Isterectomia Totale: intervento, conseguenze e recupero
Ultima modifica 18.01.2024
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Conseguenze
  4. Quando Serve
  5. Preparazione
  6. Come si Esegue
  7. Recupero
  8. Rischi e Complicazioni
  9. Controindicazioni
  10. Risultati

Generalità

L'isterectomia totale è la procedura chirurgica finalizzata alla rimozione dell'utero e della cervice uterina.

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Talvolta associata alla rimozione delle ovaie e delle tube di Falloppio, l'isterectomia totale è indicata in presenza di: grave endometriosi, leiomiomi e fibromi uterini, adenomiosi, cancro dell'utero, cancro della cervice uterina, metrorragia persistente, prolasso uterino e dolore pelvico cronico persistente.
L'isterectomia totale è un'operazione che richiede una preparazione specifica e che, a seconda della tecnica chirurgica impiegata, impone il ricorso all'anestesia generale, epidurale o spinale.
Dopo gli interventi di isterectomia totale, è previsto un periodo di ricovero ospedaliero, a cui deve seguire un adeguato programma di recupero.  
L'isterectomia totale è un intervento di chirurgia maggiore, quindi presenta i classici rischi associati a pratiche di questo genere.

Cos'è

L'isterectomia totale è l'intervento chirurgico finalizzato alla rimozione dell'utero e della cervice uterina.
Talvolta associata alla rimozione delle ovaie e delle tube di Falloppio (salpingo-ooforectomia o salpingo-ovariectomia), l'isterectomia totale è un'operazione con importanti ripercussioni a carico della fertilità femminile: le donne sottoposte alla rimozione dell'utero e della cervice uterina, infatti, non possono più avere figli, anche se sono in piena età fertile.
L'isterectomia totale rappresenta una possibile variante della procedura di isterectomia; essa, difatti, si aggiunge all'isterectomia sopracervicale (o subtotale), che consiste nella rimozione dell'utero ma non della cervice uterina, e all'isterectomia radicale, che prevede la rimozione di utero, cervice uterina vagina e parametrio.

Cos'è la Cervice Uterina: un veloce ripasso

Conosciuta anche come collo dell'utero, la cervice uterina è la porzione inferiore dell'utero, direttamente connessa al canale vaginale.

Quanto è comune l'intervento di Isterectomia?

In Italia, secondo una statistica del 2010, le operazioni di isterectomia effettuate durante l'anno appena citato sarebbero state circa 70.000; di queste 70.000, la gran parte sono servite per risolvere miomi e problemi di metrorragia, mentre soltanto il 18% per curare il cancro dell'utero. 

Conseguenze

Cosa accade nella donna dopo l'Isterectomia Totale?

L'isterectomia totale ha diverse conseguenze:

  • Dopo l'intervento, le donne in età fertile non possono più rimanere incinte. Questa è l'implicazione più rilevante dell'isterectomia totale. Non esiste alcuna operazione inversa, in grado di ripristinare la possibilità di gravidanza.
    La perdita permanente della fertilità potrebbe causare una certa sofferenza psicologica, che può diventare anche vera e propria depressione.
  • Dopo l'intervento, le donne in età fertile non avranno più le mestruazioni, ma potrebbero manifestare ancora alcuni sintomi correlati al processo di ovulazione (per via della presenza delle ovaie). 
  • Se l'isterectomia totale è associato all'intervento di rimozione delle ovaie (ovariectomia), la donna in età fertile entrerà in menopausa prima del previsto (menopausa precoce).

L'isterectomia totale non influenza la vita sessuale della donna.
L'intervento non protegge dalle malattie a trasmissione sessuale.

Quando Serve

Quando è Indicata l'Isterectomia Totale?

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I medici ricorda al isterectomia totale quando devono curare:

Preparazione

Come prepararsi all'Isterectomia Totale?

Prima di un intervento di isterectomia totale, sono previsti:

  1. Una visita medica accurata, in occasione della quale il medico che effettuerà l'intervento conosce la candidata paziente, ne apprende problematiche e storia clinica (es: presenza di allergie, farmaci assunti, stato di salute generale, presenza di malattie croniche ecc.), e la mette al corrente di tutti i dettagli dell'intervento, in particolare le regole da rispettare in modo scrupoloso prima della procedura, affinché quest'ultima si svolga per il meglio;
  2. Una serie di esami diagnostici, quali analisi del sangue, elettrocardiogramma, esame delle urine ecc., i quali servono a chiarire lo stato di salute della candidato paziente e accertare che quest'ultima sia idonea a sottoporsi a un intervento chirurgico.

Indicazioni pre-operatorie

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Per istruzioni pre-operatorie s'intende quell'insieme di indicazioni che un paziente deve avere l'accortezza di seguire, nei giorni precedenti una certa procedura chirurgica.
Nel caso dell'isterectomia totale, le istruzioni pre-operatorie consistono in:

  • Smettere di fumare (ciò ha senso, chiaramente, se il paziente è un fumatore). Il fumo di sigaretta aumenta il rischio che le incisioni chirurgiche vadano incontro a infezione; inoltre, altera l'afflusso di sangue alla pelle, il che comporta un rallentamento della rimarginazione delle suddette incisioni.
    Secondo gli esperti del settore, i pazienti fumatori dovrebbero dare avvio all'astensione dal fumo almeno 2 settimane prima dell'intervento e attuarla fino ad almeno 2 settimane dopo l'operazione.
  • Interrompere temporaneamente, a partire da pochi giorni prima dell'isterectomia totale, qualsiasi terapia farmacologica che alteri il normale processo di coagulazione del sangue (quindi, sospendere eventuali trattamenti a base di aspirina, warfarineparina ecc.).
  • Presentarsi, nel giorno della procedura, a digiuno completo da almeno 8 ore. Ciò vuol dire che, se l'isterectomia totale è prevista al mattino, l'ultimo pasto concesso alla paziente è la cena del giorno precedente l'operazione.
    Il digiuno rientra nelle istruzioni pre-operatorie di qualsiasi intervento chirurgico che, come l'isterectomia totale, preveda una pratica anestetica tra l'anestesia generale, l'anestesia epidurale e l'anestesia spinale.
  • Chiedere a un parente o un amico stretto il suo supporto nel giorno della procedura, soprattutto per quanto concerne il rientro a casa, una volta terminata l'operazione.

Come si Esegue

L'intervento di isterectomia totale comprende sostanzialmente due fasi: una prima fase dedicata all'anestesia della paziente e una seconda fase riservata alla rimozione dell'utero e della cervice uterina (in altre parole all'operazione vera e propria).

È da segnalare che, in presenza di determinate condizioni, alla rimozione dell'utero e della cervice uterina i medici devono aggiungere la rimozione delle tube di Falloppio e delle ovaie (isterectomia totale abbinata a salpingo-ooforectomia); di conseguenza, in questi frangenti, l'operazione diviene più complessa e chiaramente più lunga.

Anestesia

La pratica dell'anestesia da inizio, di fatto, all'isterectomia totale.
L'anestesia rappresenta un passaggio obbligato, in quanto permette alla paziente di non avvertire dolore durante l'intervento di rimozione dell'utero e della cervice uterina.

Il tipo di anestesia adottato varia in funzione della tecnica chirurgica che il medico curante impiegherà nella fase successiva, per la rimozione dell'utero e della cervice uterina. 
Tra i tipi di anestesia adottabili per un'isterectomia totale figurano: l'anestesia generale, l'anestesia spinale e l'anestesia epidurale.

L'esecuzione dell'anestesia spetta a un anestesista, ossia un medico specializzato in Anestesiologia e Rianimazione.

L'anestesia generale comporta l'addormentamento della paziente per tutta la durata dell'intervento.
Durante gli interventi in anestesia spinale o epidurale, invece, la paziente rimane cosciente per tutta la durata dell'operazione.

Rimozione di Utero e Cervice Uterina

Attualmente , esistono 3 tecniche chirurgiche per eseguire la rimozione dell'utero e della cervice uterina: la tecnica per via addominale (isterectomia totale addominale), la tecnica per via vaginale (isterectomia totale vaginale) e la tecnica laparoscopica (isterectomia totale laparoscopica o isterectomia totale in laparoscopia).

Per approfondire: Laparoscopia: Cos'è nei dettagli

La scelta della tecnica chirurgica per la rimozione dell'utero alla cervice uterina spetta al medico che eseguirà l'intervento; tale scelta dipende fondamentalmente dalla capacità della paziente di tollerare o meno, dal punto di vista fisico, un certo tipo di procedura. 

La figura medica specificatamente preparata a realizzare la fase cruciale dell'isterectomia totale – ossia la rimozione di utero e cervice uterina – è il ginecologo.

Per approfondire: Ginecologo: Chi è e Quando Contattarlo
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Isterectomia Totale addominale

In occasione degli interventi di isterectomia totale addominale, il ginecologo effettua la rimozione di utero e cervice uterina attraverso un'incisione di circa 10 centimetri in sede addominale da lui stesso praticata.

Alla rimozione di utero e cervice uterina, seguono, nell'ordine, la riparazione dei muscoli addominali, la chiusura dell'incisione tramite punti di sutura e il bendaggio dell'area operata.

A causa delle dimensioni dell'incisione chirurgica, l'isterectomia totale addominale non è soltanto la tecnica chirurgica più invasiva (delle tre possibili), ma anche quella a più alto rischio di effetti avversi.

Trattandosi di un'operazione invasiva, l'isterectomia totale addominale richiede la pratica dell'anestesia generale.

Isterectomia Totale vaginale

Durante le operazioni di isterectomia totale vaginale, il ginecologo asporta utero e cervice uterina, attraverso un'incisione da lui stesso eseguita a livello della superficie superiore del canale vaginale.  

Alla rimozione degli organi seguono, ovviamente, la cucitura della ferita chirurgica, attraverso l'applicazione di appositi punti di sutura e una sorta di bendaggio interno.

Eseguibile sia in anestesia generale che in anestesia spinale o epidurale, l'isterectomia totale vaginale è una soluzione meno invasiva rispetto all'isterectomia totale addominale.

Lo sapevi che…

Talvolta, i ginecologi effettuano isterectomia totale vaginale servendosi degli strumenti impiegati nel corso degli interventi di isterectomia totale laparoscopica; in tale circostanza, l'isterectomia totale vaginale prende il nome di isterectomia totale vaginale laparoscopica-assistita.

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Isterectomia totale laparoscopica

Durante gli interventi di isterectomia totale laparoscopica, il ginecologo accede agli organi da rimuovere attraverso 3 piccole incisioni (non superiori a centimetro), che egli pratica a livello addominale, e l'impiego di piccoli strumenti chirurgici (chiaramente, delle dimensioni delle suddette incisioni), tra cui il cosiddetto laparoscopio.

All'asportazione degli organi seguono, come nei casi precedenti, la chiusura delle incisioni tramite punti di suture e il bendaggio delle ferite.

Eseguibile sia in anestesia generale che in anestesia spinale o epidurale, l'isterectomia totale in laparoscopia è una soluzione minimamente invasiva: essa, infatti, permette di eseguire l'asportazione dell'utero e della cervice uterina senza il ricorso a grandi incisioni.

La minima invasività dell'isterectomia totale laparoscopica comporta una riduzione importante dei tempi di ricovero e di recupero post-operatorio.

Sfortunatamente, l'isterectomia totale laparoscopica presenta un limite: non è eseguibile su tutte le pazienti che necessitano della rimozione dell'utero e della cervice uterina.

È da segnalare che, oggi, per gli interventi isterectomia totale laparoscopica, le strutture ospedaliere più all'avanguardia mettono a disposizione del proprio personale medico un robot, il quale garantisce maggiore precisione e un'ulteriore minore invasività (isterectomia totale robotica).   

Simile a una cannuccia per bere e fornito di una telecamera e una fonte luminosa a un'estremità, il laparoscopio è uno strumento chirurgico moderno, che i medici impiegano per orientarsi all'interno dell'addome quando devono praticare un qualche intervento di chirurgia.

Quanto dura l'Isterectomia Totale?

Un'isterectomia totale può durare da 1 a 3 ore.
Sulla durata dell'isterectomia totale incidono la tecnica chirurgica utilizzata e l'eventuale esecuzione di altre operazioni, come la rimozione delle tube di Falloppio e delle ovaie (salpingo-ovariectomia).

Recupero

Alla conclusione degli interventi di isterectomia totale, è previsto il ricovero in ospedale; la durata di tale ricovero dipende dall'invasività della tecnica chirurgica impiegata: tecniche chirurgiche più invasive comportano un ricovero ospedaliero più lungo.

Al termine del ricovero, le donne sottoposte a isterectomia totale devono attenersi un programma di recupero, che prevede sostanzialmente il riposo da attività stancanti e sedute di fisioterapia specifica (sono focalizzate sul rinforzo del pavimento pelvico).

Sensazioni Post-Operatorie

Dopo l'isterectomia totale e una volta svaniti gli effetti dell'anestesia, la paziente avvertirà dolore alla zona operata; tale sensazione è tanto più intensa, quanto più invasiva è stata la tecnica chirurgica impiegata (questo vuol dire, per esempio, che l'isterectomia totale addominale produrrà un dolore più intenso dell'isterectomia totale laparoscopica).

Qualora l'isterectomia totale abbia previsto l'anestesia generale, è molto probabile che la paziente manifesti, al risveglio, i classici sintomi della suddetta pratica anestetica, ossia: stanchezza, confusione, mancanza di equilibrio, lentezza nei riflessi e mal di testa.

Ricovero: Durata e altri dettagli

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  • Dopo gli interventi di isterectomia totale addominale, il ricovero ospedaliero previsto dura di norma 3-7 giorni
  • Dopo un'isterectomia totale vaginale, il ricovero ospedaliero previsto dura generalmente 2-4 giorni.
  • Dopo le operazioni di isterectomia totale laparoscopica, il ricovero ospedaliero previsto ha una durata canonica di 2-3 giorni.

È da segnalare che il ricovero ospedaliero successivo a un isterectomia totale prevede, per la paziente, l'istallazione di un catetere vescicale, il collegamento a una flebo, la somministrazione di antidolorifici (se la paziente lamenta dolore) e, in caso di isterectomia totale addominale, l'ulteriore collegamento a un tubo di drenaggio addominale (quest'ultimo serve a evitare l'accumulo di sangue laddove il medico ha praticato l'incisione).

Rimozione Punti di Sutura: quando avviene?

Dopo un'isterectomia totale, la rimozione dei punti di sutura avviene, di norma, 5-7 giorni dopo l'intervento.
È possibile che tale tempistica si allunghi, nel caso in cui il medico ritenga che sia prematura la rimozione delle suture.

Tempi di Recupero

I tempi di recupero di un'isterectomia totale variano in funzione della tecnica chirurgica impiegata per asportare utero e cervice uterina.
In linea generale, più la tecnica chirurgica è invasiva e più i tempi di recupero si allungano:  

  • In caso di isterectomia totale addominale, il recupero completo avviene generalmente nel giro di 6-8 settimane.
  • In caso di isterectomia totale vaginale, il recupero completo avviene dopo 5-6 settimane.
  • Infine, in caso di isterectomia totale laparoscopica, il recupero completo avviene in un arco di tempo pari a 4-5 settimane.

Cosa Fare e Non Fare durante il Recupero?

Durante il recupero da un intervento di isterectomia totale, la paziente deve:

  • Stare a riposo, senza però eccedere. A tal proposito, i medici tendono a consigliare di effettuare qualche camminata, anche nell'ambiente domestico, al fine di evitare le spiacevoli complicanze vascolari dell'eccessiva immobilità (trombosi venosa profonda).
  • Evitare di sollevare oggetti pesanti per almeno 4 settimane. La ripresa di tutte quelle attività che richiedono un certo sforzo deve avvenire in modo graduale.
  • Evitare di guidare fintanto che si prova dolore.
  • Evitare di affrontare viaggi prima che siano trascorse 3 settimane dall'intervento.
  • Evitare l'attività sportiva nelle prime 4-6 settimane successive all'operazione.
  • Evitare di avere rapporti sessuali nelle 6 settimane successive al isterectomia totale.

A ciò, è doveroso aggiungere che la paziente può riprendere la normale dieta fin da subito e fare il bagno, a patto che abbia cura di lavare con delicatezza l'area operata (N.B: in caso di isterectomia totale vaginale è assolutamente da evitare il lavaggio interno della vagina).

Rischi e Complicazioni

L'isterectomia totale è una pratica sicura; è doveroso però ricordare che si tratta pur sempre di un intervento di chirurgia maggiore, pertanto in quanto tale presenta un piccolo margine di rischio non eliminabile.

Isterectomia Totale: rischi ed effetti indesiderati

Tra i rischi dell'isterectomia totale, figurano:

  • Le complicazioni associate all'impiego dell'anestesia generale (reazione allergica all'anestetico, danno nervoso e morte);
  • Sanguinamento post-operatorio;
  • Sviluppo di infezioni a livello delle ferite chirurgiche;
  • Formazione di coaguli sanguigni anomali.
  • Le complicanze specifiche dell'isterectomia totale, tra cui: danno a uno degli organi localizzate vicino all'utero (ureteri, vescica e intestino), prolasso vaginale e fistola vaginale.

Lo sapevi che…

La morte dovuta alla pratica dell'anestesia generale è un fenomeno che riguarda 1 individuo ogni 100.000-200.000 persone; quindi è molto raro.

Controindicazioni

Isterectomia totale presenta alcune controindicazioni; nello specifico, tali controindicazioni sono:

  • Eccessiva grandezza dell'utero (il limite massimo è un utero del peso di 280 grammi);
  • Storia di precedenti interventi all'addome o in sede pelvica;
  • Presenza di un cancro dell'utero o della cervice uterina in fase estremamente avanzata.

Risultati

L'isterectomia totale è un intervento che, in genere, assicura i risultati sperati.

Tuttavia, è importante segnalare che, in presenza di condizioni maligne come il cancro all'utero o alla cervice uterina, il buon esito della procedura dipende anche da altri fattori, come la tempestività della diagnosi.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza