Ultima modifica 25.02.2020

L'oxacillina è un antibiotico β-lattamico appartenente alla classe delle penicilline β-lattamasi resistenti.

Oxacillina

Oxacillina - Struttura Chimica

Le β-lattamasi sono particolari tipi di enzimi prodotti da batteri in grado di idrolizzare l'anello β-lattamico contenuto nella struttura chimica delle penicilline. In questo modo i batteri riescono a degradare l'antibiotico e a sopravvivere alla terapia.
L'oxacillina è una penicillina non sensibile a quest'enzima, pertanto, è utile nel trattamento d'infezioni causate da batteri produttori β-lattamasi.

Indicazioni

Per Cosa si Usa

L'utilizzo dell'oxacillina è indicato per il trattamento delle infezioni causate da batteri Gram-positivi produttori di β-lattamasi.
Più precisamente, l'oxacillina è indicata nel trattamento di:

Avvertenze

Prima di cominciare ad assumere l'oxacillina, è necessario aver escluso un'eventuale ipersensibilità nei confronti di altre penicilline, di cefalosporine (un'altra categoria di antibiotici β-lattamici) o di altri allergeni.
L'uso prolungato dell'oxacillina può favorire lo sviluppo di ceppi batterici resistenti o l'insorgenza di superinfezioni da batteri resistenti e da funghi (come infezioni causate da Clostridium difficile - generalmente accompagnate da diarrea - o da Candida albicans). Tali superinfezioni richiedono un'adeguata terapia.
Prima di cominciare la terapia con oxacillina e per tutta la durata della stessa è necessario eseguire regolari controlli della crasi ematica.
Inoltre, per tutta la durata del trattamento con oxacillina devono essere effettuati regolari esami delle urine e regolari controlli della funzionalità renale.
È anche consigliabile effettuare controlli costanti della funzionalità epatica ed ematopoietica.

Interazioni

Il probenecid (un farmaco impiegato nel trattamento dell'iperuricemia e della gotta) può aumentare i livelli plasmatici dell'oxacillina diminuendo la sua velocità di eliminazione.
La somministrazione concomitante dell'oxacillina - o di altre penicilline β-lattamasi resistenti - e di amminoglicosidi (un'altra classe di antibiotici) deve essere evitata.
L'oxacillina - e le penicilline più in generale - possono diminuire l'efficacia dei contraccettivi orali.
In ogni caso, è necessario informare il medico qualora si stiano assumendo - o siano stati recentemente assunti - farmaci di qualsiasi tipo, inclusi i medicinali da banco e i prodotti erboristici e/o omeopatici.

Effetti Collaterali

L'oxacillina può causare vari effetti collaterali, anche se non tutti i pazienti li manifestano. Questo dipende dalla sensibilità che ogni persona possiede nei confronti del farmaco. Di conseguenza, non è detto che gli effetti collaterali si manifestino tutti e con la medesima intensità in ciascun paziente.
Di seguito son riportati i principali effetti avversi che si possono manifestare durante il trattamento con oxacillina.

Reazioni allergiche

L'oxacillina può provocare reazioni allergiche sia immediate, sia ritardate.
Le reazioni allergiche immediate compaiono poco dopo la somministrazione del farmaco e, generalmente, possono manifestarsi sotto forma di:

Tali reazioni sono molto rare, ma possono avere effetti anche letali.
Le reazioni allergiche ritardate, invece, possono presentarsi da pochi giorni fino a 2-4 settimane dopo l'assunzione del farmaco. Le manifestazioni di questo tipo di reazioni comprendono, di solito, i sintomi della malattia da siero (come febbre, astenia, orticaria, mialgia, artralgia, ecc) e rash cutanei.

Patologie gastrointestinali

Il trattamento con oxacillina può causare nausea, vomito, diarrea, stomatiti e altri disturbi del tratto gastrointestinale.

Patologie del sistema nervoso

Quando l'oxacillina è somministrata in grandi quantità, possono verificarsi effetti collaterali a carico del sistema nervoso, come:

Più raramente possono insorgere anche delle neuropatie.

Disturbi del sistema emolinfopoietico

La terapia con oxacillina può causare disturbi al sistema produttore di cellule del sangue (il sistema emolinfopoietico). Tali disturbi possono provocare:

L'oxacillina può anche causare una vera e propria soppressione della funzionalità del midollo osseo (mielosoppressione).

Patologie epatobiliari

L'oxacillina può causare epatotossicità che si manifesta con sintomi quali, febbre, nausea, vomito e alterazione dei risultati dei test di funzionalità epatica.

Patologie renali

L'oxacillina potrebbe provocare un danno renale tubulare e nefrite interstiziale. Tali effetti indesiderati, possono manifestarsi con sintomi, quali:

Sovradosaggio

Qualora si sospetti di aver assunto una dose eccessiva di farmaco è necessario informarne subito il medico e rivolgersi al più vicino centro ospedaliero.

Meccanismo d'azione

L'oxacillina è una penicillina e - in quanto tale - interferisce con la sintesi della parete cellulare batterica, il peptidoglicano.
Il peptidoglicano è un polimero costituito da due catene parallele di carboidrati azotati, unite fra loro da legami trasversali fra residui amminoacidici. Questi legami si formano grazie all'azione dell'enzima transammidasi.
L'oxacillina è in grado di legarsi alla transammidasi impedendogli di svolgere la sua funzione, così facendo, nel peptidoglicano si creano delle zone prive dei suddetti legami che saranno particolarmente deboli. Questo porta alla lisi della cellula batterica e - di conseguenza - alla sua morte.

Modo d'Uso - Posologia

L'oxacillina è disponibile per la somministrazione endovenosa sotto forma di polvere e solvente per soluzione iniettabile che devono essere miscelati appena prima della somministrazione del farmaco.
Prima di somministrare l'oxacillina, devono essere effettuati appositi studi batteriologici per individuare i batteri responsabili dell'infezione e la loro sensibilità nei confronti del farmaco stesso.
La durata della terapia è stabilita dal medico, in funzione della tipologia e della gravità dell'infezione e in funzione delle condizioni del paziente.
L'oxacillina può essere somministrata sia per iniezione endovenosa lenta, sia per infusione endovenosa. Tuttavia, generalmente, si preferisce utilizzare il secondo tipo di somministrazione.
Di seguito, sono riportate alcune indicazioni sui dosaggi di oxacillina che vengono abitualmente somministrati.

Infezioni lievi o moderate delle vie aeree superiori, della pelle e dei tessuti molli

Per questa tipologia d'infezioni, la dose di oxacillina abitualmente impiegata negli adulti e nei bambini con peso corporeo uguale o superiore ai 40 Kg, è di 250-400 mg ogni 4-6 ore.
Nei bambini con peso corporeo inferiore ai 40 Kg, la dose di farmaco solitamente somministrata è di 50 mg/Kg al giorno, da suddividersi in dosi eque che verranno somministrate ogni sei ore.

Infezioni gravi delle vie aeree o infezioni variamente localizzate

La dose di oxacillina abitualmente somministrata in adulti e bambini con peso corporeo uguale o superiore ai 40 Kg, è di 1 g o più - a discrezione del medico - da somministrarsi ogni 4-6 ore.
Nei bambini con peso corporeo inferiore ai 40 Kg, la dose di farmaco solitamente somministrata è di 100 mg/Kg al giorno, da suddividersi in dosi eque che verranno somministrate ogni sei ore.

Gravidanza e Allattamento

L'utilizzo dell'oxacillina nelle donne in gravidanza e nella prima infanzia deve essere effettuato solo sotto lo stretto controllo del medico e solo nei casi di reale necessità.
Poiché l'oxacillina è escreta nel latte materno, la somministrazione del farmaco in madri che allattano al seno deve essere effettuata con molta cautela.

Controindicazioni

L'utilizzo dell'oxacillina è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota all'oxacillina, ad altre penicilline o alle cefalosporine.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista