Entropion (palpebra rivolta verso l'interno)

Ultima modifica 16.07.2019

Generalità

L'entropion consiste nella rotazione verso l'interno delle palpebre. In presenza di tale condizione, ad ogni movimento dell'occhio le ciglia ed il margine palpebrale sfregano contro la parte anteriore dell'occhio, causando arrossamento ed irritazione.

EntropionL'entropion si sviluppa lentamente e può non essere evidente nelle fasi iniziali. Nel tempo, la condizione tende a peggiorare, fino a provocare l'abrasione della cornea per il ripiegamento delle ciglia verso l'interno dell'occhio (trichiasi). Se il paziente non ricorre al trattamento adeguato, l'irritazione cronica può causare dolore, infezione agli occhi e formazione di cicatrici. Nei casi più gravi, l'entropion danneggia permanentemente la cornea e può indurre cecità nell'occhio colpito.

L'entropion può colpire soggetti di qualsiasi fascia d'età, ma è più comune tra gli anziani. La condizione si verifica principalmente come conseguenza del processo di invecchiamento, a causa della lassità dei tendini palpebrali associata all'indebolimento dei muscoli ed al rilassamento cutaneo. L'entropion può verificarsi anche a seguito di lesioni, traumi o precedenti interventi chirurgici. Il disturbo può colpire uno o entrambi gli occhi e coinvolge soprattutto la palpebra inferiore.

Sono disponibili alcuni trattamenti per alleviare temporaneamente i sintomi e proteggere l'occhio da potenziali danni; tuttavia, la correzione più efficace rimane l'intervento chirurgico.

Sintomi

Quando la palpebra ruota verso l'interno, le ciglia vengono a stretto a contatto col bulbo oculare ed iniziano a graffiare la cornea. Per questo, i sintomi più comuni dell'entropion includono:

L'entropion può anche creare dolore oculare secondario (a causa di lesioni alla palpebra o danni ai nervi).

Spesso, i sintomi dell'entropion si sviluppano con una lenta progressione. L'esordio si manifesta tipicamente come una leggera irritazione agli occhi ma nel tempo, in assenza di trattamento, la ripetuta abrasione della cornea può portare ad infezioni, cicatrici e perdita della vista.

Complicanze

In caso di estrema secchezza oculare o irritazione cronica, le lesioni corneali si possono trasformare in ulcerazioni (piaga sulla cornea). Un'ulcera corneale può infettarsi e può causare una grave perdita della vista, se non trattata tempestivamente.

Cause

L'entropion può essere provocato da un certo numero di cause.

  • Processo di invecchiamento: rappresenta la causa più comune di entropion. Con l'avanzare dell'età, i tessuti intorno agli occhi cominciano ad allentarsi e indebolirsi, permettendo al margine della palpebra di volgere verso l'interno;
  • Cicatrici: possono essere conseguenti a lesioni, trauma, infezioni, interventi chirurgici precedenti, radioterapia od ustioni chimiche. Le cicatrici possono alterare la normale curvatura della palpebra e causare entropion;
  • Spasmi muscolari: l'entropion spastico è conseguente ad alterazioni muscolari oculari, che possono derivare da infezioni o infiammazioni;
  • Condizioni congenite: molto raramente, l'entropion è presente alla nascita, come complicazione dello sviluppo;
  • Tracoma: l'entropion è uno dei sintomi caratteristici del tracoma, una malattia infettiva dell'occhio maggiormente diffusa nei Paesi in via di sviluppo. Questa patologia è facilmente trasmissibile attraverso il contatto diretto con gli occhi ed il naso di una persona infetta oppure mediante la condivisione di oggetti personali, come asciugamani e indumenti. Il tracoma è la principale causa mondiale di cecità di origine infettiva.

Diagnosi

L'oculista può diagnosticare facilmente l'entropion durante un esame dell'occhio. Questo può comportare la valutazione del tono muscolare e dell'iperlassità dei tessuti palpebrali. Nei casi in cui si sospetta che la condizione sia causata dalla presenza di esiti cicatriziali o da un intervento chirurgico precedente, il medico controllerà anche il tessuto circostante.

Determinare la causa dell'entropion consente di stabilire la terapia o la tecnica chirurgica più appropriata.

Trattamento

Il trattamento dipende dalla causa e dalla gravità dell'entropion; in particolare, la condizione della cornea influisce sulla scelta della terapia da adottare.

Se la causa è minore e temporanea, la nastratura della palpebra può alleviare i sintomi. Questa procedura consiste nell'applicare dei cerotti, secondo modalità e tempi indicati dal medico, allo scopo di creare una tensione che provochi il capovolgimento verso l'esterno del margine ciliare.

Le iniezioni di tossina botulinica A possono essere utilizzate per ottenere lo stesso risultato, soprattutto se l'entropion è provocato da spasmi muscolari. Questo trattamento indebolisce i muscoli spastici anche se l'effetto dura pochi mesi. Nel frattempo, viene spesso prescritto un collirio od una pomata a base di antibiotici, riepitelizzanti o lubrificanti, per mantenere gli occhi umidi, alleviare i sintomi e proteggere la cornea. In alternativa, per proteggere la superficie corneale possono essere prescritte lenti a contatto terapeutiche.
Se è improbabile che la condizione possa recuperare spontaneamente, il paziente può essere sottoposto ad un intervento chirurgico. Sono disponibili diverse procedure e la tecnica utilizzata dipende dall'eziologia e dalla condizione del tessuto circostante. Se l'entropion è provocato dall'iperlassità dei tessuti palpebrali, a causa dell'invecchiamento, la procedura prevede la rimozione dell'eccesso di pelle dalla palpebra esterna e l'applicazione di uno o più punti di sutura per tendere muscoli e tendini e girare la palpebra nella sua naturale posizione. Nel caso in cui l'entropion sia causato da cicatrici determinate da traumi o interventi chirurgici precedenti, il chirurgo può utilizzare un innesto di pelle. Se la chirurgia viene eseguita prima che la cornea sia danneggiata, la prognosi è eccellente. Nel corso del tempo, è comunque possibile ripetere l'intervento chirurgico per correggere ulteriormente la lassità della palpebra.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici