Farmaci Ansiolitici: Cosa sono, Quando si Assumono e Come Agiscono
Generalità
Cosa sono i Farmaci Ansiolitici?
Gli ansiolitici - come si evince dal nome stesso - sono farmaci impiegati nel trattamento dei disturbi d'ansia.
A questo proposito, va precisato che i farmaci di questo tipo non devono essere impiegati indiscriminatamente per il trattamento dell'ansia. Difatti, è molto importante fare una ditinzione fra ansia normale o fisiologica e ansia patologica.
Ansia: Normale o Patologica?
Al contrario di quello che si può pensare, l'ansia non è sempre patologica; esistono infatti delle situazioni in cui l'ansia è un fenomeno utile all'individuo. Si distinguono, perciò, due condizioni ben definite:
- Condizione di ansia normale;
- Condizione di ansia patologica.
Nella condizione di ansia normale ci si trova in uno stato di tensione - sia fisica, sia psicologica - caratterizzato dall'attivazione dei riflessi autonomi e dello stato di veglia, che può essere utile all'individuo in determinate situazioni. Ad esempio, l'ansia che uno studente può provare prima di un esame è considerata ansia normale.
L'ansia diventa patologica quando è del tutto inappropriata rispetto alla situazione in cui ci si trova o quando è eccessiva rispetto a quello che, normalmente, la situazione richiederebbe.
L'ansia patologica, quindi, è in grado di compromettere le normali attività sociali e occupazionali dell'individuo. Perciò, la corretta diagnosi e l'opportuno e tempestivo trattamento (farmacologico e/o psicoterapico) sono molto importanti.
L'ansia, inoltre, è spesso associata a patologie depressive, ma non è ben chiaro se una delle due malattie insorga per prima o se una è parte integrante dell'altra.
I disturbi d'ansia comprendono:
- Disturbo d'ansia da separazione;
- Mutismo selettivo;
- Fobia specifica;
- Disturbo d'ansia sociale;
- Disturbo di panico;
- Agorafobia;
- Disturbo d'ansia generalizzata;
- Disturbo d'ansia indotto da sostanze/farmaci;
- Disturbo d'ansia dovuto a un'altra condizione medica;
- Disturbo d'ansia con altra specificazione;
- Disturbo d'ansia senza altra specificazione;
- Disturbo ossessivo-compulsivo e correlati;
- Disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti.
Cause e Fattori coinvolti nella comprsa dei Disturbi d'Ansia
Sono stati condotti molti studi per capire quali fossero i fattori coinvolti nell'insorgenza dell'ansia patologica. Da tali studi è emerso che numerosi neurotrasmettitori, neuromodulatori e neuropeptidi sono coinvolti nell'eziologia di questa malattia.
L'attenzione è stata posta, in particolare, su tre neurotrasmettitori: l'acido γ-amminobutirrico (o GABA), la noradrenalina (o NA) e la serotonina (o 5-HT). Alterazioni e variazioni nella trasmisisone GABAergica, serotoninergica e noradrenergica, infatti, sono stati messi in relazione con l'insorgenza dei disturbi d'ansia. Non è un caso, quindi, che molti dei farmaci ad oggi disponibili vadano ad agire proprio in quest'ambito.
Di seguito, pertanto, verranno brevemente descritte le principali classi di farmaci impiegate nella terapia ansiolitica e alcuni esempi di principi attivi.
Lo sapevi che...
Un tempo, nel trattamento dell'ansia venivanu utilizzati anche i barbiturici. Tuttavia, si tratta di farmaci obsoleti e non più utilizzati per trattare questa patologia, a causa del loro ristretto indice terapeutico e della loro tossicità. Pertanto, non saranno presi in considerazione.
Per approfondire: Barbiturici
Benzodiazepine
Le benzodiazepine sono farmaci largamente impiegati nel trattamento dell'ansia.
Il loro meccanismo d'azione consiste nell'aumentare la trasmissione GABAergica, quindi la trasmissione dell'acido γ-amminobutirrico.
Il GABA rappresenta il principale neurotrasmettitore inibitorio del cervello ed espleta le sue funzioni biologiche interagendo coi propri recettori, il GABA-A, il GABA-B e il GABA-C.
Sul recettore GABA-A è presente un sito di legame specifico per le benzodiazepine (BZR). Le benzodiazepine si legano a questo sito specifico promuovendo così l'attivazione del recettore e la cascata di segnali inibitori indotta dal GABA.
Fra le varie benzodiazepine utilizzate nel trattamento dei disturbi d'ansia, ricordiamo l'alprazolam, il lorazepam, il bromazepam, il diazepam.
Le benzodiazepine sono dotate di un elevato indice terapeutico, per questo vengono considerate farmaci relativamente sicuri rispetto ai barbiturici utilizzati in passato. Fra i principali effetti collaterali che possono insorgere alle dosi terapeutiche normalmente impiegate, ricordiamo:
- Sedazione eccessiva;
- Sonnolenza diurna;
- Confusione, specialmente nei pazienti anziani;
- Depressione;
- Disturbi della coordinazione;
- Atassia;
- Disturbi della memoria (amnesia anterograda).
In ogni caso, va ricordato che il trattamento a base di benzodiazepine deve essere il più breve possibile, poiché questi farmaci creano tolleranza, dipendenza fisica e psichica, e assuefazione.
Inoltre, le benzodiazepine devono essere utilizzate con estrema cautela in pazienti con una storia di abuso di alcool e/o droghe.
Per approfondire: Benzodiazepine: A Cosa Servono?Inibitori Selettivi del Reuptake di Serotonina
Gli inibitori selettivi del reuptake di serotonina (o "della ricaptazione di serotonina") - anche noti con l'acronimo SSRI - vengono abitualmente impiegati nella terapia delle patologie depressive. Tuttavia, è stato dimostrato che alcuni inibitori del reuptake della serotonina sono efficaci anche nel trattamento di prima linea di alcune forme d'ansia.
In particolare, gli SSRI sono efficaci nel trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi, nel trattamento del disturbo da attacchi di panico (con o senza agorafobia), nel trattamento della fobia sociale, così come nel trattamento dei disturbi d'ansia generalizzati e nel disturbo da stress post-traumatico.
Fra gli SSRI che vantano proprietà ansiolitiche, ricordiamo:
- Il citalopram;
- L'escitalopram;
- La paroxetina;
- La sertralina.
Agonisti del Recettore 5-HT1A
I farmaci appartenenti a questa classe agiscono sul sistema serotoninergico. In particolar modo, agiscono sui recettori cerebrali 5-HT1A della serotonina.
Fanno parte di questa classe di farmaci gli azapironi quali il buspirone, l'ipsapirone e il gepirone. Il buspirone è l'unico fra questi tre farmaci ad aver ottenuto l'approvazione della Food and Drug Administration (FDA) per la commercializzazione negli Stati Uniti. In passato il buspirone veniva utilizzato anche nel nostro Paese; tuttavia, ad oggi (Gennaio 2021) non vi sono medicinali a base di questo principio attivo in comemrcio in Italia.
L'effetto ansiolitico del buspirone s'instaura solo dopo parecchi giorni - o addirittura settimane - dall'inizio del trattamento.
Il buspirone risulta essere efficace nel trattamento dei disturbi d'ansia generalizzati di bassa o media severità, ma non è altrettanto efficace nel trattamento degli attacchi di panico.
Antagonisti dei recettori β-adrenergici
Gli antagonisti dei recettori β-adrenergici della noradrenalina - conosciuti più semplicemente come β-bloccanti - non vengono utilizzati per trattare l'ansia in sé, ma possono essere impiegati per ridurre i sintomi fisici provocati dalla stessa (come tremori, palpitazioni, tachicardia, ecc).
Fra i β-bloccanti impiegati per alleviare i sintomi dell'ansia, ricordiamo il propranololo il cui impiego può essere indicato proprio per il controllo dell'ansia e della tachicardia su base ansiosa.
Per approfondire: PropanololoAltri Farmaci Ansiolitici
Esistono farmaci che non appartengono alle classi sopra citate, ma che esercitano comunque un'azione ansiolitica.
Idrossizina
L'idrossizina è un antagonista dei recettori H1 dell'istamina. È un farmaco antistaminico di prima generazione dotato di attività ansiolitica.
Oltre ad essere impiegata nelle dermatiti allergiche, l'idrossizina è impiegata anche per alleviare i sintomi provocati dagli stati ansiosi.
Pregabalin
Il pregabalin è un principio attivo ad attività anticonvulsivante, impiegato soprattutto nel trattamento dell'epilessia; trova inoltre impiego nel trattamento del dolore neuropatico e nel trattamento del disturbo d'ansia generalizzato.