Disturbo Bipolare: cosa lo scatena e sintomi

Disturbo Bipolare: cosa lo scatena e sintomi
Ultima modifica 05.04.2023
INDICE
  1. Cos'è
  2. Cause
  3. Tipi
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Terapia

Cos'è

Cosa significa Disturbo Bipolare?

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Il disturbo bipolare, o bipolarismo, è un problema di salute mentale, caratterizzato da cambiamenti estremi dell'umore: è caratteristico del paziente bipolare, infatti, alternare episodi maniacali o ipomaniacali, in cui l'umore è anormalmente elevato, a momenti di depressione, in cui l'umore è basso.

L'ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM 5) riconosce l'esistenza di almeno quattro forme di disturbo bipolare: 

Il soggetto bipolare potrebbe manifestare gli sbalzi d'umore da una a più volte durante la vita; non conta tanto il numero di episodi, quanto il cambiamento del tono dell'umore, da basso a elevato o viceversa, o da normale a improvvisamente euforico.

Cause

Cosa scatena il Disturbo Bipolare?

La causa precisa del disturbo bipolare è sconosciuta.

È opinione degli esperti, tuttavia, che questa condizione mentale abbia un'origine multifattoriale, ossia dipenda da più fattori; in particolare, menzionano:

  • Fattori genetici;
  • Fattori ambientali;
  • Fattori biochimici.

Fattori Genetici

La presenza del disturbo bipolare potrebbe dipendere da una componente genetico-ereditaria.
Questa teoria nasce dall'osservazione della condizione in un numero statisticamente rilevante di persone con una storia familiare di bipolarismo (di tipo 1, di tipo 2 e ciclotimico), dove per storia familiare si intende parenti prossimi, come fratelli o genitori, affetti dal disturbo mentale in oggetto.
Secondo gli esperti, non sarebbe implicato un solo gene nella comparsa del disturbo bipolare, ma più d'uno; inoltre, ritengono molto probabile che la sola predisposizione genetica non sia sufficiente: servirebbero, infatti, determinati fattori ambientali, che agiscono da innesco.

Fattori Biochimici

Alcuni studi sul cervello delle persone con disturbo bipolare hanno evidenziato livelli alterati di neurotrasmettitori (in particolare si segnalano dopamina, noradrenalina e serotonina); ciò ha indotto gli esperti a ritenere possibile che il bipolarismo dipenda, per esempio, da un eccesso di noradrenalina o da una sua carenza.

Fattori Ambientali

Premessa: un fattore ambientale è una qualsiasi circostanza, evento o abitudine che può condizionare la vita di un individuo, in una certa misura.

Medici ed esperti in materia di disturbi dell'umore hanno osservato che il passato dei pazienti bipolari presenta, spesso, esperienze traumatiche (sia dal punto di vista emotivo che fisico) o lunghi periodi di stress.
Da ciò, hanno ipotizzato che il bipolarismo possa essere in qualche modo vincolato a vicende del passato, vissute in maniera particolarmente intensa e sconvolgente.
Come detto in precedenza, i fattori ambientali sembrerebbero gli inneschi della sintomatologia in tutte quelle persone con una predisposizione genetica o biochimica.

Esempio di esperienze che possono causare stress emotivo e fisico:

  • Morte di una persona cara;
  • Malattia fisica di una certa gravità;
  • Abuso emotivo o sessuale;
  • Violenza fisica;
  • Interruzione di una relazione;
  • Problemi economici;
  • Problemi in ambito lavorativo.

Tipi

Disturbo Bipolare tipo 1

Presenta un disturbo bipolare di tipo 1 il soggetto che sperimenta, nell'arco della vita, almeno un episodio maniacale, eventualmente preceduto o seguito da un episodio ipomaniacale o di depressione maggiore.

Disturbo Bipolare tipo 2

Presenta un disturbo bipolare di tipo 2 il soggetto che alterna, nell'arco della vita, almeno un episodio di depressione maggiore a un episodio ipomaniacale, ma non ha mai avuto episodi maniacali o episodi misti.

Per approfondire: Disturbo Bipolare: sintomi e differenze tra tipo 1 e tipo 2

Ciclotimia

Soffre di ciclotimia, o disturbo ciclotimico, il soggetto che, per un arco temporale di almeno due anni (per gli adulti), alterna periodi con sintomi di depressione moderata a periodi con sintomi da episodio ipomaniacale, anch'esso attenuato.

Per approfondire: Ciclotimia: significato, cause e sintomi

Disturbo Bipolare indotto da farmaci o sostanze

Soffre di disturbo bipolare indotto da farmaci o sostanze il soggetto che manifesta episodi maniacali/ipomaniacali e/o episodi depressivi, il tutto dopo l'assunzione di determinati farmaci o sostanze, o a causa di una sindrome da astinenza (dovuta alla privazione di un farmaco o una sostanza).

Tra le sostanze e i farmaci potenzialmente in grado di indurre un quadro clinico bipolare, si evidenziano in particolare:

Sintomi e Complicanze

Sintomi Episodi Maniacali e Ipomaniacali

I sintomi degli episodi maniacali e di quelli ipomaniacali sono molti simili, ma nel primo caso sono molti più evidenti (questo perché la mania è qualcosa di più severo dell'ipomania).

Nell'elenco delle manifestazioni tipiche, figurano:

  • Sensazione esagerata di felicità e benessere (euforia);
  • Ottimismo anomalo;
  • Estrema autostima;
  • Estrema loquacità (parla più del normale);
  • Scarsa capacità di giudizio, che può portare il paziente addirittura a compiere gesti pericolosi o scelte rischiose per la propria incolumità;
  • Rapidità di pensiero;
  • Comportamenti agitati o irritabili;
  • Tendenza all'attività fisica smodata;
  • Insolita e inspiegabile volontà di raggiungere determinati risultati;
  • Scarsa necessità di dormire;
  • Tendenza alla distrazione;
  • Incapacità a concentrarsi a dovere.
Per approfondire: Episodio Maniacale, Misto e Ipomaniacale: quali sono le differenze?

Sintomi Episodi Depressione

I sintomi depressivi hanno un'influenza tale nella vita delle persone, che possono condizionare le relazioni sociali e sentimentali, la sfera lavorativa e l'ambito scolastico.

Nel paziente bipolare, le manifestazioni possibili della depressione sono:

  • Tristezza, mancanza di speranza e senso di vuoto;
  • Pianto;
  • Irritabilità (soprattutto nei più giovani);
  • Perdita di interesse per tutte quelle attività, che di solito rappresentano un divertimento o un passatempo apprezzato;
  • Variazioni di peso;
  • Disturbi del sonno notturno (es: insonnia o sonnolenza eccessiva);
  • Letargia;
  • Senso di inutilità o senso di colpa;
  • Irrequietezza;
  • Senso di affaticamento e mancanza di energie;
  • Lentezza nel fare le cose;
  • Sentirsi inutili e avere sensi di colpi senza motivo;
  • Problemi di concentrazione;
  • Pensieri suicidi.
Per approfondire: Sintomi Disturbo Bipolare

Complicanze del Disturbo Bipolare

In assenza di trattamenti, il paziente con disturbo bipolare è a rischio di:

  • Dipendenze, di solito da alcol e/o droghe;
  • Tendenze suicide;
  • Isolamento e rottura di ogni tipo di relazione sociale;
  • Problemi con la legge o economici;
  • Problemi in ambito scolastico o lavorativo.

In sintesi, la condizione mentale può compromettere vari ambiti della vita quotidiana.

Disturbi associati al Bipolarismo

Spesso, le persone con disturbo bipolare soffrono anche di altre condizioni, che possono peggiorare la sintomatologia del bipolarismo e rendere meno efficace la terapia.
Tra queste condizioni, figurano:

Diagnosi

Ai fini di una diagnosi corretta di disturbo bipolare, sono fondamentali:

  • Raccolta dei sintomi;
  • Esame obiettivo;
  • Esami di laboratorio;
  • Valutazione del profilo psicologico;
  • Consultazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali(DSM) e confronto della sintomatologia.

Esame obiettivo e test di laboratorio nel Disturbo Bipolare

L'esame obiettivo e i test di laboratorio (esami del sangue) chiariscono se i sintomi e i segni presenti sono correlati a un qualche problema di natura fisica, anziché al disturbo bipolare.
Inoltre, sono ottimi indicatori della condizione di salute generale del paziente.

Valutazione psicologica nel Disturbo Bipolare

La valutazione del profilo psicologico spetta a uno psichiatra o a uno psicologo e consiste in una discussione tra paziente e specialista.
Il tema della discussione è tutto ciò che riguarda la sfera emotiva e comportamentale del paziente, i suoi pensieri e le sue sensazioni.
Inoltre, al termine della discussione, è previsto un questionario il cui scopo è investigare, nuovamente, l'emotività, il comportamento, i pensieri e le sensazioni.
Talvolta, lo specialista potrebbe richiedere al paziente di stilare un diario dell'umore (anche noto come grafico dell'umore), in cui registrare i cambiamenti giornalieri degli stati d'animo, la qualità del sonno notturno ecc.

Diagnosi di Disturbo Bipolare secondo il DSM 5

Innanzitutto, bisogna ripassare come il DSM 5 distingue le prime tre forme di disturbo bipolare:

  • È disturbo bipolare di tipo 1 se l'individuo manifesta, durante la vita, almeno un episodio maniacale, eventualmente preceduto o seguito da almeno un episodio di depressione maggiore.
  • È disturbo bipolare di tipo 2 se il soggetto alterna, durante la vita, almeno un episodio ipomaniacale a uno di depressione maggiore.
  • È ciclotimia se il paziente alterna, in un arco temporale di almeno 2 anni, episodi di depressione moderata a episodi ipomaniacali.

A questo punto, bisogna definire i criteri con cui il DSM 5 descrive gli episodi maniacali (mania), gli episodi ipomaniacali e la depressione maggiore:

  • L'episodio maniacale è tale quando si caratterizza per un tono dell'umore anormalmente elevato e per un'insolita espansività, oppure per un umore estremamente irritabile, oppure ancora per elevati livelli di energia e iperattività, il tutto per una durata di almeno 7 giorni consecutivi.
  • L'episodio ipomaniacale è simile all'episodio maniacale, con due differenze: i sintomi (che sono gli stessi) sono meno severi e la durata è di almeno 4 giorni consecutivi.
  • La depressione maggiore è tale quando si contraddistingue per un tono dell'umore basso oppure per una perdita di interesse verso la vita, il tutto per una durata di almeno 2 settimane.
  • Mania, ipomania e depressione non devono essere dovute all'assunzione di farmaci, droghe stupefacenti o altre sostanze.

Infine, occorre segnalare i requisiti sintomatologici e il numero di manifestazioni che il paziente deve sperimentare per poter parlare di mania, ipomania o depressione maggiore:

  • Per la diagnosi degli episodi maniacale e ipomaniacale, è necessario che il paziente esibisca almeno 3 dei 7 seguenti sintomi:
    • Autostima esagerata e mania di grandezza;
    • Diminuzione del bisogno di dormire;
    • Aumento della loquacità;
    • Facilità di distrazione;
    • Rapidità di pensiero;
    • Aumento dell'attività finalizzata o agitazione psicomotoria;
    • Scarsa capacità di giudizio (es: acquisti sfrenati, guida pericolosa ecc.).
  • Per la diagnosi degli episodi di depressione maggiore, è necessario che il paziente sperimenti almeno 5 degli 8 seguenti sintomi:
    • Basso tono dell'umore per gran parte della giornata, quasi ogni giorno;
    • Perdita di interesse e piacere per la maggior parte delle attività;
    • Significativa perdita di peso, oppure aumento o calo dell'appetito;
    • Impegnarsi in movimenti senza scopo, come per esempio camminare per la stanza;
    • Calo di energia e senso di fatica;
    • Sentirsi inutili e avere sensi di colpa;
    • Diminuzione della capacità di pensiero e di concentrazione;
    • Pensieri di morte ricorrenti e/o tendenza suicide.

Diagnosi Disturbo Bipolare indotto da farmaci o sostanze

Nella diagnosi di disturbo bipolare indotto da farmaci o sostanze, è molto importante che i sintomi maniacali e depressivi siano comparsi durante o poco dopo l'assunzione delle sostanze incriminate (o durante la sindrome da astinenza) e che tali sostanze siano capaci di produrre la suddetta sintomatologia.

A Chi spetta la Diagnosi di Disturbo Bipolare?

Di solito, la diagnosi di disturbo bipolare richiede il coinvolgimento di un team di professionisti, tra cui medici genericipsichiatri e psicologi.

Terapia

Come si cura il Disturbo Bipolare?

Il disturbo bipolare è una malattia dell'umore che, in genere, accompagna per tutta la vita chi ne è affetto.

Tuttavia, con un trattamento adeguato, è possibile limitarne in maniera tangibile i sintomi e le possibili complicanze.

La terapia del bipolarismo si basa sul ricorso a tecniche di psicoterapia, associate alla somministrazione di specifici farmaci per i cambiamenti dell'umore e per la depressione, e alla gestione di eventuali condizioni di dipendenza (da alcol o da droghe).

Disturbo Bipolare: scopi della terapia

Brevemente, gli obiettivi della terapia prevista in caso di disturbo bipolare sono:

  • Prevenire gli episodi maniacali e/o ipomaniacali, e/o la depressione;
  • Ridurre la severità dei sintomi che caratterizzano gli episodi maniacali, ipomaniacali e depressivi;
  • Insegnare al paziente a riconoscere gli inneschi (anche detti triggers) della sintomatologia, così da prevenire un cambiamento dell'umore (o quanto meno smorzarlo nell'intensità);
  • Migliorare la qualità di vita del paziente, sotto tutti i punti di vista (sociale, lavorativo, scolastico ecc.);
  • In caso di sintomi molto gravi, offrire al paziente terapie ospedaliere appropriate a evitare conseguenze pericolose;
  • Trattare eventuali dipendenze da sostanze stupefacenti o da alcol.

Psicoterapia per il Disturbo Bipolare

Tra le tecniche di psicoterapia fondamentali per il trattamento della disturbo bipolare, rientrano:

Terapia cognitivo-comportamentale

Questa forma di psicoterapia ha lo scopo di insegnare al paziente bipolare come identificare e dominare i comportamenti problematici (in gergo specialistico, i comportamenti "disattivi" o "pensieri distorti"), che caratterizzano gli episodi maniacali, ipomaniacali e/o depressivi.
Inoltre, è di enorme aiuto nell'individuazione dei triggers, ossia i fattori che scatenano la sintomatologia.
La terapia cognitivo-comportamentale prevede una parte "in studio", con lo psicoterapeuta, e una parte "a casa", riservata all'esercizio e al miglioramento delle tecniche di dominio.

Terapia interpersonale

Questa tecnica di psicoterapia si basa sull'idea che le relazioni interpersonali e con il mondo esterno in generale abbiano un'influenza determinante sulla salute mentale di una persona.
Secondo chi pratica la terapia interpersonale, il disturbo bipolare trarrebbe origine da situazioni di stress emotivo o fisico, successive a un rapporto problematico con le altre persone, con il lavoro, con la scuola ecc.
L'obiettivo terapeutico è scoprire quali relazioni interpersonali hanno dato il via allo sviluppo del disturbo dell'umore in questione e, una volta chiarito ciò, trovarvi un possibile rimedio.

Terapia interpersonale e dei ritmi sociali

Questa forma di psicoterapia è una variante della precedente terapia interpersonale.
In aggiunta agli scopi della terapia interpersonale, ha l'obiettivo particolare di stabilizzare e adeguare - in base al disturbo dell'umore in atto – i ritmi biologici e i ritmi sonno-veglia del paziente.
L'idea di base è che una regolare routine quotidiana sia di enorme giovamento alla salute mentale del soggetto bipolare.

Terapia focalizzata sulla famiglia

Questo approccio psicoterapeutico assegna alla famiglia e alla comunicazione tra familiari e pazienti un ruolo cardine nella gestione della sintomatologia.

Altre tecniche di Psicoterapia adottate in caso di Disturbo Bipolare

  • Terapia psicodinamica
  • Terapia di gruppo
  • Terapia dialettico-comportamentale

Disturbo Bipolare: i Farmaci

I farmaci disponibili per la gestione del disturbo bipolare sono svariati; tra questi, alcuni sono indicati in caso di episodio maniacale e ipomaniacale, e altri in caso di depressione.

Nei dettagli, ecco i medicinali che potrebbero trovare impiego:

  • Stabilizzanti dell'umore, quali il litio carbonato e gli antiepilettici lamotrigina, valproato e carbamazepina.
    Servono a controllare e prevenire gli episodi maniacali, ipomaniacali e depressivi.
  • Antipsicotici, quali per esempio olanzapina, quetiapina, risperidone, clozapina e asenapina.
    Servono generalmente per trattare gli episodi gravi di mania e depressione.
  • Antidepressivi, quali gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), gli inibitori delle monoamino-ossidasi di tipo A (IMAO-A), gli antidepressivi atipici (bupropione) e gli antidepressivi triciclici.
    Non sono farmaci di prima scelta nella gestione del disturbo bipolare; inoltre, generalmente, lo specialista li prescrive in associazione ad antipsicotici o al litio carbonato, per evitare un peggioramento della sintomatologia, anziché un miglioramento.
Per approfondire: Farmaci per il Trattamento del Disturbo Bipolare

Consigli e altri Rimedi contro il Disturbo Bipolare

Affinché i trattamenti per il disturbo bipolare abbiano effetti migliori, gli esperti consigliano caldamente di:

  • Sottoporsi alle cure previste, senza saltare alcuna seduta di psicoterapia o le somministrazioni farmacologiche. Seguire scrupolosamente l'iter terapeutico è fondamentale per evitare ricadute frequenti; inoltre, indica che il paziente ha consapevolezza della propria condizione e della necessità di doversi curare.
  • Evitare di berealcolici e far uso di sostanze stupefacenti. L'alcol e le droghe inducono sbalzi d'umore e questo può peggiorare le oscillazioni emotive del bipolare.
  • Consultare il medico prima di prendere un qualsiasi medicinale. Alcuni farmaci potrebbero interferire con i farmaci assunti per controllare il disturbo bipolare.
  • Tenere un diarioin cui registrare l'umore giornaliero, gli eventi che hanno indotto un'oscillazione emotiva ecc.
    Tutto ciò è di notevole aiuto soprattutto per lo psicoterapeuta, nel momento in cui si appresta a impostare le sedute psicoterapeutiche future.
  • Fare regolarmente attività fisica. L'esercizio fisico ha effetti benefici sull'umore, in quanto induce il rilascio di endorfine, ossia sostanze chimiche legate a un particolare senso di benessere e appagamento.
  • Dormire il giusto numero di ore ed evitare di "fare tardi" alla sera. Il regolare sonno notturno contribuisce a rendere più stabile l'umore della persona con disturbo bipolare.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza