Emiblocco Anteriore Sinistro: quali sono le cause e com'è l'ECG?

Ultima modifica 14.04.2023

Generalità

L'emiblocco anteriore sinistro è una condizione cardiaca, che insorge per la presenza di una lesione o un disturbo capace di bloccare il segnale elettrico lungo il fascicolo anteriore della branca sinistra del fascio di His.
L'emiblocco anteriore sinistro, quindi, è un'anomalia del cosiddetto sistema di conduzione elettrica del cuore.
Raramente, chi presenta un emiblocco anteriore sinistro soffre di particolari disturbi.
Quando ciò avviene, la terapia dipende dalle cause scatenanti; cause scatenanti che possono essere: l'ipertensione, la stenosi aortica, l'infarto del miocardio ecc.

Breve richiamo anatomico e funzionale del cuore

Il cuore è un organo impari, suddivisibile in quattro cavità (l'atrio destro, l'atrio sinistro, il ventricolo destro e il ventricolo sinistro) e composto da un tessuto muscolare davvero molto particolare: il miocardio.
La particolarità del miocardio risiede nella capacità di generare e condurre da sé gli impulsi nervosi per la contrazione degli atri e dei ventricoli.
La sorgente di questi impulsi, che sono equiparabili a dei segnali di tipo elettrico, risiede a livello dell'atrio destro del cuore e prende il nome di nodo seno atriale.
Il nodo seno atriale ha il compito di scandire la giusta frequenza di contrazione del cuore (frequenza cardiaca), in maniera tale da garantire un ritmo cardiaco normale.
Il ritmo cardiaco normale è noto anche come ritmo sinusale.
Per riuscire al meglio nella sua azione contrattile, il nodo seno atriale si avvale di alcuni centri di smistamento degli impulsi elettrici. Questi centri sono il nodo atrioventricolare, il fascio di His e le fibre del Purkinje, che, insieme al nodo seno atriale, formano il cosiddetto sistema di conduzione elettrica del cuore.


Cuore - Impulsi Elettrici

Figura: nel sistema di conduzione elettrica del cuore, il nodo seno atriale costituisce il centro segnapassi principale (segnapassi perché scandisce la frequenza cardiaca); il nodo atrioventricolare, il fascio di His e le fibre del Purkinje, invece, rappresentano i centri segnapassi secondari, in quanto dipendono dal nodo seno atriale.

Cos'è l'emiblocco anteriore sinistro?

L'emiblocco anteriore sinistro è una condizione cardiaca, contraddistinta da un'anormalità nel sistema di conduzione del segnale elettrico.
Per la precisione, la sede dell'anormalità risiede in un preciso punto del fascio di His (si veda il capitolo dedicato alle cause).
Per ovvie ragioni, una problematica a carico del sistema di conduzione del segnale elettrico altera le capacità contrattili del cuore, quindi la sua attività.

Cause

Subito dopo il nodo atrioventricolare – che risiede in una zona compresa tra atri e ventricoli cardiaci – ha inizio il fascio di His. Inizialmente, il fascio di His è una struttura unitaria; successivamente, però, si suddivide in due branche, la branca destra e la branca sinistra.
La branca destra diffonde i segnali elettrici, con origine nel nodo seno atriale, al ventricolo destro; la branca sinistra, invece, diffonde i segnali elettrici al ventricolo sinistro.
Le due branche presentano delle differenze anche sotto il profilo delle fibre nervose costituenti: la branca destra possiede un fascicolo solo di fibre; di contro, la branca sinistra ne possiede due, ossia il fascicolo anteriore sinistro e il fascicolo posteriore sinistro.
Con il termine di emiblocco anteriore sinistro, i cardiologi indicano una condizione che insorge per la presenza di una lesione o un disturbo capace di bloccare il segnale elettrico lungo il fascicolo anteriore della branca sinistra.


Nota bene: l'emiblocco anteriore sinistro è un tipo di blocco di branca sinistra.

Blocco di branca sinistra è il termine usato dai cardiologi per definire una condizione caratterizzata da una lesione o un disturbo, che blocca il segnale elettrico lungo uno o entrambi i fascicoli della branca sinistra.
Quando la lesione/disturbo interessa soltanto il fascicolo posteriore della branca sinistra, la condizione derivante assume il nome emiblocco posteriore sinistro.

COSA PUÒ PROVOCARE UN EMIBLOCCO ANTERIORE SINISTRO?

Le possibili cause di un emiblocco anteriore sinistro sono:

  • La presenza di una stenosi aortica. La stenosi aortica è un restringimento o un'ostruzione a livello della valvola aortica del cuore. La valvola aortica è l'elemento cardiaco che regola il passaggio di sangue dal ventricolo sinistro del cuore all'aorta.
  • L'ipertensione arteriosa. È uno stato costante (quindi non occasionale) di elevata pressione arteriosa, rispetto agli standard fisiologici indicanti la normalità.
  • L'infarto del miocardio (o attacco di cuore). È il processo patologico successivo al quale l'afflusso di sangue al miocardio è inferiore alle richieste.
    Spesso provocato dall'aterosclerosi, l'attacco di cuore coincide con la necrosi (cioè la morte) del tessuto miocardico e determina una riduzione della capacità contrattile del cuore.
  • La cardiomiopatia di tipo dilatativo (o cardiomiopatia dilatativa). È una patologia del miocardio, caratterizzata da una dilatazione del ventricolo sinistro del cuore, con conseguente stiramento della sua parete muscolare. In siffatte condizioni, il cuore fatica a contrarsi e ossigena con meno efficacia i vari organi e tessuti del corpo.
  • La malattia di Lenegre (o malattia di Lev). È una condizione morbosa degenerativa, che  coincide con la fibrosi e la calcificazione degli elementi del sistema di conduzione elettrica del cuore.
  • Uno stato di iperkaliemia. Con iperkaliemia, i medici indicano un eccesso di potassio nel sangue.
  • Un'intossicazione da digossina. La digossina trova impiego in ambito terapeutico come farmaco per aumentare la forza di contrazione delle fibre miocardiche, sia atriali che ventricolari.

FATTORI DI RISCHIO

I due più importanti fattori di rischio dell'emiblocco anteriore sinistro sono:

  • L'età avanzata. Le cause più comuni dell'emiblocco anteriore sinistro sono circostanze più frequenti nell'anziano che non nell'adulto giovane (per esempio l'ipertensione).
  • La presenza di condizioni morbose, tra i cui possibili effetti c'è l'emiblocco anteriore sinistro (per esempio la stenosi aortica, l'ipertensione, la cardiomiopatia dilatativa ecc).

Sintomi e Complicanze

Nella maggioranza dei pazienti, l'emiblocco anteriore sinistro è privo di sintomi e segni evidenti, ossia è asintomatico.
In quei rari soggetti in cui è sintomatico, determina episodi di sincope (nota anche come svenimento o perdita di coscienza) o presincope (è un disturbo di grado inferiore alla sincope, ma che s'instaura in modo simile).
Sincope e presincope derivano da un rallentamento del ritmo cardiaco, rallentamento che compromette l'afflusso di sangue nei vari organi e tessuti del corpo umano, cervello in primis.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

Dovrebbero contattare il medico o recarsi al più vicino centro ospedaliero, per accertamenti, tutti i pazienti che manifestano episodi di sincope e presincope.
Purtroppo, fino a quando l'emiblocco anteriore sinistro manca di un'evidente sintomatologia, la sua identificazione è del tutto casuale.

COMPLICAZIONI

In alcuni sfortunati casi, le persone con un emiblocco anteriore sinistro possono sviluppare una complicanza dall'esito letale, nota come morte cardiaca improvvisa.
Inoltre, certi emiblocchi anteriori sinistri sono così tanto complessi nella patofisiologia, che anche il cardiologo più esperto fatica a individuarne i fattori scatenanti.
Il mancato riconoscimento dei fattori scatenanti un emiblocco anteriore sinistro rende difficile la pianificazione di un trattamento terapeutico adeguato.

Diagnosi

Il solo test diagnostico che permette l'individuazione di un emiblocco anteriore sinistro è l'elettrocardiogramma (ECG).
Altre procedure di diagnosi, tra cui l'esame obiettivo, l'anamnesi, l'ecocardiogramma e gli esami di laboratorio sul sangue del paziente, servono all'identificazione delle cause scatenanti.

ECG DI UN PAZIENTE CON EMIBLOCCO ANTERIORE SINISTRO

L'ECG di una persona con un emiblocco anteriore sinistro presenta alcune caratteristiche peculiari, tra cui:

  • Piccola onda Q e alta onda R, nelle derivazioni I e AVL
  • Piccola onda R e profonda onda S, nelle derivazioni II, III e AVF
  • Deviazione dell'asse elettrico verso sinistra
Normale
Emiblocco Anteriore Sinistro

Figura: ECG di un individuo con emiblocco anteriore sinistro. Dal sito:
lifeinthefastlane.com

Trattamento

Il trattamento di un emiblocco anteriore sinistro varia a seconda delle cause scatenanti e di quanto quest'ultime sono gravi e curabili.
Ciò significa che, per esempio, un paziente con un emiblocco anteriore sinistro da ipertensione deve sottoporsi a terapie per la riduzione di una pressione arteriosa troppo elevata; un paziente con un emiblocco anteriore sinistro da infarto successivo a coronaropatia deve sottoporsi ad angioplastica, per liberare le arterie coronarie dall'ostruzione; ecc.


Se l'emiblocco anteriore sinistro è asintomatico e connesso a condizioni che non richiedono cure immediate, i medici potrebbero ritenere superfluo il ricorso a un qualche tipo di trattamento.

QUANDO SERVE UN PACEMAKER?

A prescindere dalle cause dell'emiblocco anteriore sinistro, talvolta i cardiologi ricorrono all'installazione di un pacemaker per la normalizzazione del ritmo cardiaco.
Nello specifico, dotano di un pacemaker tutti i pazienti con un emiblocco anteriore sinistro che ha provocato sincope.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza