per la reidratazione per via endovenosa.

SERVONO I FARMACI CONTRO LA DIARREA?

In genere, il trattamento delle infezioni da rotavirus non prevede la somministrazione di farmaci contro la diarrea (farmaci antidiarroici).
Tale indicazione è valida anche per quegli stati infettivi caratterizzati da grave dissenteria.

Prognosi

In genere, se il paziente recupera i liquidi che perde a causa della diarrea e/o del vomito, una classica infezione da rotavirus si risolve nel giro di 3-7 giorni, senza ripercussioni di alcun genere.

Prevenzione

Come accennato, oggi esiste la possibilità di vaccinarsi contro il rotavirus.
A voler essere più precisi, esistono due tipologie di vaccini, entrambe molto efficaci e sicure. Questi due tipi di vaccini proteggono specificatamente dal rotavirus della specie A, rientrano nella categoria dei vaccini vivi attenuati e si assumono per via orale. Per consultare le relative schede tecniche, si vedano i riassunto delle caratteristiche dei vaccini Rotarix e RotaTeq.
La messa in commercio dei vaccini contro il rotavirus A è abbastanza recente. Risale, infatti, al 2006 (dopo ovviamente una lunga serie di sperimentazioni).
Attualmente, più di 100 Paesi al Mondo possiedono la licenza per utilizzare i suddetti vaccini, ma solo 28 di questi hanno introdotto il vaccino contro il rotavirus tra le vaccinazioni di routine.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza