Ultima modifica 25.03.2020

Generalità

La nausea è un sintomo che consiste in una sensazione di malessere alla parte superiore dello stomaco; tale malessere può diffondersi fino al torace o alla parte posteriore della gola e si associa spesso a un senso di vomito.
Le cause della nausea sono numerose. NauseaPrincipalmente, all'origine di tale sintomo possono esserci problematiche che interessano: gli organi addominali o pelvici, il sistema nervoso centrale o i centri dell'equilibrio dell'orecchio interno.
La nausea dovrebbe destare preoccupazioni nel momento in cui è associata a: un trauma alla testa, cefalea, forte dolore addominale ecc.
Solo una diagnosi adeguata permette di stabilire il corretto trattamento; trattamento che dipende dalla gravità dei sintomi e dalle cause scatenanti.

Cos'è la nausea?

Nausea è un termine medico generico che descrive un malessere alla parte superiore dello stomaco, accompagnato molto spesso da un particolare senso di vomito.
La nausea è un sintomo e non una condizione; è molto comune e caratterizza un gran numero di malattie.
Il senso di vomito, che accompagna la maggior parte degli episodi di nausea, può rimane tale o può tradursi in vomito vero e proprio

Cause

La nausea può essere il risultato di problematiche che riguardano:

La nausea è, inoltre, un comune effetto collaterale di quei cambiamenti biochimici indotti, nel corpo umano, da:

Sintomi associati

Per approfondire: Nausea - Cause e Sintomi


Esistono tante descrizioni della nausea.
Per qualcuno, è un malessere che comincia dallo stomaco e sale fino alla parte posteriore della gola; per qualcun altro, è una sensazione spiacevole avvertita tra lo stomaco e il torace.
I sintomi e i segni che possono accompagnare la nausea sono numerosi. Del senso di vomito e del vomito si è già parlato: questi due sono i disturbi d'accompagnamento principali.
Altre due manifestazioni cliniche che si associano spesso alla nausea sono il disgusto per il cibo e la sudorazione profusa: la prima è tipica degli episodi di nausea causati da condizioni addominali o pelviche; la seconda, invece, è tipica degli episodi di nausea successivi a problematiche dei centri dell'equilibrio (es: chinetosi).

DURATA DEL SENSO DI NAUSEA

La durata del senso di nausea varia in base alla condizione scatenante.
Per esempio, gli episodi di chinetosi o le più comuni malattie virali che interessano l'apparato gastrointestinale (gastroenterite ecc) producono una nausea di breve durata.
Al contrario, un problema serio, come i tumori al cervello, l'emicrania o i traumi alla testa, possono determinare nausea ricorrente.

Sintomi Nausea

VOMITO

Nel corpo di un individuo che sta per vomitare, accade che:

Con il vomito, il soggetto che ne è vittima espelle il contenuto gastrico, prima attraverso l'esofago e poi attraverso la bocca.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

La presenza di nausea assume un'importanza clinica rilevante, nel momento in cui è:

Diagnosi

La nausea è un sintomo assai aspecifico che, come i lettori avranno certamente notato, può caratterizzare condizioni gravi e meno gravi.
Capirne le cause scatenanti è il passo fondamentale per interpretarne la gravità e per stabilire la terapia più adeguata.
Quando sono alle prese con un individuo che lamenta nausea, i medici, generalmente, iniziano le indagini diagnostiche con l'esame obiettivo e l'anamnesi. Già da un accurato esame obiettivo e un'attenta anamnesi, sono in grado di capire se il problema merita ulteriori approfondimenti (perché rilevante dal punto di vista clinico) o se si tratta di un malessere passeggero (quindi trascurabile).
Tra i possibili esami d'approfondimento, rientrano: le analisi del sangue, un test di gravidanza (nel caso di pazienti donne) e una risonanza magnetica nucleare o una TAC alla testa.

ESAME OBIETTIVO E ANAMNESI

L'esame obiettivo è l'insieme di manovre diagnostiche, effettuate dal medico, per verificare la presenza o assenza, nel paziente, dei segni indicativi di una condizione anomala. Spesso, comprende anche la misurazione dei parametri vitali, ossia: temperatura corporea, pressione, frequenza cardiaca ecc.
L'anamnesi è la raccolta e lo studio critico dei sintomi e dei fatti d'interesse medico, denunciati dal paziente o dai suoi familiari.

Trattamento

Per approfondire: Farmaci per la Cura della Nausea


Il trattamento della nausea dipende da quanto è grave la sensazione di malessere e dal tipo di cause scatenanti.
Di norma, episodi di nausea lievi e di scarso interesse clinico non richiedono particolari terapie, al più si ricorre a semplici rimedi o medicinali da banco che prevengono o limitano il problema.
Al contrario, episodi di nausea intensi e di rilevante interesse medico possono richiedere specifici farmaci anti-nausea e, talvolta, anche interventi di tipo chirurgico.

ALCUNI RIMEDI E MEDICINALI PER I CASI MENO GRAVI

Per rimediare alla nausea indotta da lievi problematiche agli organi addominali o pelvici, i medici consigliano di:

  • Bere bevande che "sistemano" e regolano lo stomaco, come per esempio la camomilla.
  • Evitare bevande contenenti caffeina, il caffè o il .
  • Nutrirsi di pasti piccoli, ma frequenti. In questo modo, il processo digestivo è, per lo stomaco, meno "impegnativo".
  • Mangiare cibi facilmente digeribili (quindi evitare alimenti ad alto contenuto di grassi).
  • Evitare i cibi speziati e i cibi fritti.

Per quanto concerne i medicinali da banco adatti ai casi di nausea meno gravi, meritano una citazione particolare:

  • Gli antiacidi in compresse masticabili o in versione liquida, il subsalicilato di bismuto e le soluzioni a base di glucosio, fruttosio e acido fosforico. Servono, principalmente, a tamponare un'eccessiva acidità di stomaco.
  • Il dimenidrinato e il cloridrato di meclizina. Servono al trattamento e alla prevenzione della chinetosi. Inoltre, bloccano i recettori cerebrali coinvolti nel meccanismo del vomito da chinetosi.

Per quanto riguarda i rimedi erboristici contro la nausea, i lettori possono consultare l'articolo presente qui.


Leggi anche: Rimedi per la Nausea »

FARMACI ANTI-NAUSEA

I farmaci anti-nausea sono indicati in presenza di un'intensa e persistente sensazione di nausea.
Questi medicinali presentano diversi effetti collaterali, il principale dei quali è la sonnolenza.
Di norma, i medici ne vietano l'uso alle donne in stato di gravidanza o per le quali c'è il sospetto che siano in stato di gravidanza.

  • Per approfondire il tema "farmaci anti-nausea", i lettori possono consultare l'articolo presente qui.
  • Per le alternative medicinali utilizzabili in gravidanza, i lettori possono consultare l'articolo presente qui.

CHIRURGIA: QUANDO PUÒ SERVIRE?

La pratica chirurgica risulta indispensabile in presenza di condizioni gravi come i tumori maligni al cervello, il neurinoma acustico (che è un tumore al cervello di tipo benigno), le occlusioni intestinali, gli episodi di volvolo gastrico ecc.
In siffatte circostanze, la nausea rappresenta soltanto uno dei tanti sintomi presenti.

Prognosi

La prognosi in caso di nausea dipende dalle cause del malessere.
Se le cause sono poco rilevanti dal punto di vista clinico, la nausea ha prognosi positiva e la guarigione avviene, in genere, nel giro di 24-48 ore.

Prevenzione

Non tutte le cause di nausea sono prevenibili.
Di seguito, il lettore potrà consultare una serie di consigli preventivi, validi per i casi di nausea dovuti a lievi problematiche addominali o pelviche e ai casi di nausea da chinetosi:

  • Consumare tanti piccoli spuntini, al posto di pochi e abbondanti pasti. In questo modo, la digestione è più semplice;
  • Evitare di mangiare i cibi mal conservati e dal cattivo aspetto;
  • Evitare le bevande alcoliche;
  • Annotare quali cibi hanno scatenato episodi di nausea particolarmente intensi; quindi, evitarli in futuro;
  • Se si soffre di chinetosi, in automobile è bene evitare di leggere e sedersi nelle posizioni centrali (i posti laterali sono meno fastidiosi).
    Prima di assumere qualunque farmaco anti-nausea contro la chinetosi, si consiglia di consultare il proprio medico.
    Per approfondire, consulta lo speciale: Mal d'auto e disturbi legati al movimento: cosa fare per prevenirli

Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza