Ultima modifica 15.01.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è la neuropatia periferica?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Prevenzione
  8. Prognosi

Generalità

La neuropatia periferica è la condizione morbosa che risulta da un deterioramento e da un cattivo funzionamento dei nervi periferici.
Le cause di neuropatia periferica sono numerose; il diabete è il principale fattore scatenante, almeno per quanto concerne i Paesi industrializzati come l'Italia o il Regno Unito.
I sintomi variano a seconda che siano coinvolti nervi di tipo sensitivo, motorio o autonomo.
Per pianificare un'adeguata terapia, occorre un'indagine diagnostica molto attenta: l'individuazione delle cause e il successivo trattamento sono di fondamentale importanza.

Dolore neuropatico

Breve richiamo sul sistema nervoso

Il sistema nervoso è un insieme di organi, tessuti e cellule nervose (neuroni), capaci di ricevere, analizzare ed elaborare gli stimoli provenienti dall'interno e dall'esterno del corpo.
Al termine dell'elaborazione, il sistema nervoso genera delle risposte adatte alla situazione, che favoriscono la sopravvivenza dell'organismo di appartenenza.
Il sistema nervoso dei vertebrati consta di due componenti:

  • Il sistema nervoso centrale (SNC): è la parte più importante del sistema nervoso, un vero e proprio centro d'elaborazione e controllo dati. Infatti, analizza le informazioni in arrivo dall'ambiente esterno e interno dell'organismo, quindi formula le risposte più appropriate alle suddette informazioni.
    È composto da encefalomidollo spinale.
  • Il sistema nervoso periferico (SNP): è il “braccio” del sistema nervoso centrale. Difatti, il suo lavoro consiste nel trasmettere al SNC tutti i dati informativi captati all'interno e all'esterno dell'organismo e nel diffondere verso la periferia tutte le elaborazioni con origine nel SNC. 
    Senza il SNP, il sistema nervoso centrale non potrebbe funzionare in maniera adeguata.

Cos'è la neuropatia periferica?

La neuropatia periferica è la condizione morbosa risultante dal danneggiamento e dal malfunzionamento dei nervi del sistema nervoso periferico (SNP).

SISTEMA NERVOSO PERIFERICO

In aggiunta a quanto detto in precedenza, il sistema nervoso periferico riesce ad aiutare efficacemente il sistema nervoso centrale, in quanto possiede un'ampia rete di nervi.
I nervi sono un insieme di assoni, ovvero i prolungamenti dei neuroni che diffondono il segnale nervoso.
Grazie ai suoi nervi, il SNP comunica con le braccia, le mani, i piedi, le gambe, gli organi interni (a questo ci si riferiva prima con "i dati informativi captati all'interno dell'organismo"), la bocca e la faccia.
Fanno parte del SNP i nervi cranici e i nervi spinali, i quali hanno origine rispettivamente nell'encefalo e nel midollo spinale.
Questi nervi sono di tipo:

  • Sensitivo. Un nervo sensitivo è un nervo che trasporta un'informazione sensoriale, captata in periferia. Dolore, percezione tattile e sensibilità propriocettiva sono solo alcuni esempi di informazione sensoriale.
  • Motorio. I nervi motori sono i nervi che controllano i muscoli scheletrici. A metterli in azione è un segnale che ha origine nel sistema nervoso centrale.
  • Autonomo. I nervi autonomi sono i nervi che regolano le funzioni automatiche del corpo, come per esempio la pressione sanguigna, la digestione o il processo di riempimento/svuotamento della vescica.

Cause

La neuropatia periferica ha numerose cause.
Tra queste, merita una citazione particolare il diabete mellito, in quanto, nei cosiddetti Paesi del Mondo Occidentale (quindi anche in Italia), è con molta probabilità uno dei fattori scatenanti principali.

DIABETE

Il diabete mellito è una malattia metabolica, provocata da un difetto di secrezione e/o di azione dell'insulina, un ormone fondamentale per il passaggio del glucosio dal sangue alle cellule.
A seguito della mancata secrezione e/o del malfunzionamento dell'insulina, i livelli di glucosio nel sangue (glicemia) aumentano e s'instaura una condizione molto pericolosa per l'organismo, nota come iperglicemia.
La neuropatia periferica che insorge a causa del diabete mellito è chiamata anche neuropatia diabetica.
Secondo le teorie più recenti e attendibili, a provocare la neuropatia diabetica sarebbe proprio l'iperglicemia. Infatti, gli alti livelli di glucosio nel sangue danneggerebbero i vasi sanguigni che riforniscono di ossigeno e nutrienti i nervi periferici (cioè i nervi del sistema nervoso periferico).
Senza ossigeno e nutrienti, un qualsiasi nervo, tessuto od organo del corpo va incontro a un processo di morte, indicato più propriamente con il termine di necrosi.
Ad aumentare il rischio di neuropatia periferica in un malato di diabete mellito concorrono varie condizioni, tra cui:

ALTRE CAUSE DI NEUROPATIA PERIFERICA

Una forma di neuropatia periferica può insorgere anche a causa o a seguito di:

  • Stato di grave alcolismo. Gli alcolisti non assorbono adeguatamente i cibi ingeriti e sono spesso soggetti a episodi di diarrea e vomito. Ciò determina uno stato di malnutrizione, in alcuni casi anche molto severo, che interessa in particolar modo le vitamine.
    Le vitamine (in particolare la B12, la B1, la B6, la niacina e la E) sono fondamentali per la buona salute del sistema nervoso, pertanto una loro carenza comporta, tra le varie conseguenze, anche il deterioramento dei nervi del sistema nervoso periferico.
  • Carenze vitaminiche dovute a cause diverse dall'alcolismo. Se certi alimenti sono, per scelta (errata) o per mancanza di disponibilità, esclusi dalla dieta, è probabile che certe vitamine non vengano assunte in quantità adeguate. Ciò può ripercuotersi negativamente a livello delle strutture nervose, esattamente come nel caso dell'alcolismo.
  • Malattie renali croniche. Se i reni funzionano male, vi è un accumulo di sostanze tossiche nel corpo; sostanze tossiche che recano danno al sistema nervoso, nervi periferici compresi.
  • Malattie epatiche croniche. In modo simile ai reni, se il fegato funziona male, il sangue accumula prodotti tossici di scarto e agenti infettivi; quest'ultimi, a lungo andare, determinano un danno alle cellule nervose, tra cui anche quelle costituenti i nervi periferici.
  • Un'infiammazione dei vasi sanguigni (vasculite).
  • Stato di ipotiroidismo. L'ipotiroidismo è una condizione morbosa che s'instaura a causa di una tiroide poco attiva. Una tiroide poco attiva produce una quantità di ormoni tiroidei insufficiente alle esigenze dell'organismo.
  • Infezioni, quali malattia di Lyme, difterite, botulismo, herpes zoster e AIDS. Queste stati morbosi insorgono a causa di virus o batteri, capaci di invadere e danneggiare le cellule nervose.
  • Malattie autoimmuni, tra cui la sindrome di Guillain-Barré, l'artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la sindrome di Sjögren e la polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica. Chi soffre di una malattia autoimmune possiede un sistema immunitario che agisce in maniera impropria. Infatti, aggredisce, tramite le sue cellule, tessuti e organi sani.
  • Amiloidosi. È il termine medico per identificare un gruppo di malattie caratterizzate dall'accumulo, spesso in sede extracellulare, delle cosiddette fibrille amiloidi. Insolubili, le fibrille amiloidi compromettono la funzionalità di diversi tessuti e organi del corpo, tra cui anche le strutture nervose.
  • Malattia di Charcot-Marie-Tooth e simili. La malattia di Charcot-Marie-Tooth, conosciuta anche come neuropatia motorio-sensitiva ereditaria, è una sindrome neurologica ereditaria a carico del sistema nervoso periferico. Quindi, la sua insorgenza determina un deterioramento dei nervi periferici, in particolare quelli destinati agli arti inferiori.
  • Un trauma fisico che danneggia i nervi periferici. I classici traumi fisici che possono recare un danno ai nervi periferici sono quelli successivi agli incidenti stradali, alle cadute (per esempio da cavallo) o alle fratture ossee.
  • Sindromi da compressione nervosa. Sono patologie dovute allo schiacciamento (o compressione) di un nervo, da parte dei tessuti circostanti o per la presenza di una massa tumorale. Il nervo così compresso, quindi, si irrita, provoca dolore e perde le sue funzioni.
    Un classico esempio di neuropatia periferica, dovuta alla compressione di un nervo periferico, è la sindrome del tunnel carpale.
  • Tumori, quali il linfoma e il mieloma multiplo. Un linfoma è un tumore maligno a carico dell'apparato ghiandolare che costituisce il sistema linfatico (linfonodi).
    Il mieloma multiplo è un tumore maligno che interessa alcune cellule del sistema immunitario. Quest'ultimo, infatti, comincia a produrre una proteina anomala che causa problemi renali e danneggia altri organi e tessuti del corpo.
  • Esposizione a sostanze tossiche, come insetticidi, arsenico, piombo, mercurio e in generale i metalli pesanti.
  • Gammopatie monoclonali di significato incerto. Sono patologie caratterizzate da ingenti presenze, nel sangue, di una proteina anomala di origine linfoide. A produrre tale proteina sono le plasmacellule, ovvero le cellule del sistema immunitario che secernono gli anticorpi.
  • Malattie del tessuto connettivo. Se interessano il tessuto connettivo che circonda i nervi periferici, possono determinare una forma di neuropatia periferica.
  • Assunzione di determinati farmaci. Tra i medicinali incriminati, ci sono i chemioterapici per la cura del cancro, i farmaci per la pressione sanguigna, alcuni antibiotici (metronidazolo e nitrofurantoina) e gli anticonvulsivanti per il trattamento dell'epilessia (fenitoina).
    Di recente, è stato scoperto che anche le statine per l'ipercolesterolemia favoriscono la comparsa di una neuropatia periferica.
    Ovviamente, si sta parlando di assunzioni di lunga durata.

EPIDEMIOLOGIA

La neuropatia periferica è una condizione morbosa abbastanza comune.
Secondo una statistica inglese, nel Regno Unito, colpirebbe una persona ogni 50 della popolazione generale e un individuo ogni 10 della popolazione avente più di 55 anni.
Quindi, è più diffusa tra i soggetti di età medio-avanzata.
Particolarmente interessante è l'aspetto epidemiologico che concerne il binomio diabete-neuropatia periferica. Infatti, in base a quanto riporta il Centro per la Neuropatia Periferica dell'Università di Chicago, circa il 60% dei diabetici sviluppa dei danni più o meno gravi a livello dei nervi periferici.

Neuropatia periferica anziani

Sintomi e Complicanze

A insorgenza lenta o rapida, i sintomi della neuropatia periferica dipendono dal tipo di nervi interessati: se sono coinvolti i nervi sensitivi, si hanno manifestazioni a livello sensoriale (neuropatia sensitiva); se sono coinvolti i nervi motori, si hanno disturbi a livello dei muscoli scheletrici (neuropatia motoria); infine, se sono coinvolti i nervi autonomi, risultano alterate una o più funzioni automatiche (neuropatia autonoma).
In realtà, è bene specificare che, nella maggior parte dei casi, si assiste al coinvolgimento contemporaneo di diverse tipologie di nervi periferici. Per esempio, sono molto comuni le neuropatie periferiche in cui si verifica un deterioramento simultaneo dei nervi sensitivi e di quelli motori (polineuropatie sensitivo-motorie).
Di seguito, verranno riportati i segni e i sintomi tipici in caso di neuropatia sensitiva, neuropatia motoria e neuropatia autonoma.
In presenza di una polineuropatia, le manifestazioni cliniche, ovviamente, si sovrappongono.

NEUROPATIA PERIFERICA SENSITIVA

La sintomatologia caratteristica della neuropatia sensitiva periferica comprende:

  • Formicolio e pizzicore in corrispondenza delle zone in cui risiedono i nervi periferici danneggiati.
  • Senso di intorpidimento e ridotta capacità di avvertire il dolore e i cambiamenti di temperatura, soprattutto a livello delle mani e dei piedi.
  • Dolore bruciante e simile a fitte, specie agli arti inferiori e ai piedi.
  • Allodinia, ovvero dolore provocato da uno stimolo che, in condizioni normali, sarebbe del tutto innocuo e privo di conseguenze.
  • Perdita di equilibrio e della capacità di coordinazione.

Il dolore avvertito in corso di una neuropatia periferica rappresenta una forma di dolore neuropatico. A voler essere ancora più precisi, è detto dolore neuropatico periferico.
Il dolore neuropatico è una sensazione diversa da quella che si prova dopo un insulto fisico; infatti, trae origine direttamente nelle strutture costituenti il sistema nervoso (nervi, nel caso del SNP, ed encefalo e midollo spinale, nel caso del SNC).

Neuropatia periferica polso

NEUROPATIA PERIFERICA MOTORIA

I sintomi e i segni tipici della neuropatia motoria sono:

  • Spasmi e crampi muscolari.
  • Debolezza muscolare e/o paralisi che colpisce uno o più muscoli.
  • Riduzione della massa muscolare, dovuta all'inutilizzo.
  • Piede cadente. È una particolare condizione caratterizzata dall'incapacità di tenere sollevata la parte anteriore del piede; ciò comporta dei notevoli problemi di deambulazione.
  • Frequente caduta dalle mani degli oggetti.

NEUROPATIA PERIFERICA AUTONOMA

Le manifestazioni cliniche che caratterizzano la neuropatia autonoma consistono in:

MONONEUROPATIA

Per mononeuropatia periferica s'intende una neuropatia periferica che coinvolge un unico nervo periferico. Di conseguenza, si tratta di una condizione che determina dei sintomi localizzati in un'area specifica.
Un esempio classico di mononeuropatia periferica è la già citata sindrome del tunnel carpale, in cui si assiste alla compressione del nervo mediano a livello del polso.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

In generale, prima viene identificata una condizione di neuropatia periferica e maggiore è la possibilità di limitare i danni da essa provocati.
Pertanto, se si è un individuo a rischio di neuropatia periferica, è bene fare molta attenzione a sintomi e segni, quali:

  • Formicolio, intorpidimento o perdita di sensibilità a livello di mani e soprattutto piedi.
  • Perdita di equilibrio.
  • Tagli o ferite che non guariscono, specialmente a livello dei piedi.
  • Problemi intestinali, come diarrea o costipazione, e disfunzioni della vescica.
  • Svenimento nell'alzarsi in piedi.

COMPLICAZIONI

Le possibili complicazioni della neuropatia periferica sono numerose e dipendono, in primo luogo, dalle cause di deterioramento dei nervi periferici.
Per brevità, si segnalano le tre complicanze principali e probabilmente più comuni, ovvero:

  • Il piede diabetico. È una delle conseguenze più temute del diabete. Per saperne di più, si consiglia di consultare l'articolo presente qui.
  • Il rischio di gangrena. Con gangrena s'intende la putrefazione massiva di uno o più tessuti del corpo. A provocare un siffatto processo, è la mancanza totale di flusso sanguigno in quello o quei tessuti interessati. In caso di gangrena è necessario rimuovere il tessuto necrotico (cioè andato incontro a necrosi). Nei casi più gravi, bisogna ricorrere anche all'amputazione di una parte del corpo.
  • La neuropatia cardiovascolare autonoma. Si tratta di una condizione morbosa che sconvolge completamente diverse funzioni nervose autonome, tra cui la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, il controllo della vescica, la sudorazione ecc.

Diagnosi

In genere, per diagnosticare una neuropatia periferica, i medici ricorrono a diverse valutazioni e test.
Innanzitutto, provvedono all'esecuzione di un esame obiettivo accurato, durante il quale vengono indagate la sintomatologia e la storia clinica del paziente (N.B: per storia clinica, s'intendono le patologie in corso, le malattie del passato, i farmaci assunti in quel momento ecc).
Dopodiché, a seconda di quali sono le prime indicazioni provenienti dall'esame obiettivo, possono prescrivere: analisi del sangue, una valutazione neurologica, esami di diagnostica per immagini (TAC e risonanza magnetica), un'elettromiografia, la biopsia di uno o più nervi e/o una biopsia cutanea.
Un iter diagnostico accurato permette di stabilire non sono le caratteristiche della neuropatia periferica in atto, ma anche la causa che l'ha scatenata.
La conoscenza del fattore scatenante permette la pianificazione della terapia più adeguata.

Esami neuropatia periferica

ANALISI DEL SANGUE

Le analisi su un campione di sangue consentono di stabilire se il paziente soffre di diabete, di una qualche carenza vitaminica o di una disfunzione della tiroide.

VALUTAZIONE NEUROLOGICA

Durante una valutazione neurologica, il medico analizza i riflessi tendinei e saggia la presenza o meno di disturbi neuromuscolari e coordinativi.

TAC E RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RMN)

TAC e risonanza magnetica nucleare (RMN) risultano molto utili e forniscono discrete informazioni, quando si sospetta un tumore, un trauma fisico ai nervi periferici o una sindrome da compressione.

ELETTROMIOGRAFIA

L'elettromiografia prevede lo studio della conduzione dei segnali nervosi lungo la zona manifestante i sintomi e, successivamente, la valutazione dell'attività elettrica del o dei muscoli, situati sempre nella zona sintomatica.
Per maggiori informazioni sull'elettromiografia, si consiglia la lettura dell'articolo presente qui.

BIOPSIA DI UNO O PIU NERVI

La biopsia di un nervo consiste nel prelievo e nella successiva analisi di laboratorio di alcune cellule di un nervo, considerato responsabile della sintomatologia in corso.
Può risultare utile per risalire alle cause del danno nervoso.

BIOPSIA CUTANEA

L'analisi in laboratorio di cellule cutanee, prelevate precedentemente da una zona di pelle sofferente, può servire allo studio dei nervi sensitivi e a capirne il loro stato di salute.

Trattamento

Quando si parla di trattamento della neuropatia periferica, ci si riferisce in genere alle cure per il miglioramento del quadro sintomatologico (terapia sintomatica) e al trattamento delle cause scatenanti.
Occorre, infatti, precisare un paio di aspetti:

  • Nella maggior parte dei casi, la neuropatia periferica è una condizione dalla quale è impossibile guarire.
    Il solo rimedio terapeutico, previsto in questi frangenti, è provare ad alleviare i sintomi più gravi, nella speranza di dare sollievo al paziente.
  • A prescindere che la neuropatia periferica si possa curare definitivamente oppure solo migliorare dal punto di vista dei sintomi, è fondamentale agire sulle cause scatenanti.
    Per esempio, nel caso del diabete, l'unico modo per ritardare o evitare il peggioramento del danno a carico dei nervi periferici è trattare la patologia con somministrazioni di insulina o ipoglicemizzanti, mantenendo sotto controllo la pressione sanguigna, regolando il peso corporeo ecc.
    Ricorrendo a un altro esempio, nel caso delle neuropatie periferiche indotte da farmaci, il rimedio terapeutico principale (talvolta anche risolutivo) è interrompere l'assunzione del farmaco responsabile il deterioramento dei nervi periferici.
  • Attualmente, non esiste alcuna cura o rimedio che permetta di rigenerare i neuroni danneggiati in corso di una neuropatia periferica.

Altri esempi di trattamenti, che dipendono dalle cause scatenanti:

TRATTAMENTO DEL DOLORE NEUROPATICO

Il dolore neuropatico richiede, molto spesso, dei farmaci con azione antidolorifica diversi da quelli utilizzati in presenza di un dolore indotto da trauma. Quindi, il paracetamolo o l'ibuprofene sono solitamente privi di efficacia.
Tra i medicinali utilizzati per il dolore neuropatico, si ricordano:

Per i medici, il principale problema di quando prescrivono questi farmaci è l'indicazione della dose più adeguata. Spesso, si procede per tentativi, in quanto ogni paziente risponde in maniera diversa, quindi rappresenta un caso a sé stante.

Farmaci Neuropatia periferica

TERAPIA SINTOMATICA

Ai pazienti con debolezza o riduzione della massa muscolare, i medici consigliano della fisioterapia, per mantenere in forza i muscoli.
Agli uomini che soffrono di disfunzione erettile, prescrivono dei trattamenti adeguati, tenendo conto anche delle cause d'insorgenza della neuropatia periferica.
A coloro che soffrono di iperidrosi, pianificano una terapia a base di tossina botulinica.
Agli individui con costipazione, raccomandano dei preparati farmacologici e una dieta, per favorire i movimenti peristaltici.
Infine, ai pazienti con disfunzioni vescicali, indicano l'utilizzo dei cateteri vescicali.


Alcuni indicazioni importanti, relative allo stile di vita che è bene adottare in presenza di una neuropatia periferica:

Prevenzione

Le forme di neuropatia periferica dovute a fattori di rischio (o cause) modificabili, come per esempio l'alcolismo o la venuta a contatto con metalli pesanti, si possono ampiamente prevenire.
Purtroppo, lo stesso non può dirsi delle forme di neuropatia periferica dovute a fattori genetici o a malattie a insorgenza sconosciuta (malattie autoimmuni).

Prognosi

Come si è affermato, molte neuropatie periferiche sono incurabili; si possono trattare solo nei sintomi e nella progressione, agendo sulle cause scatenanti.
In presenza di una neuropatia periferica curabile, la prognosi dipende dalla tempestività della diagnosi e delle cure.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza