Ultima modifica 26.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è la Polmonite Atipica?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

Polmonite atipica è l'espressione medica riconducibile a tutte quelle forme di polmonite infettiva, dovute a patogeni diversi da quelli classicamente coinvolti nei processi di infiammazione dei polmoni (polmonite tipica o classica).

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Tranne rare eccezioni, la polmonite atipica è una condizione più lieve, dal punto di vista sintomatologico, della polmonite classica e ciò la rende una malattia con un più basso rischio di complicazioni e da cui è più facile guarire.
Tra i patogeni capaci di causare la polmonite atipica, figurano soprattutto batteri, come per esempio Mycoplasma pneumoniae, Legionella pneumophila e Chlamydophila pneumoniae.
Per la diagnosi di polmonite atipica, sono indispensabili: anamnesi, esame obiettivo, ossimetria e radiografia del torace; talvolta, serve anche un esame del sangue, allo scopo di individuare con precisione il patogeno responsabile dell'infezione.
Il trattamento della polmonite atipica prevede una terapia causale, combinata a una terapia sintomatica.

Significato medico del termine polmonite

In medicina, il termine "polmonite" indica l'infiammazione, quasi sempre di origine infettiva, dei polmoni ed, eventualmente, anche delle vie respiratorie connesse ai polmoni (ossia bronchi, bronchioli e alveoli).

Cos'è la Polmonite Atipica?

La polmonite atipica è la particolare polmonite infettiva, che dipende da patogeni diversi da quelli solitamente coinvolti nei processi infiammatori a carico dei polmoni.
In sostanza, quindi, con l'espressione "polmonite atipica" i medici intendono tutte quelle forme di polmonite, in cui il patogeno scatenante non è uno di quelli tipici, ma è un microrganismo insolito per il tipo di infiammazione in questione.
Rispetto alle forme più classiche di polmonite (polmonite tipica o classica), la polmonite atipica è meno grave e debilitante (salvo alcune eccezioni); ciò spiega per quale motivo, nei Paesi di lingua anglosassone, è detta anche "walking pneumonia", che in italiano vorrebbe dire "polmonite che permette al paziente di camminare" (la possibilità di camminare indica la minore debilitazione, rispetto alle classiche forme di polmonite).

Si ricorda ai lettori che…

I patogeni tipicamente responsabili della polmonite (cioè i patogeni della polmoinite classica) sono, in ordine di importanza: Streptococcus pneumoniae (il cosiddetto Pneumococco), Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis.

Polmonite atipica primaria

Il nome più esatto della polmonite atipica è polmonite atipica primaria, dove la parola "primaria" esprime:

  • L'indipendenza della polmonite in esame da altre condizioni morbose

e

  • La dipendenza dell'infiammazione da una problematica insita a livello polmonare (lo stato infiammatorio dipende da un patogeno che ha proliferato a livello dei polmoni).

Cause

I principali agenti patogeni responsabili della polmonite atipica sono i batteri:

  • Mycoplasma pneumoniae (si legge "micoplasma pneumoniae"). Al primo posto tra le cause di polmonite atipica, colpisce più frequentemente i giovani e gli adulti sotto i 40 anni.
  • Chlamydophila pneumoniae (si legge "clamidofila pneumoniae"). Causa di una forma molto lieve di polmonite tipica, interessa più spesso i giovanissimi e gli adulti giovani.
  • Legionella pneumophila (si legge "legionella pneumofila"). Provoca una forma di polmonite atipica molto severa, talvolta dall'esito mortale, che i medici chiamano legionellosi o malattia del legionario; Legionella pneumophila infetta più di frequente le persone anziane, i fumatori e gli individui con un sistema immunitario debole.
Principali batteri responsabili di polmonite atipica Caratteristiche generali
Mycoplasma pneumoniae

Appartenenza al genere Mycoplasma

Gram-negativo

Pleomorfo

Dotato di flagelli e pili

Lungo 1-2 micrometri e largo 0,1-0,2 micrometri
Chlamydophila pneumoniae

Appartenenza al genere Chlamydophila

Gram-negativo

Intracellulare obbligato
Legionella pneumophila

Appartenenza al genere Legionella

Gram-negativo

Aerobio

Flagellato

Pleomorfo

Altre cause di polmonite atipica

Sebbene con una frequenza decisamente inferiore rispetto ai tre batteri sopra menzionati, altri patogeni possono causare la polmonite atipica; tra i patogeni in questione, figurano altri batteri, virus e funghi.

ALTRI BATTERI RESPONSABILI DI POLMONITE ATIPICA

I batteri rientranti nell'elenco delle cause rare di polmonite atipica sono:

  • Chlamydophila psittaci. È l'agente patogeno della cosiddetta psittacosi.
  • Coxiella burnetii. È l'agente patogeno della cosiddetta febbre Q.
  • Francisella tularensis. È l'agente patogeno della cosiddetta tularemia.

VIRUS RESPONSABILI DI POLMONITE ATIPICA

Nell'elenco dei virus che, in rare circostanze, possono produrre la polmonite atipica, rientrano: il virus respiratorio sinciziale (RSV), il virus dell'influenza A, il virus dell'influenza B, il virus della parainfluenza, l'adenovirus e il virus della SARS (Sindrome Respiratoria Acuta Severa).

FUNGHI RESPONSABILI DI POLMONITE ATIPICA

I funghi che possono causare, talvolta, la polmonite atipica sono: Aspergillus fumigatus, Aspergillus niger, Candida albicans, Candida glabrata, Candida Krusei, Candida lusitaniae, Histoplasma capsulatum, Pneumocystis jirovecii, Blastomyces dermatitidis, Coccidioides immitis, Coccidioides posadasii, Sporothrix schenckii e Cryptococcus neoformans.

Contagiosità e modalità di diffusione

In genere, la polmonite atipica è frutto di un'infezione contagiosa, ossia un'infezione che si può diffondere da un individuo malato a uno sano.
La diffusione in una persona non malata della polmonite atipica avviene solitamente attraverso le goccioline di aerosol emesse da un malato, in occasione di starnuti, colpi di tosse o quando parlano, oppure attraverso il contatto con una superficie toccata in precedenza da un soggetto infetto (in questa seconda circostanza, per ammalarsi, è indispensabile che la parte del corpo esposta alla superficie contaminata entri successivamente in contatto con le mucose della bocca, degli occhi o del naso).

La polmonite atipica dovuta a Legionella pneumophila si diffonde quasi sempre solo attraverso le goccioline di aerosol, emesse dai malati in occasione di starnuti, colpi tosse ecc.

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Fattori di rischio

La polmonite atipica può colpire chiunque; tuttavia, le statistiche testimoniano che quest'infiammazione polmonare è più frequente tra:

  • I fumatori;
  • Le persone di età superiore ai 65 anni;
  • I soggetti di età inferiore ai 2 anni;
  • I portatori di malattie respiratorie croniche (es: BPCO);
  • Gli immunodepressi, ossia i soggetti con ridotte difese immunitarie (es: i malati di AIDS).

Secondo alcune indagini, inoltre, sarebbe più a rischio di polmonite atipica chiunque, per motivi di lavoro, entri frequentemente a stretto contatto con persone affette dalla condizione in questione.

Sintomi e Complicazioni

Tranne quando è sostenuta da Legionella pneumophila, la polmonite atipica è una condizione dalla sintomatologia lieve e con un impatto sulla salute del paziente che è meno severo rispetto al caso della polmonite classica (es: polmonite da Streptococcus pneumoniae).
I possibili sintomi della polmonite atipica sono numerosi e sono suddivisibili, in base alla frequenza di comparsa, in: sintomi comuni, sintomi di frequenza intermedia e sintomi poco comuni.

Sintomi comuni della polmonite atipica

I sintomi comuni della polmonite atipica sono – come dice il termine "comuni" – i più frequenti.
Tra questi disturbi, figurano:

  • Brividi;
  • Tosse. La polmonite atipica da Legionella pneumophila può causare tosse con emissione di sangue (emottisi);
  • Febbre. In genere è lieve, ma, in presenza di un'infezione da Legionella pneumophila, può essere anche elevata;
  • Mancanza di respiro in occasione di sforzi fisici (o dispnea da sforzo).
https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2018/01/20/hamburger-al-prosciutto-orig.jpeg Redazione

Sintomi di frequenza intermedia della polmonite atipica

Tra i sintomi di polmonite atipica aventi una frequenza intermedia, rientrano:

Sintomi poco comuni della polmonite atipica

I sintomi poco comuni della polmonite atipica sono i disturbi più rari da osservare in un malato.
L'elenco di queste infrequenti manifestazioni comprende:

  • Diarrea. È osservabile nella polmonite atipica da Legionella pneumophila;
  • Dolore all'orecchio. È osservabile soprattutto nella polmonite atipica da Mycoplasma pneumoniae;
  • Dolore o indolenzimento oculare. Caratterizza più spesso la polmonite atipica da Mycoplasma pneumoniae;
  • Linfonodi ingrossati sul collo. Caratterizza più frequentemente la polmonite atipica da Mycoplasma pneumoniae;
  • Eruzioni cutanee. È rilevabile più di frequente nella polmonite atipica da Mycoplasma pneumoniae;
  • Mal di gola. È rilevabile più spesso nella polmonite atipica da Mycoplasma pneumoniae.

Tempi di incubazione: quando compaiono i primi sintomi?

La polmonite atipica ha tempi di incubazione più lunghi rispetto alla polmonite classica e ad altre infezioni respiratorie, come la comune influenza o il comune raffreddore. Infatti, se nella polmonite classica, nell'influenza e nel raffreddore i primi sintomi compaiono nel giro di pochi giorni, nella polmonite atipica i primi disturbi caratteristici emergono dopo 1-4 settimane dal contagio.

Evoluzione della sintomatologia

In genere, la sintomatologia della polmonite atipica peggiora (mantenendosi comunque sempre meno severa di quella presente in occasione della polmonite classica) nel giro di 2-6 giorni.

Complicazioni

Sebbene accada molto di rado, da una polmonite atipica possono scaturire le seguenti complicanze:

Diagnosi

In genere, i medici giungono alla diagnosi di polmonite atipica dopo: un'accurata anamnesi, un scrupoloso esame obiettivo, la misurazione dei livelli di ossigeno nel sangue (ossimetria) e l'esame radiologico del torace (RX-torace).
In alcuni frangenti, l'iter diagnostico per l'individuazione della polmonite atipica comporta anche una serie di esami del sangue finalizzati a stabilire con precisione l'agente patogeno presente (di solito, sono indicati quando la polmonite atipica ha un'origine batterica).

Altri possibili esami utili alla diagnosi di polmonite atipica:

Anamnesi

Un'anamnesi utile a individuare la polmonite atipica consiste in un questionario (chiaramente rivolto al paziente), le cui domande vertono attorno alle caratteristiche della sintomatologia (es: quali sono i sintomi in atto? Quando sono comparsi i primi disturbi? ecc.).

Esame obiettivo

Un esame obiettivo utile all'individuazione della polmonite atipica prevede: la misurazione della temperatura corporea, la misurazione della frequenza respiratoria e del polso e l'auscultazione del torace.

Ossimetria

L'ossimetria è un esame veloce, semplice e indolore, attraverso cui il medico diagnosta stabilisce la saturazione di ossigeno nel sangue.

Radiografia del torace

La radiografia del torace rappresenta l'esame diagnostico di conferma di quanto soltanto supposto con le indagini precedenti. La radiografia del torace, infatti, permette di riconoscere un'infiammazione dei polmoni e distinguerla da tutte le altre patologie polmonari di diversa natura.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2018/01/20/frullato-antifame-orig.jpeg Redazione

Come distinguere la polmonite atipica dalla polmonite classica

In ambito diagnostico, il parametro che permette ai medici di distinguere la polmonite atipica dalla polmonite classica è il grado di severità della sintomatologia.
Rappresenta un'eccezione, rispetto a quanto appena affermato, la polmonite atipica dovuta a Legionella pneumophila: per distinguere quest'ultima dalla polmonite classica occorrono esami di laboratorio per l'individuazione dell'agente patogeno responsabile.

Terapia

In genere, il trattamento della polmonite atipica prevede una terapia causale – ossia una terapia finalizzata a contrastare il patogeno responsabile della condizione – e una terapia sintomatica – ossia una terapia mirata ad alleviare la sintomatologia in corso.
Poiché la polmonite atipica ha quasi sempre un'origine batterica, in questo articolo le attenzioni sono rivolte esclusivamente al trattamento previsto quando la causa dell'infiammazione polmonare è un batterio.

Terapia causale

La terapia causale della polmonite atipica di origine batterica si fonda, essenzialmente, sulla somministrazione di antibiotici, ossia farmaci con proprietà antibatteriche.
Talvolta, per sapere qual è l'antibiotico migliore, i medici necessitano di individuare con precisione, mediante esami di laboratorio specifici, l'agente batterico responsabile della condizione in corso.

Durata della terapia antibiotica

Di norma, il trattamento antibiotico in presenza di polmonite atipica dura 2 settimane.

Terapia sintomatica

Premessa: la terapia sintomatica descritta nelle prossime righe è valida qualunque sia la causa scatenante.

Di norma, la terapia sintomatica utile in presenza di polmonite atipica prevede:

  • Riposo;
  • Assunzione di FANS, aspirina o paracetamolo, per mitigare sintomi come la febbre, i dolori muscolari ecc. Si ricorda che l'aspirina è controindicata nei bambini;
  • Consumo di molta acqua, per sciogliere catarro e muco, e per evitare la disidratazione.

Cosa fare nei casi gravi?

Quando è sostenuta da Legionella pneumophila o quando interessa un soggetto immunodepresso, la polmonite atipica impone il ricovero ospedaliero e una serie di cure, che solo in una struttura specializzata possono avere luogo.

Prognosi

La polmonite atipica tende ad avere una prognosi benevola, tranne quando è dovuta a Legionella pneumophila; quando infatti è quest'ultimo l'agente patogeno responsabile, il trattamento della condizione è più complesso ed è più facile che insorgano complicanze, il cui esito può talvolta essere mortale.

Prevenzione

Lavarsi le mani regolarmente, evitare di fumare, tenersi distanti da persone affette da polmonite atipica (specie in presenza di uno stato di immunodepressione) e mangiare sano sono tra i comportamenti più importanti quando il tema di discussione è la prevenzione della polmonite atipica.

Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza