Cervicali: Cause, Sintomi e Rimedi

Cervicali: Cause, Sintomi e Rimedi
Ultima modifica 13.05.2021
INDICE
  1. Cos'è
  2. Cause
  3. Sintomi e Complicazioni
  4. Diagnosi
  5. Terapia

Cos'è

Cosa s’intende per Cervicali?

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"Soffrire di cervicali" è un'espressione molto diffusa, che fa parte del gergo comune di tante persone, usata per definire in modo improprio il dolore al collo, condizione anche nota come dolore cervicale o cervicalgia.

Una dicitura più corretta potrebbe essere "dolori cervicali"; si tratta però di una pura sottigliezza: il termine "cervicali" inteso come dolore al collo è talmente radicato nel lessico quotidiano, che è accettato e ben esplicativo dell'argomento di cui s'intende parlare.

Questo articolo ha l'obiettivo di analizzare il disturbo cervicale nel suo insieme, dando però maggiore risalto a quelle che sono le cause, le manifestazioni e le terapie più comuni della cervicalgia.

Per approfondire alcuni argomenti soltanto citati nei prossimi paragrafi, si invita il lettore a consultare l'articolo dedicato alla Cervicalgia.

Dolori Cervicali e Colonna Cervicale: un breve ripasso di Anatomia

Per comprendere meglio le cervicali intese come dolori al collo, è fondamentale conoscere a grandi linee l'anatomia del tratto cervicale del corpo umano.

Quest'area anatomica comprende vertebre, legamenti, muscoli, tendini e strutture nervose.

Le vertebre sono in tutto 7 e sono definite con l'aggettivo "cervicali", proprio per rievocare la zona anatomica di appartenenza.
Fondamentali a sostenere il cranio, le vertebre cervicali compongono il primissimo tratto della colonna vertebrale, anche noto come tratto cervicale o colonna cervicale; dopo di esse, il rachide prosegue, nell'ordine, con le 12 vertebre toraciche, le 5 lombari, le 5 sacrali (unite nell'osso sacro) e le 4-5 coccigee (unite nel coccige).

Per ragioni di comodità, anatomisti e medici tendono a indicare le vertebre cervicali con la lettera C più un numero da 1 a 7 che ne specifica la posizione.

Legamenti, muscoli e tendini sono elementi deputati fondamentalmente a fornire stabilità e mobilità alle vertebre cervicali; insieme a quest'ultime costituiscono l'impalcatura muscolo-scheletrica dell'area anatomica del collo.

Infine, rimangono le strutture nervose: il tratto cervicale del rachide ospita la prima porzione del midollo spinale e i primi 8 nervi spinali (nervi spinali cervicali), i quali, una volta fuoriusciti dalle vertebre, si estendono verso le loro sedi di destinazione.

Epidemiologia: quanto sono comuni le Cervicali?

Le cervicali sono una condizione dolorosa che colpisce soprattutto gli adulti; tuttavia, chiunque può soffrirne, anche un giovane.

Insieme al mal di schiena lombare (lombalgia o dolore lombare), sono tra i disturbi più comuni con sede a livello del rachide.

Il dolore cervicale riguarda uomini e donne con la medesima frequenza; il genere sessuale, pertanto, non ha una particolare rilevanza dal punto di vista epidemiologico.

In Italia, le statistiche dicono che il 60% delle persone ha sofferto di dolori cervicali almeno una volta nella vita e che sono circa 15 milioni gli individui che hanno avuto bisogno di cure mediche per questa diffusa problematica. 

Cause

Cosa provoca i Dolori Cervicali: le Cause

Cattiva postura, posizioni anomale quando si dorme, sovraccarico funzionale e traumi acuti a carico del collo sono le principali cause di dolori cervicali.
Tutte queste condizioni incidono sulla muscolatura del collo o sui legamenti delle vertebre cervicali, provocando, per quanto concerne i muscoli, tensioni, contratture, retrazioni o stiramenti e, per quanto riguarda l'apparato legamentoso, distorsioni più o meno gravi.

Il dolore cervicale, tuttavia, riconosce anche altri fattori causali, meno comuni dei precedenti, ma decisamente più importanti dal punto di vista clinico, soprattutto in alcuni casi.

In particolare, si sta parlando della discopatia degenerativa, una condizione tipica dell'invecchiamento; dell'ernia discale cervicale (o ernia del disco cervicale), che può avere conseguenze rilevanti a livello neurologico; dell'artrosi cervicale (spondilosi cervicale) e dell'artrite reumatoide, le cui sintomatologie sono connesse all'infiammazione delle articolazioni vertebrali; della spondilolistesi cervicale, un'anomalia della colonna vertebrale caratterizzata dallo scivolamento innaturale di una vertebra cervicale sulla vertebra cervicale sottostante; dei tumori spinali a carico delle vertebre o del midollo spinale; di infezioni come la meningite; infine, di altre condizioni ancora come, per esempio, la sindrome dolorosa miofasciale o la fibromialgia.

Cervicali e Postura

Il protratto mantenimento della testa in atteggiamento di flessione (mento che si avvicina allo sterno), estensione (mento che si allontana dallo sterno), protrazione (traslazione anteriore del capo rispetto al tronco) o inclinazione (orecchio che si avvicina alla spalla) induce i muscoli del collo a sviluppare tensioni, retrazioni (accorciamento) o contratture.

Da ciò ne consegue che la stessa muscolatura diviene dolente.

Oggigiorno, questi atteggiamenti posturali, in particolare la flessione e la protrazione del capo, sono molto diffusi: a favorirli, infatti, sono l'utilizzo del PC, ormai previsto nella stragrande maggioranza delle attività lavorative, e l'impiego di dispostivi come tablet e soprattutto smartphone.

In realtà, è doveroso precisare che una corretta ergonomia previene molti dei disturbi al collo derivanti dall'impiego del PC e di altri dispositivi analoghi; il problema tuttavia è un altro: la mancata conoscenza del giusto assetto da assumere in ottica di salute posturale e la trascuratezza nell'attuare in modo costante i giusti comportamenti posturali.

Per approfondire: Smart Working, Problemi Posturali e Rimedi
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Cervicali e Posizione per Dormire

Durante il sonno, se la testa assume un'angolazione anomala o si trova in atteggiamento protratto di inclinazione, i muscoli del collo potrebbero risentirne sviluppando tensioni e contratture dolorose, che emergono al risveglio.

In genere, i dolori cervicali risultanti svaniscono in breve tempo; in alcuni casi, però, può capitare che durino più del previsto.

Cervicali e Sovraccarico Funzionale

La ripetizione esasperata di determinati movimenti con la testa può procurare eccessivo stress all'apparato muscolo-tendineo del tratto cervicale, sfociando nel dolore locale; talvolta, possono risentirne perfino i legamenti.

Gli esperti definiscono questa dinamica di infortunio con l'espressione di "sovraccarico funzionale".

Per "sovraccarico funzionale" s'intende una condizione muscolo-scheletrica dolorosa dovuta alla sollecitazione ripetuta e costante di un dato comparto anatomico (es: ripetizione di un determinato gesto o movimento).

Il dolore cervicale da sovraccarico funzionale è tipico di chi pratica attività fisiche come il nuoto o il ballo, che prevedono frequenti movimenti del capo.

Cervicali e Traumi Acuti

Quando la testa compie un movimento improvviso e violento, prima indietro e subito dopo in avanti, muscoli, tendini e legamenti sono sottoposti a un fortissimo stress, che si traduce in tensione o contratture muscolari e, nel peggiore dei casi, anche in distorsione dei legamenti cervicali.

Questa dinamica di infortunio è comunemente nota come colpo di frusta.

Il dolore cervicale di origine traumatica è tipicamente esito di incidenti automobilistici o di impatti e scontri fisici nell'ambito degli sport da contatto.

Cervicali e Palestra

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I dolori cervicali sono un disturbo frequente tra gli amanti della palestra; se la tecnica di esecuzione non è ottimale, infatti, sia l'allenamento con i pesi che quello a corpo libero possono sottoporre a forti stress la muscolatura del collo e renderla dolente.

Il dolore cervicale in palestra nasce da una cattiva postura, più precisamente dalla perdita della fisiologica lordosi cervicale.
Tantissimi esercizi possono indurre una perdita della corretta curva cervicale: per esempio, il rematore con bilanciere, le trazioni orizzontali, lo stacco (o deadlift), lo squat, i push up e le loro varianti ecc.

La soluzione alla problematica delle cervicali in palestra risiede nella cura della tecnica esecutiva in tutti gli esercizi a rischio, un approccio, quest'ultimo, basato su propedeutica e corretta gestione del carico (dove previsto).

Cervicali: i Fattori di Rischio

La letteratura scientifica suggerisce che aumentino il rischio di sviluppare dolori cervicali fattori come:

Sintomi e Complicazioni

Il termine "cervicali" descrive una condizione di dolore al collo.

Spesso, però, chi soffre di dolore cervicale lamenta anche altri sintomi, che variano in funzione della causa scatenante.

Caratteristiche del Dolore Cervicale

Il dolore cervicale può essere di lieve entità, quasi un semplice fastidio, oppure può essere molto intenso, al punto da impedire qualsiasi movimento eccessivo del collo (il cosiddetto torcicollo).

Il dolore cervicale può focalizzarsi in un punto ben preciso del collo oppure interessare un'area molto più ampia; generalmente, nel primo caso è una sensazione acuta, pungente e lancinante, mentre nel secondo caso è più tenue, meno forte.

Il dolore cervicale può fare la sua comparsa in modi differenti:

  • Può insorgere lentamente e gradualmente senza causa apparente.
  • Può svilupparsi immediatamente dopo un evento acuto (es: incidente automobilistico, cattiva posizione durante il sonno).
  • Può essere l'espressione ritardata di un evento acuto (dopo ore o giorni).
  • Può comparire in modo improvviso senza cause apparenti.

I dolori cervicali possono durare pochi giorni, alcune settimane o anche di più.
Nei casi meno gravi, spesso si risolvono spontaneamente; in circostanze delicate, invece, possono avere carattere cronico o cronico-intermittente (alternare fasi sintomatiche a fasi di apparente remissione).

Dolori Cervicali: i Sintomi associati

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Spesso, i dolori cervicali sono associati a sintomi quali cefalea (mal di testa), torcicollo e/o rigidità del collo.

In alcuni specifici casi, è possibile anche osservarli in combinazione a disturbi di natura neurologica, come:

  • Dolore radicolare avvertito lungo la spalla e il braccio;
  • Radicolopatia cervicale con alterazione dei riflessi, formicolio, intorpidimento e mancanza di forza a livello di arto superiore;
  • Perdita di controllo della funzione intestinale e/o vescicale (incontinenza intestinale e incontinenza vescicale);
  • Dolore radicolare e disturbi neurologici (formicolio, intorpidimento ecc.) a entrambi gli arti, superiori o inferiori;
  • Problemi di equilibrio e coordinazione.

Cefalea

La cefalea è presente soprattutto quando i dolori cervicali originano da problematiche muscolo-articolari.

Tra chi soffre di cervicalgia, le forme di cefalea più osservate sono quella tensiva (cefalea tensiva o muscolo-tensiva) e quella cervicogenica (cefalea cervicogenica).

A caratterizzare il tipo di cefalea sono, fondamentalmente, le cause del dolore cervicale.

Quando il dolore cervicale si associa a cefalea si parla anche di dolore cervico-cefalico.

Torcicollo e Rigidità Cervicale

Torcicollo e rigidità cervicale indicano una difficoltà a muovere il collo (e la testa) da una parte all'altra.
Chi ne soffre avverte i muscoli rigidi e dolorosi: ecco perché non riesce a muovere il collo liberamente.

Dolore Radicolare

Il dolore radicolare è una sensazione che parte dal collo e prosegue lungo la spalla e il braccio.
A scatenare questa dolenzia è un'irritazione dei nervi spinali cervicali, i quali dalle loro emergenze a livello del rachide cervicale proseguono in buona parte verso l'arto superiore, andando a innervare muscoli e tessuti della zona.

Il dolore radicolare, quindi, è presente quando il dolore cervicale ha una natura neurologica (es: ernia del disco).

Quando il dolore cervicale si associa a dolore radicolare lungo l'arto superiore si parla anche di dolore cervico-brachiale.

Per approfondire: Cervicobrachialgia: Cause, Sintomi e Cura

Radicolopatia Cervicale

Con l'espressione "radicolopatia cervicale" i medici intendono una serie di deficit neurologici, quali perdita dei riflessi, formicolio, intorpidimento e perdita di forza, avvertiti a livello dell'arto superiore.

A provocare questa sintomatologia sono l'irritazione e la compressione di quei nervi spinali cervicali destinati a estendersi verso la spalla, il braccio e, infine, la mano.

La radicolopatia cervicale è spesso associata al dolore radicolare precedentemente descritto.

Tra le conseguenze tipiche della radicolopatia cervicale figura una certa incapacità di presa e/o sollevamento degli oggetti.

Come il dolore radicolare, anche la radicolopatia cervicale è il risultato di dolori cervicali di natura neurologica.

Conseguenze dei Dolori Cervicali

Specie se associato ad altri sintomi, un forte dolore cervicale può risultare di disturbo al sonno notturno; inoltre, può anche interferire con la possibilità di svolgere le più normali attività quotidiane, come vestirsi, guidare, lavorare ecc.

Cervicali: Quando Rivolgersi al Medico?

Il dolore cervicale merita un immediato consulto medico quando:

  • È successivo a un trauma a livello del collo (es: incidente automobilistico);
  • È molto intenso e non migliora col passare dei giorni;
  • Peggiora anziché attenuarsi;
  • È esteso a spalla, braccio e mano, e/o è associato a disturbi di natura neurologica (formicolio, intorpidimento, deficit di forza) a livello dell'arto superiore;
  • Rende difficile lo svolgimento delle normali attività quotidiane;
  • È associato a uno o più dei seguenti sintomi: forte cefalea, febbre, dolore radicolare e deficit neurologici a livello degli arti inferiori, incontinenza vescicale e/o intestinale, e problemi di equilibrio e coordinazione.

Diagnosi

Diagnosi Dolore Cervicale: Come Carpirne le Cause

Se dopo qualche giorno/settimana il dolore cervicale non accenna a migliorare, è buona norma rivolgersi a un medico e sottoporsi agli esami da lui indicati.

Come spesso accade, il percorso diagnostico comincia dall'anamnesi e dall'esame obiettivo.
Se scrupolose, queste indagini permettono al medico di capire l'entità del disturbo presente e, in funzione di ciò, stabilire se occorrono test di approfondimento.

Tra i possibili test di approfondimento, rientrano procedure di diagnostica per immagini (es: raggi X, risonanza magnetica nucleare, TAC), l'elettromiografia e gli esami del sangue.

L'individuazione delle cause dei dolori cervicali è indispensabile alla realizzazione di un piano terapeutico appropriato.

Varie figure specialistiche dell'ambito medico possiedono le competenze per stilare una diagnosi accurata di dolore al collo; tra queste figurano l'ortopedico, il fisiatra e il neurologo.
È però doveroso precisare che la scelta dello specialista a cui rivolgersi spetta al medico di base, il quale deve essere contattato per primo.

Anamnesi

L'anamnesi (o storia clinica) fornisce importanti informazioni in merito alla causa del dolore cervicale o ai fattori che ne hanno favorito la comparsa.

Tramite l'anamnesi, il medico chiarisce tutti i dettagli della sintomatologia ponendo al paziente domande del tipo "quando sono comparsi i primi disturbi?", "il dolore va e viene?", "sono presenti deficit neurologici quali formicolio, intorpidimento ecc.?".

Inoltre, scandaglia la storia medica del paziente (patologie e infortuni del passato più o meno recente, terapie in corso ecc.) e ne indaga l'attività lavorativa (tipo di lavoro), lo stile di vitasedentario oppure una persona attiva? Se è attiva, quali attività svolge? Ecc.) e, talvolta, le abitudini del sonno.

Esame Obiettivo

L'esame obiettivo (o esame fisico) consiste nella valutazione medica dello stato di salute generale del paziente.
Esso prevede delle manovre diagnostiche che servono al medico per constatare la presenza o meno di segni indicativi di una qualche condizione patologica.

In un paziente che lamenta dolori cervicali, l'esame obiettivo comprende:

  • L'osservazione dell'area cervicale e dell'assetto posturale del distretto collo-spalle-scapole.
  • La palpazione dell'area cervicale, in particolare dei tessuti molli della zona, alla ricerca di eventuali tensioni e rigidità muscolari.
  • La valutazione del mobilità cervicale, tramite vari tipi di movimento del collo.
  • La valutazione neurologica dell'arto superiore tramite un test dei riflessi, della forza e della sensibilità. Tutte queste indagini forniscono informazioni sullo stato di salute dei nervi spinali cervicali.

Quando il dolore cervicale è dovuto a una sofferenza muscolo-articolare, le informazioni fornite dall'esame obiettivo e dall'anamnesi possono bastare per una diagnosi definitiva e accurata.

Diagnostica per Immagini

Raggi X

I raggi X mostrano soprattutto le vertebre, permettendo un'analisi del loro stato di salute.
Sono utili all'identificazione delle varie forme di artrite (in particolare l'artrosi cervicale) e al riconoscimento dei tumori vertebrali.

TAC

Basata sull'impiego di radiazioni ionizzanti, la TAC fornisce immagini anatomiche di altissima qualità e ricche di dettagli.
Permette di individuare le patologie del rachide (es: discopatie, spondilolistesi ecc.) e del midollo spinale; inoltre, consente di analizzare lo stato di salute dei nervi spinali.

Risonanza Magnetica

La risonanza magnetica nucleare presenta un potere diagnostico sovrapponibile a quello della TAC; è però importante precisare che è basata su un meccanismo di funzionamento completamente diverso (campi magnetici invece delle radiazioni ionizzanti), molto meno nocivo per la salute dell'essere umano.

Altri Esami

Elettromiografia e Studio della Conduzione Nervosa

L'elettromiografia combinata alla studio della conduzione nervosa è un test utile quando il dolore cervicale sembra essere dovuto all'irritazione e compressione di un nervo spinale.
Si tratta, infatti, di un esame che valuta la salute dei nervi e dei muscoli correlati.

Analisi del Sangue

Le analisi di laboratorio su un campione di sangue del paziente con dolori cervicali si spiegano quando c'è il sospetto che il disturbo sia dovuta a un'infezione.
Potrebbero servire anche alla diagnosi differenziale.

Terapia

Dolori Cervicali: Cure e Rimedi

Il trattamento del dolore cervicale varia in funzione di almeno due fattori: la causa del disturbo e la severità dei sintomi.

Le forme più lievi di cervicalgia tendono a risolversi spontaneamente o grazie all'attuazione di banali accorgimenti, nel giro di qualche giorno/settimana.

Le forme più complesse, invece, necessitano di piano terapeutico appropriato, che, a seconda delle circostanze, può comprendere la fisioterapia, l'uso di un tutore, l'uso di farmaci antidolorifici, la terapia infiltrativa e, talvolta, perfino la chirurgia.

Per approfondire: Rimedi per il Dolore Cervicale

Dolore Cervicale: i Rimedi Casalinghi

Quando il dolore cervicale è una condizione di lieve rilevanza clinica (es: eccessiva tensione dei muscoli del collo), sono di beneficio:

  • Un breve periodo di riposo. È consigliabile evitare per alcuni giorni tutti quei movimenti che accentuano la sintomatologia dolorosa. Trascorso questo tempo è bene riprendere a muoversi, seppur gradualmente, al fine di evitare un indebolimento e irrigidimento dei muscoli del collo.
  • Impacchi locali caldi e/o freddi. La terapia del freddo riduce l'infiammazione e conseguentemente anche il dolore; la terapia del caldo, invece, rilassa i muscoli contratti e favorisce l'irrorazione sanguigna locale.
    Gli impacchi, sia quelli caldi che quelli freddi, devono durare 15-20 minuti al massimo e devono ripetersi più volte al giorno.
  • Esercizi di allungamento muscolare (stretching). Uno stretching delicato e regolare dei muscoli del collo (es: trapezio superiore) può alleviare la dolenza e accelerarne la risoluzione.
    Se però l'allungamento ha effetto contrario a quello desiderato, è meglio evitarlo.
  • La correzione di alcune cattive abitudini. Fattori come la sedentarietà, il fumo di sigaretta o la poco attenzione nei confronti della postura possono esacerbare il dolore cervicale; di conseguenza, è consigliabile correggerli.
  • L'uso di un cuscino ortopedico per il dolore cervicale. Questo rimedio è particolarmente indicato alle persone con dolore cervicale dovuto all'assunzione di posizione errate durante il sonno notturno.
Per approfondire: Esercizi di Stretching per la Cervicale

Cervicalgia e Fisioterapia: gli Esercizi per il Dolore Cervicale

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La fisioterapia per i dolori cervicali trova indicazione nei pazienti con sintomi persistenti, dovuti a problematiche muscolo-articolari ma non solo.

Il trattamento fisioterapico per la cervicalgia comprende, principalmente, esercizi mirati a migliorare la flessibilità, la mobilità, la stabilizzazione e la forza del collo; esso si concentra sui muscoli e sulle articolazioni non solo dell'area cervicale, ma anche della spalla e del rachide toracico.

La fisioterapia richiede costanza da parte del paziente: per poterne apprezzare i benefici, infatti, occorre tempo (diverse settimane di "allenamenti").

Inoltre, è consigliabile fare tesoro degli esercizi proposti dal fisioterapista ed eseguiti nel suo studio, per ripeterli a casa, in un ritaglio di tempo, così da favorire il processo di guarigione.
Tra l'altro, appuntare gli esercizi può tornare utile in futuro, in caso di eventuali recidive.

Per approfondire: Esercizi per le Cervicali e il Dolore Cervicale

Dolori Cervicali e Collare Cervicale

Quando il dolore cervicale ha origine traumatica, il medico potrebbe prescrivere l'uso di un tutore: il cosiddetto collare cervicale.

Questo presidio medico serve a limitare i movimenti del collo durante la fase acuta della condizione che ha scatenato il dolore.

Generalmente, l'impiego del collare è limitato a un breve periodo di tempo e per poche ore al giorno.

Dolore Cervicale e Farmaci: Quali usare?

Quando i dolori cervicali sono persistenti e il paziente necessita di un po' di sollievo, il medico curante potrebbe indicare l'uso di un farmaco antidolorifico da banco, come un FANS o il paracetamolo.

La terapia farmacologica deve costituire un trattamento temporaneo, concordato con il medico, in quanto l'abuso dei medicinali sopra indicati può avere spiacevoli effetti collaterali.

È importante ricordare che si sta parlando di farmaci che si limitano a un'azione sui sintomi e non sulle cause.

Dolore Cervicale e Terapia Infiltrativa

Trattamento sicuramente più invasivo dei precedenti, la terapia infiltrativa comprende varie metodiche, tra cui:

  • L'iniezione nello spazio epidurale cervicale di un farmaco corticosteroide. È indicato nella gestione del dolore cervicale dovuto all'irritazione e compressione di un nervo spinale.
  • L'ablazione con radiofrequenza. È riservata principalmente ai casi di dolori cervicali sostenuti da artrite.
  • L'infiltrazione di un anestetico nei cosiddetti trigger point. È indicata nelle cervicalgie croniche, persistenti, di natura muscolare, tendinea e/o legamentosa.

Dolore Cervicale e Chirurgia

La chirurgia è riservata ai casi di dolore cervicale di natura neurologica, sostenuti dalla compressione dei nervi spinali o del midollo spinale.

Dal punto di vista pratico, il trattamento chirurgico adottato nelle sopraccitate circostanze consiste in un intervento di decompressione della struttura nervosa interessata, al fine di "liberarla" dalla compressione responsabile del disturbo.

Le procedure di chirurgia cervicale sono molto delicate; non a caso, trovano impiego solo se strettamente necessario, come per esempio nel caso di un'ernia discale grave (che non ha tratto alcun beneficio dai trattamenti conservativi) o di un tumore spinale.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza