Generalità
La gastrite cronica è un processo infiammatorio, a comparsa lenta e progressiva, a carico della parete interna dello stomaco (o mucosa gastrica interna).
A scatenare il fenomeno della gastrite cronica sono l'indebolimento dello strato di muco e bicarbonato (adibito alla protezione della mucosa gastrica interna), e la contemporanea attività erosiva dei succhi digestivi acidi (prodotti alla stessa mucosa per la digestione dei cibi).
I principali fattori favorenti la gastrite cronica sono le infezioni da Helicobacter Pylori.
Per una diagnosi precisa, occorrono diversi test, tra cui: l'esame obiettivo, l'anamnesi, un esame delle feci, un'analisi del sangue e un'endoscopia.
Il trattamento comprende una terapia causale, una terapia farmacologica volta a ridurre/limitare l'acidità dello stomaco e, infine, l'adozione di un piano dietetico ad hoc.
Cos'è la gastrite cronica?
La gastrite cronica è un processo infiammatorio a carico della parete interna dello stomaco, che s'instaura lentamente nel tempo.
Si contrappone alla gastrite acuta, che è invece l'infiammazione della parete dello stomaco a comparsa rapida e improvvisa.
LA PARETE INTERNA DELLO STOMACO
Orientata verso il lume gastrico, la parete interna dello stomaco, o mucosa gastrica interna, è suddivisibile in tre strati: epitelio, lamina propria e muscolaris mucosae.
- L'epitelio è lo strato più superficiale e ha il compito di secernere muco e bicarbonato (muco e bicarbonato hanno funzione protettiva).
- La lamina propria è lo strato intermedio e ospita un'ampia rete di ghiandole, deputate alla secrezione dei succhi digestivi acidi necessari al processo di digestione dei cibi.
Se non ci fossero il muco e il bicarbonato secreti dall'epitelio di superficie, questi succhi digestivi acidi recherebbero gravi danni alla parete interna dello stomaco, in quanto il loro livello di acidità è assai elevato. - Infine, la muscolaris mucosae, detta anche lamina muscolaris mucosae, è lo strato più interno (quindi "più distante" dal lume"), formato da cellule di tipo muscolare con l'importante compito di assicurare all'intera mucosa gastrica una certo grado di movimento (peristalsi).
I lettori interessati ad approfondire l'anatomia e la fisiologia della mucosa gastrica possono consultare l'articolo presente qui.
Cause
A causare la comparsa di una gastrite cronica sono l'indebolimento dello strato di muco e bicarbonato e la contemporanea attività erosiva dei succhi digestivi acidi, prodotti per la digestione dei cibi.
In sostanza, quindi, le cause di gastrite cronica sono da ricercarsi in tutti quei processi che compromettono la produzione di muco e bicarbonato, da parte dell'epitelio di superficie; con la compromissione della produzione di muco e bicarbonato, i succhi digestivi acidi sono liberi di danneggiare la parete interna dello stomaco e provocarne l'erosione.
FATTORI FAVORENTI O FATTORI DI RISCHIO
Le tipiche condizioni favorenti la gastrite cronica sono:
- Le infezioni sostenute dal batterio Helicobacter Pylori. Questo agente batterico vive all'interno dello stomaco (ne sopporta molto bene il clima acido presente) e, in genere, non provoca alcun tipo di disturbo.
Può diventare pericoloso per la salute dell'essere umano, nel momento in cui le difese immunitarie dell'organismo ospite perdono di efficacia e lasciano libero spazio alla colonizzazione batterica.
L'infezione da Helicobacter Pylori è, con molta probabilità, il principale fattore di rischio della gastrite cronica e tra le più importanti condizioni favorenti l'ulcera peptica, una lesione grave e circoscritta della mucosa dell'apparato digerente.
Ad elevare il rischio di un'infezione da Helicobacter Pylori possono essere una certa predisposizione familiare al suddetto problema, il fumo di sigaretta e lo stress severo. - L'uso prolungato di determinati farmaci, tra cui l'aspirina e i FANS (ibuprofene, naprossene ecc). A seguito del loro cattivo utilizzo, questi medicinali pregiudicano la produzione di muco e bicarbonato.
- L'abuso prolungato di alcol. Le sostanze alcoliche irritano l'epitelio di superficie, di conseguenza ne risulta pregiudicata anche la produzione di muco e bicarbonato.
- Una dieta avente l'effetto indesiderato di elevare il tasso di acidità dello stomaco.
Una dieta siffatta consiste, in genere, nel largo consumo eccessivo di: grassi, oli sottoposti a cottura, agrumi e caffè. - L'insufficienza renale.
- Alcune infezioni virali, come per esempio l'AIDS, e alcune infezioni da parassiti (parassitosi).
- Lo stress intenso, che alcune particolari situazioni della vita possono provocare.
Per esempio, eventi assai stressanti per l'essere umano, capaci di indurre disturbi come una gastrite cronica, sono le operazioni di chirurgia maggiore, gli infortuni gravi, la malattie di lunga durata ecc. - Il reflusso biliare. Il reflusso biliare è la risalita della bile dal duodeno allo stomaco e, nei casi più gravi, anche allo stomaco.
- L'età avanzata. A seguito del processo di invecchiamento, l'epitelio di superficie della parete interna dello stomaco tende a deteriorarsi e a produrre sempre meno muco e bicarbonato.
- Le malattie autoimmuni che interessano il tratto gastrointestinale (es: morbo di Crohn). Le malattie autoimmuni sono condizioni morbose caratterizzate da una risposta esagerata e impropria del sistema immunitario.
Per ragioni poco chiare, negli individui con una malattia autoimmune, gli elementi che costituiscono il sistema immunitario (per lo più cellule e glicoproteine) aggrediscono tessuti e organi perfettamente sani, recandovi danni anche molto gravi.
Sintomi e Complicazioni
Per approfondire: Sintomi Gastrite
La gastrite cronica è una condizione che, in alcuni soggetti, è sintomatica, mentre in altri individui è priva di manifestazioni cliniche evidenti (gastrite cronica asintomatica).
I tipici sintomi della gastrite cronica sintomatica sono: dolore alla parte alta dello stomaco, senso di pienezza, nausea, vomito, eruttazione, mancanza di appetito, perdita di peso e indigestione (o cattiva digestione).
COMPLICANZE DELLA GASTRITE CRONICA
Nei casi più gravi, la gastrite cronica può determinare: episodi di emorragia gastrointestinale, feci nere e dolore persistente allo stomaco.
- Vomito con sangue (ematemesi)
- Perdite di sangue dal retto
- Sangue nelle feci
QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?
Un individuo dovrebbe contattare il proprio medico curante, quando soffre dei sintomi sopra riportati per più di una settimana.
In caso di complicanze, è bene recarsi immediatamente presso il più vicino centro medico-ospedaliero e sottoporsi a tutte le cure previste.
Diagnosi
In genere, l'iter diagnostico per l'individuazione di una gastrite cronica e delle cause che l'hanno indotta comincia con una accurato esame obiettivo e un'attenta anamnesi. Quindi, prosegue con un test per l'Helicobacter Pylori(il fattore favorente più comune), le analisi del sangue e un esame delle feci. Infine, termina con un'endoscopia.
In determinate circostanze, i medici potrebbero prescrivere anche l'esecuzione di una radiografia dell'apparato digerente con mezzo di contrasto al solfato di bario.
Una diagnosi accurata della gastrite cronica e dei fattori favorenti permette di pianificare una terapia adeguata ed efficace.
ESAME OBIETTIVO E ANAMNESI
L'esame obiettivo è l'insieme di manovre diagnostiche, effettuate dal medico, per verificare la presenza o assenza, nel paziente, dei segni indicativi di una condizione anomala.
L'anamnesi è la raccolta e lo studio critico dei sintomi e dei fatti d'interesse medico, denunciati dal paziente o dai suoi familiari.
Esame obiettivo e anamnesi sono il primo tassello per una diagnosi corretta di gastrite cronica.
TEST PER L'HELICOBACTER PYLORI
Esistono tre modi diversi per individuare la presenza di Helicobacter Pylori: attraverso un esame del sangue, attraverso un esame delle feci e attraverso il cosiddetto breath test (o test del respiro).
I lettori interessati ad approfondire le metodiche di diagnosi dell'Helicobacter Pylori possono consultare l'articolo presente qui.
ENDOSCOPIA
Prevede l'utilizzo di un strumento di forma tubulare, dotato di una telecamera a un'estremità e predisposto per la sua introduzione nella bocca.
