Per quanto tempo è contagioso il raffreddore

Per quanto tempo è contagioso il raffreddore
Ultima modifica 31.01.2023
INDICE
  1. Caratteristiche del raffreddore
  2. Qual è il periodo di incubazione di un raffreddore
  3. Come si diffonde il raffreddore
  4. Per quanto tempo è necessario stare lontano da una persona con il raffreddore

La stagione invernale è sempre caratterizzata da grandi ondate di influenze virali o intestinali e malesseri vari, che spesso hanno come comune denominatore comune la presenza del raffreddore, sintomo anche di molti ceppi del Covid-19.

Il raffreddore, benché non sia una condizione grave, è particolarmente fastidioso soprattutto nella sua fase acuta, visto che impedisce di respirare correttamente e rende difficile deglutire e sentire sapori e odori.

Inoltre è anche piuttosto contagioso e questo comporta che una persona con il raffreddore abbia buone probabilità di infettare anche quelle che frequenta nel corso della giornata, sia appartenenti alla propria sfera personale sia lavorativa.

Per questo, onde evitare di trasferire agli altri i propri germi, quando si è affetti da raffreddore è sempre bene tenere le giuste distanze e, se le condizioni lo consentono, assentarsi dal lavoro, o almeno stare il più possibile lontano dai propri colleghi.

La velocità con cui si può tornare alla vita normale senza il pericolo di infettare gli altri dipende da diversi fattori ma per avere un'idea più precisa è utile sapere per quanto tempo è contagioso un raffreddore.

Caratteristiche del raffreddore

Il raffreddore è un malessere piuttosto comune, che colpirebbe gli adulti all'incirca dalle due alle tre volte l'anno. Si tratta di un'infezione virale delle vie respiratorie superiori che può essere causata da una serie di virus diversi.

Poiché il raffreddore è virale, l'unico modo per curarlo è cercare di riposare il più possibile, rimanere sempre idratati e mangiare cibi che supportano il sistema immunitario. Gli antibiotici invece non sono indicati perché non curano il comune raffreddore.

Quando si contrae il raffreddore, spesso si sviluppano anche altri sintomi come mal di gola, naso che cola, gocciolamento retronasale, tosse lieve, starnuti, debolezza, perdita di appetito, dolori muscolari e difficoltà a distinguere odori e sapori.

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Qual è il periodo di incubazione di un raffreddore

In genere dopo che una persona è stata esposta al virus non deve passare molto tempo perché i primi sintomi del raffreddore, spesso lievi e impercettibili, si materializzino. I raffreddori più comuni infatti non hanno un vero e proprio periodo di incubazione ma tutto avviene in modo piuttosto rapido e già dopo uno o al massimo tre giorni solitamente ci si ammala.

Capita molto spesso di non rendersi conto immediatamente di avere il raffreddore ma nonostante ciò tecnicamente il virus può diffondersi anche quando ancora i sintomi non sono evidenti.

Alcune malattie una volta diventate manifeste cessano di essere contagiose ma non è il caso del raffreddore, che può essere trasmesso con maggiore probabilità rispetto ad altre proprio quando è nella sua fase acuta e sono evidenti i sintomi primari come congestione, naso che cola, mal di gola, febbre e tosse.

Come si diffonde il raffreddore

Come già detto il raffreddore è molto contagioso e i metodi di diffusione sono diversi. Il più delle volta questo avviene direttamente da persona a persona, quando chi ce l'ha parla a una distanza abbastanza ravvicinata a un'altra o starnutisce o tossisce in sua presenza. In questo modo si liberano nell'aria piccole goccioline di saliva che se raggiungono l'altro o semplicemente vengono respirate nell'aria determinano il contagio.

Proprio la sua estrema viralità fa però sì che il raffreddore possa essere diffuso anche toccandosi il viso dopo essere stati in un ambiente in cui il virus circola, toccando l'oggetto di una persona infetta, asciugandosi il naso o tossendo nelle mani.

I modi migliori per evitare di prendere il raffreddore quindi sono evitare il contatto con altre persone infette o potenzialmente tali e lavarsi spesso le mani oppure portando sempre con sé un disinfettante per mani, che non sostituisce il lavaggio ma può costituire una buon modo per diminuire la probabilità di contrarre il virus tra un lavaggio e l'altro.

Anche indossare le mascherine in luoghi particolarmente affollati è un modo molto efficace per ridurre il rischio di diffondere o contrarre il raffreddore.

Per quanto tempo è necessario stare lontano da una persona con il raffreddore

Soprattutto in inverno quando il raffreddore è estremamente diffuso essere certi di non ammalarsi è estremamente difficile. Tuttavia, se si vuole ridurre l'eventualità purtroppo è necessario evitare contatti con persone con il raffreddore per un tempo piuttosto lungo.

Chiunque abbia il raffreddore può infatti essere contagioso mentre ha sintomi ma a prescindere da essi, lo rimane almeno per una o due settimane, a seconda dell'intensità. Indicativamente poi, quando il raffreddore sembra essersene andato perché non sono più presenti sintomi, il consiglio è di attendere ancora almeno 72 prima di riprendere il contatto.

Per questo una persona che sviluppa i sintomi del raffreddore, soprattutto se ha contatti con bambini, anziani o persone fragili, dovrebbe cercare di isolarsi se possibile e riposarsi, in modo da favorire il rapido decorso della malattia.

Se i sintomi sono particolarmente fastidiosi esistono numerosi farmaci da banco per trattarli, da prendere però sempre su consiglio del proprio medico o del farmacista.