
Introduzione
Ovviamente gusti personali, budget, distanza, fattibilità sono tutti fattori fondamentali da tenere in conto quando si tratta di scegliere la tipologia e la meta delle proprie vacanze. Ma c'è un altro elemento essenziale da considerare, che purtroppo, però, molti tendono a dimenticare: le proprie condizioni di salute. Infatti, in presenza di determinate problematiche di salute ci sono alcune località particolarmente indicate e altre sconsigliate. Ecco una piccola guida per orientarsi.
In montagna se la pressione è bassa
Se si soffre di ipotensione, l'ideale è programmare una vacanza in montagna, possibilmente a basse e/o medie latitudini: si tratta di ambienti caratterizzati da condizioni di temperatura piuttosto fresca o rigida, a seconda delle stagioni, e da tassi di umidità relativa dell'aria molto bassi. Ostacolano, dunque, la vasodilatazione, ossia la dilatazione dei vasi sanguigni, fenomeno che comporta un ulteriore abbassamento della pressione e che è comune quando fa caldo. Gli ambienti montani sono relativamente favorevoli anche nei mesi invernali. I soggetti con la pressione bassa, invece, dovrebbero evitare il mare, specialmente in estate: infatti, è un ambiente con condizioni di caldo-umido, che attivano i meccanismi di vasodilatazione.
Al lago e sulle isole se la pressione è alta
E se, invece, la pressione è tendenzialmente medio-alta? In questo caso, l'ideale sono le isole e i laghi, che hanno climi miti e mai estremi, anche in estate. Inoltre, producono un effetto relax molto benefico per più apparati e funzioni, pressione inclusa. La montagna, al contrario, sarebbe da evitare: la ridotta disponibilità di ossigeno e le basse temperature possono causare un aumento dei valori della pressione. Inoltre, il freddo favorisce meccanismi di vasocostrizione, che nei soggetti predisposti rappresenta un fattore di rischio per l'ipertensione.
In collina per chi ha problemi di cuore
Chi soffre di malattie cardiocircolatorie più o meno serie trova grande giovamento dai soggiorni nelle località collinari: le condizioni climatiche miti e mai estreme tipiche di questi ambienti, infatti, non comportano uno stress ulteriore e carico di cuore, vasi e circolazione. La collina è un'ottima scelta in qualsiasi momento dell'anno, ma a maggior ragione in estate e in inverno quando, in altri luoghi, si rischia di avere rispettivamente molto caldo e molto freddo. Ecco perché in presenza di patologie cardiache meglio rinunciare alle vacanze al mare durante il periodo estivo e in montagna durante quello invernale: sia il caldo sia il freddo rappresentano un fattore di stress per il sistema cardiovascolare.
Al mare se si ha la psoriasi
Per la psoriasi sono molto indicati i soggiorni nelle località marine. Infatti, presentano alte concentrazioni di radiazioni UV, che favoriscono i processi di ricambio cellulare, per cui determinano una riduzione delle macchie che caratterizzano questa malattia. Attenzione, però: questo non significa che ci si possa esporre al sole senza limiti, esagerando con la tintarella. Anche in presenza di psoriasi bisogna rispettare le dovute precauzioni, prendendo il sole con gradualità, riparandosi all'ombra nelle ore centrali e più calde della giornata, applicando protezioni. L'ideale è alternare bagni frequenti e brevi all'esposizione al sole. Attenzione: se si seguono specifiche cure farmacologiche, valutare con il medico le possibili interazioni con l'esposizione solare.
Nei boschi quando ci sono problemi respiratori
Altre problematiche di salute molto diffuse sono quelle che coinvolgono il sistema respiratorio: anche in questo caso ci sono alcune indicazioni da osservare quando si tratta di scegliere le vacanze. In linea di massima, in caso di bronchiti, anche croniche, ed enfisema polmonare, sono ottimi i luoghi collinari con bosco e/o foresta. Infatti, in questi ambienti l'umidità relativa arriva fino a valori intorno al 20%, la produzione di ossigeno è elevata durante tutto l'arco della giornata, le specie inquinanti sono poco diffuse (l'abbattimento arriva fino al 70-80%), numerose sostanze gassose inquinanti vengono assorbite con facilità: tutti fattori che migliorano i sintomi di queste malattie.
Boschi e foreste sono controindicati invece per i soggetti con asma allergico. Per loro, meglio la montagna, grazie all'assenza di inquinanti, che riduce l'infiammazione polmonare tipica di questa malattia. Inoltre, la minore densità di ossigeno tipica dell'alta quota determina una migliore espansione del polmone e una riduzione dell'iperreattività bronchiale. Attenzione però al freddo: può rappresentare un fattore di scompenso dell'asma. Anche le vacanze al mare, in realtà, possono rappresentare un toccasana, purché si scelgano località zone poco inquinate.
L’alternativa: le terme
Esiste un luogo di vacanza che è quasi sempre indicato, indipendentemente dalle proprie condizioni di salute: gli stabilimenti termali. Le acque termali, infatti, sono benefiche in moltissimi casi, per cui una vacanza alle terme rappresenta spesso una valida alternativa ai viaggi più tradizionali. In Italia sono presenti numerosi centri terminali, nei quali è possibile effettuare cure e trattamenti diversi come:
- fanghi
- bagni e idromassaggi in vasche o piscine riempite con acqua minerale
- tecniche inalatorie, come inalazioni, aerosol, humages, nebulizzazioni, polverizzazioni
- docce e nebulizzazioni cutanee
- cure otorinolaringoiatriche, come irrigazioni nasali, spruzzature di acqua in faringe, insufflazioni naso-faringee e tubo-timpaniche, docce micronizzate, politzer crenoterapicopercorso vascolare in vasche di acqua calda e fredda da percorrere a piedi
- idropinoterapia, ossia l'assunzione di acqua minerale a fini terapeutici
- irrigazioni vaginali e doccia rettale.