Lesione di Bankart: Cause, Sintomi e Cura
Generalità
La lesione di Bankart, o lesione Bankart, è la lacerazione della porzione anteriore o antero-inferiore del cercine glenoideo dell'articolazione gleno-omerale della spalla.
Conseguenza comune degli eventi di lussazione di spalla, la lesione Bankart è tipicamente causa di dolore, limitazione della mobilità articolare, riduzione di forza dell'arto sofferente e instabilità di spalla.
Raramente, la lesione di Bankart è un infortunio isolato; più spesso, infatti, questa patologia articolare si associa a fratture della testa dell'omero o della cavità glenoidea, e a danni capsulari.
Per una diagnosi esaustiva di lesione di Bankart, sono fondamentali l'anamnesi, l'esame obiettivo e la diagnostica per immagini (risonanza magnetica della spalla e talvolta radiografia della spalla).
In genere, il primo approccio terapeutico è conservativo: se la fisioterapia funziona, l'intervento chirurgico non è indispensabile; viceversa, se la riabilitazione è inefficace e i sintomi persistono a dispetto delle cure fisioterapiche, sussistono le basi per ricorrere alla chirurgia.
Cos'è
Lesione di Bankart: Cos’è?
La lesione di Bankart, o lesione Bankart, è un infortunio articolare, una lesione, come in effetti suggerisce il nome stesso, che riguarda la porzione anteriore o antero-inferiore del cercine glenoideo, una componente contenitiva fondamentale dell'articolazione gleno-omerale.
La lesione di Bankart, quindi, è un infortunio a carico dell'articolazione più rappresentativa della spalla, quel giunto articolare che collega la testa dell'omero (e l'arto superiore nel suo insieme) alla cavità glenoidea della scapola (e, di fatto, al tronco).
Le lesioni del cercine glenoideo come la lesione di Bankart potrebbero pregiudicare la stabilità dell'articolazione gleno-omerale (instabilità di spalla) e hanno scarse probabilità di guarire spontaneamente (sono rari i casi di cicatrizzazione tissutale).
Cos’è il Cercine o Labbro Glenoideo: un breve ripasso
Nella lesione di Bankart, il protagonista suo malgrado dell'infortunio è il cercine glenoideo; in questa breve sezione, l'articolo ne riporterà una descrizione che servirà a comprendere il restante contenuto.
Anche noto come labbro glenoideo o semplicemente cercine, il cercine glenoideo è un anello di fibrocartilagine che si colloca attorno al margine della cavità glenoidea allo scopo di fortificare l'interazione tra le superfici articolari della gleno-omerale.
Il cercine è una componente stabilizzatrice passiva dell'articolazione, allo stesso modo, per esempio, dei tre legamenti gleno-omerali (superiore, medio e inferiore).
Un cercine glenoideo integro e in salute riduce il rischio di lussazione articolare, fenomeno, quest'ultimo, verso il quale l'articolazione gleno-omerale è fortemente predisposta, fondamentalmente per ragioni anatomiche (l'articolazione paga il pregio della grande mobilità con una stabilità ridotta).
L'integrità del cercine, inoltre, assicura una mobilità articolare senza dolori lungo tutti i piani di movimento.
Ultimo particolare anatomo-funzionale da segnalare è lo stretto rapporto tra il cercine e l'origine tendinea del capo lungo del bicipite brachiale: parte delle fibre tendinee di questo noto muscolo del braccio, infatti, si agganciano sul labbro glenoideo, costituendo la cosiddetta àncora bicipitale.
Cause
Lesione di Bankart: Quali sono le Cause?
La lesione Bankart è molto spesso esito di ripetute lussazioni o sublussazioni anteriori della spalla.
Con lussazione/sublussazione anteriore della spalla s'intende la fuoriuscita della testa dell'omero in direzione anteriore rispetto alla cavità glenoide in cui alloggia.
Il fenomeno della lussazione/sublussazione anteriore di spalla si verifica solitamente in due circostanze:
- Quando, durante un movimento di abduzione e rotazione esterna (extrarotazione) del braccio, una forza esterna spinge, facendo leva, sulla porzione posteriore della spalla.
- Quando, durante una caduta sul sedere, il soggetto impatta sul terreno con il braccio in estensione (cioè puntato all'indietro), così che la testa dell'omero subisca una spinta in avanti.
Lesione Bankart: i Fattori di Rischio
Importanti fattori di rischio per la lesione di Bankart sono:
- La pratica di sport di contatto, quali la lotta olimpica, ma anche il rugby o il football americano;
- Lo svolgimento di sport e attività lavorative overhead, ossia che prevedono il sollevamento ripetuto del braccio sopra la testa, con l'omero in extrarotazione; in particolare tra gli sport a rischio si segnalano: baseball, pallavolo, tennis, pallamano e weightlifting.
Sintomi
Come si manifesta la Lesione Bankart: i Sintomi
La presenza di una lesione Bankart è responsabile di:
- Dolore alla spalla durante i movimenti del braccio (particolarmente doloroso è portare il braccio dietro la schiena o sopra la testa);
- Senso di instabilità alla spalla (al paziente sembra che la spalla "scappi" in avanti);
- Senso di debolezza al complesso spalla-braccio;
- Dolore notturno alla spalla quando il paziente si gira sul fianco del braccio infortunato;
- Riduzione del mobilità articolare.
Lesione di Bankart e Patologie Associate
Spesso, l'evento acuto che causa la lesione Bankart del cercine glenoideo produce anche danni alla cavità glenoidea e/o alla testa dell'omero; nel primo caso (danno/frattura della cavità glenoidea) si parla di lesione ossea di Bankart, mentre nella seconda circostanza (danno/frattura della testa dell'omero) di lesione o frattura di Hill-Sachs.
Nella lesione ossea di Bankart, il danno risiede nella porzione antero-inferiore della cavità glenoidea; nella lesione di Hill-Sachs, invece, il danno localizza nella porzione posteriore della testa dell'omero.
È da segnalare, inoltre, che le lesioni Bankart si accompagnano spesso ad alterazioni (stiramenti) della capsula articolare posteriore e del legamento gleno-omerale inferiore.
Infine, sebbene più raramente, è da riportare anche la possibilità di un'associazione tra lesione Bankart e lesione SLAP; la lesione SLAP è un'altra tipologia di lesione del cercine glenoideo, che interessa la porzione superiore dell'anello fibro-cartilagineo.
Lesione di Bankart e Instabilità di Spalla
Nella lesione Bankart è compromessa l'integrità del cercine glenoideo, un elemento stabilizzatore fondamentale dell'articolazione gleno-omerale.
Come si è visto, poi, spesso a questa lesione si associano danni ad altre componenti stabilizzatrici dell'articolazione (superfici articolari, capsula articolare e legamento gleno-omerale inferiore).
La somma di tutte queste alterazioni della struttura articolare contribuisce all'instaurarsi di una condizione nota come instabilità di spalla; per instabilità di spalla s'intende la sensazione di spalla che esce durante i movimenti dell'articolazione gleno-omerale.
L'instabilità di spalla rappresenta un fattore favorente i fenomeni di lussazione/sublussazione di spalla; alla luce di ciò, c'è quindi un'associazione tra la lesione di Bankart e il rischio di una perdita di contatto tra testa dell'omero e cavità glenoidea.
In genere, all'origine di una lesione di Bankart c'è un fenomeno di lussazione di spalla; dopo la lesione, la spalla diviene instabile e predisposta a subire altri eventi di lussazione (recidiva).
Diagnosi
Come Riconoscere una Lesione di Bankart: gli Esami da Fare
L'anamnesi e l'esame obiettivo presso una specialista ortopedico rappresentano il punto di partenza di ogni diagnosi di lesione di Bankart.
A queste indagini, quindi, seguono solitamente i cosiddetti esami strumentali, come la risonanza magnetica e la radiografia della spalla.
Anamnesi
L'anamnesi permette al medico di stabilire la dinamica dell'infortunio e quali sono stati i fattori che l'hanno favorito.
Questa indagine si basa fondamentalmente su domande riguardanti l'evento che ha portato alla comparsa dei sintomi, gli sport praticati, l'attività lavorativa svolta, ecc.
Tramite un'anamnesi scrupolosa, un ortopedico esperto potrebbe già delineare il possibile scenario clinico presente.
Esame Obiettivo
L'esame obiettivo prevede una serie di test che servono a valutare mobilità, forza, resistenza e stabilità della spalla.
Una riduzione della mobilità, della forza, della resistenza e della stabilità, soprattutto se associata a dolore, è fortemente indicativa di un infortunio a carico di un elemento stabilizzatore dell'articolazione.
Radiografia della Spalla
La radiografia della spalla serve a individuare eventuali alterazioni a carico delle strutture scheletriche della regione, comprese le componenti ossee dell'articolazione gleno-omerale (es: testa dell'omero, glena della scapola ecc.).
In genere, in presenza di una sospetta lesione Bankart, questa indagine è fortemente raccomandata, in quanto, come descritto in precedenza, spesso il danno al cercine si accompagna a fratture della testa dell'omero e/o della cavità glenoidea.
Risonanza Magnetica
La risonanza magnetica alla spalla è un esame di diagnostica per immagini molto dettagliato, che permette di analizzare le componenti articolari e le strutture muscolo-tendinee della regione.
Tramite la risonanza magnetica della spalla, l'ortopedico è in grado di individuare eventuali lesioni del cercine glenoideo (lesione Bankart compresa), infiammazioni, degenerazioni o lacerazioni del tendine del capo lungo del bicipite brachiale o dei tendini della cuffia dei rotatori, alterazioni dello spazio subacromiale e infiammazioni dei tessuti molli ivi inclusi.
Una risonanza magnetica classica potrebbe essere sufficiente a stilare una diagnosi di lesione Bankart; tuttavia, per una descrizione migliore della salute articolare è spesso fondamentale un'artro-risonanza magnetica con mezzo di contrasto.
La risonanza magnetica fornisce informazioni importanti e di una certa attendibilità; tuttavia, occorre precisare che la sua esecuzione ha senso se calata all'interno di un percorso diagnostico minuzioso, comprensivo di un'accurata anamnesi e un esaustivo esame obiettivo.
Terapia
Lesione Bankart: Qual è la Cura?
In genere, il trattamento iniziale di una lesione di Bankart è di tipo conservativo.
Dopodiché, segue una valutazione della terapia: se l'approccio conservativo ha apportato dei benefici sostanziali in relazione alle richieste funzionali del paziente, quest'ultimo può considerarsi riabilitato; se invece permane parte della sintomatologia dolorosa, occorre virare su un intervento terapeutico di natura chirurgica.
Il successo del trattamento conservativo dipende da svariati fattori, tra cui la gravità della lesione, la presenza di eventuali altri danni all'articolazione (es: frattura di Hill-Sachs), le particolarità anatomiche dell'individuo infortunato (ogni persona è diversa da un'altra) e la scrupolosità con cui il paziente si sottopone alla riabilitazione fisioterapica.
Lesione di Bankart: la Terapia Conservativa
Il trattamento conservativo per le lesioni Bankart si fonda su:
- Riposo dell'articolazione gleno-omerale. Talvolta, il riposo potrebbe includere l'immobilizzazione della spalla in una posizione specifica, tramite apposito tutore, per 2-4 settimane.
- Applicazione locale di ghiaccio. Serve ad attenuare l'infiammazione; è fondamentale soprattutto nella fase iniziale, quando il dolore è molto intenso.
- Assunzione al bisogno di un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS). Serve a lenire il dolore e l'infiammazione; per conoscere il FANS più adatto, è bene rivolgersi al proprio medico curante.
- Esercizi di fisioterapia. La fisioterapia gioca un ruolo fondamentale nell'arginare gli effetti delle lesioni Bankart sulla mobilità, la forza e la stabilità della spalla; inoltre, è determinante nella gestione del dolore.
La fisioterapia per le lesioni di Bankart prevede esercizi di: mobilità articolare, propriocezione scapolare, rinforzo dei muscoli stabilizzatori della scapola (trapezio medio, trapezio inferiore e romboidi) e rinforzo dei muscoli della cuffia dei rotatori.
Occorre precisare che il trattamento conservativo non ha la capacità di guarire la lesione del cercine glenoideo, ma semplicemente asseconda l'attenuazione dell'infiammazione e, tramite la fisioterapia, si focalizza nel garantire all'articolazione gleno-omerale un assetto posturale capace di limitare (per quanto possibile) gli effetti della lesione cartilaginea.
Per apprezzare i risultati del trattamento conservativo potrebbero essere necessari diversi mesi (dai 3 ai 6).
Inoltre, poiché la lesione articolare permane, è fondamentale che il paziente continui a svolgere gli esercizi riabilitativi appresi dal fisioterapista anche dopo che la condizione è sotto controllo (in quanto servono a mantenere il tono muscolare e la flessibilità della capsula articolare posteriore).
Lesione di Bankart: la Chirurgia
La chirurgia è indicata quando il trattamento conservativo dimostra di essere inefficace.
Altri fattori che potrebbe rendere indispensabile la chirurgia sono la giovane età del paziente, l'alta richiesta funzionale (gli sportivi sono pazienti con un'alta richiesta funzionale) e la gravità dell'infortunio (le lesioni più severe e/o associate ad altri danni articolari necessitano con maggiore frequenza dell'intervento chirurgico).
La tecnica chirurgica più impiegata oggi è l'artroscopia, in quanto consente di ridurre i tempi della fase post-operatoria.
Dopo l'intervento chirurgico di lesione di Bankart è previsto un periodo di riabilitazione fisioterapica della durata di alcuni mesi (dai 6 ai 12); la fase di riabilitazione ha un'importanza fondamentale nel determinare il successo dell'intervento chirurgico: essa, infatti, consta di varie tappe, che permettono al paziente di tornare con gradualità a padroneggiare tutti i movimenti della spalla, senza provare alcun dolore.
Trascurare la fisioterapia riabilitativa alza drasticamente il rischio di rendere vano l'intervento chirurgico.
Come tutte le procedure chirurgiche, anche l'operazione di lesione di Bankart presenta alcuni rischi, tra cui infezione, sanguinamento eccessivo, formazione di coaguli sanguini, rigidità articolare ecc.
Chirurgia Artroscopica per Lesione Bankart: in cosa consiste?
L'intervento in artroscopia per le lesione Bankart consiste, sostanzialmente, in un'operazione di riparazione del cercine glenoideo nel punto di rottura.
Durante la procedura, l'ortopedico si occupa di applicare alcuni miniviti, chiamate àncore, in alcuni punti strategici dell'articolazione gleno-omerale, allo scopo di cucire il tessuto fibro-cartilagineo leso e saldare l'intero cercine glenoideo.
Ovviamente, in caso di lesioni Bankart associate ad altri danni articolari e/o a fratture ossee, la riparazione chirurgica si estende anche a queste strutture lesionate.
Prognosi
Un trattamento conservativo appropriato potrebbe rivelarsi efficace ed evitare la chirurgia; pertanto, vale sempre la pena provare un simile approccio prima di rivolgersi al chirurgo.
La chirurgia per la lesione di Bankart richiede cautele non tanto perché sia poco efficace o rischiosa (rapporto rischi/benefici è senza dubbio a favore dei secondi), quanto per la fase post-operatoria, che è molta lunga e richiede una serie di accortezze che rendono i mesi della riabilitazione davvero impegnativi.