Raffreddore nei Neonati
Ultima modifica 20.10.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

Il raffreddore nei neonati è una condizione abbastanza comune, che, se opportunamente trattata, volge per il meglio nella quasi totalità dei casi.

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Più frequente a partire dal 3°-4° mese di vita, il raffreddore nei neonati è in genere la conseguenza di un'infezione virale; tra i virus che lo possono provocare, spiccano gli stessi virus che inducono il raffreddore nell'adulto, ossia: Rhinovirus, Coronavirus, Adenovirus, i virus dell'influenza, i virus della parainfluenza ecc.
Il raffreddore nei neonati è responsabile di alcuni tipici sintomi, che sono: naso che cola, congestione nasale, febbre, starnuti, tosse, calo dell'appetito e difficoltà a dormire.
Per la sua diagnosi, sono sufficienti l'esame obiettivo e l'anamnesi.
Salvo casi particolari, il raffreddore nei neonati non prevede l'impiego di farmaci, ma solo ed esclusivamente il ricorso ad alcuni semplici rimedi casalinghi, come il riposo, i lavaggi nasali, l'idratazione periodica e l'umidificazione dell'aria.
Il raffreddore nei neonati non è una condizione grave, ma una trascuratezza eccessiva nella sua gestione può sfociare in complicanze, alcune delle quali anche molto pericolose.  

Cos'è

Raffreddore nei Neonati: Cos'è?

"Raffreddore nei neonati" è l'espressione che chiama in causa una delle più comuni affezioni a carico delle prime vie respiratorie (naso e faringe) dei bambini nati da pochi mesi.
Esempio di infezione sostenuta da virus, il raffreddore nei neonati non è una condizione particolarmente rilevante dal punto di vista clinico; tuttavia, richiede comunque certe attenzioni e cure appropriate, in quanto ha le potenzialità di sfociare in complicanze molto serie.

Cos'è il Raffreddore: un breve ripasso

Malattia tra le più comuni al Mondo, il raffreddore è una condizione di origine virale, caratterizzata dall'infiammazione della mucosa nasale (cioè del naso) e faringea (cioè della faringe o gola).
Il raffreddore spicca per essere altamente contagioso e per la possibilità di essere trasmesso sia da malati che da portatori sani.
Il raffreddore riconosce una vasta gamma di virus responsabili: secondo le ricerche più recenti, i virus capaci di infiammare la mucosa nasale e faringea sarebbero oltre 200.

Raffreddore nei Neonati: i risvolti positivi sul Sistema Immunitario

Il raffreddore nei neonati è una condizione che spaventa molti genitori, i quali preferirebbero che i loro piccoli non ne facessero mai la conoscenza.
Secondo gli esperti, tuttavia, il fatto che i neonati sviluppino un raffreddore è qualcosa di utile, in quanto rappresenta un modo, per i diretti interessati, di "abituare" il proprio organismo a certi tipi di agenti infettivi. Come capita agli individui di età maggiore e agli adulti, infatti, anche i neonati, quando sono vittime di un'infezione, producono i cosiddetti anticorpi della memoria (cioè gli elementi del sistema immunitario deputati a ricordare l'incontro con un certo agente infettivo e a difendere l'organismo da un secondo incontro contro il suddetto agente).

Il sistema immunitario – ossia l'insieme di cellule, proteine ecc. che si occupa di proteggere l'organismo dagli agenti infettivi e perfino dalle cellule mal funzionanti o impazzite – è attivo fin dalla nascita, anche se con potenzialità più contenute rispetto agli anni della maturità.

Cause

Raffreddore nei Neonati: le Cause

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Il raffreddore nei neonati è un esempio di infezione dovuta a virus.
I virus responsabili del raffreddore nei neonati sono numerosi; tra tali agenti virali, figurano:

  • Il Rhinovirus. Questo virus non è solo la più comune causa di raffreddore nei neonati, ma è anche il più classico dei fattori causali all'origine del raffreddore nelle persone adulte;
  • Il Coronavirus;
  • L'Adenovirus;
  • Il Virus Respiratorio Sinciziale;
  • I virus dell'influenza;
  • I virus della parainfluenza;
  • Il Metapneumovirus.

Una volta colpiti dal raffreddore, i neonati sviluppano un'immunità nei confronti del virus responsabile. Questa immunità protegge da infezioni future dovute allo stesso agente virale, ma non da quelle dovute ad agenti virali simili.

In genere, l'immunità che i neonati sviluppano dopo un raffreddore è temporanea, nel senso che, a distanza di tempo, svanisce (e il soggetto coinvolto torna a essere suscettibile nei confronti dell'agente virale responsabile del raffreddore sopra menzionato).

Raffreddore nei Neonati: chi è più a Rischio?

Il raffreddore nei neonati è più frequente dopo i primissimi mesi di vita (in genere, dal III-IV), in quanto prima di questo periodo i bambini piccoli godono ancora dell'immunità che le madri hanno fornito loro (in termini di anticorpi) negli ultimi mesi di gravidanza.
Nel momento in cui l'immunità materna svanisce, i neonati sono particolarmente suscettibili alle infezioni e ciò comporta che possano sviluppare diversi raffreddori nel corso dello stesso anno.

Raffreddore nei Neonati: Vie di Contagio

Le vie attraverso cui il raffreddore nei neonati può diffondersi e contagiare soggetti sani sono svariate. Nel dettaglio, nell'elenco di queste vie di contagio figurano:

  • Le goccioline di saliva, in cui è contenuto il virus responsabile della condizione, emesse dal malato, in occasione di starnuti o colpi di tosse;
  • Il contatto diretto con la persona infetta o indiretto con oggetti contaminati (in quanto toccati in precedenza dalla persona infetta). Per essere effettivamente infettive, queste due vie di contagio devono essere seguite da comportamenti, da parte della persona sana, quali: toccarsi gli occhi o mettersi le mani in bocca oppure nel naso.

Lo sapevi che…

I virus del raffreddore sono capaci di sopravvivere sulle superfici degli oggetti anche per 2-3 ore, a patto che ci siano le giuste condizioni.
Tale capacità è ciò che rende possibile la via di contagio attraverso il contatto con oggetti contaminati.

Sintomi e Complicazioni

Raffreddore nei Neonati: i Sintomi

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Il raffreddore nei neonati causa una serie di sintomi tipici, che sono:

  • Naso che cola (o rinorrea). Agli esordi della condizione, il naso che cola produce uno scarico acquoso e di colore chiaro; dopo qualche giorno, invece, è responsabile di uno scarico denso e di colore tra il giallo e il verde;
  • Congestione nasale (o naso chiuso);
  • Febbre;
  • Starnuti;
  • Tosse;
  • Arrossamento oculare;
  • Diminuzione dell'appetito;
  • Irritabilità contrassegnata da pianti frequenti;
  • Difficoltà a dormire;
  • Problemi con l'allattamento.

Di questi sintomi e segni, quelli maggiormente indicativi del raffreddore nei neonati sono: la rinorrea, la congestione nasale e la febbre.

Raffreddore nei Neonati: le Complicazioni

Quando è in forma particolarmente grave o quando c'è una trascuratezza nella gestione terapeutica, il raffreddore nei neonati può dar luogo a complicanze, alcune delle quali anche dal potenziale esito fatale.
Tra le complicazioni in questione, figurano:

Per approfondire: Polmonite Virale: Cos'è, Cause e Cura

Raffreddore nei Neonati: Quando rivolgersi al Pediatra?

Il fenomeno del raffreddore nei neonati è una condizione da sottoporre, con estrema rapidità, alle attenzioni del medico, quando:

  • Il paziente ha meno di 3 mesi di vita;
  • Il paziente ha più di 3 mesi di vita e presenta uno o più dei seguenti sintomi:
    • Ha problemi di respirazione;
    • Presenta una tosse persistente o tale da indurre conati di vomito;
    • Ha gli occhi arrossati;
    • Presenta febbre superiore ai 38°C;
    • È frequentemente irritato, piange spesso o sembra avere male alle orecchie;
    • Bagna meno pannolini del solito;
    • Presenta scarico nasale giallo-verde per diverse giorni consecutivi;
    • Produce un espettorato con tracce di sangue;
    • È cianotico attorno alle labbra.

Diagnosi

Raffreddore nei Neonati: come riconoscerlo?

In genere, la diagnosi di raffreddore nei neonati si basa su indagini semplici e immediate, quali l'esame obiettivo e l'anamnesi.
In altri termini, quindi, per l'identificazione del raffreddore nei neonati è sufficiente l'osservazione e l'analisi accurata dei sintomi e dei segni presentati dal paziente.

Durante l'iter diagnostico per l'individuazione di una condizione come il raffreddore nei neonati ha un'importanza fondamentale il racconto dei sintomi fornito dai genitori del piccolo paziente (in quanto quest'ultimo, vista la giovanissima età, non è ancora in grado di parlare).

Terapia

Cura Raffreddore nei Neonati: Cosa Fare?

Se la situazione è sotto controllo (ossia l'infezione presente non è sfociata in complicanze), il trattamento del raffreddore nei neonati prevede soltanto una serie di semplici rimedi casalinghi, che servono ad alleviare la sintomatologia e a supportare il paziente, mentre il suo sistema immunitario sta provvedendo a eliminare il virus dall'organismo.
Sull'uso di farmaci contro il raffreddore nei neonati, la comunità medica è molto chiara e sostiene che i classici medicinali da banco indicati agli adulti per la gestione del raffreddore (es: paracetamolo, antitussivi, FANS ecc.) sono da evitarsi nei bambini più piccoli, salvo casi particolari e diversa istruzione da parte di un medico.

Importante

Sia quando colpisce i neonati che gli adulti, il raffreddore, avendo un'origine virale, non prevede mai il ricorso agli antibiotici (ossia i farmaci deputati a contrastare le infezioni sostenute da batteri).

Raffreddore nei Neonati: Rimedi Casalinghi

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Tra i rimedi casalinghi contro il raffreddore nei neonati, figurano:

  • Provvedere alla corretta idratazione del paziente, fornendogli fluidi (acqua) periodicamente. Oltre a prevenire/contrastare il problema della disidratazione, questo rimedio aiuta a sciogliere il muco;
  • La liberazione dal muco delle vie nasali, attraverso il lavaggio di quest'ultime con soluzioni saline apposite;
  • Il mantenimento di un certo grado di umidità nella stanza in cui soggiorna abitualmente il piccolo paziente. Un ambiente umido favorisce lo scioglimento del muco e la risoluzione della congestione nasale;
  • Il riposo. Evitare ai piccoli pazienti stress di ogni tipo aiuta il loro sistema immunitario a combattere con maggiore efficacia l'infezione in corso.

Farmaci e Raffreddore nei Neonati: le regole all'uso

  • Farmaci contro la febbre: i medici li prendono in considerazione, quando il raffreddore nei neonati produce uno stato febbrile severo e di notevole disturbo per il paziente.
    Tra i farmaci contro la febbre che trovano maggiore impiego in presenza di raffreddore nei neonati, figurano il paracetamolo e l'ibuprofene.
    Note importanti: il paracetamolo è controindicato nei pazienti di età inferiore ai 3 mesi, mentre l'ibuprofene è controindicato nei pazienti di età inferiore ai 6 mesi.
  • Farmaci contro la tosse: la FDA (ossia l' ente governativo statunitense per la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici) raccomanda di evitarli sempre, quando il paziente è un bambino di età inferiore ai 2 anni di vita.
  • Aspirina: è un farmaco controindicato fino ai 16 anni, in quanto in soggetti di età inferiore può scatenare una condizione acuta, dall'esito potenzialmente letale, nota come sindrome di Reye.

Prognosi

Di norma, il fenomeno del raffreddore nei neonati si risolve positivamente, senza associarsi ad alcuna complicanza; pertanto, nella maggior parte dei casi il raffreddore nei neonati ha una prognosi benevola.

Raffreddore nei Neonati e prognosi non benevola: da cosa dipende?

In quei rari casi in cui dal raffreddore nei neonati scaturiscono complicanze, le ragioni all'origine di quest'ultime sono da ricercarsi in una trascuratezza per quanto concerne i trattamenti casalinghi o in una particolare fragilità immunitaria del paziente.

Raffreddore nei Neonati: quanto dura?

Per la guarigione dal raffreddore nei neonati possono essere necessari anche 10-14 giorni.

Prevenzione

Raffreddore nei Neonati: Come Prevenirlo

Dirette ai genitori, le principali norme di prevenzione del raffreddore nei neonati sono:

  • Lavare periodicamente ciucci e giocattoli del bambino;
  • Lavarsi attentamente le mani prima di dar da mangiare al bambino;
  • Aver cura di tossire e starnutire in un fazzoletto di carta e gettare quest'ultimo al più presto (in mancanza di fazzoletti di carta, l'alternativa è starnutire o tossire nell'incavo del gomito, in modo da salvaguardare l'igiene delle mani);
  • Tenere lontano il bambino da chiunque sia malato o da chi può essere portatore sano del raffreddore nei neonati (es: il genitore di un bambino malato).

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza