Meningite Meningococcica - Meningite da Meningococco

Ultima modifica 28.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

La meningite meningococcica è l'infiammazione delle meningi encefaliche e/o spinali dovuta all'azione del batterio noto come meningococco.

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La meningite meningococcica è una malattia infettiva molto temuta, in quanto può sfociare in complicanze potenzialmente molto gravi (encefalite e/o mielite) e talvolta letali (sepsi).
Più frequente nei bambini molto piccoli e nelle persone in stato di immunodepressione, la meningite batterica si manifesta con un'ampia varietà di sintomi, tra cui – tanto per citarne alcuni – sonnolenza, inappetenza, febbre alta, vomito, letargia, rigidità nucale, fotofobia e convulsioni.
In genere, per la diagnosi di meningite meningococcica, sono fondamentali: un accurato esame obiettivo, un'emocoltura e una puntura lombare.
La meningite meningococcica impone il ricovero ospedaliero immediato del paziente e richiede una cura antibiotica appropriata.

Cos'è

Cos'è la Meningite Meningococcica?

La meningite meningococcica, o meningite da meningococco, è l'infiammazione delle meningi encefaliche e/o spinali sostenuta da un'infezione da meningococco.
Esempio di meningite batterica, la meningite meningococcica è una malattia infettiva molto grave, in quanto può sfociare in complicanze potenzialmente letali.
La meningite meningococcica è una delle forme di meningite più temute in assoluto.

Breve ripasso delle Meningi

  • Le meningi sono tre le membrane laminari, disposte una sopra l'altra, che prendono posto tra le componenti del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e le strutture ossee circostanti (scatola cranica, per l'encefalo, e colonna vertebrale, per il midollo spinale).
  • Partendo dalla più esterna e procedendo verso l'interno, le meningi si chiamano: dura madre (N.B: la dura madre del midollo spinale è anche detta sacco durale), aracnoide e pia madre.
  • Le meningi hanno l'importante compito di contribuire alla protezione dell'encefalo e del midollo spinale.
Per approfondire: Dura Madre: Cos'è? Per approfondire: Aracnoide: Cos'è? Per approfondire: Sacco Durale: Cos'è?

Cause

Qual è la Causa della Meningite Meningococcica?

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Esempio di meningococco.

L'agente causale della meningite meningococcica è il meningococco, il batterio anche noto, in microbiologia, con il nome di Neisseria meningitidis.

IL MENINGOCOCCO: LE CARATTERISTICHE MICROBIOLOGICHE

  • Il meningococco è un batterio Gram-negativo, aerobio, immobile, asporigeno (cioè non produce spore), positivo all'enzima citocromo-ossidasi e di dimensione variabile tra 0.6 e 1 micron.
    Sensibile all'ambiente esterno e all'essiccazione, il meningococco può vivere in coppia o singolarmente.
  • Attualmente, i microbiologi hanno identificato 13 diversi sottotipi (o sierotipi) di meningococco, dando loro, come nome, dei semplici caratteri alfanumerici; di questi 13 sottotipi di meningococco, si segnalano, in quanto particolarmente virulenti, il meningococco A, il meningococco B, il meningococco C, il meningococco W135, il meningococco X e il meningococco Y.
  • Per una piccola percentuale di persone adulte, il meningococco rappresenta un componente della flora batterica del tratto oro-faringeo; questo significa che non è necessariamente un batterio patogeno, però lo può diventare in presenza di determinate condizioni e circostanze.

FISIOPATOLOGIA

Il meningococco è responsabile di meningite, quando riesce a raggiungere e infettare le meningi.

Lo sapevi che…

Il meningococco colonizza e infetta esclusivamente l'essere umano; le ricerche condotte fino a oggi, infatti, sembrano escludere la possibilità di un suo ritrovamento negli animali. 

Trasmissione

Anche se in misura decisamente inferiore a una malattia virale come per esempio il raffreddore o l'influenza, la meningite meningococcica è una malattia contagiosa, ossia una condizione trasmissibile da un individuo malato a un individuo sano.

La trasmissione da un individuo malato a uno sano della meningite meningococcica può avvenire attraverso:

  • Le goccioline di secrezione respiratoria o del tratto oro-faringeo prodotte ed emesse da un individuo infetto, in occasione di colpi di tosse, baci, starnuti o quando parla;
  • Il contatto con oggetti contaminati dall'agente batterico in questione (raro).

Fattori di Rischio di Meningite Meningococcica

Differenti fattori favoriscono la trasmissione della meningite meningococcica; tra questi fattori, figurano:

  • Giovane età. Neonati, bambini fino all'età di 5 anni e individui di età compresa tra i 12 e i 21 anni sono particolarmente suscettibili alle infezioni da meningococco.
  • Mancata vaccinazione. Il mancato ricorso ai vaccini anti-meningococco rende ovviamente vulnerabili a tale batterio.
  • Immunodepressione. Il termine "immunodepressione" fa riferimento a un calo dell'efficienza delle difese immunitarie e una conseguente maggiore predisposizione allo sviluppo di infezioni e tumori; possibili cause di immunodepressione sono l'età avanzata, l'assunzione di farmaci chemioterapici, la presenza di malattie croniche quali il diabete, l'AIDS e le terapie farmacologiche a base di immunosoppressori attuata in seguito ai trapianto d'organo.
  • Convivenza con un ampio gruppo di persone, per lavoro o per studio. Tra gli studenti che alloggiano in dormitori, i militari delle caserme e gli scolari c'è una maggiore probabilità di trasmettersi malattie contagiose, comprese la meningite meningococcica.
  • Tabagismo e fumo passivo. Nei soggetti per i quali il meningococco rappresenta un elemento della flora batterica oro-faringea, il fumo attivo e il fumo passivo agiscono da fattori di rischio di meningite meningococcica, in quanto, recando danno alla mucosa del tratto oro-faringeo, favoriscono la traslocazione del batterio suddetto nel limitrofo comparto encefalico.

Epidemiologia

La meningite meningococcica colpisce soprattutto i bambini di età inferiore ai 5 anni di vita (in particolari quelli entro l'anno di vita); non è trascurabile, tuttavia, nemmeno la sua diffusione tra gli individui di età compresa tra gli adolescenti e i giovani adulti di età inferiore ai 21 anni.

In Italia, così come nel resto dell'Europa, i principali responsabili della meningite meningococcica sono il meningococco B e il meningococco C.

Fortunatamente, nel nostro Paese, la meningite meningococcica è poco comune: per esempio, nel 2015, i casi segnalati di meningite da meningococco sono stati 196.

Sintomi e Complicazioni

La meningite meningococcica esordisce con una sintomatologia che ricorda molto quella di una banale influenza; poi, però, dà luogo a disturbi progressivamente sempre più seri, fino a sfociare in complicanze molto gravi e talvolta pure fatali per il paziente.

Sintomi della Meningite Meningococcica nei Neonati

Nei neonati, la meningite meningococcica esordisce generalmente con sintomi quali sonnolenza e inappetenza; dopodiché, si manifesta anche con:

  • Febbre alta, caratterizzata da mani e piedi freddi;
  • Vomito;
  • Irritabilità e pianto continuo e particolarmente acuto;
  • Scarsa reattività agli stimoli e sguardo apatico;
  • Rigidità del collo (rigidità nucale);
  • Fotofobia (intolleranza anormale alla luce);
  • Ingrossamento della testa con inarcamento delle fontanelle verso l'esterno;
  • Letargia;
  • Convulsioni o crisi di epilessia;
  • Pallore della pelle.

Sintomi della Meningite Meningococcica in Bambini, Adolescenti e Adulti

In bambini, adolescenti e adulti, la meningite meningococcica esordisce quasi sempre con mal di testa (cefalea), mancanza di appetito e sonnolenza; quindi, dopo 2-3 giorni, ai sintomi sopra indicati aggiunge le seguenti manifestazioni:

Incubazione della Meningite Meningococcica

Per la meningite meningococcica, il periodo di incubazione (ossia l'arco di tempo che va dal momento del contagio alla comparsa dei primi sintomi) ha una durata di 2-10 giorni.

Complicazioni

La meningite meningococcica è pericolosa, perché i batteri che la causano sono in grado di invadere il sangue e/o diffondersi nei tessuti nervosi, innescando complicanze quali:

  • Sepsi (o setticemia). Si tratta di un'infiammazione sistemica, innescata dalla presenza stabile di batteri nel sangue, che può recare un danno agli organi tale da provocare la morte dell'individuo coinvolto.
  • Encefalite e/o mielite. Infiammazione rispettivamente di encefalo e midollo spinale, encefalite e mielite possono avere numerose conseguenze, sia temporanee che permanenti, tra cui: perdita di udito, memoria e/o vista, difficoltà di concentrazione, apprendimento e/o linguaggio, disturbi di equilibro e coordinazione, disturbi comportamentali, epilessia e paralisi cerebrale (nei bambini molto piccoli).

Diagnosi

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Una diagnosi tempestiva di meningite meningococcica non è semplice, in quanto la condizione, nelle sue fasi iniziali, provoca una sintomatologia simile a quella di uno stato influenzale.

In genere, alla diagnosi di meningite meningococcica contribuiscono:

  • L'esame obiettivo. Serve alla valutazione dei sintomi lamentati dal paziente;
  • L'emocoltura. Permette di individuare la presenza del meningococco nel sangue del paziente;
  • La puntura lombare. Consente l'analisi del liquor cefalorachidiano, il quale, nei pazienti con meningite meningococcica, presenta delle caratteristiche evocative dell'infezione in corso.
    È l'esame fondamentale alla conferma diagnostica di meningite meningococcica;
  • Test radiologici. Eseguiti solo in particolare circostanze, permettono di stabilire se la meningite meningococcica ha recato danno alle strutture encefaliche o midollari.

Un'indagine diagnostica accurata è indispensabile a identificare con precisione il sottotipo di meningococco coinvolto nella meningite.

Nota importante: fintanto che non hanno individuato con precisione il tipo di agente patogeno coinvolto, i medici alle prese con un sospetto caso di meningite devono informare immediatamente della situazione le autorità sanitarie della zona e provvedere all'isolamento del paziente; tale precauzione serve a evitare la diffusione di un'eventuale meningite batterica, le cui conseguenze – come ribadito più volte – possono essere fatali.

Terapia

La meningite meningococcica richiede una serie di cure che soltanto una struttura ospedaliera è in grado di garantire; pertanto, la meningite da meningococco impone il ricovero in ospedale, nella fattispecie il ricovero nel reparto di terapia intensiva.

Come si Cura la Meningite Meningococcica?

Il trattamento della meningite meningococcica prevede, innanzitutto, una cura a base di antibiotici somministrati per via endovenosa; alla terapia antibiotica, quindi, seguono di norma:

Se la cura antibiotica è efficace fin da subito, il ricovero ospedaliero si protrae, in genere, per circa una settimana; se, invece, la cura antibiotica non risulta efficace, la permanenza in ospedale può durare diverse settimane (se non addirittura mesi).

Prognosi

La prognosi in caso di meningite meningococcica dipende dalla tempestività di diagnosi e trattamento: una diagnosi e un terapia precoci possono salvare la vita del paziente, senza peraltro ripercussioni di sorta; al contrario, una diagnosi e una cura tardive possono decretare l'instaurarsi di complicanze gravi e perfino dall'esito fatale.

Anche quando il trattamento è precoce e appropriato, il tasso di curabilità della meningite meningococcica non è pari al 100%: secondo una stima, infatti, nonostante una cura tempestiva, 1-2 persone ogni 10 con una meningite da meningococco muoiono comunque.

Prevenzione

È possibile Prevenire la Meningite Meningococcica?

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Attualmente, grazie a specifici vaccini, è possibile prevenire la meningite meningococcica provocata da il meningococco B, il meningococco C, il meningococco W135, il meningococco A e il meningococco Y.

In Italia, alle persone a rischio (es: bambini, anziani ecc.), le autorità sanitarie nazionali consigliano caldamente il vaccino contro il meningococco B e il vaccino contro il meningococco C, in quanto questi due sottotipi di meningococco sono, nel nostro Paese, quelli più comunemente associati alla meningite meningococcica.

Per approfondire: Vaccino Anti-Meningococco B Per approfondire: Vaccino Anti-Meningococco C

Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza