Corpo Luteo Emorragico
Generalità
Il corpo luteo emorragico è una patologia che interessa le ovaie. Questa condizione rappresenta la conseguenza della rottura di una cisti, derivante dall'anomala deiscenza di un follicolo di Graaf, attivato per far maturare un ovocita.
Sezione di ovaio, con follicoli in fase di sviluppo e corpo luteo in regressione
Nella maggior parte dei casi, il mancato riassorbimento del corpo luteo cistico a contenuto ematico non provoca alcuna sintomatologia e regredisce spontaneamente in poche settimane, senza la necessità di essere asportato chirurgicamente. Qualche volta, però, questa massa raggiunge dimensioni significative, provocando dolore pelvico acuto, irregolarità nel ciclo mestruale, anemia transitoria e tensione addominale.
Il corpo luteo emorragico può rompersi e determinare una perdita ematica vaginale o un versamento di sangue più o meno importante nel peritoneo. Quest'ultima situazione determina un dolore di tipo acuto, simile a quello di un'appendicite e rende necessario un intervento medico immediato. La rottura del corpo luteo emorragico può provocare, inoltre, nausea, vomito e febbre. Occasionalmente, una formazione cistica di diametro superiore ai 4 cm può complicarsi con una torsione dell'ovaio.
Se la diagnosi è precoce, la patologia può essere trattata per evitare conseguenze gravi. Le terapie più usate per il corpo luteo emorragico sono principalmente farmacologiche. Nei casi più gravi, si ricorre alla laparoscopia.
Ciclo mestruale: punti chiave
- Dalla pubertà alla menopausa, ogni mese, il corpo femminile si prepara ad un'eventuale gravidanza. Se questa non avviene, compare una nuova mestruazione. Il ciclo mestruale ha una durata variabile tra i 21 e i 35 giorni (mediamente è di 28 giorni).
- Dal secondo giorno dall'inizio delle mestruazioni, comincia la cosiddetta fase follicolare: i follicoli che portano a maturazione la cellula uovo si attivano nuovamente, sia per far rendere disponibile il gamete femminile, sia per provvedere alla sintesi degli ormoni (estrogeni e progesterone) necessari per ricostituire l'endometrio.
- Intorno al 14° giorno si verifica l'ovulazione, momento del ciclo mestruale in cui può avvenire la fecondazione. Dopo il rilascio della cellula uovo matura, il follicolo di Graaf si trasforma nel corpo luteo, che produce progesterone, per predisporre la parete interna dell'utero (endometrio) all'eventuale impianto, nel caso si verificasse il concepimento (fase luteale).
Cos'è
Il corpo luteo emorragico si forma quando, al termine dell'ovulazione, la cavità follicolare viene occupata da un coagulo; quando si accumula una quantità di sangue eccessiva, si può sviluppare un ematoma.
Il CORPO LUTEO è una ghiandola endocrina “temporanea” che si forma durante la fase luteinica del ciclo mestruale. Quest'organulo deriva dalla deiscenza di un follicolo di Graaf, attivato per far maturare la cellula uovo all'interno dell'ovaio.
Privato dell'ovocita e del liquido che ne colma la cavità, la struttura che ne rimane collassa, compressa dai tessuti circostanti, dando origine al corpo luteo. Quest'ultimo si organizza in seguito alla migrazione di cellule connettivali proveniente dai vasi della teca interna.
Nel corso di questa fase di vascolarizzazione del corpo luteo, la cavità residua viene occupata da un coagulo di sangue che, di norma, si riassorbe; nel frattempo, le componenti dell'organulo possono completare la loro trasformazione in cellule luteiniche di origine granulosa (più numerose e responsabili della sintesi di progesterone) e tecale (produttrici di estrogeni) per svolgere così la loro funzione endocrina.
Il termine “corpo luteo” deriva dal latino “luteus”, che significa giallo. Quando inizia la sua regressione, uno degli elementi che caratterizza questo organulo è, infatti, la luteina, sostanza di colore giallastro (inizialmente, l'organulo è bianco-rosaceo).
Il corpo luteo ha il compito di produrre progesterone (ormone indispensabile nelle prime fasi della gravidanza) e, in quantità minore, estrogeni.
A cosa serve il progesterone?
Il progesterone prodotto dal corpo luteo dopo l'ovulazione predispone la mucosa che riveste internamente l'utero (endometrio) ad accogliere l'impianto di un'eventuale cellula uovo fecondata. Quest'ormone è importante, quindi, nelle prime fasi di una gravidanza.
Quando non avviene il concepimento, si ha una rapida caduta dei livelli di progesterone per l'esaurimento funzionale del corpo luteo. Ciò innesca i fenomeni che porteranno allo sfaldamento della parete uterina e alla successiva mestruazione. In caso contrario, la cellula uovo fecondata si annida nell'utero, dove trova l'ambiente più favorevole per il suo impianto e il proseguimento della gestazione.
Il corpo luteo diviene emorragico quando si accumula un'eccessiva quantità di sangue nella cavità follicolare al termine dell'ovulazione. In alcuni casi, si forma un ematoma che induce ingrossamento ovarico, dolore pelvico acuto e, in caso di rottura, perdita di sangue vaginale e/o intraperitoneale.
Corpo luteo gravidico e corpo luteo mestruale
Se l'ovocita non viene fecondato, nel giro di due settimane il corpo luteo si dirige autonomamente verso la LUTEOLISI. Quest'autodistruzione è un processo programmato e a scadenza fissa si verifica per il netto calo dei livelli di progesterone e di estrogeni, se l'ovocita maturo non viene fecondato. La luteolisi può essere sospesa solo con l'intervento di un ormone chiamato gonadotropina corionica umana, prodotto al momento dell'impianto dell'embrione in cavità uterina. Se avviene il concepimento, dunque, si parla di corpo luteo gravidico; in tal caso, questa ghiandola specializzata continua a secernere ormoni fino al sesto mese di gestazione. La produzione ormonale da parte del corpo luteo continua finché non avviene il naturale “passaggio di testimone” con la placenta ed il corpo luteo gravidico regredisce, andando incontro a fenomeni di atrofizzazione.
Quando non ha luogo la fecondazione e non si instaura una gravidanza, il corpo luteo si mantiene nell'ovaia solo per 12-13 giorni, prima di degenerare. Si parla così di corpo luteo mestruale (o progestativo).
Cause
Di norma, dopo l'ovulazione - cioè in seguito al rilascio nella tuba di Falloppio dell'ovocita disponibile per il concepimento - il follicolo maturo collassa e forma il cosiddetto CORPO LUTEO. Quest'ultimo consiste in una ghiandola endocrina “temporanea” costituita da un ammasso di cellule in grado di produrre i due principali ormoni femminili: progesterone (indispensabile nelle prime fasi della gravidanza) e, in quantità minore, estrogeni. Quando non avviene la fecondazione, dopo circa due settimane dall'ovulazione, questa massa si distrugge autonomamente; tale evento coincide con la comparsa della mestruazione.
Se l'ovulo non viene fecondato e il corpo luteo non va incontro alla luteolisi, quindi permane oltre il tempo fisiologicamente stabilito, si possono formare delle cisti contenenti materiale sieroso (corpo luteo cistico o cisti luteinica) o ematico (corpo luteo emorragico).
Il corpo luteo emorragico può avere dimensioni variabili (3-10 cm) ed aspetti diversi (evidenziabili tramite esame ecografico) in base alla quantità di sangue presente. Il rischio è quello che si formi un ematoma con un conseguente ingrossamento dell'ovaio.
Corpo luteo cistico
Oltre alla forma emorragica, esiste anche la possibilità che si crei un corpo luteo cistico. In quest'ultimo caso, quando il corpo luteo non effettua la luteolisi, si possono formare delle formazioni contenenti un essudato siero-fibrinoso. Il corpo luteo emorragico si differenzia da quello cistico principalmente per la presenza di un emoperitoneo di entità variabile.
Nella maggior parte dei casi, le cisti luteiniche non provocano sintomatologia e si riassorbono spontaneamente. Il loro ingrandimento può provocare, però, fastidi pelvici, mestruazioni irregolari e dolorose, nausea e febbre. In presenza di tali disturbi è opportuno rivolgersi tempestivamente al proprio medico.
Fattori di rischio
Alcune emorragie associate alla rottura del corpo luteo hanno una eziologia poco chiara, ma esistono dei fattori di rischio riconosciuti:
- Trauma addominale grave;
- Terapia anticoagulante;
- Donne in età riproduttiva (18-35 anni).
L'endometriosi può influenzare il funzionamento fisiologico dell'ovaio e sconvolgere i meccanismi dell'ovulazione. In questo senso, può anche facilitare lo sviluppo di un corpo luteo emorragico.
Sintomi e complicazioni
Nella maggior parte dei casi, il mancato riassorbimento del corpo luteo cistico contenente sangue non provoca alcuna sintomatologia e tende a regredire spontaneamente entro poche settimane.
Se questa massa raggiunge dimensioni notevoli, però, può dare origine a dolore addominale o pelvico, soprattutto dopo una faticosa attività fisica o un rapporto sessuale.
Altri sintomi che segnalano la presenza di un corpo luteo emorragico sono:
- Alterazioni del ciclo mestruale e/o amenorrea;
- Indolenzimento dei muscoli addominali;
- Dolore durante la palpazione della zona addominale e ovarica.
In caso di rottura, il corpo luteo emorragico può determinare un versamento di sangue più o meno importante in addome (emoperitoneo). Tale evenienza può determinare un dolore di tipo acuto simile a quello di un'appendicite e rende necessario un intervento medico immediato.
Inoltre, la rottura del corpo luteo emorragico può provocare:
- Sanguinamento vaginale più o meno abbondante;
- Anemia;
- Nausea e/o vomito;
- Febbre;
- Debolezza;
- Sincope.
Il corpo luteo emorragico può essere confuso con altre patologie dai sintomi molti simili come gravidanza ectopica, endometriosi e appendicite acuta.
Nell'evenienza in cui sia avvenuto il concepimento, si può incorrere in un'interruzione della gravidanza, se l'attività del corpo luteo è compromessa dalla cisti (ossia non riesce a produrre un'adeguata quantità di progesterone). Quando la funzione luteinica non risulta alterata, nonostante la presenza della formazione cistica, invece, la gravidanza può procedere senza conseguenze.
Occasionalmente, una massa di diametro superiore ai 4 cm può complicarsi con una torsione dell'ovaio.
Diagnosi
L'aumento delle dimensioni del corpo luteo emorragico e la rottura della formazione cistica possono provocare fastidi pelvici, mestruazioni irregolari e dolorose, nausea e febbre, oltre a varie altre complicanze. Per questo motivo, in presenza di tali disturbi, è opportuno consultare tempestivamente il proprio medico per accertare le condizioni di salute.
Per diagnosticare la condizione, si valutano inizialmente i segni vitali con un esame fisico della paziente, come febbre e livello di emoglobina in caso di emorragia.
Lo sviluppo del corpo luteo emorragico e dello stravaso di sangue all'esterno della formazione cistica possono essere evidenziati attraverso un esame ecografico. Nel corso dell'accertamento, è importante la diagnosi differenziale nei confronti di cisti luteinica ed altre neoformazioni ovariche (come lesioni neoplastiche, dermoidi e cisti endometriosiche).
Un altro esame che potrebbe essere effettuato è il test di gravidanza sul siero o sulle urine; in questo caso, potrebbero esserci problemi più seri e va esclusa una gestazione ectopica (al di fuori della cavità uterina).
Le analisi delle urine si possono eseguire per identificare, invece, infezioni del tratto urinario, calcoli renali o vescicali. Quando una cisti raggiunge dimensioni molto grandi, bisogna valutare anche la possibilità di una torsione ovarica.
Dopo la diagnosi, il corpo luteo emorragico può essere monitorato o trattato per evitare gravi conseguenze.
Trattamento
Di solito, il corpo luteo cistico di carattere emorragico è autolimitante e non richiede alcun trattamento specifico. Per documentare la risoluzione della patologia, è probabile che la paziente venga tenuta sotto osservazione con dei controlli ecografici seriali.
Qualora dovessero insorgere disturbi, però, è importante recarsi dal proprio medico, il quale può indicare il ricorso alle più adeguate terapie farmacologiche o chirurgiche.
Per quanto riguarda i farmaci, nel caso in cui la paziente fosse stabile, vengono solitamente prescritti antiemorragici e analgesici. Se il sanguinamento è continuo, la situazione peggiora o la paziente è emodinamicamente instabile, però, risulta indispensabile intervenire con un'operazione chirurgica.
In presenza di corpo luteo emorragico associato a segni di peritonite, è necessaria la rimozione della formazione tramite laparoscopia o laparotomia. La maggior parte delle emorragie può essere interrotta con sutura, cauterizzazione, cistectomia o resezione cuneiforme dell'ovaio.
Quando il problema tende a ricorrere, il medico può prescrivere una terapia farmacologica a base di ovariostatici, che possa impedire la formazione del corpo luteo emorragico e riesca a limitarne i disturbi.