La telecamera è collegata a un monitor esterno, sul quale proietta ciò che visiona all'interno del corpo umano.
L'endoscopia è estremamente utile per almeno due motivi:
- Rileva eventuali segni d'infiammazione
- Permette la raccolta di pezzi di tessuto, dalla parete interna dello stomaco, allo scopo di praticarvi una biopsia. Per il prelievo di pezzi di tessuto, è necessario che lo strumento sia dotato di un elemento raccoglitore apposito (una sorta di piccolo scalpello).
Trattamento
In genere, il trattamento della gastrite cronica comprende una terapia focalizzata alla cura delle cause/fattori favorenti (terapia causale), una terapia farmacologica volta a ridurre/limitare l'acidità dello stomaco e, infine, l'adozione di un piano dietetico che non determini un'eccessiva produzione di succhi digestivi acidi da parte della mucosa gastrica.
TERAPIA CAUSALE
La terapia causale varia in base a ciò che il medico curante ha individuato come fattore o fattori scatenanti della gastrite cronica.
Per esempio, se dai vari test diagnostici emergesse che all'origine della sintomatologia è presente un'infezione da Helicobacter Pylori, la terapia causale consisterebbe in una cura a base di antibiotici.
TERAPIA FARMACOLOGICA
I tipici farmaci per la gastrite cronica (a prescindere dai fattori favorenti, riscontrati in corso di diagnosi) consistono in:
- Antiacidi. Sono utili a tamponare l'acidità gastrica (cioè l'acidità dello stomaco) e ad alleviare i disturbi legati a una cattiva digestione (es: bruciore di stomaco).
Spesso, i medici associano la loro somministrazione a una somministrazione di anti-H2 o inibitori di pompa protonica.
Esempi classici di antiacidi indicati in caso di gastrite cronica sono l'idrato di magnesio e l'idrossido di alluminio. - Anti-H2 (o antagonisti dei recettori H2). Hanno l'effetto di ridurre la produzione di succhi digestivi acidi, da parte dello stomaco.
Un tipico anti-H2, usato in caso di gastrite cronica, è la ranitidina. - Inibitori di pompa protonica (IPP). Agiscono in modo molto simile agli antagonisti dei recettori H2, quindi riducono la produzione di secrezioni acide nello stomaco.
I tipici IPP somministrati in caso gastrite cronica sono il pantoprazolo e il lansoprazolo.
DIETA: PRINCIPALI CONSIGLI
I cibi da evitare in presenza di gastrite cronica sono i fritti (che contengono un'alta percentuale di grasso), i cibi grassi, i succhi d'agrumi, il caffè e gli alcolici, mentre gli alimenti raccomandati sono: tutte le verdure, la frutta (fatta eccezione per gli agrumi, ovviamente), i prodotti alimentari a basso contenuto di grassi, le carni magre (es: carne di pollo o di tacchino), la pasta e il riso (N.B: pasta e riso preparati, ovviamente, in maniera "leggera").
Il controllo della dieta può avere effetti benefici inaspettati, per questo motivo i medici raccomandano di porvi sempre notevole attenzione.
Prognosi
La prognosi in caso di gastrite cronica dipende dalla curabilità del o dei fattori favorenti e da quanto precocemente hanno avuto inizio i trattamenti.
Infatti, una gastrite cronica, le cui condizioni favorenti sono facilmente curabili, ha una prognosi migliore di una gastrite cronica caratterizzata da condizioni favorenti poco trattabili o di una forma di gastrite cronica curata in ritardo.
RICADUTE: CHI È PIÙ A RISCHIO?
La gastrite cronica è una condizione che, seppur trattata a dovere, può ripresentarsi a distanza di qualche tempo.
Il rischio di ricadute (o recidive) è maggiore nei pazienti che, dopo la guarigione, tendono a porre meno attenzione alla dieta e ricominciano con le assunzioni dei cibi "proibiti" o "sconsigliati", durante la fase di trattamento.
Prevenzione
Evitare l'assunzione di cibi che stimolano la produzione di succhi digestivi acidi, limitare il consumo di alcol, assumere i FANS e l'aspirina solo quando strettamente necessario e imparare a controllare lo stress sono i principali accorgimenti preventivi, che i medici consigliano per ridurre il rischio di gastrite cronica.