Palato Duro e Palato Molle

Ultima modifica 13.09.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono il Palato Duro e il Palato Molle?
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Patologie

Generalità

 "Palato duro" e "palato molle" sono i nomi anatomici, rispettivamente, della porzione anteriore e della porzione della superficie che delimita superiormente la cavità orale.

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Palato duro e palato molle presentano differenze sostanziali, sebbene alla vista possano sembrare molto simili. Per esempio, il palato duro presenta una componente ossea e periostale, di cui il palato molle è completamente priva; dal canto suo, il palato molle possiede 5 muscoli, di cui il palato duro è completamente sprovvisto.
Dal punto di vista funzionale, il palato duro e il palato molle offrono un contributo fondamentale a tre processi: la masticazione, la deglutizione e la fonazione (ossia l'emissione delle parole).

Breve ripasso di cos'è il Palato

Il palato è la parete superiore della cavità orale o, come altre definizioni preferiscono descriverlo, il "tetto della bocca".
Il palato comprende ossa, tessuto muscolare e tessuto mucoso.

Cosa sono il Palato Duro e il Palato Molle?

Il palato duro e il palato molle sono, rispettivamente, la porzione anteriore e la porzione posteriore del cosiddetto tetto della bocca (o palato).
Sebbene siano scarsamente distinguibili alla vista, il palato duro e il palato molle sono abbastanza diversi tra loro; sotto il rivestimento di mucosa comune a entrambi, infatti, il palato duro presenta una componente ossea, che nel palato molle è del tutto assente e sostituita, in un certo senso, da una componente muscolare.

Anatomia

Per apprezzare al meglio le caratteristiche anatomiche di palato duro e palato molle, è necessario descrivere quest'ultimi separatamente.

Palato Duro

Il palato duro è, sostanzialmente, una formazione ossea fornita di un doppio rivestimento: un rivestimento più intimo, corrispondente a uno strato di periosteo, e un rivestimento più esterno, corrispondente a uno strato di mucosa.

Strettamente connessa al periosteo, la mucosa del palato duro può distinguersi in superiore e inferiore.
Esempio di mucosa respiratoria, la mucosa superiore è lo strato mucosale del palato duro che guarda verso le cavità nasali.
Esempio di mucosa orale, invece, la mucosa inferiore è lo strato mucosale del palato duro orientata verso la cavità della bocca; tale mucosa è, ovviamente, quella di maggiore interesse, per quanto riguarda la descrizione del palato duro.

Il palato duro costituisce i 2/3 del palato e, per via della posizione che occupa, funge da elemento di separazione tra le cavità nasali e la cavità orale.

Da ricordare!

Il palato duro è la porzione anteriore del palato.

COMPONENTE OSSEA

La componente ossea del palato duro risulta dal contributo di:

  • I processi palatini delle due ossa mascellari e
  • Le lamine orizzontali delle due ossa palatine.

Lo sapevi che…

L'osso mascellare e l'osso palatino sono due ossa pari del cranio; più esattamente, sono due dei 14 elementi ossei che costituiscono lo scheletro del cosiddetto splancnocranio, una delle due grandi suddivisioni del cranio (l'altra è il neurocranio).

RIVESTIMENTO MUCO-PERIOSTALE: RUGHE PALATINE E RAFE PALATINO

In prossimità dell'arcata mascellare, il particolare rivestimento mucosa-periosteo (rivestimento muco-periostale) del palato duro forma, con posizione trasversa, dei rilievi dall'aspetto irregolare, denominati rughe palatine (o creste palatine), il cui compito è facilitare il movimento del cibo in direzione del complesso faringo-laringeo.

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Inoltre, in posizione mediana (cioè in mezzo) e poco prima del confine con il palato molle, dà vita a una linea in rilievo con senso longitudinale, che prende il nome di rafe palatino.

RAPPORTI

Il palato duro confina con:

  • L'arcata alveolare della mascella, a livello del margine antero-laterale (cioè sul davanti e lateralmente);
  • Il palato molle, a livello del margine posteriore (cioè di dietro);
  • Le cavità nasali, superiormente;
  • La cavità orale, inferiormente.

Cos'è l'arcata alveolare della mascella?

L'arcata alveolare della mascella è la parte di quest'osso in cui risiedono gli incavi per le radici dei denti.

CIRCOLAZIONE SANGUIGNA

L'afflusso di sangue ossigenato al palato duro è compito dell'arteria palatina maggiore, una branca dell'arteria mascellare.

A occuparsi, invece, del drenaggio dal palato molle del sangue povero di ossigeno sono un gruppo di vene del cosiddetto plesso venoso pterigoideo.

INNERVAZIONE

L'innervazione del palato duro spetta al nervo palatino maggiore e al nervo naso-palatino (o nervo sfeno-palatino); il nervo palatino maggiore e il nervo naso-palatino sono due branche del cosiddetto ganglio pterigo-palatino, il quale è la formazione nervosa che mette assieme le fibre del nervo mascellare e del nervo del canale pterigoideo.
L'innervazione del palato duro è esclusivamente di tipo sensitivo.

CIRCOLAZIONE LINFATICA

A livello del palato duro, la linfa circolante drena, in larga parte, nei linfonodi cervicali profondi superiori e, in misura minore, nei linfonodi retrofaringei.

I linfonodi cervicali profondi superiori e i linfonodi retrofaringei appartengono alla grande famiglia dei cosiddetti linfonodi del collo.

Palato Molle

Rappresentante l'un terzo mancante del palato, il palato molle è una formazione muscolare, rivestita di mucosa orale, che, proprio in virtù della ricca componente di muscoli, è dotata di una spiccata mobilità.
Secondo la più classica delle descrizioni anatomiche del palato molle, su quest'ultimo sono individuabili due porzioni caratteristiche: la cosiddetta porzione orizzontale e la cosiddetta porzione verticale.

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La porzione orizzontale è la naturale continuazione del palato duro; rispetto a quest'ultimo, ovviamente, manca della componente ossea e del periosteo.
La porzione verticale, invece, è una sorta di prominenza orientata verso il pavimento della cavità orale, concava, nella parte iniziale, e convessa, nella parte terminale, che culmina con un elemento anatomico sicuramente noto ai più: l'ugola.
È importante segnalare che il margine posteriore del palato molle è, per così dire, libero, in quanto, dietro di esso, c'è lo spazio vuoto che unisce le cavità nasali alla cavità orale (rinofaringe o nasofaringe).

Da ricordare!

Il palato molle è la parte posteriore del palato.

MUSCOLI DEL PALATO MOLLE

I muscoli del palato molle sono in tutto 5 e si chiamano: muscolo tensore del velo palatino, muscolo palatoglosso, muscolo palato-faringeo, muscolo elevatore del velo palatino e muscolo dell'ugola.

  • Muscolo tensore del velo palatino.
    Origine: sul piatto pterigoideo mediale dell'osso sfenoide (fossa sfenoide);
    Inserzione terminale: sull'aponeurosi palatina;
    Innervazione: spetta al nervo pterigoideo mediale (branca del nervo mascellare);
    Funzione: provvede alla tensione del palato molle, un movimento fondamentale alla deglutizione.
  • Muscolo palatoglosso.
    Origine: sull'aponeurosi palatina;
    Inserzione terminale: sulla lingua;
    Innervazione: spetta al plesso faringeo (derivazione del nervo vago);
    Funzione: permette di alzare e spostare all'indietro la parte posteriore della lingua, al fine di garantire una deglutizione ottimale.
  • Muscolo palato-faringeo.
    Origine: sull'aponeurosi palatina;
    Inserzione terminale: sul bordo superiore della cartilagine tiroidea;
    Innervazione: spetta al plesso faringeo (derivazione del nervo vago);
    Funzione: serve a "tirare" verso l'alto la faringe e la laringe, in modo da garantire la respirazione.
  • Muscolo elevatore del velo palatino.
    Origine: sull'osso temporale e sulla tuba di Eustachio;
    Inserzione terminale: sull'aponeurosi palatina;
    Innervazione: spetta al plesso faringeo (derivazione del nervo vago);
    Funzione: provvede all'elevazione del palato molle, un movimento indispensabile alla deglutizione.
  • Muscolo dell'ugola.
    Origine: sul bordo posteriore del palato duro;
    Inserzione terminale: sulla membrana mucosa dell'ugola;
    Innervazione: spetta al plesso faringeo (derivazione del nervo vago);
    Funzione: provvede all'elevazione dell'ugola.

Che cos'è l'aponeurosi palatina?

Attaccata al bordo posteriore del palato duro, l'aponeurosi palatina è una guaina fibrosa del palato, il cui compito principale dare supporto ai muscoli del palato molle.

RAPPORTI

Il palato molle confina con:

  • Il palato duro, anteriormente;
  • La nasofaringe, posteriormente;
  • L'orofaringe, inferiormente;
  • Le cavità nasali e, in un certo senso, anche l'entrata delle tube di Eustachio, superiormente.

CIRCOLAZIONE SANGUIGNA

L'afflusso di sangue ossigenato al palato molle è compito delle arterie palatine minori (branche dell'arteria palatina discendente) e dell'arteria palatina ascendente (branca dell'arteria facciale).

Il drenaggio dal palato molle del sangue povero di ossigeno, invece, spetta a un gruppo di vene che si congiungono al già noto plesso venoso pterigoideo.

INNERVAZIONE

L'innervazione del palato molle comprende sia fibre di natura sensitiva (innervazione sensitiva) sia fibre di natura motoria (innervazione motoria).
All'innervazione sensitiva del palato molle provvedono i già citati nervi palatino maggiore e naso-palatino (o sfeno-palatino), e il nervo palatino minore.

Come i nervi palatino maggiore e naso-palatino, anche il nervo palatino minore proviene dal ganglio pterigo-palatino, ossia la formazione nervosa che raggruppa le fibre del nervo mascellare e del nervo del canale pterigoideo.

L'innervazione motoria del palato molle, invece, spetta alle fibre nervose del plesso pterigoideo (le quali, come i lettori ricorderanno, raggiungono i muscoli elevatore del velo palatino, palatoglosso, palato-faringeo e il muscolo dell'ugola) e al nervo pterigoideo mediale (il quale, come affermato in precedenza, raggiunge il muscolo tensore del velo palatino).

Due curiosità sull'ugola

  • L'innervazione sensitiva presente sul palato molle fa sì che il tocco di quest'ultimo, in particolare sull'ugola, inneschi lo stimolo del vomito.
  • Studi recenti hanno dimostrato che l'ugola non ha alcun ruolo nel fenomeno del russamento.  

Funzione

Palato duro e palato molle hanno un ruolo fondamentale nei processi di masticazione del cibo, deglutizione del cibo e fonazione (ossia emissione della parola).

Palato Duro

Il palato duro è coinvolto nella masticazione e, durante il discorso, nell'emissione delle consonanti palatali.

In occasione della masticazione, il palato duro induce il cibo a spostarsi verso il complesso faringe-laringe, complesso dopo il quale ha inizio l'esofago.
A renderlo capace di una simile azione sono le note rughe palatine, presenti sul tratto iniziale, appena dopo l'arcata alveolare della mascella.

Per quanto concerne la dinamica del discorso, invece, il palato duro offre un supporto alla lingua, da cui è possibile che scaturiscano i suoni corrispondenti alla "c", alla "n" o alla "l" e suoni che non rientrano nell'alfabeto italiano, ma sono presenti in tantissime lingue del Mondo.

Lo sapevi che…

I mammiferi (uomo compreso, se non esiste un trattamento chirurgico apposito) che nascono con un palato duro difettoso muoiono poco dopo la nascita, in quanto non sono in grado di succhiare il latte materno.

Palato Molle

Il palato molle permette la corretta deglutizione e, durante il discorso, garantisce l'emissione delle consonanti velari.

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In occasione della deglutizione, il palato molle si muove in maniera tale da indurre la chiusura del passaggio al naso (rinofaringe) e la chiusura delle vie aeree. Ciò impedisce al cibo (che ormai prende il nome di bolo alimentare) di imboccare la via che porta alle cavità nasali e la via che porta in trachea, e, allo stesso tempo, gli permette di intraprendere un unico percorso, quello più appropriato, che è la via per l'esofago.

Per quanto riguarda la dinamica del discorso, invece, il palato molle permette la generazione dei suoni corrispondenti alle lettere "k", "g", "x" o "y".

Curiosità

In occasione degli starnuti, il palato molle ha il compito di deviare parte dell'escreto verso la bocca.

Patologie

Palato duro e palato molle possono essere al centro di varie condizioni mediche, alcune delle quali coinvolgono entrambi, mentre altre sono specifiche o del primo o del secondo.
Tra le condizioni mediche che possono colpire contemporaneamente palato duro e palato molle, merita una citazione la palatoschisi.
Tra le condizioni mediche che possono interessare o il palato duro o il palato molle, si segnalano l'ascesso palatale, per il palato duro, e l'herpangina e il pemfigo vulgaris, per il palato molle.

Lo sapevi che…

La palatoschisi è una malattia congenita di palato duro e palato molle, che comporta la presenza, su quest'ultimi, di una fessurazione.
Fortunatamente, la palatoschisi è una condizione curabile con ottimi risultati; esiste, infatti, un intervento chirurgico ad hoc, che permette di chiudere l'apertura anomala presente su palato duro e palato molle.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza