Overdose: cos'è, come riconoscerla e cosa fare subito

Overdose: cos'è, come riconoscerla e cosa fare subito
Ultima modifica 01.02.2024
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause Overdose
  4. Sintomi e complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Prognosi

Generalità

Un'overdose si verifica quando viene assunta una quantità eccessiva di sostanze stupefacenti o psicotrope (droghe o preparazioni medicinali). Questo fenomeno ha gravi effetti tossici sull'organismo e può rivelarsi letale.
L'overdose può manifestarsi in diversi modi, a seconda dell'effetto deprimente o eccitante delle droghe assunte: alcune intossicazioni acute provocano problemi minori; altre sono gravi e possono causare danni permanenti molto seri.

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Cos’è

Overdose: che cos'è?

L'overdose è la conseguenza dell'eccessiva assunzione di una o più sostanze stupefacenti o psicotrope, che risultano tossiche per l'organismo. Questa condizione causa una grave compromissione delle funzioni vitali, portando spesso alla morte del soggetto.

Cosa sono le droghe

Le droghe sono sostanze di sintesi o di origine naturale, che compromettono l'attività mentale di chi ne fa uso e provocano danni fisici permanenti a organi vitali, come cervello e cuore.
In base ai loro effetti, le droghe possono essere raggruppate sinteticamente in tre categorie:

  • Droghe deprimenti: agiscono sul sistema nervoso centrale, deprimendo gli impulsi nervosi e rallentando le funzioni cerebrali dell'individuo. Appartengono a questo gruppo gli oppiacei (come oppiomorfina, eroina e metadone) e i barbiturici.
  • Droghe stimolanti: agiscono come eccitanti sul sistema nervoso centrale, producendo stati di euforia, potenziamento delle attività mentali, diminuzione del senso di fatica e aumento dell'attività muscolare. Le sostanze più diffuse di questo tipo sono cocaina, amfetamine e derivati (come l'ecstasy) e GHB (acido gamma idrossibutirrico).
  • Droghe allucinogene: alterano la trasmissione degli impulsi nervosi, provocando la distorsione della realtà e la perdita temporanea del senso di realtà e pericolo; questo gruppo comprende sostanze naturali (es. mescalina e funghi allucinogeni) e di sintesi (es. ketamina e LSD).

Altre droghe sono le preparazioni medicinali contenenti sostanze stupefacenti o psicotrope, incluse quelle ad uso farmaceutico umano o veterinario, di corrente impiego terapeutico.

Cause Overdose

Overdose: cosa la provoca e quando succede

I motivi per cui si incorre in un'overdose sono principalmente di 2 tipi:

  • Accidentali: l'evento si verifica indipendentemente dalla volontà del soggetto;
  • Intenzionali: la persona subisce deliberatamente l'overdose per la volontà di sperimentare gli effetti della sostanza stupefacente o per intenti autolesivi (cioè vuole infliggersi un danno o tentare il suicidio). In quest'ultimo caso, il soggetto richiede ulteriore attenzione nel trattamento.

La gravità dell'overdose dipende da molti fattori di rischio, ma è correlata principalmente a:

  • Grado di tolleranza del soggetto nei confronti della sostanza stupefacente o psicotropa;
  • Assunzione di un composto formulato con una quantità superiore e inaspettata di principio attivo;
  • Poliassunzione che può amplificare la tossicità delle singole sostanze (es. eroina più benzodiazepine o alcol);
  • Inesperienza che può indurre ad "abusarne";
  • Stato di salute del soggetto (nota: le droghe sono ancora più dannose se assunte da persone che soffrono di ipertensionecardiopatieasma o epilessia);
  • Passaggio a una nuova via di somministrazione (ad esempio: dall'inalazione all'iniezione intravenosa);
  • Ripresa dell'uso di droga dopo un periodo di astinenza, come in seguito a una terapia di disintossicazione (in altre parole, quando si perde la tolleranza e l'overdose si presenta anche alle consuete dosi).

I decessi per overdose tendono a verificarsi tra consumatori esperti e con un più grave livello di dipendenza, anziché fra giovani ed inesperti.

Sintomi e complicazioni

Overdose sintomi: come si manifesta?

L'abuso di droga comporta un'alterazione delle facoltà percettive e sensoriali che può variare a seconda delle persone, del tipo di sostanze assunte e delle situazioni specifiche. L'overdose può presentarsi, pertanto, con un ampio range di sintomi.
In caso di sostanze ad azione inibente (es. oppiacei), i sintomi di un'overdose possono includere:

Se l'overdose è indotta dall'eccesso di sostanze eccitanti (es. amfetamine e cocaina), invece, si possono manifestare:

  • Agitazione psicomotoria (senso di eccitazione generale con ostentata sicurezza e buonumore, incapacità a stare fermi, estrema sensibilità rispetto l'ambiente circostante ecc.);
  • Nervosismo;
  • Ipertensione;
  • Tachicardia;
  • Ipertermia;
  • Tremori o convulsioni;
  • Inclinazione alla violenza, prepotenza e sopraffazione.

Questi effetti si possono manifestare anche a distanza di qualche ora dall'assunzione.

Sintomi specifici dell'overdose da droghe più comuni

OVERDOSE DA EROINA

In questo caso, si manifesta uno stato comatoso o sub-comatoso, con una grave depressione della respirazione fino all'arresto respiratorio, associato a cianosi e pupille notevolmente diminuite di diametro (miosi).

La pressione del sangue può risultare molto diminuita, soprattutto se la persona è in posizione eretta.
L'overdose da eroina può essere anticipata da:

L'assunzione di questa droga per via parenterale (cioè tramite iniezione) aumenta considerevolmente il rischio di overdose, poiché la sostanza viene assorbita rapidamente e può bloccare i centri cerebrali del respiro, inducendo la morte.

Anche il fumo o l'inalazione di eroina possono causare overdose, ma il rischio è notevolmente inferiore.

OVERDOSE DA COCAINA

In questo caso, i sintomi tipici sono:

Con un'assunzione eccessiva di cocaina si può avere anche:

Durante l'overdose da cocaina, l'irregolarità del battito può incrementare il rischio di infarto del miocardio o ictus. Altre conseguenze potenzialmente letali sono il collasso cardiocircolatorio, l'arresto respiratorio e le crisi convulsive.
L'uso associato di cocaina e alcol produce un prodotto di condensazione, il cocaetilene, che possiede proprietà stimolanti e può contribuire alla tossicità.

OVERDOSE DA ECSTASY

Con l'uso di questa droga pesante si rischiano lesioni cerebrali irreversibili o gravi deficit cognitivi, già dopo la prima assunzione.

Uno dei principali rischi dell'overdose da ecstasy è il colpo di calore (o crisi d'ipertermia), un aumento eccessivo della temperatura corporea per l'incapacità dell'organismo di regolare la temperatura. Quest'effetto può essere immediato all'assunzione.
In caso di overdose da ecstasy, possono sopravvenire:

Questi sintomi sono spesso accompagnati da alcuni disturbi psichici e comportamentali, rappresentati da crisi d'ansia e alterazione della personalità con episodi psicotici acuti (allucinazioni, deliri o confusione mentale). L'overdose da ecstasy può essere mortale per un'epatite fulminante, un'insufficienza respiratoria acuta o un collasso cardiocircolatorio.

Diagnosi

L'uso delle droghe di diversa provenienza e natura (sintetiche e non) può essere accertata in laboratorio. L'analisi tossicologica può essere realizzata a partire da campioni biologici (sangueurine e capelli) o altri materiali (come vestiti e bevande).
Il paziente può essere valutato e monitorato con altri esami, quali RX toraceECG seriali e dosaggio degli enzimi cardiaci.

Criteri diagnostici per l'overdose

Trattamento

Overdose primo soccorso: cosa fare subito

  • Per aiutare qualcuno in overdose, è necessario chiamare immediatamente i soccorsi (112, Numero Unico di Emergenza europeo, NUE) e cercare di fornire quante più informazioni possibili agli operatori. La descrizione dei sintomi e delle sostanze assunte dalla persona (note o sospettate) permettono di focalizzare l'intervento d'emergenza.
  • Nell'attesa, la persona in overdose va assistita, in quanto possono rapidamente sopraggiungere complicanze, come arresto respiratorio, ipertermia, attacchi cardiaci o convulsioni. Per questo motivo, è importante restargli accanto, cercando di mantenerla calma e sveglia (pizzicare la guancia, bagnare il viso e i polsi, parlare e cercare di camminare).
  • Se il soggetto perde i sensi e non riesce a svegliarsi (dando una spinta nel petto e chiamandolo per nome) o compaiono sintomi quali volto cianotico, respirazione irregolare, incomunicabilità e polso debole, è necessario metterlo in posizione laterale di sicurezza per evitare che soffochi con il proprio vomito (causa frequente di morte). Questa manovra consiste nell'adagiare la persona in overdose su un fianco, con una gamba stesa e una piegata, in modo che non possa rotolare, e mantenere libere le vie aeree. Se la persona non respira, procedere alla respirazione artificiale, mentre qualora si ritenesse che il cuore si sia fermato, sentire il battito (con le tre dita centrali sul polso) e procedere con un massaggio cardiaco.
  • Se il soggetto è surriscaldato, cercare di raffreddarlo spogliandolo e sventolandolo. Non dare niente da mangiare o da bere.
  • Quando sopraggiunge una convulsione, impedire al soggetto di farsi del male; al contempo, assicurarsi che la testa sia inclinata indietro, in modo che le vie respiratorie rimangano libere.

Nota

Se i sintomi dell'overdose non si manifestano in modo grave, ovvero l'individuo risponde, respira ed è presente il battito cardiaco:

  • Tenere sveglio il soggetto e non lasciarlo solo;
  • Non dare comunque da mangiare;
  • Non cercare di indurre il vomito.

Anche in caso di ripresa e di mancanza di gravità, è buona norma chiamare un'ambulanza o accompagnare la persona in overdose al più vicino pronto soccorso.

Una volta che l'ambulanza è arrivata:

  • Raccontare al personale sanitario come si è verificato l'accaduto e descrivere i sintomi;
  • Se la droga assunta dalla persona è nota o si ha un sospetto, fornire quest'informazione ai soccorritori per facilitare l'intervento;
  • Nel caso si fosse ancora in possesso della sostanza, consegnarla ai paramedici in modo che possano analizzarla e prestare soccorso nel modo più adeguato.

Come si cura un'overdose

Il trattamento dell'overdose può variare a seconda della sostanza che la causa. 

  • In caso di overdose da cocaina, si utilizzano, innanzitutto, le benzodiazepine (es. lorazepam) per inibire la maggior parte degli effetti tossici, tra cui l'eccitazione del sistema nervoso centrale e le convulsioni, la tachicardia e l'ipertensione. L'ipertensione che non risponde a questi medicinali è trattata con nitrati per via endovenosa (es. nitroprussiato) o fentolamina. A volte i pazienti gravemente agitati devono essere farmacologicamente paralizzati e ventilati meccanicamente per migliorare l'acidosi, la rabdomiolisi o la disfunzione multisistemica.
  • Anche per l'overdose da ecstasy le benzodiazepine rappresentano il trattamento di scelta iniziale; questi farmaci consentono di inibire l'eccitazione del sistema nervoso centrale, le convulsioni, la tachicardia e l'ipertensione. Il propofol (anestetico) con ventilazione meccanica può essere necessario nell'agitazione grave.
    A seconda della gravità dell'ipertensione, qualora il paziente non rispondesse alle benzodiazepine può essere trattato con nitrati (es. nitroprussiato) o altri antipertensivi. I β-bloccanti (es. metoprololo) possono essere usati per gravi aritmie ventricolari o tachicardia.
    L'ipertermia può essere rischiosa per la vita e deve essere trattata in modo aggressivo con:
  • La priorità del trattamento dell'overdose da eroina consiste nel mantenere la pervietà delle vie aeree e nel fornire supporto respiratorio. I pazienti con respirazione spontanea possono essere trattati con un antagonista della droga (in genere, il naloxone per via endovenosa), in grado di invertire rapidamente gli stati di incoscienza e di apnea.

Se si verifica una depressione respiratoria, è necessaria l'intubazione endotracheale.

Prognosi

In alcuni casi, l'overdose può essere superata con un pieno recupero; altre volte, subentrano danni permanenti ad alcuni organi vitali, come il fegato, il cervello, il cuore ed il rene.

I decessi per overdose si verificano, in genere, poco dopo l'assunzione delle sostanze.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici