Ultima modifica 24.07.2020

Generalità

Il cuore ingrossato è un'anomalia cardiaca contraddistinta, all'esame ai raggi X, da un incremento delle dimensioni del cuore.         
La sua comparsa può essere dovuta a condizioni patologiche diverse, che possono anche non riguardare direttamente il cuore. Infatti, tra le principali cause scatenanti, oltre all'attacco di cuore, alle aritmie cardiache, alla cardiomiopatia dilatativa ecc., compaiono anche l'ipertensione, l'anemia e l'emocromatosi.
I sintomi più caratteristici (anche se non sempre presenti) del cuore ingrossato consistono in fiato corto, edema alle gambe, palpitazioni e alterazioni del ritmo cardiaco.
Con l'esecuzione di diversi esami diagnostici, è possibile stabilire i connotati del cuore ingrossato e da cosa esso ha avuto origine.
La conoscenza delle cause è fondamentale per pianificare la giusta terapia.

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Cuore ingrossato

Figura: un cuore normale a confronto con un cuore ingrossato. Il cuore ingrossato può diventare tale a seguito di un ispessimento delle pareti del miocardio oppure a seguito di una dilatazione delle cavità atriale e/o ventricolari.

Cos'è il cuore ingrossato?

Noto anche come cardiomegalia, il cosiddetto cuore ingrossato rappresenta un'anomalia cardiaca riscontrabile ai raggi X, contraddistinta da un aumento del volume o della massa del cuore.
Dal punto di vista puramente anatomico, a determinare le variazioni dimensionali possono essere un ispessimento del muscolo cardiaco (cioè il miocardio) oppure una dilatazione delle cavità atriali e/o ventricolari.

È UN SINTOMO O UNA MALATTIA?

In medicina, il cuore ingrossato è considerato un sintomo e non una malattia.

COS'È IL MIOCARDIO?

Il miocardio è il muscolo del cuore.
Alternando una fase di contrazione a una di rilassamento, le fibre muscolari che lo compongono consentono al cuore di pompare il sangue verso i polmoni (per l'ossigenazione sanguigna) e verso il resto del corpo (per il nutrimento dei vari organi e tessuti dell'organismo).
Il miocardio possiede la capacità straordinaria di generare da sé gli impulsi per la propria contrazione, grazie al nodo seno atriale. Il nodo seno atriale, situato a livello di dell'atrio destro, è la sorgente e il centro di regolazione del battito cardiaco.

Cuore anatomia

Figura: anatomia e circolazione sanguigna all'interno del cuore. Il cuore è diviso in due metà, destra e sinistra. Il cuore di destra è composto dall'atrio destro e dal sottostante ventricolo destro. Il cuore di sinistra è composto dall'atrio sinistro e dal sottostante ventricolo sinistro. Ciascun atrio è collegato al ventricolo sottostante per mezzo di una valvola.

Cause

La cardiomegalia insorge solitamente a seguito di particolari condizioni patologiche, che riguardano il cuore e non solo. Inoltre, esistono dei casi di cardiomegalia idiopatica (per i quali non viene riscontrata una vera e propria causa) e altri dovuti a situazioni transitorie, come la gravidanza.

PROBLEMI CARDIACI ALLA BASE DEL CUORE INGROSSATO

I problemi e le malattie cardiache alla base del cuore ingrossato agiscono rendendo più difficile l'azione di pompa del cuore o danneggiando il miocardio. Essi consistono in:

  • Attacco di cuore. È un grave disturbo cardiaco, comunemente chiamato infarto, causato dall'interruzione del flusso di sangue diretto a una parte più o meno estesa del miocardio. All'origine della maggior parte dei casi di attacco di cuore ci sono le coronaropatie, ovvero le malattie delle arterie coronarie.
  • Aritmie. Sono delle alterazioni del ritmo cardiaco. Quest'ultimo, a seguito di un'aritmia, può diventare troppo lento, troppo veloce oppure irregolare.
  • Difetti congeniti del cuore. Il termine congenito indica che il difetto è presente fin dalla nascita.
  • Difetti delle valvole cardiache. Le valvole cardiache sono quattro e regolano il flusso di sangue tra atri e ventricoli e tra ventricoli e vasi efferenti.
  • Cardiomiopatia dilatativa. Il termine cardiomiopatia dilatativa identifica un disturbo caratterizzato dall'ispessimento delle pareti del cuore, in particolare quelle dei ventricoli.
  • Ipertensione polmonare dovuta a una malattia cardiaca. L'alta pressione sanguigna a livello dell'arteria polmonare, che conduce il sangue dal cuore ai polmoni, può determinare prima un ingrossamento del ventricolo destro e poi dell'atrio destro.
  • Versamento pericardico. Il cuore è avvolto da una membrana, il pericardio, contenente un fluido, chiamato liquido pericardico. La raccolta eccessiva di liquido pericardico provoca il cosiddetto fenomeno del versamento pericardico; una delle più gravi conseguenze del versamento pericardico è il tamponamento cardiaco.
  • Amiloidosi in forma localizzata. L'amiloidosi comprende un gruppo di malattie caratterizzate dall'accumulo di materiale proteico anormale, definito anche materiale amiloide, nei tessuti dell'organismo. L'amiloidosi interessa il cuore quando l'accumulo di materiale amiloide avviene nel compartimento cardiaco.
  • Infezioni virali del cuore. Esse provocano un'infiammazione del miocardio (miocardite).

ALTRE CONDIZIONI PATOLOGICHE ALLA BASE DEL CUORE INGROSSATO

Il cuore ingrossato può insorgere anche a seguito di una delle seguenti condizioni patologiche:

  • Ipertensione. L'alta pressione sanguigna, ostacolando la normale funzione di pompa del cuore, provoca inizialmente un ingrossamento del ventricolo sinistro e poi dell'atrio soprastante.
  • Anemia. L'anemia riguarda i globuli rossi del sangue e l'emoglobina in essi contenuta, la cui carenza comporta un'inadeguata ossigenazione dei tessuti e degli organi del corpo. Un'anemia cronica fa sì che il cuore di chi ne è affetto debba svolgere un lavoro più intenso. Un lavoro più intenso può tradursi in una dilatazione anomala delle cavità cardiache (atri e ventricoli).
  • Malattie della tiroide. Ipotiroidismo e ipertiroidismo possono sottoporre il cuore a uno stress eccessivo, che ne dilata le cavità cardiache.
  • Emocromatosi. È una malattia, sia ereditaria che acquisita, caratterizzata dall'accumulo abnorme di ferro nei tessuti dell'organismo.
    Altre cause di cuore ingrossato:
    Se il ferro si deposita in eccesso nel cuore, a pagarne le conseguenze è di solito il ventricolo sinistro, il quale si ingrossa e si indebolisce.
  • Insufficienza renale. Se i reni sono malati, il cuore fatica a pompare il sangue in circolo e modifica la sua normale anatomia.

Sintomi e Complicanze

Il cuore ingrossato può essere asintomatico, cioè privo di sintomi e segni evidenti, oppure motivo di fiato corto, alterazioni del ritmo cardiaco (aritmie), gonfiore (o edema) alle gambe, palpitazioni, senso di fatica e aumento di peso

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

Una diagnosi precoce di cuore ingrossato rende più facile il suo trattamento. Pertanto, ai primi segnali di un possibile problema cardiaco, è consigliabile richiedere un consulto di tipo cardiologico, allo scopo di individuare la natura del disturbo.

COMPLICAZIONI

La comparsa di complicazioni dovute alla cardiomegalia dipende dalle cause alla base dell'ingrossamento (per esempio una gravidanza è una situazione transitoria e meno pericolosa di un attacco di cuore) e dalla parte anatomica di cuore interessata.
Le complicanze più comuni sono:

  • Insufficienza cardiaca. L'insufficienza cardiaca è una condizione patologica assai grave, che riguarda il ventricolo sinistro. Quest'ultimo subisce una dilatazione che tende a indebolire fortemente l'azione di pompa del cuore.
  • Formazione di coaguli sanguigni. Un cuore ingrossato dovuto a gravi problemi cardiaci può comportare la formazione di coaguli di sangue al suo interno. I coaguli di sangue possono ostruire il flusso sanguigno circolante nel cuore o nei vasi limitrofi, causando un attacco di cuore o un ictus. Se i coaguli si formano nella metà destra del cuore possono spostarsi nei polmoni, dando luogo alla cosiddetta embolia polmonare.
  • Patologie delle valvole cardiache (o valvulopatie). Due delle quattro valvole cardiache, la mitrale e la tricuspide, possono deformarsi (in alcuni casi è una malformazione aggiuntiva) e far fluire il sangue in modo errato. Ciò determina la comparsa dei cosiddetti soffi cardiaci.
  • Arresto cardiaco o morte cardiaca improvvisa. Quando il cuore è ingrossato, i segnali per la contrazione cardiaca possono subire un'alterazione, dando luogo a un'aritmia. Se l'aritmia è grave (per esempio una fibrillazione ventricolare), l'individuo che ne soffre può andare incontro ad arresto cardiaco.

Diagnosi

La diagnosi di cuore ingrossato richiede un accurato esame obiettivo, mirato all'osservazione dei segni e dei sintomi, accompagnato dall'esecuzione di altri test, come la radiografia del torace, l'elettrocardiogramma, l'ecocardiogramma, il test da sforzo, la TAC, la risonanza magnetica nucleare, gli esami del sangue e la biopsia cardiaca tramite cateterismo.
Le indagini devono essere  scrupolose, in quanto, per curare al meglio il cuore ingrossato, è necessario conoscere a fondo le cause e le caratteristiche dell'anomalia.

ESAME OBIETTIVO

Durante l'esame obiettivo, il medicoanalizza i segni e la storia clinica del paziente.
Sono indizi assai importanti le tipiche manifestazioni di una malattia cardiaca (cioè dolore al torace, fiato corto, svenimento, aritmia, palpitazioni, soffi cardiaci ecc.) e le situazioni favorenti, come per esempio una riscontrata ipertensione, una storia familiare di cuore ingrossato, un'anomalia cardiaca congenita ecc.
L'esame obiettivo è importante, ma non sufficiente, specie se l'individuo malato presenta una forma di cardiomegalia asintomatica.

RADIOGRAFIA DEL TORACE, TAC E RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

La radiografia del torace (o RX-torace), la TAC (o tomografia assiale computerizzata) e la risonanza magnetica nucleare (o RMN) sono degli esami di diagnostica per immagini che mostrano la forma e le dimensioni del cuore, rivelandosi assai utili perché mettono in evidenza le variazioni di volume del cuore.
N.B: la radiografia del torace e la TAC, a differenza della RMN, espongono il paziente a una quota minima di radiazioni ionizzanti nocive.

ELETTROCARDIOGRAMMA

L'elettrocardiogramma (ECG) misura l'attività elettrica del cuore attraverso l'applicazione, sul torace e sugli arti, di alcuni elettrodi. Dalla registrazione di come viene condotto il segnale per la contrazione cardiaca, il medico cardiologo è in grado di riscontrare la presenza di aritmie o di danni dovuti a un precedente attacco di cuore.
L'ECG è un esame abbastanza semplice, non richiede una preparazione particolare, non è invasivo e dà un'idea di cosa può esserci all'origine del cuore ingrossato.

ECOCARDIOGRAMMA

L'ecocardiogramma è un esame ecografico che mostra, nel dettaglio, l'anatomia del cuore. Esso permette di identificare i difetti valvolari, i difetti cardiaci congeniti, le malformazioni del miocardio (comprese le dilatazioni delle cavità cardiache e gli ispessimenti delle pareti) e le difficoltà di pompaggio del sangue.
L'ecocardiogramma, come l'ECG, è un esame semplice e non invasivo.

TEST DA SFORZO

Il test da sforzo è la valutazione di come lavora il cuore di un individuo durante un'attività fisica.
Esso prevede che, durante una prova da sforzo molto semplice come la camminata su un tapis roulant o la pedalata su una cyclette, vengano misurati alcuni parametri vitali, come battito cardiaco, pressione sanguigna e respirazione.

ANALISI DEL SANGUE

Le analisi del sangue permettono di misurare i livelli di determinate sostanze, che, se sopra la norma, potrebbero spiegare perché il cuore si è ingrossato.

BIOPSIA CARDIACA TRAMITE CATETERISMO

La biopsia cardiaca tramite cateterismo si svolge con un catetere che, inserito in un'arteria del corpo e portato fino al cuore, consente la raccolta di un piccolo pezzo di tessuto.
È un esame invasivo e non privo di rischi, tuttavia offre la possibilità di analizzare in laboratorio il tessuto cardiaco anomalo.

Trattamento

Come anticipato, per poter curare il cuore ingrossato (o quanto meno ridurne i sintomi), è necessario conoscerne le cause.
Pertanto, la terapia dipende da cosa c'è all'origine dell'anomalia cardiaca.
I trattamenti terapeutici disponibili attualmente sono di tipo farmacologico (per i casi meno gravi) e di tipo medico-chirurgico (per i casi più gravi).

TERAPIA FARMACOLOGICA

La terapia farmacologica è adatta ai casi di cuore ingrossato meno gravi. Essa consiste nella somministrazione di uno o più dei seguenti farmaci:

  • Diuretici. Aumentando la diuresi quotidiana, favoriscono l'eliminazione del sodio presente nell'organismo e l'abbassamento della pressione sanguigna. Sono particolarmente indicati nei casi di cuore ingrossato dovuto a ipertensione e/o caratterizzato da edema.
  • ACE-inibitori (o inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina). Sono impiegati nei casi di cuore ingrossato sostenuto da ipertensione, in quanto sono efficaci nell'abbassare la pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori più utilizzati sono il captopril, l'enalapril e il lisinopril.
  • Bloccanti del recettore per l'angiotensina (o sartani). Hanno gli stessi effetti degli ACE-inibitori, quindi agiscono contro l'ipertensione che sta alla base del cuore ingrossato.
  • Digossina. È un farmaco ideale per aumentare la forza di contrazione del miocardio e migliorare, di conseguenza, la funzione di pompa del cuore. La digossina viene somministrata quando la distribuzione di sangue ai tessuti e agli organi è insufficiente.
  • Anticoagulanti. Come si può intuire dal nome, sono dei farmaci che agiscono contro la coagulazione del sangue. Vengono somministrati per sciogliere o per prevenire la formazione di coaguli sanguigni. La presenza di quest'ultimi, infatti, può provocare un ictus o un attacco di cuore.
  • Beta-bloccanti. Sono dei farmaci antiaritmici di classe II, che vengono impiegati per abbassare la pressione sanguigna (ipertensione) e per rallentare il ritmo cardiaco, quando questo è elevato e oltre i livelli normali. Uno dei beta-bloccanti più utilizzati è il metoprololo.
  • Antiaritmici di altre classi. Oltre ai beta-bloccanti (classe II), esistono i bloccanti dei canali sodio (classe I), i bloccanti dei canali del potassio (classe III) e i calcio-antagonisti (classe IV). Ogni classe ha caratteristiche leggermente diverse, ma, in linea generale, hanno tutte l'obiettivo di mantenere stabile il ritmo cardiaco.

TERAPIA MEDICO-CHIRURGICA

Se la terapia farmacologica è inefficace, o se le condizioni del paziente con cuore ingrossato peggiorano, è richiesto un intervento terapeutico più marcato e invasivo, di tipo medico-chirurgico.
I trattamenti possibili, in questi casi, consistono nell'installazione di un pacemaker o di un defibrillatore cardioverter impiantabile (ICD), nella chirurgia valvolare, nel bypass coronarico, nell'inserimento di un dispositivo di assistenza ventricolare e, infine, nel trapianto di cuore.


Installazione di un pacemaker o di un defibrillatore cardioverter impiantabile (ICD). Il pacemaker e l'ICD sono due piccoli apparecchi che, collegati al cuore tramite diversi elettrocateteri, sorvegliano e mantengono nella norma la contrazione e il ritmo cardiaco. Un pacemaker e un ICD durano in media 7/8 anni, dopodiché vanno sostituiti.

Chirurgia valvolare. Se all'origine del cuore ingrossato c'è un'imperfezione delle valvole cardiache, potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente. L'intervento di chirurgia valvolare consiste nella sostituzione della valvola difettosa con una meccanica o biologica.

Bypasscoronarico. L'intervento di bypass coronarico è richiesto quando le arterie coronarie del cuore presentano un'ostruzione parziale o completa, che impedisce al sangue di ossigenare a dovere il miocardio. Il suo scopo è quello di "costruire" un ponte artificiale (detto appunto bypass), che aggiri l'ostacolo situato a livello delle coronarie.

Inserimento di un dispositivo di assistenza ventricolare. Il dispositivo di assistenza ventricolare (VAD) è una pompa impiantabile meccanica che sostituisce il cuore, quando questo è incapace di svolgere la sua normale funzione. Si tratta solitamente di un rimedio temporaneo, in attesa di un cuore "nuovo" da poter trapiantare. L'inserimento del VAD è particolarmente indicato nei casi in cui, al cuore ingrossato, si è aggiunta una grave insufficienza cardiaca.

Trapianto di cuore. I pazienti nelle condizioni peggiori possono aver bisogno di un cuore "nuovo", proveniente da un donatore compatibile. Il trapianto di cuore è un intervento assai complicato, che anche quando va a buon fine potrebbe comportare diverse complicazioni, tra cui il rigetto.

ALCUNI UTILI CONSIGLI

In caso di cuore ingrossato, è fondamentale adottare uno stile di vita sano, ovvero non fumare, perdere il peso in eccesso, limitare il sale assunto con la dieta, controllare la glicemia, mantenere a livelli normali la pressione sanguigna, praticare esercizio fisico secondo quanto prescritto dal medico, moderare l'assunzione di alcol, non far uso di droghe e, infine, dormire 7-8 ore per notte.

Prevenzione

Per prevenire il cuore ingrossato, la cosa migliore da fare è mantenere sotto controllo i fattori che ne favoriscono la comparsa.

Pertanto, è buona norma:

  • Elenco dei principali fattori di rischio del cuore ingrossato:
    • Ipertensione
    • Storia familiare di cuore ingrossato o di cardiomiopatia dilatativa
    • Coronaropatie
    • Malattie congenite del cuore
    • Disfunzioni delle valvole cardiache
    • Attacco di cuore
    Adottare uno stile di vita sano, mangiando in modo equilibrato, praticando attività fisica, non fumando, non assumendo droghe, moderando l'assunzione di alcol ecc.

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  • Sottoporsi a controlli cardiologici periodici, se si appartiene a una famiglia in cui ricorrono determinati disturbi cardiaci, come per esempio la cardiomiopatia dilatativa. Solo così, infatti, è possibile individuare (e curare) agli esordi il cuore ingrossato.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza