Ultima modifica 12.02.2021

Generalità

La gastrectomia è l'operazione chirurgica di rimozione dello stomaco o di una sua parte.
Eseguibile con una procedura chirurgica tradizionale o in laparoscopia, la gastrectomia è fondamentale per la cura del tumore allo stomaco e potrebbe essere utile anche in caso di obesità.
Esistono diversi tipi di gastrectomia: totale, parziale, a manica e con rimozione dell'esofago.
Dopo l'intervento, il paziente rimane ricoverato per 1-2 settimane ed è tenuto a cambiare in modo radicale il modo di alimentarsi.
Se la gastrectomia viene effettuata al momento opportuno e se si seguono le indicazioni del medico, i risultati dell'operazione possono essere positivi.

Cos'è la gastrectomia?

La gastrectomia è l'intervento chirurgico finalizzato alla rimozione dello stomaco o di una sua parte.

BREVE RICHIAMO ANATOMICO SULL'APPARATO DIGERENTE

Stomaco anatomiaLo stomaco è l'organo dell'apparato digerente entro cui si raccolgono gli alimenti ingeriti ed entro cui avviene la digestione delle proteine e dei carboidrati.
Situato tra esofago e intestino tenue (o piccolo intestino), è separato dal primo da una valvola chiamata cardias e dal secondo da una valvola chiamata piloro.

PRINCIPALI TIPI DI GASTRECTOMIA

A seconda della quantità di stomaco rimossa, la gastrectomia assume una denominazione specifica diversa, che richiama alla porzione di organo asportata.
Pertanto, esistono i seguenti tipi di gastrectomia:

  • La gastrectomia totale, tramite cui il chirurgo elimina l'intero stomaco.
  • La gastrectomia parziale, tramite cui il chirurgo elimina la parte inferiore dello stomaco.
  • La gastrectomia a manica, tramite cui il chirurgo elimina la parte sinistra dello stomaco.
  • L'esofagogastrectomia, tramite cui il chirurgo elimina la parte superiore dello stomaco e parte dell'esofago.

Quando si esegue

La gastrectomia si pratica principalmente in caso di tumore maligno allo stomaco (o cancro allo stomaco), ma può risultare necessaria anche in presenza di obesità (vedi chirurgia bariatrica), tumore dell'esofago, ulcere gravi allo stomaco e tumori benigni allo stomaco.

TUMORE MALIGNO ALLO STOMACO

I tumori maligni allo stomaco sono neoplasie gravi, assai metastatizzanti e difficilmente curabili con la chemioterapia e/o la radioterapia.
Pertanto, richiedono quasi sempre l'asportazione chirurgica dell'intero organo malato (gastrectomia totale).
I rari casi di cancro allo stomaco curati tramite gastrectomia parziale si spiegano col fatto che la massa tumorale maligna si è formata nella parte inferiore dello stomaco e non si è ancora estesa altrove.

GRAVE OBESITà€

L'intervento di gastrectomia - e precisamente di gastrectomia a manica - risulta indispensabile per curare l'obesità quando

  • tale condizione morbosa mette in serio pericolo di vita chi ne è affetto;
  • si sono provati, senza successo, tutti i possibili trattamenti non invasivi.

Con la rimozione di una sezione di stomaco, si vuole ridurre la quantità di cibo che un individuo può introdurre con un pasto.

TUMORE ALL'ESOFAGO

I tumori all'esofago, situati tra esofago e stomaco, sono in genere trattati mediante un intervento di esofagogastrectomia.

ULCERA GASTRICA

Oggi, la cura delle ulcere gastriche è quasi sempre di tipo farmacologico.
Tuttavia, in alcuni rari casi i farmaci sono poco efficaci e, con il peggioramento progressivo dello stato di salute dello stomaco, risulta necessaria la gastrectomia.

TUMORE BENIGNO ALLO STOMACO

I tumori benigni allo stomaco richiedono l'intervento di gastrectomia parziale o totale per motivi del tutto precauzionali. Infatti, un tumore benigno allo stomaco potrebbe avere una discreta probabilità di tramutarsi in un tumore maligno dello stomaco.

Rischi e complicazioni

Come ogni operazione chirurgica, la gastrectomia può comportare delle complicazioni, nel caso specifico:

Inoltre, poiché interessa una struttura delicata e d'importanza vitale come lo stomaco, c'è il rischio di:

  • Riduzione delle capacità d'assorbimento delle vitamine. Molti tipi di vitamine - in particolare la vitamina B12 e le vitamine liposolubili - vengono assorbiti dai cibi anche grazie all'attività dello stomaco. Chiaramente, l'asportazione totale dello stomaco fa sì che tale assorbimento venga a mancare. L'assenza o la forte carenza di tali vitamine possono causare:
  • Calo patologico del peso corporeo. È pericoloso per i casi di tumore ed è dovuto al fatto che il paziente si sente sazio dopo anche un piccolo pasto, pertanto non si nutre a sufficienza.
  • Sindrome da rapido svuotamento. Mancando lo stomaco o una sua buona parte, i cibi ingeriti arrivano nell'intestino digeriti solo in parte. Ciò ha diverse conseguenze, tra cui ipotensione, nausea, vomito, crampi addominali e gonfiore addominale.
  • Episodi di vomito mattutino.
  • Diarrea.
  • Reflusso acido, tipico della gastrectomia a manica.
  • Occlusione intestinale. È una complicanza caratteristica degli interventi di gastrectomia per la cura di tumori maligni.
  • Perdite (di cibo) in corrispondenza di dove è avvenuta la resezione dello stomaco, sebbene tali punti siano stati opportunamente suturati e sigillati.

Preparazione

La gastrectomia è un intervento chirurgico che prevede l'anestesia generale. Pertanto, prima della sua esecuzione, bisogna sottoporre l'individuo da operare ai seguenti controlli clinici:

  • Esame obiettivo accurato
  • Analisi del sangue completa
  • Elettrocardiogramma
  • Valutazione della storia clinica (malattie sofferte in passato, eventuali allergie a farmaci anestetici, medicinali assunti al momento dei controlli ecc).

Se non emergono controindicazioni di alcun genere, il chirurgo operante (o un membro del suo staff) illustrerà le modalità d'intervento, i possibili rischi, le raccomandazioni pre- e post-operatorie e, infine, i tempi di recupero.


Principali raccomandazioni pre- e post-operatorie:

Procedura

La gastrectomia si può eseguire con un intervento di chirurgia tradizionale (detta anche "a cielo aperto") o con un intervento di chirurgia laparoscopica (o intervento in laparoscopia).
Nel primo caso, il chirurgo pratica un'incisione di diversi centimetri a livello dell'addome e, dall'apertura così creata, estrae tutto o solo parte dello stomaco malato; nel secondo caso, invece, effettua (sempre sull'addome) tre piccole incisioni di circa un centimetro, attraverso le quali introduce la strumentazione chirurgica (laparoscopio ecc.) ed estrae lo stomaco malato.
Ovviamente, sia l'intervento di chirurgia tradizionale che quello in laparoscopia consentono la rimozione di tutti i tessuti (linfonodi, organi limitrofi ecc.) intaccati dal cancro primario.


Confronto tra gastrectomia tradizionale e gastrectomia laparoscopica
Gastrectomia tradizionale

Gastrectomia laparoscopica

Vantaggi
  • È ideale per i tumori, perché permette di rimuovere al meglio tutti gli organi e i tessuti (oltre allo stomaco) intaccati dal cancro
  • È altamente precisa
  • È minimamente invasiva
  • Ha tempi di guarigione più brevi
  • Ospedalizzazione più corta
Svantaggi
  • È molto invasiva
  • Ha tempi di guarigione più lunghi
  • Osservando le proprie operazioni su un monitor e non direttamente in sede, il chirurgo potrebbe inavvertitamente ledere qualche organo limitrofo allo stomaco

GATRECTOMIA TOTALE

La rimozione totale dello stomaco richiede la connessione dell'esofago al piccolo intestino, in maniera da ricreare una via di passaggio per il cibo ingerito. La connessione richiede l'applicazione di una sorta di punti di sutura, i quali, nei casi più sfortunati, potrebbero non sigillare completamente i due compartimenti digerenti e dar luogo a complicazioni (perdita di cibo).

Gastrectomia parziale
Dal sito: digestive-motility.com

GASTRECTOMIA PARZIALE

La rimozione parziale dello stomaco, precisamente della sua parte inferiore, richiede la connessione di ciò che rimane (la parte superiore) con l'intestino tenue. Come nel caso precedente, la sigillatura potrebbe essere deficitaria e dar luogo a perdite di cibo dai compartimenti digerenti non uniti in modo naturale.

GASTRECTOMIA A MANICA

Durante una gastrectomia a manica, il chirurgo provvede alla rimozione della parte sinistra dello stomaco - in particolare del cosiddetto "fondo" e di buona parte della regione chiamata "corpo" - e alla sigillatura di ciò che rimane.

Gastrectomia a manica

Figura: la gastrectomia a manica si pratica solitamente con un intervento laparoscopico.

Dal sito: nuffieldhealth.com

Al termine dell'intervento, il volume dello stomaco risulta ridotto di un buon 75% (N.B: a digiuno, la capacità dello stomaco di una persona sana misura circa 500 mL; dopo una gastrectomia a manica, si riduce a 120 mL).
La sigillatura potrebbe non essere efficace e, in alcuni suoi punti, potrebbero aversi perdite di cibo.

ESOFAGOGASTRECTOMIA

In modo simile ai tipi di gastrectomia precedenti, dopo la rimozione della parte superiore dello stomaco e di parte dell'esofago, il chirurgo ricongiunge ciò che rimane dello stomaco a ciò che rimane dell'esofago. La sigillatura potrebbe non essere del tutto ermetica.

Fase post-operatoria

Conclusa la gastrectomia, è previsto un periodo di ospedalizzazione di una o due settimane, a seconda dei motivi dell'intervento.
Subito dopo l'operazione e per almeno un paio di giorni, il paziente è sottoposto a drenaggio chirurgico (per rimuovere i fluidi in eccesso contenuti nell'apparato digerente e in ciò che rimane dello stomaco) e a nutrizione endovenosa (o a gastrostomia).
È probabile che siano necessarie delle somministrazioni regolari di antidolorifici e che, per almeno un paio di settimane, i pasti siano molto leggeri.

DIETA

Dopo una gastrectomia è importante che il paziente si adegui a una nuova dieta, la quale dev'essere:

Risultati

Alcuni studi hanno dimostrato che:

  • Per quanto concerne la rimozione dei tumori maligni allo stomaco a uno stadio iniziale, il tasso di sopravvivenza a 5 anni dall'intervento è dell'85%. Ovviamente tale valore è inferiore (30%) per i tumori maligni rimossi a uno stadio avanzato.
  • In caso di pazienti affetti da obesità, questi riescono a perdere anche il 75% del loro peso in eccesso.

Pertanto, se effettuata al momento opportuno (nel caso del cancro allo stomaco) o se viene seguita da una dieta equilibrata (nel caso dell'obesità), la gastrectomia può avere anche buoni risultati.


Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza