Faringodinia - Cause, Sintomi e Cure

Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è la faringodinia?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Cura e Trattamento
  7. Prevenzione
  8. Prognosi

Generalità

Faringodinia è il termine medico che indica la condizione dolorosa nota ai più come mal di gola o dolore alla faringe.

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La faringodinia è il sintomo più caratteristico della faringite, ossia l'infiammazione e l'irritazione della faringe. Il fenomeno della faringite può essere causato da numerose condizioni, tra cui: alcune infezioni virali, alcune infezioni batteriche, alcune forme allergiche, la malattia da reflusso gastroesofageo, la tonsillite cronica, la sinusite cronica, il tumore della gola o della bocca, l'uso eccessivo della voce, ecc.
La faringodinia è spesso associata a diversi altri disturbi, come, per esempio, raucedine, voce debole, rinorrea, starnuti, febbre, congestione nasale, deglutizione dolorosa, gola secca, malessere e problemi respiratori.
Durante la diagnosi di faringodinia, è molto importante stabilire le cause scatenanti, perché dalla conoscenza di queste ultime dipende la pianificazione del trattamento più adeguato, nonché la possibilità di raggiungere la guarigione.

Breve richiamo anatomico e funzionale della faringe

La faringe è il condotto muscolo-membranoso situato nella parte posteriore della bocca, identificabile con la parte anatomica che, comunemente, prende il nome di gola.
Lunga all'incirca 13 centimetri e ricoperta da uno strato di mucosa, la faringe confina superiormente con la cavità nasale e inferiormente con la laringe e l'esofago.

Nelle faringe, gli anatomisti riconoscono 3 componenti principali: la rinofaringe (o nasofaringe), l'orofaringe e l'ipofaringe (o laringofaringe).
La rinofaringe è la parte superiore della faringe, posta a diretto contatto con le coane; l'orofaringe è la porzione intermedia della faringe, localizzata tra rinofaringe ed epiglottide (estremità superiore della laringe); l'ipofaringe, infine, è la porzione inferiore della faringe, al di sotto della quale comincia l'esofago.
Dal punto di vista funzionale, la faringe ha l'importante compito di indirizzare il cibo verso l'esofago, evitando conseguentemente la strada della trachea (che serve alla respirazione).

Essendo percorsa dal cibo e in buona parte anche dall'aria, la faringe costituisce, assieme alla bocca, uno dei due tratti fondamentali delle cosiddette vie aeree digestive superiori.

Cos’è la faringodinia?

"Faringodinia" è la voce medica che, letteralmente, significa dolore alla faringe, mentre, con un'accezione più gergale, vuol dire dolore alla gola o mal di gola.

La faringe. Anatomicamente, la faringe si estende dalla base del cranio fino alla VI vertebra cervicale; da qui in poi, comincia l’esofago, un tubo lungo all’incirca 25-30 centimetri, che serve a condurre il cibo nello stomaco. Shutterstock

Origine del nome

Il termine faringodinia è frutto dell'unione tra le parole "faringo-" e "-odinia":

  • "Faringo" è la parola che, com'è facilmente intuibile, fa riferimento alla faringe.
  • "Odinia", invece, è la parola che indica la presenza di dolore. Odinia è la derivazione italiana del termine greco "odyne" (οδυνη), che significa appunto "dolore".

Cause

La faringodinia è il sintomo più caratteristico dei processi infiammatori e irritativi che possono interessare la faringe. L'infiammazione e l'irritazione della faringe è la condizione medica nota come faringite.
La faringodinia, quindi, è la manifestazione per eccellenza della faringite.

Cause di faringite

Le cause di faringite sono numerose; tra queste, rientrano:

Fattori di rischio

I fattori di rischio della faringodinia sono gli stessi fattori di rischio della faringite; quindi, sono:

  • Giovane età. Bambini e adolescenti possono soffrire di faringodinia anche più di una volta nel corso dello stesso anno;
  • Fumo di sigaretta e fumo passivo;
  • Presenza di un'allergia nei confronti di polvere, polline, pelo di animale o muffe;
  • Presenza di sinusite cronica;
  • Attività lavorative che prevedono l'esposizione a irritanti chimici, polveri tossiche, ecc.;
  • Frequentazione di luoghi affollati (es: scuole, asili, caserme, carceri), in cui è facile la trasmissione delle malattie infettive più comuni (es: raffreddore);
  • Presenza di immunodepressione.

Sintomi e Complicanze

La faringodinia può essere il risultato di una faringite acuta oppure di una faringite cronica.
Nel primo caso (faringite acuta), il mal di gola è intenso, a comparsa rapida e di breve durata; nel secondo caso (faringite cronica), invece, il dolore alla faringe è di lieve intensità (in ogni caso minore, rispetto alla situazione precedente), a comparsa graduale e persistente nel tempo.

Caratteristiche della sensazione dolorosa

Nella faringodinia, il dolore alla gola può essere bruciante oppure pruriginoso (ossia associato a prurito).
Le caratteristiche della faringodinia dipendono dalle cause scatenanti; per esempio, mentre la faringite da reazioni allergiche è tipicamente responsabile di faringodinia pruriginosa, l'infiammazione della faringe da infezione virale scatena, di norma, una faringodinia di tipo bruciante.

Sintomi associati

Di solito, la faringodinia è associata ad altri sintomi e ad alcuni segni particolari; tra questi figurano:

  • Raucedine e voce debole;
  • Sensazione di un corpo estraneo o un grumo in gola;
  • Necessità di dover continuamente liberare la gola;
  • Dolore durante la deglutizione o mentre si parla;
  • Senso di malessere generale e stanchezza;
  • Problemi respiratori;
  • Gola secca;
  • Starnuti;
  • Congestione nasale (naso chiuso) e rinorrea (naso che cola);
  • Ipertrofia della mucosa faringea;
  • Ipertrofia delle ghiandole sieromucinose della gola;
  • Presenza di noduli rossastri sulla parete faringea posteriore;
  • Maggiore secrezione di muco;
  • Linfonodi di collo e mascella ingrossati e infiammati;
  • Tonsille ingrossate e arrossate;
  • Presenza, sulle tonsille, di placche di colore bianco o pus;
  • Ugola allungata e ipertrofica;
  • Eruzioni cutanee.

La precisa sintomatologia associata alla faringodinia varia in relazione al fattore scatenante; per esempio, la faringodinia di origine virale è generalmente abbinata a febbre, senso di malessere generale, stanchezza e talvolta starnuti; mentre la faringodinia di origine allergica si combina tipicamente a rinorrea, ripetuti starnuti ed eruzioni cutanee (si noti l'assenza di febbre).

Diagnosi

Diagnosticare la faringodinia è semplice e richiede il solo esame obiettivo; scoprirne le cause scatenanti, invece, è leggermente più complesso – specie in alcune circostanze – e può richiedere diverse indagini, sia di laboratorio che strumentali.

Individuazione delle cause di faringodinia

L'identificazione delle cause di faringodinia comincia sempre dall'anamnesi (o storia clinica). Nelle situazioni più banali, quest'ultima può risultare sufficiente allo scopo; nelle circostanze più complesse, invece, può rappresentare la prima tappa di un iter diagnostico cui fa seguito:

Perché è importante scoprire le cause scatenanti?

La conoscenza delle cause della faringodinia è molto importante, perché dai fattori causali dipende la pianificazione della terapia più adeguata, nonché il raggiungimento della guarigione.

Senza sapere cos'ha provocato la faringodinia e la faringite correlata, ci sono poche speranze di stabilire qual è il trattamento più adeguato.

Cura e Trattamento

Il trattamento della faringodinia prevede, innanzitutto, una terapia finalizzata alla cura della causa della faringite (terapia causale) e, in secondo luogo, una terapia mirata ad alleviare il dolore e i sintomi associati al dolore (terapia sintomatica).

Terapia causale

La terapia causale è fondamentale per il raggiungimento della guarigione; del resto, riprendendo un concetto espresso in parte in precedenza, è impensabile guarire da un disturbo, una malattia ecc. senza curarne le cause.
Com'è facilmente intuibile, la terapia causale della faringodinia varia in relazione al fattore che ha provocato e continua a provocare l'infiammazione della faringe. Per esempio, questo significa che:

  • La terapia causale di una faringodinia dovuta alla malattia da reflusso gastroesofageo consiste in tutti quei rimedi e trattamenti (farmacologici, per i casi meno gravi, e chirurgici, per i casi più gravi) finalizzati a minimizzare il numero degli episodi giornalieri di risalita verso l'esofago del contenuto gastrico;
  • La terapia causale di una faringodinia di origine batterica prevede la somministrazione di antibiotici;
  • La terapia causale di una faringodinia dovuta al fumo di sigaretta consiste nello smettere di fumare;
  • La terapia causale di una faringodinia di origine virale si fonda sul riposo da qualsiasi attività stancante, fino, quanto meno, alla conclusione dello stato febbrile;
  • La terapia causale di una faringodinia dovuta a un tumore della gola prevede la rimozione della massa tumorale mediante radioterapia, chemioterapia e/o chirurgia.

Dagli esempi sopra riportati, appare chiaro come, a seconda delle circostanze, la terapia causale può essere un trattamento privo di invasività e rischi, oppure un trattamento invasivo e a rischio di complicanze.

Terapia sintomatica

La terapia sintomatica è fondamentale per ridurre le sofferenze del paziente, nel periodo in cui quest'ultimo si sta sottoponendo alla terapia causale.
Per placare la faringodinia e i sintomi associati, sono fondamentali:

Prevenzione

La faringodinia è la conseguenza di condizioni in gran parte prevenibili.
Di seguito, l'articolo riporta una serie di norme di prevenzione nei confronti della faringite, valide chiaramente per prevenire anche la faringodinia.

Come prevenire la faringite (e la faringodinia)

  • Aver cura dell'igiene personale e sanificare periodicamente l'ambiente in cui si vive abitualmente;
  • Lavare le mani con acqua e sapone;
  • Pulire periodicamente oggetti come il telefono, la tastiera del computer, le maniglie delle porte, ecc. Queste accortezze proteggono dalla faringite infettiva;
  • Evitare il contatto diretto con persone affette da una malattia virale o batterica;
  • Non fumare;
  • Evitare l'esposizione al fumo passivo;
  • Usare le giuste protezioni (es: maschere) contro l'inalazione di certe sostanze chimiche tossiche, polveri, ecc.;
  • Umidificare gli ambienti di soggiorno troppo secchi;
  • Adottare una dieta che preservi da una problematica importante come la malattia da reflusso gastroesofageo.

Prognosi

La prognosi in caso di faringodinia dipende da almeno due fattori, che sono:

  • La causa scatenante. In presenza di faringodinia, le probabilità di una prognosi benevola sono maggiori quando il fattore scatenante la faringite è di lieve rilevanza clinica (cioè non è grave);
  • La tempestività della diagnosi e del trattamento della causa scatenante. Soprattutto in determinate situazioni (es: tumori o malattia da reflusso gastroesofageo), una diagnosi e un trattamento precoci della causa della faringodinia consentono di sperare in una prognosi migliore.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza