Chirurgia estetica

Mastoplastica Riduttiva: quando fare la riduzione del seno?

Mastoplastica Riduttiva: quando fare la riduzione del seno?
Ultima modifica 01.02.2024
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INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Quando farla
  4. Rischi e Complicanze
  5. Preparazione
  6. Come si esegue
  7. Decorso post-operatorio
  8. Risultati
  9. Costo

Generalità

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La mastoplastica riduttiva è l'operazione chirurgica con cui si riducono i seni di grandi dimensioni.

Eseguita da un chirurgo estetico, la mastoplastica riduttiva prevede l'eliminazione di una parte dei tessuti - adiposo, ghiandolare e cutaneo - che formano le mammelle.

La procedura è invasiva, richiede l'anestesia generale e prevede un'incisione destinata a lasciare una cicatrice più o meno evidente, a seconda della tecnica adottata.

Prima di sottoporsi a una mastoplastica riduttiva, è necessario eseguire alcuni esami specifici e rispettare determinate indicazioni pre-operatorie

La fase post-operatoria può richiedere diversi mesi, ma i benefici sono poi tangibili.

Cos'è

In cosa consiste la Mastoplastica Riduttiva?

La mastoplastica riduttiva è l'intervento di chirurgia estetica per la riduzione dei seni troppo grandi.

Durante la sua esecuzione, il chirurgo operante elimina, innanzitutto, parte dei tessuti - adiposo, ghiandolare e di rivestimento cutaneo - che formano le mammelle. Dopodiché, rimodella l'area occupata dai capezzoli e dall'areola.

Nella maggior parte dei casi, la mastoplastica riduttiva è riservata alle donne, tuttavia in alcune occasioni può essere eseguita anche sugli uomini.

Da cosa dipende la grandezza del seno?

La grandezza del seno dipende da fattori genetici, dalle quantità di ormoni sessuali circolanti, dal peso corporeo e dalla corporatura.

Da quali ormoni sessuali dipendono le dimensioni del seno?

A determinare principalmente le dimensioni del seno, in un essere umano, sono gli estrogeni.

In una donna, gli estrogeni sono gli ormoni sessuali più importanti, in quanto contribuiscono in maniera decisiva alla maturazione di vaginautero, tube e ovaie, cioè gli organi riproduttivi femminili.

Oltre alle quantità di estrogeni circolanti, è molto importante considerare il grado di sensibilità dei tessuti mammari alla loro azione.

Quando farla

Quando serve la Mastoplastica Riduttiva?

La mastoplastica riduttiva ha prevalentemente finalità estetiche, ma non solo: un seno di grandi dimensioni, infatti, può essere estremamente fastidioso, in quanto può provocare dolore in varie parti del corpo, determinare irritazioni cutanee, impedire lo svolgimento di alcune attività sportive ecc. In altre parole, può condizionare, in negativo, la vita di una persona.

Le principali ragioni che spingono all'intervento di mastoplastica riduttiva sono:

  • Dolore cronico alla schiena, al collo e alle spalle, provocato dall'elevato peso delle mammelle.
  • Irritazioni cutanee croniche/ricorrenti, che insorgono nella parte inferiore del seno.
  • Solchi profondi lasciati sulle spalle dalle cinghie del reggiseno. Un seno di grandi dimensioni sviluppa, all'interno del reggiseno, una forte pressione; questa forte pressione tira le cinghie del reggiseno, provocando dolore alle spalle.
  • Disistima e cattiva visione della propria immagine.
  • Problemi ricorrenti nel trovare vestiti adeguati e che possano adeguarsi alle forme del corpo.
  • Difficoltà mentre si dorme. Un seno eccessivamente grande può essere assai ingombrante quando ci si corica a letto.
  • Impossibilità a svolgere qualsiasi attività fisica. Anche in questo caso, il problema è legato all'ingombro di un seno troppo abbondante.

Qual è il momento migliore per la Mastoplastica Riduttiva?

La mastoplastica riduttiva si può eseguire su pazienti di qualsiasi età, anche tra le adolescenti.

Tuttavia, si consiglia sempre di aspettare la fine dello sviluppo e, se si ha intenzione di avere figli, attendere di aver portato a termine le gravidanze desiderate. Il seno, infatti, nelle donne incinte subisce un accrescimento che potrebbe rendere parzialmente inutile l'intervento di mastoplastica riduttiva.

Inoltre, in base ad alcuni studi, pare che l'allattamento al seno possa risentirne (N.B: servono ulteriori ricerche in merito).

Mastoplastica Riduttiva nell'uomo: quando farla?

La mastoplastica riduttiva si può eseguire anche sull'uomo, quando questo è affetto da ginecomastia.

Ginecomastia è il termine medico con cui si indica un anomalo sviluppo del seno maschile; letteralmente, significa "seno di donna".

La ginecomastia può essere correlata a motivi genetici, ormonali, farmacologici o di altra natura, e ha molto spesso gravi ripercussioni su chi ne è affetto, tanto da rendere necessario l'intervento di riduzione del seno.

Principali cause di ginecomastia

Rischi e Complicanze

Mastoplastica Riduttiva: i rischi

La mastoplastica riduttiva è sicura. Tuttavia, rimane pur sempre un intervento di chirurgia maggiore, quindi non è del tutto esente da rischi.
Le complicazioni più note sono:

  • Perdita di sangue (o emorragia).
  • Infezioni delle ferite.
  • Effetti avversi all'anestesia.
  • Formazione di coaguli di sangue. Un coagulo è un grumo di sangue che può ostruire il passaggio di sangue all'interno di vene o arterie.
  • Ematomi. Sono dovuti a una perdita di sangue che avviene verso l'interno del seno, dove si sono il tessuto adiposo e quello ghiandolare. Per eliminare gli ematomi, occorre un intervento di drenaggio.
  • Comparsa di cicatrici. Le cicatrici sono tanto più probabili e tanto più evidenti quanto più è cospicua la porzione di seno da eliminare.
  • Perdita di sensibilità in corrispondenza del capezzolo e/o dell'areola. Dovuta a una lesione dei nervi, si manifesta con un'incapacità, da parte del capezzolo, di inturgidirsi.
  • Difficoltà nell'allattare al seno. Come si è detto, non sono stati ancora chiariti appieno gli effetti della mastoplastica riduttiva sull'allattamento.
  • Asimmetria tra le due mammelle, dovuta a una differenza di forma e/o grandezza tra i due seni. In questi casi, potrebbe essere necessario un secondo intervento, di correzione.

Preparazione

Come prepararsi alla Mastoplastica Riduttiva?

Prima di procedere con l'intervento di mastoplastica riduttiva, il medico curante sottopone il paziente a diversi controlli ed esami, per accertarsi che non vi siano controindicazioni all'intervento.

Per prima cosa, effettua con una valutazione dello stato di salute attuale e un'indagine accurata della storia clinica (patologie sofferte in passato ecc.). Quindi, prosegue con:

  • Un'analisi accurata del seno (misura, forma, caratteristiche particolari ecc.);
  • La prescrizione di alcuni esami di laboratorio (per esempio, si misura la capacità coagulativa del sangue per valutare la tendenza alle emorragie);
  • L'osservazione dell'ultima mammografia eseguita dal paziente (se quest'ultimo ne è sprovvisto, è molto probabile che il medico ne prescriva una).

Se il profilo che emerge è positivo (cioè non ci sono controindicazioni all'intervento), il chirurgo può occuparsi di aspetti più specifici, come:

  • Chiedere al paziente che cosa si aspetta dall'intervento e quali dimensioni vorrebbe per il proprio seno. Chiaramente, spetta poi al chirurgo decidere come e in che misura intervenire.
  • Descrivere al paziente tutti i rischi e i benefici dell'intervento, nonché le modalità di ricovero.
  • Illustrare al paziente le implicazioni della mastoplastica riduttiva (anestesia richiesta, limitazioni pre- e post-operatorie, farmaci da evitare ecc.).
  • Comunicare al paziente l'obbligo di farsi accompagnare a casa, dopo l'intervento, da un parente o un amico. Si tratta di una questione di sicurezza.

Precauzioni pre- e post-operatorie

Un'operazione di mastoplastica riduttiva impone che il paziente smetta (quanto meno temporaneamente) di fumare, perché il fumo di sigaretta rallenta e pregiudica il processo di guarigione cutanea.

Inoltre, richiede la sospensione di qualsiasi terapia farmacologica a base di antiaggreganti (aspirina), anticoagulanti (warfarin) e antinfiammatori (FANS), perché questi farmaci, riducendo la capacità coagulativa del sangue, predispongono a gravi emorragie.

Infine, nel giorno stabilito per l'intervento, è obbligatorio il digiuno completo da almeno la sera precedente, in quanto è prevista l'anestesia generale.

N.B: Per digiuno completo, s'intende sia l'astensione dal cibo solido, sia l'astensione dai liquidi (solo l'acqua è concessa fino a un paio di ore prima).

Altre implicazioni pre-operatorie:

Come si esegue

La procedura vera e propria di mastoplastica riduttiva comincia subito dopo che l'anestesia generale ha avuto effetto.

Per eliminare i tessuti adiposo, ghiandolare e cutaneo in eccesso, il chirurgo deve incidere il seno a partire dall'areola; quest'ultima, insieme al capezzolo, può venire soltanto spostata oppure, in casi di mammelle molto grandi e cadenti, temporaneamente rimossa.

Esistono varie modalità d'intervento (quindi vari tipi d'incisione): queste dipendono dalle dimensioni e dalle caratteristiche del seno (ecco perché è richiesto un accurato esame pre-operatorie delle mammelle).

Una mastoplastica riduttiva può durare dai 90 minuti alle 4 ore e può richiedere un ricovero ospedaliero di più di un giorno.

Anestesia generale

L'anestesia generale prevede l'uso di anestetici e antidolorifici, che rendono il paziente incosciente e insensibile al dolore.

La somministrazione di questi farmaci, effettuata per via endovenosa e/o tramite inalazione, avviene prima e per tutta la durata dell'intervento chirurgico. A operazione conclusa, infatti, si interrompe il trattamento farmacologico per consentire al paziente di riprendere i sensi.

Al risveglio, è probabile che l'individuo operato si senta confuso: è un effetto normale degli anestetici, che svanisce progressivamente nel giro di diverse ore.

Tecniche chirurgiche

Tra le varie modalità d'intervento possibili, le più praticate sono:

  • La mastoplastica riduttiva a incisione periareolare, verticale e orizzontale
  • La mastoplastica riduttiva a incisione periareolare e verticale
  • La mastoplastica riduttiva a incisione periareolare.
  • La mastoplastica riduttiva con rimozione temporanea della struttura areola-capezzolo.

Ovviamente, qualsiasi incisione praticata viene poi richiusa con dei punti di sutura.

N.B: il termine periareolare significa "attorno all'areola". Se l'incisione si pratica in quest'area del capezzolo, la cicatrice risulterà in genere meno evidente, in quanto mitigata dal passaggio di colorazione tra areola e pelle che avviene in questo punto.

Come si conclude l'intervento?

Un volta ridotto il volume delle mammelle e richiuse le incisioni, il chirurgo fascia il seno operato per proteggerlo dagli insulti esterni (infezioni comprese), e vi inserisce un piccolo tubicino per drenare il sangue che potrebbe accumularsi all'interno (N.B: il tubicino viene tolto in genere il giorno seguente).

A questo punto, l'anestesista arresta la somministrazione di anestetici, il paziente si risveglia e inizia la fase di ricovero.

Decorso post-operatorio

Al risveglio, è probabile che il paziente avverta dolore al seno: si tratta di una sensazione del tutto normale, che in genere si attenua dopo un'adeguata assunzione di antidolorifici.

Dimissioni

Le dimissioni avvengono generalmente 1 o 2 giorni dopo l'intervento; durante questo periodo di ricovero, il paziente è sottoposto a un monitoraggio delle sue condizioni di salute.

Se l'operazione è stata molto invasiva, è possibile che il ricovero duri più a lungo, anche 3 o 4 giorni.

Poco prima delle dimissioni, il medico curante comunicherà al paziente quando devono avvenire le varie visite di controllo.

Momenti fondamentali del recupero

1° settimana dopo l'intervento

  • Durante la prima settimana, il seno apparirà sensibile, dolente, gonfio e ricoperto di lividi. Dopodiché, l'aspetto e la dolenza cominceranno pian piano a svanire.
    Per ridurre la sensazione dolorosa, può aiutare l'assunzione di un antidolorifico.
  • È fortemente consigliato camminare, per evitare le complicanze tromboemboliche correlate all'intervento e all'immobilità.
  • Cominciare da subito a indossare un reggiseno sportivo e usarlo per almeno 3 settimane.
  • Evitare di sollevare oggetti pesanti almeno fino alla 4a settimana.

Tra la 2° e la 3° settimana dopo l'intervento

  • Il paziente potrebbe aver male al seno quado si muove; potrebbe anche sembrare che il seno "tiri".
  • Rimozione di eventuali punti di sutura non riassorbibili.
  • È possibile riprendere l'attività lavorativa (dipende dal tipo di lavoro) e quelle quotidiane più semplici.

Tra la 4° e la 6° settimana dopo l'intervento

  • È possibile riprendere a usare i normali reggiseno.
  • Si assiste a una sensibile ripresa della sensibilità a livello dei seni.
  • È possibile ricominciare a sollevare oggetti di un certo peso. Serve sempre molta cautela e gradualità.
  • Dalla 6a settimana, l'aspetto delle cicatrici comincerà a migliorare e saranno gradatamente sempre meno rosse. Si tratta di un processo molto lento che dura mesi.

Tra il 6° e il 9° mese dopo l'intervento

  • Finalmente, il colore delle cicatrici si è sbiadito a sufficienza e il loro aspetto è migliorato in maniera considerevole.

Quando riprendere le varie attività?

Ritorno al lavoro

Dopo mastoplastica riduttiva, il ritorno al lavoro deve avvenire non prima di 2-4 settimane; dipende dal tipo di lavoro

Riutilizzo dei normale reggiseno

L'utilizzo dei normali reggiseno deve avvenire non prima di un mese.

Ripresa dell'attività sportiva

La ripresa di un'attività sportiva leggera può avvenire dopo circa 6 settimane dall'operazione.

Ripresa della guida di un veicolo

L'utilizzo dell'auto è da evitarsi almeno fino a quando la cintura di sicurezza non provoca alcun fastidio

Risultati

Sebbene servano diversi mesi per recuperare completamente, e il segno delle cicatrici sia indelebile, la mastoplastica riduttiva migliora sensibilmente la vita dei pazienti che ne hanno bisogno.

Costo

Quanto costa la Mastoplastica Riduttiva?

Il prezzo di una mastoplastica riduttiva eseguita non convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale può aggirarsi tra i 5.500 e i 7.500 euro. Questo costa copre le spese di:

  • Chirurgo estetico;
  • Anestesista;
  • Sala operatoria;
  • Personale chirurgico;
  • Materiali sanitari;
  • Ricovero;
  • Medicazioni e controlli post-operatori.

Quando la Mastoplastica Riduttiva è mutuabile?

La mastoplastica riduttiva è mutuabile quando l'intervento comporta l'asportazione di almeno 1 kg di tessuto ghiandolare e adiposo per ciascun seno. Questo significa che è gratuita soltanto quando in presenza di gigantomastia vera, ossia quando il seno è veramente molto grande.

Per accedere a questo servizio offerto dal Servizio Sanitario Nazionale, occorre rivolgersi all'ASL del proprio territorio e richiedere informazioni sui passi successivi.

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Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza