Poligono di Willis - Circolo di Willis

Ultima modifica 06.11.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è il Poligono di Willis?
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Patologie

Generalità

Il poligono di Willis è un cerchio di arterie interconnesse tra loro, situato a livello dell'encefalo e deputato a ossigenare gli emisferi cerebrali, il cervelletto e il tronco encefalico.

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Esempio di anastomosi, il poligono di Willis risulta dalla partecipazione delle arterie carotidi interne, delle arterie del sistema vertebro-basilare (ossia le arterie vertebrali e l'arteria basilare), delle arterie cerebrali anteriori, dell'arteria comunicante anteriore, delle arterie comunicanti posteriori e delle arterie cerebrali posteriori.

Breve ripasso del significato di Anastomosi

In anatomia, il termine anastomosi indica generalmente un collegamento fra vasi sanguigni; tuttavia, può riferirsi anche a un collegamento fra nervi, fra fibre connettivali, fra fibre miocardiche o fra due organi.
Rimanendo in tema di anastomosi fra vasi sanguigni, questa può essere:

  • Di tipo arterioso, se coinvolge arterie,
  • Di tipo venoso, se coinvolge vene,
  • Di tipo artero-venoso, se mette in comunicazione arterie con vene.

Cos'è il Poligono di Willis?

Il poligono di Willis, o circolo di Willis, è l'anastomosi arteriosa costituente una parte importante del sistema circolatorio, ovviamente arterioso, dell'encefalo.

Origine del nome

Il poligono di Willis deve il proprio nome a Thomas Willis (1621-1675), ossia il medico Britannico che lo identificò e lo descrisse per la prima volta.

Anatomia

Il poligono di Willis è un cerchio di arterie interconnesse tra loro, situato alla base del cranio, nelle vicinanze del chiasma ottico, dell'ipotalamo e del cosiddetto gambo dell'ipofisi.  

Struttura

Il poligono di Willis risulta dall'interconnessione di due importanti sistemi di arterie:

  • Il sistema delle arterie carotidi interne, che comprende l'arteria carotide interna destra, l'arteria carotidea interna sinistra e le diramazioni di queste, e
  • Il sistema vertebro-basilare, che è formato dalle arterie vertebrali destra e sinistra, dall'arteria basilare e dalle branche di quest'ultima.

SISTEMA DELLE ARTERIE CAROTIDI INTERNE

Il sistema delle arterie carotidi interne rappresenta la porzione anteriore del poligono di Willis nonché la parte di quest'ultimo più prossima alla fronte e più distante dalla nuca.
I suoi elementi costituenti sono:

  • L'arteria carotide interna destra, la quale origina dall'arteria carotide comune destra, a livello della IV vertebra cervicale;
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  • L'arteria carotide interna sinistra, la quale trae origine dall'arteria carotide comune sinistra, sempre a livello della IV vertebra cervicale;
  • L'arteria cerebrale anteriore destra e l'arteria cerebrale anteriore sinistra. Branca dell'arteria carotide interna destra, la prima, e branca dell'arteria carotide interna sinistra, la seconda, sono le diramazioni che, confluendo nell'arteria comunicante anteriore, chiudono anteriormente il circolo di Willis;
  • L'arteria comunicante anteriore, la quale è una diramazione indiretta delle arterie carotidi interne e rappresenta, come già anticipato, l'elemento di congiunzione tra l'arteria cerebrale anteriore destra e l'arteria cerebrale anteriore sinistra;
  • L'arteria comunicante posteriore destra e l'arteria comunicante posteriore sinistra. Altra branca dell'arteria carotide interna destra, la prima, e altra branca dell'arteria carotide interna sinistra, la seconda, sono le diramazioni che, mediante le arterie cerebrali posteriori, collegano il sistema delle arterie carotidi interne al sistema vertebro-basilare.

SISTEMA VERTEBRO-BASILARE

Il sistema vertebro-basilare costituisce la porzione posteriore del poligono di Willis nonché la parte di quest'ultimo più vicina alla nuca e più distante dalla fronte.
Le sue componenti sono:

  • L'arteria vertebrale destra, la quale origina dall'arteria succlavia destra, sale per il collo, in direzione dell'encefalo, e, a livello del Ponte di Varolio, si incontra con l'arteria vertebrale sinistra;
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  • L'arteria vertebrale sinistra, la quale trae origine dall'arteria succlavia sinistra, sale per il collo, in direzione dell'encefalo, e, come già anticipato, a livello del Ponte di Varolio, si unisce all'arteria vertebrale destra;
  • L'arteria basilare, la quale è il frutto dell'incontro tra l'arteria vertebrale destra e l'arteria vertebrale sinistra;
  • L'arteria cerebrale posteriore destra e l'arteria cerebrale posteriore sinistra. Branche terminali dell'arteria basilare, sono, come preannunciato in parte, gli elementi di collegamento al sistema delle arterie carotidi interne; per la precisione, l'arteria cerebrale posteriore destra si unisce all'arteria comunicante posteriore destra, mentre l'arteria cerebrale posteriore sinistra si unisce all'arteria comunicante posteriore sinistra.

Il poligono di Willis è idealmente paragonabile a un eptagono, in cui i 7 lati sono: l'arteria comunicante anteriore, le due arterie cerebrali anteriori, le due arterie comunicanti posteriori e le due arterie cerebrali posteriori.
Questo curioso modo di descrivere il poligono di Willis esclude le arterie carotidi interne e il sistema vertebro-basilare, ma solo per semplificare la rappresentazione; se includesse questi elementi, collocherebbe:

  • L'arteria carotide interne destra sul vertice in cui si incontrano l'arteria cerebrale anteriore destra e l'arteria comunicante posteriore destra;
  • L'arteria carotide interna sinistra sul vertice in cui si incontrano l'arteria cerebrale anteriore sinistra e l'arteria comunicante posteriore sinistra;
  • Il sistema vertebro-basilare, per la precisione l'arteria basilare, sul vertice in cui si incontrano le arterie cerebrali posteriori destra e sinistra.
https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2018/06/05/poligono-di-willis-eptagono-orig.jpeg Redazione

Varianti Anatomiche

Il circolo di Willis è una struttura dell'apparato circolatorio di cui esistono numerose varianti anatomiche e che solo in un 25-35% delle persone presenta le caratteristiche riportate in questo articolo e corrispondenti all'anatomia normale (o classica).
Secondo diversi studi di carattere epidemiologico, le varianti anatomiche del poligono di Willis avrebbe più spesso per oggetto la porzione posteriore, ossia il sistema vertebro-basilare.

ESEMPI DI VARIANTI

Tra le più comuni varianti anatomiche del poligono di Willis, figurano:

  • Il poligono di Willis con ipoplasia di una o entrambe le arterie comunicanti posteriori (N.B: in medicina, "ipoplasia" è sinonimo di "sviluppo ridotto o incompleto di un organo o una struttura anatomica");
  • Il poligono di Willis con ipoplasia o assenza di un segmento particolare di arteria cerebrale anteriore;
  • Il poligono di Willis con assenza dell'arteria comunicante anteriore;
  • Il poligono di Willis con le arterie cerebrali posteriori che originano dalle arterie carotidi interne e con ipoplasia o assenza di un particolare tratto delle arterie comunicanti posteriori.

Funzione

Attraverso le arterie che lo costituiscono, il poligono di Willis contribuisce a rifornire di sangue ossigenato, fondamentale per la sopravvivenza cellulare, entrambi gli emisferi del cervello, il cervelletto e il tronco encefalico.

Volendo approfondire, mediante il sistema delle arterie carotidi interne, il poligono di Willis distribuisce sangue ossigenato ai lobi cerebrali della sezione medio-anteriore di ciascun emisfero (lobo frontale e lobo parietale) e alle strutture sottostanti i suddetti lobi; mentre, mediante il sistema vertebro-basilare, provvede a irrorare il tronco encefalico, il cervelletto, le porzioni medio-posteriori di ciascun emisfero (compresi il lobo temporale e il lobo occipitale).

Lo sapevi che…

L'azione irrorante del poligono di Willis è combinata all'azione irrorante dell'arteria cerebrale media, un'arteria pari del sistema circolatorio dell'encefalo che trae origine (quindi ne è una branca) dall'arteria carotide interna.
Sebbene sia nelle immediate vicinanze del poligono di Willis, l'arteria cerebrale media non ne fa parte, ma costituisce un vaso arterioso a sé stante.

Il Poligono di Willis è una struttura intelligente e funzionale

L'evoluzione ha dato vita al poligono di Willis, perché doveva garantire all'encefalo una sistema di rifornimento sanguigno, in cui, anche in presenza di un'occlusione, potesse comunque circolare efficacemente il sangue.
Infatti, un sistema di arterie come il poligono di Willis, in cui c'è un'interconnessione totale delle varie componenti, fa sì che il sangue possa intraprendere una via alternativa, nel momento in cui quella canonica presenta un ostacolo.
Il poligono di Willis è, quindi, una struttura del sistema circolatorio encefalico "intelligente" ed estremamente "funzionale".

L'encefalo è un organo importantissimo, pertanto deve sempre ricevere il giusto apporto di sangue, mediante i vasi arteriosi preposti.

Patologie

Il poligono di Willis può essere protagonista di diversi stati patologici; tra questi stati patologici, rientrano: la trombosi, l'aneurisma e la sindrome da furto della succlavia.

Trombosi

In medicina, il termine "trombosi" indica il processo patologico di formazione di un coagulo sanguigno anomalo, il cui specifico è trombo, sulla parete di un'arteria o una vena.
La trombosi è un fenomeno pericoloso, perché produce un ostacolo alla circolazione del sangue e perché, qualora si staccasse dalla sede di formazione, potrebbe circolare liberamente nel sangue e ostruire completamente un vaso sanguigno della medesima grandezza.
Gli episodi di trombosi a carico del poligono di Willis possono intralciare la circolazione sanguigna, specie quando interessano contemporaneamente diversi punti del sistema di arterie in questione.

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Aneurisma

Un aneurisma è una dilatazione anomala permanente di un breve segmento di arteria, che può, complice la fragilità della sua parete, rompersi e dare luogo a un'emorragia interna spesso fatale.
Sia che riguardino il poligono di Willis sia che riguardino altri vasi arteriosi (es: aorta), gli aneurismi sono condizioni di difficile gestione terapeutica, in quanto o sono incurabili o il loro trattamento presenta molti più rischi che benefici.

Sindrome da Furto della Succlavia

La sindrome da furto della succlavia è un insieme di sintomi e segni, che scaturisce da una stenosi dell'arteria succlavia e che riduce la circolazione sanguigna all'interno del poligono di Willis, per mantenere un'adeguata irrorazione sanguigna dell'arto superiore.

Lo sapevi che…

La sindrome da furto della succlavia si chiama così, perché l'arteria succlavia "ruba", a causa della stenosi che la riguarda, il sangue al poligono di Willis.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza