Ultima modifica 18.01.2020

Generalità

L'Holter cardiaco è un tipo di elettrocardiogramma che consente un monitoraggio costante del ritmo e dell'attività elettrica del cuore, in un arco di tempo della durata canonica di 24-48 ore.

L'esame - noto anche come ECG Holter o elettrocardiogramma dinamico secondo Holter - sfrutta un apposito strumento a batteria, denominato elettrocardiografo portatile.
Elettrocardiogramma HolterL'Holter cardiaco è un esame diagnostico progettato, principalmente, per individuare tutte quelle alterazioni del ritmo cardiaco a comparsa sporadica e discontinua.
All'occorrenza, l'indagine permette anche di valutare l'efficacia di un trattamento farmacologico, intrapreso per un certo disturbo cardiaco, o il funzionamento di dispositivi (pacemaker, defibrillatore cardioverter ecc.) precedentemente impiantati nel cuore del paziente esaminato.
L'installazione dell'elettrocardiografo portatile è una procedura veloce e indolore, che prevede l'applicazione sul torace di alcune placche metalliche, chiamate elettrodi.

Cos'è l'ECG?

Breve riepilogo di cos'è l'elettrocardiogramma di base

L'elettrocardiogramma di base, o ECG di base o ECG a riposo, è un test diagnostico di tipo strumentale, che registra e riporta graficamente, su un foglio di carta millimetrata, il ritmo e l'attività elettrica del cuore.
Lo strumento per l'elettrocardiogramma di base, avente la doppia funzione di registrazione e costruzione grafica della funzione cardiaca, è un dispositivo computerizzato noto come elettrocardiografo.
Elementi fondamentali al corretto funzionamento dell'elettrocardiografo sono gli elettrodi, i quali sono dei veri e propri registratori del ritmo e dell'attività elettrica del cuore.
Un tipico elettrocardiogramma di base dura pochi minuti.
Il medico a cui spetta, di solito, l'interpretazione del grafico risultante da un ECG di base è un cardiologo, ossia un medico specializzato in cardiologia.

Cos'è l'Holter cardiaco?

L'Holter cardiaco è un particolare tipo di elettrocardiogramma che, grazie all'impiego di un elettrocardiografo portatile a batteria, permette di monitorare la funzione cardiaca - quindi ritmo e attività elettrica del cuore - nell'arco di un certo periodo di tempo, solitamente 24-48 ore.

ALTRI NOMI DELL'HOLTER CARDIACO

I cardiologi possono riferirsi all'Holter cardiaco in vari modi, tutti ugualmente corretti, tra cui: ECG Holter, elettrocardiogramma secondo Holter ed elettrocardiogramma dinamico secondo Holter.

Usi

L'idea di realizzare un elettrocardiografo portatile, che registri la funzione cardiaca per un certo numero di ore consecutive, nasce dalla necessità di individuare quelle alterazioni della conduzione elettrica del cuore discontinue, a comparsa sporadica, che un ECG di base fatica ad evidenziare (di solito per problemi di tempistica).
Detto ciò, l'Holter cardiaco rappresenta uno strumento diagnostico ideale per le aritmie cardiache, che hanno la particolarità di "andare e venire".


Breve ripasso delle aritmie cardiache

Un'aritmia cardiaca è un'alterazione del normale ritmo cardiaco (ritmo sinusale).
Il normale ritmo cardiaco di un essere umano adulto ha una frequenza di contrazione a riposo compresa tra i 60 e i 100 battiti per minuto.
In presenza di un'aritmia, questa frequenza può variare in maniera decisa, rendendo il ritmo cardiaco più veloce, più lento, irregolare e/o a intensità variabile.
Esistono numerosi tipi diversi di aritmie. Tra i tipi più diffusi e noti, rientrano: la tachicardia sinusale, la bradicardia sinusale, la fibrillazione atriale, il flutter atriale e la fibrillazione ventricolare.

ALTRI USI

Oltre che per l'individuazione delle aritmie cardiache, i cardiologi ricorrono all'esecuzione di un Holter cardiaco allo scopo di valutare:

  • Il funzionamento di un pacemaker o un defibrillatore cardioverter impiantabile, nei soggetti che ne sono ovviamente portatori.
  • Gli effetti di un trattamento farmacologico per la risoluzione di un problema cardiaco.

Preparazione

Per quanto concerne la fase di preparazione, l'Holter cardiaco prevede alcune semplici istruzioni, che il medico comunica, in genere, il giorno stesso della procedura diagnostica.
La prima importante istruzione consiste nell'evitare la rimozione accidentale o volontaria dell'elettrocardiografo portatile durante tutta la durata dell'esame. Questo comporta il divieto di praticare attività come per esempio lavarsi.
La seconda importante istruzione è tenere un diario, in cui riportare i momenti della giornata e le attività che hanno indotto eventuali episodi di palpitazione, dolore al torace, dispnea e/o vertigine (N.B: sono i sintomi più comuni che avvertono le persone con un'alterazione della conduzione elettrica del cuore). Grazie al diario, i cardiologi riescono a stilare una diagnosi finale più precisa.
La terza importante istruzione è condurre una vita normale, dedicandosi senza pensieri alle normali attività di tutti i giorni. Eventuali variazioni, infatti, potrebbero falsare i risultati dell'esame.
La quarta e ultima importante istruzione è una misura precauzionale, che dice di mantenersi distanti da metal detector, forni a microonde, coperte elettriche, rasoi elettrici, spazzolini elettrici, telefoni cellulari, computer ecc, per tutta la durata dell'esame. Si tratta di una precauzione priva di un comprovato fondamento scientifico, in quanto nessuno studio ha finora dimostrato in maniera inequivocabile che i suddetti oggetti e strumenti di uso quotidiano interferiscano con il corretto funzionamento dell'Holter cardiaco.

Procedura

In genere di competenza di un assistente del medico cardiologo, l'installazione dell'elettrocardiografo portatile è una procedura semplice, veloce e indolore, che prevede l'applicazione di una serie di elettrodi (gli elementi registratori) in vari punti del torace.
Gli elettrodi per un Holter cardiaco (e in generale per un qualsiasi tipo di elettrocardiogramma) sono delle placche metalliche, situate alle estremità di cavi che le collegano all'elettrocardiografo portatile. A garantire una buona tenuta degli elettrodi sulla pelle possono essere dei cerotti adesivi, che contornano le placche metalliche, oppure un gel colloso.
Una volta applicati gli elettrodi, l'assistente del medico cardiologo fornisce il paziente di una comoda borsa a tracolla, in cui riporre l'elettrocardiografo portatile.
Dal punto di vista strettamente procedurale, l'Holter cardiaco è suddivisibile in due fasi consecutive:

  • La fase di registrazione del ritmo e dell'attività elettrica del cuore. È la prima delle due fasi  e va da quando l'assistente del medico cardiologo installa e aziona l'elettrocardiografo portatile a quando lo stesso assistente o un suo collega lo rimuove.
    In questa fase, lo strumento registra e salva in una memoria interna la funzione cardiaca del paziente.
  • La fase di traduzione grafica di quanto registrato nella fase precedente. È la fase che porta all'ottenimento, su un foglio di carta millimetrata, del cosiddetto tracciato elettrocardiografico. Un generico tracciato elettrocardiografico possiede alcuni tratti caratteristici, che si ripetono a intervalli più o meno regolari e che prendono il nome di onde.
    L'aspetto delle onde e la distanza tra di loro sono gli elementi del tracciato che permettono ai cardiologi di interpretare lo stato di salute del cuore sotto esame.
    Per la fase di traduzione grafica, occorre un dispositivo computerizzato, capace di estrapolare i dati di registrazione presenti nell'elettrocardiografo portatile.

Durante la fase di registrazione, il paziente deve fare attenzione a non urtare o muovere eccessivamente il dispositivo e a non staccare gli elettrodi.


Curiosità: se il paziente sotto esame è un uomo con un torace particolarmente ricco di pelo, l'assistente del medico cardiologo provvede a radere la suddetta zona anatomica, per evitare il rischio di un distacco prematuro degli elettrodi.

HOLTER CARDIACO DI LUNGA DURATA

Gli elettrocardiografi portatili moderni possiedono batterie la cui capacità di durata è di anche una settimana.
Talvolta, in casi particolari, i cardiologi sfruttano questa capacità di durata così lunga e monitorano la funzione cardiaca di un paziente per più di 48 ore, fino ad anche 7 giorni.

CHE COSA FARE PERCHÉ TUTTO FUNZIONI PER IL MEGLIO

Di seguito, si riporta un riepilogo puntato di tutto ciò che garantisce il buon esisto dell'Holter cardiaco:

  • Evitare di bagnare l'elettrocardiografo e/o gli elettrodi. In genere, il personale medico consiglia di farsi una doccia poco prima di recarsi nel centro ospedaliero in cui avverrà l'installazione dello strumento di misura.
  • Prima dell'esame non applicare sulla cute del torace alcun tipo di lozione o crema per la pelle.
  • Durante la procedura, evitare tutte quelle attività che potrebbero danneggiare l'elettrocardiografo o indurre il distacco degli elettrodi. Quindi, i medici sconsigliano le attività sportive e le attività lavorative particolarmente movimentate.
  • Evitare contatti ravvicinati con oggetti che emettono campi magnetici o elettrici.
    Allo stesso modo evitare la frequentazione di luoghi caratterizzati da campi magnetici o campi elettrici.

Rischi

L'Holter cardiaco è una procedura sicura e non invasiva, il cui inconveniente principale consiste nella possibilità che la rimozione degli elettrodi determini arrossamento e gonfiore cutaneo (ovviamente nella zona d'applicazione).


Nota importante: gli elettrodi utilizzati per la registrazione del ritmo e dell'attività elettrica del cuore non emettono elettricità, pertanto il paziente non corre alcun rischio di ricevere scariche elettriche.

Risultati

Disponibili di solito nel giro di qualche giorno, i risultati di un Holter cardiaco sono il frutto dell'interpretazione, da parte del cardiologo, delle caratteristiche onde del tracciato elettrocardiografico.
L'Holter cardiaco è uno strumento che coglie in maniera soddisfacente qualsiasi disturbo del ritmo cardiaco, quando questo ha luogo durante l'esame.
In base al tipo di disturbo individuato con l'Holter cardiaco, il cardiologo stabilisce qual è il passo successivo: se ricorrere ad altri esami diagnostici o se iniziare un determinato trattamento.

INCONVENIENTI E SOLUZIONI

In alcuni casi, ciò che emerge da un Holter cardiaco non è sufficiente a stilare una diagnosi corretta di un disturbo cardiaco.
Infatti, se nelle 24-48 ore della procedura diagnostica, il cuore del paziente non manifesta le alterazioni sospettate in base all'esame obiettivo e all'anamnesi, il tracciato elettrocardiografico risulta privo di anomalie significative.
In tali frangenti, la soluzione consiste generalmente nel ripetere l'esame con una durata più lunga (superiore alle 48 ore) oppure nel ripeterlo a distanza di qualche settimana.
In tutti quei casi in cui, durante la procedura diagnostica, il paziente soffre di un disturbo del ritmo cardiaco, l'elettrocardiografo portatile coglie tale disturbo e lo riporta nel tracciato.

HOLTER CARDIACO, PACEMAKER E FARMACI PER I DISTURBI CARDIACI

Nella valutazione del funzionamento di un pacemaker o di un defibrillatore cardioverter impiantabile, l'Holter cardiaco mostra se i suddetti dispositivi elettronici, impiegati per la normalizzazione dei ritmo cardiaco, stanno funzionando bene oppure no.
In modo simile, nella valutazione di un trattamento farmacologico per un disturbo cardiaco, l'Holter cardiaco evidenzia se il farmaco in uso è efficace o richiede una modifica nelle dosi.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza