L'olanzapina è un efficace farmaco antipsicotico atipico. Dal punto di vista chimico, l'olanzapina è una tienobenzodiazepina.

Olanzapina - Struttura Chimica
Molto probabilmente, questo farmaco è più conosciuto con il suo nome commerciale Zyprexa®.
Indicazioni
Per Cosa si Usa
L'uso di olanzapina è indicato per il trattamento delle seguenti patologie:
- Schizofrenia;
- Episodi maniacali, da moderati a gravi.
Avvertenze
A causa dei gravi effetti collaterali che possono manifestarsi, l'uso di olanzapina in pazienti anziani affetti da demenza dovrebbe essere evitato.
A scopo preventivo, i pazienti in trattamento con olanzapina che hanno più di 65 anni di età, devono essere sottoposti a regolari controlli della pressione sanguigna.
Poiché l'olanzapina potrebbe causare un aumento del peso corporeo, i pazienti devono essere costantemente monitorati.
L'olanzapina può innalzare i livelli ematici di glucosio, trigliceridi e colesterolo, perciò devono essere eseguiti regolari esami del sangue per valutare questi fattori, sia prima che durante il trattamento.
Poiché l'olanzapina può favorire la formazione di coaguli di sangue, va usata cautela nella somministrazione del farmaco in pazienti con un'anamnesi famigliare di disturbi della coagulazione.
Bisogna prestare attenzione alla somministrazione di olanzapina in pazienti che soffrono - o che hanno sofferto - delle seguenti patologie:
- Ictus o attacco ischemico transitorio;
- Morbo di Parkinson;
- Disturbi alla prostata;
- Ileo paralitico;
- Patologie epatiche e/o renali;
- Disturbi del sangue;
- Patologie cardiache;
- Diabete;
- Disturbi convulsivi o epilessia.
Il trattamento con olanzapina non deve essere effettuato in bambini e adolescenti con meno di 18 anni.
È sconsigliato iniziare una terapia a base di olanzapina - somministrata per via intramuscolare - in pazienti con più di 75 anni di età.
L'olanzapina può causare sonnolenza, perciò - in caso compaia questo effetto - si sconsigliano la guida di veicoli e l'uso di macchinari.
Se il trattamento con olanzapina viene interrotto bruscamente, potrebbero insorgere i cosiddetti sintomi da sospensione. Tali sintomi sono sudorazione, insonnia, tremore, ansia, nausea e vomito. Perciò, la terapia non deve essere interrotta in maniera brusca, ma gradualmente.
Interazioni
La sonnolenza indotta dall'olanzapina può aumentare quando il farmaco viene somministrato in concomitanza ad antidepressivi, ansiolitici o tranquillanti.
Potrebbe essere necessario modificare la dose di olanzapina somministrata se il farmaco viene assunto in concomitanza a:
- Farmaci anti-Parkinson;
- Carbamazepina, un farmaco impiegato nel trattamento dell'epilessia;
- Fluvoxamina, un farmaco antidepressivo;
- Ciprofloxacina, un antibiotico.
L'associazione di olanzapina e alcool deve essere evitata.
Effetti Collaterali
L'olanzapina può indurre vari effetti collaterali. Il tipo di effetti avversi e l'intensità con cui si manifestano varia da persona a persona, in funzione della sensibilità che ogni paziente presenta nei confronti del farmaco.
Di seguito sono riportati i principali effetti collaterali che possono manifestarsi durante la terapia con olanzapina.
Patologie del sistema nervoso
La terapia con olanzapina può causare vari disturbi a livello del sistema nervoso centrale, fra cui:
- Sedazione;
- Sonnolenza;
- Capogiri;
- Irrequietezza;
- Irritabilità;
- Comportamenti aggressivi;
- Ansia;
- Tremore;
- Discinesia;
- Movimenti insoliti, soprattutto del viso e della lingua;
- Difficoltà a parlare;
- Estrema stanchezza;
- Stato confusionale;
- Perdita di memoria o dimenticanze;
- Convulsioni, spesso in pazienti affetti da precedenti disturbi convulsivi;
- Crisi epilettiche, in pazienti affetti da epilessia.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Il trattamento con olanzapina può causare disfunzioni sessuali, diminuzione della libido e galattorrea (secrezione anomala di latte) in entrambi i sessi.
Nelle donne, inoltre, il farmaco può causare l'ingrossamento del seno, ipomenorrea (cioè la riduzione del ciclo mestruale) o amenorrea (assenza del ciclo mestruale).
Negli uomini, invece, l'olanzapina può causare disfunzione erettile, priapismo (cioè un'erezione lunga e dolorosa non accompagnata da eccitazione sessuale) e ginecomastia (cioè uno sviluppo anomalo delle mammelle).
Disturbi muscolari
L'olanzapina può causare vari disturbi a carico dei muscoli che si possono manifestare sotto forma di dolori immotivati, perdita di forza, rigidità o spasmi muscolari.
Patologie cardiovascolari
Il trattamento con olanzapina può favorire la formazione di coaguli di sangue e può causare ipotensione ortostatica (cioè un brusco calo della pressione sanguigna quando si passa da una posizione stesa o seduta a una posizione eretta), svenimenti, rallentamento del battito cardiaco e anomalie del ritmo cardiaco.
Inoltre, si sono verificati casi di morte improvvisa e inspiegabile.
Diabete
In seguito al trattamento con olanzapina potrebbe insorgere il diabete - o un peggioramento dello stesso in pazienti già ammalati - talvolta associato a chetoacidosi o coma.
Inoltre, l'olanzapina può provocare un aumento dei livelli di zuccheri nel sangue e nelle urine.
Patologie endocrine
La terapia a base di olanzapina può causare iperprolattinemia, cioè può provocare un aumento dei livelli ematici dell'ormone prolattina.
Patologie epatobiliari
Il trattamento con olanzapina può causare disturbi epatici e ittero.
Reazioni allergiche
L'olanzapina - come tutti i farmaci - può scatenare reazioni allergiche in soggetti sensibili. Tali reazioni possono manifestarsi sotto forma di rash cutanei, prurito o gonfiore della bocca e della gola.
Patologie del tratto urinario
Il trattamento con olanzapina può causare incontinenza urinaria o incapacità di urinare.
Patologie gastrointestinali
La terapia a base di olanzapina può provocare pancreatiti (infiammazioni del pancreas) accompagnate da gravi dolori allo stomaco, sensazione di malessere e febbre.
Altri effetti collaterali
Altri effetti collaterali che possono insorgere in seguito alla terapia con olanzapina, sono:
- Febbre;
- Respiro accelerato;
- Aumento della sudorazione;
- Aumento dell'appetito;
- Aumento del peso corporeo;
- Aumento del colesterolo e dei lipidi nel circolo ematico;
- Aumento dei livelli ematici di acido urico, di creatinfosfochinasi e di enzimi epatici;
- Sensazione di bocca secca;
- Eruzioni cutanee;
- Reazioni di fotosensibilità;
- Ritenzione di liquidi che causa gonfiore a mani, piedi e caviglie;
- Artralgia;
- Epistassi (sangue al naso);
- Distensione addominale;
- Perdita dei capelli;
- Peggioramento dei sintomi del morbo di Parkinson in pazienti affetti da questa patologia.
Pazienti anziani affetti da demenza
I pazienti anziani affetti da demenza sono più suscettibili all'insorgenza dei seguenti effetti collaterali:
- Ictus;
- Polmoniti;
- Estrema stanchezza;
- Incontinenza urinaria;
- Problemi di deambulazione;
- Cadute;
- Febbre;
- Allucinazioni visive;
- Arrossamento della pelle.
Inoltre, sono stati segnalati anche casi di morte.
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio da olanzapina è necessario contattare immediatamente un medico e recarsi nel più vicino centro ospedaliero.
I sintomi che possono manifestarsi in seguito all'assunzione di una dose eccessiva di farmaco, sono:
- Aumento della frequenza cardiaca;
- Ritmo cardiaco alterato;
- Agitazione o aggressività;
- Difficoltà della parola;
- Ridotto livello di coscienza;
- Convulsioni;
- Febbre;
- Sonnolenza;
- Rallentamento della respirazione;
- Ipotensione o ipertensione;
- Coma.
Meccanismo d'azione
L'olanzapina è un potente antagonista dei recettori D2 della dopamina (DA) e dei recettori 5-HT2A della serotonina (5-HT). Queste due monoamine endogene, infatti, rivestono un ruolo importante nello sviluppo delle malattie psichiatriche.
Modo d'Uso - Posologia
L'olanzapina è disponibile per la somministrazione orale sotto forma di compresse rivestite o di compresse orodispersibili (cioè che si sciolgono in bocca).
Le compresse rivestite devono essere ingerite intere e senza masticare e possono essere assunte sia a stomaco vuoto, sia a stomaco pieno.
Le compresse orodispersibili, invece, vanno sciolte in bocca, oppure possono essere disciolte in un bicchiere pieno d'acqua o in bevande come succo d'arancia, succo di mela, latte o caffè. Le bevande possono cambiare colore o diventare opache in seguito allo scioglimento della compressa, è necessario mescolare bene e bere immediatamente.
È consigliabile assumere le compresse di olanzapina ogni giorno alla stessa ora.
L'olanzapina è anche disponibile per la somministrazione intramuscolare. Si presenta come una polvere che deve essere disciolta in un apposito solvente - dal medico o dall'infermiere - appena prima della somministrazione.
In questo caso, poiché il farmaco è somministrato da personale specializzato - a differenza di ciò che può avvenire con la somministrazione orale - è assai improbabile che si verifichi un sovradosaggio.
La posologia di olanzapina deve essere stabilita dal medico su base individuale, in funzione del tipo e della gravità della patologia da trattare.
Di seguito, sono riportate alcune indicazioni sulle dosi di farmaco abitualmente somministrate.
Somministrazione orale
La dose di olanzapina abitualmente somministrata è di 5-20 mg, da assumersi una volta al giorno.
Somministrazione intramuscolare
L'olanzapina viene somministrata nel tessuto muscolare del gluteo. Le dosi abitualmente impiegate sono di 150-300 mg ogni due settimane, oppure di 300-405 mg ogni quattro settimane.
Gravidanza e Allattamento
Prima di utilizzare l'olanzapina durante la gravidanza (accertata o presunta) è assolutamente necessario chiedere consiglio al medico. Infatti, i neonati le cui madri hanno assunto olanzapina durante l'ultimo trimestre di gestazione hanno sviluppato effetti avversi, quali, tremori, debolezza, rigidità muscolare, sonnolenza, agitazione, disturbi respiratori e difficoltà di alimentazione.
Poiché l'olanzapina viene escreta nel latte materno, le madri che allattano al seno non devono sottoporsi alla terapia con il farmaco.
Controindicazioni
L'uso di olanzapina è controindicato nei seguenti casi:
- Ipersensibilità nota all'olanzapina;
- In pazienti affetti da glaucoma;
- In bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età;
- Durante l'allattamento.