Ultima modifica 01.04.2020

La clozapina è un farmaco antipsicotico di nuova generazione e - come tale - presenta effetti collaterali extrapiramidali ridotti e non produce discinesia tardiva in seguito a terapia a lungo termine.

Clozapina

Clozapina - Struttura Chimica

Tuttavia, la clozapina può causare altri effetti avversi molto gravi, pertanto, non è un farmaco di prima scelta.

Indicazioni

Per Cosa si Usa

L'utilizzo di clozapina è indicato per il trattamento di:

  • Schizofrenia che non risponde al trattamento con altri farmaci;
  • Schizofrenia in pazienti che - sottoposti ad altra terapia antipsicotica - hanno sviluppato gravi effetti indesiderati non trattabili a livello neurologico;
  • Disturbi psicotici che si verificano nel corso del morbo di Parkinson.

Avvertenze

La clozapina non deve essere somministrata nei seguenti casi:

  • Pazienti che hanno perso conoscenza;
  • Pazienti in cui i disturbi psicotici sono provocati da alcool, da avvelenamento o intossicazione da medicinali;
  • In pazienti con danni cerebrali e riduzione della funzione cerebrale.

La clozapina può essere utilizzata solo in pazienti che possiedono una concentrazione normale di globuli bianchi nel circolo ematico. Pertanto, prima, durante e dopo il trattamento con il farmaco, è necessario eseguire opportuni controlli.
I pazienti in terapia con clozapina che hanno sofferto di disturbi, quali, patologie epatiche, renali e/o cardiovascolari, ingrossamento della prostata, epilessia, diabete o a rischio d'ictus, devono essere attentamente monitorati.
I pazienti anziani con 60 anni o più di 60 anni di età in terapia con clozapina, devono essere costantemente monitorati e devono sottoporsi a regolari controlli.
I pazienti anziani affetti da demenza, non dovrebbero assumere la clozapina, a causa dell'aumentato rischio d'insorgenza di ictus e morte.
Poiché la clozapina può provocare l'inibizione della peristalsi intestinale, bisogna prestare attenzione alla somministrazione del farmaco in pazienti che hanno sofferto di gravi disturbi intestinali e/o che hanno subito operazioni chirurgiche all'addome.
Poiché la clozapina favorisce la formazione di coaguli di sangue, è necessario fare attenzione alla somministrazione del farmaco in pazienti con un'anamnesi famigliare di disturbi della coagulazione.
La clozapina può aumentare i livelli ematici di zuccheri e può determinare un peggioramento del diabete in pazienti affetti da questa patologia. Pertanto, si raccomandano regolari analisi.
La clozapina può causare infiammazioni del miocardio (il muscolo cardiaco), in caso ciò avvenga, il trattamento con il farmaco deve essere immediatamente interrotto.
Inoltre, la clozapina può provocare prolungamento dell'intervallo QT (l'intervallo di tempo necessario al miocardio per depolarizzarsi e ripolarizzarsi), perciò, i pazienti affetti da patologie cardiovascolari - o che presentano un'anamnesi famigliare di prolungamento dell'intervallo QT - devono essere attentamente monitorati.
La clozapina può causare aumento del peso corporeo e dei lipidi nel circolo sanguigno, pertanto, il medico deve tenere sotto controllo questi parametri.
La clozapina può causare riduzione della pressione sanguigna con stordimenti e svenimenti durante le prime settimane di utilizzo. I pazienti affetti da morbo di Parkinson devono tenere sotto controllo la pressione sanguigna, sia in posizione eretta, sia supina.
L'uso di alcool durante il trattamento con clozapina deve essere evitato.
La clozapina può causare effetti collaterali in grado di alterare la capacità di guidare veicoli e/o di utilizzare macchinari.

Interazioni

La mielosoppressione (soppressione del midollo osseo) indotta dalla clozapina può essere aumentata dalla somministrazione concomitante di farmaci anch'essi mielosoppressivi, pertanto tale associazione dovrebbe essere evitata. Fra questi farmaci, ricordiamo:

  • Carbamazepina, un farmaco utilizzato per il trattamento dell'epilessia;
  • Cloramfenicolo, un antibiotico;
  • sulfamidici, farmaci sintetici ad azione antibatterica;
  • Analgesici pirazolonici;
  • Farmaci citotossici (tossici per le cellule), come - ad esempio - i farmaci antitumorali;
  • Iniezioni depot di antipsicotici (particolari formulazioni farmaceutiche che consentono l'accumulo del farmaco nei tessuti e il suo rilascio in maniera graduale).

L'uso concomitante di clozapina e di benzodiazepine aumenta il rischio di svenimento.
La co-somministrazione di clozapina e dei seguenti farmaci può aumentare gli effetti collaterali a livello del sistema nervoso centrale:

L'uso concomitante di clozapina e di farmaci in grado di prolungare l'intervallo QT (come - ad esempio - altri farmaci antipsicotici e farmaci che provocano squilibri elettrolitici) può aumentare il rischio d'insorgenza di problemi cardiaci e, pertanto, deve essere evitato.
La clozapina può aumentare gli effetti ipotensivi di farmaci antipertensivi.
La somministrazione contemporanea di clozapina e di SSRI (inibitori selettivi del reuptake di serotonina) può aumentare la concentrazione ematica di clozapina stessa.
L'efficacia della clozapina può essere ridotta dalla somministrazione concomitante dei seguenti farmaci:

L'uso contemporaneo di clozapina e litio (un farmaco impiegato nel trattamento del disturbo bipolare) può aumentare il rischio di comparsa della sindrome neurolettica maligna.
La clozapina può antagonizzare l'effetto di adrenalina e noradrenalina.
L'uso contemporaneo di clozapina e acido valproico (un farmaco antiepilettico) può favorire la comparsa di crisi epilettiche, anche in pazienti non affetti da epilessia.
La clozapina può aumentare l'attività del warfarin (un anticoagulante orale) e della digossina (un farmaco utilizzato per incrementare la forza di contrazione cardiaca), tale aumento può causare effetti potenzialmente pericolosi.
Altri farmaci che possono dare origine a interazioni quando somministrati con la clozapina, sono:

Il fumo e il caffè possono alterare l'efficacia terapeutica della clozapina.

Effetti Collaterali

La clozapina può indurre vari effetti collaterali, sebbene non tutti i pazienti li manifestino. Ciò accade perché ogni individuo possiede una propria sensibilità nei confronti del farmaco, perciò, ciascun paziente risponde alla terapia in maniera diversa.
Di seguito sono riportati i principali effetti collaterali che possono insorgere in seguito alla terapia con clozapina.

Mielosoppressione

Il trattamento con clozapina può causare mielosoppressione, con conseguente diminuzione della produzione di cellule ematiche. Ciò può causare:

Sindrome Neurolettica Maligna

La Sindrome Neurolettica Maligna è un disturbo neurologico caratterizzato da:

In caso di comparsa di tali sintomi, si rende necessaria l'interruzione immediata del trattamento con clozapina ed è necessario contattare immediatamente un medico.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

La terapia con clozapina può causare aumento del peso corporeo, alterazioni della tolleranza al glucosio, aumento dei livelli ematici di zuccheri, diabete mellito, aumento eccessivo dei livelli ematici di trigliceridi e colesterolo.

Patologie del sistema nervoso

Il trattamento con clozapina può provocare:

Patologie cardiache

La clozapina può causare aritmie, miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco), pericardite (infiammazione del pericardio), cardiomiopatia, prolungamento dell'intervallo QT, arresto cardiaco e angina pectoris.

Patologie vascolari

Il trattamento con clozapina può causare ipertensione, ipotensione ortostatica, improvvisa e temporanea perdita di coscienza e può favorire la formazione di coaguli di sangue.

Patologie dei polmoni e delle vie aeree

La terapia con clozapina può causare soffocamento, infezioni delle vie respiratorie, polmoniti, tosse, respirazione affannosa, depressione respiratoria e arresto respiratorio.

Patologie gastrointestinali

La clozapina può causare stipsi, nausea, vomito, secchezza delle fauci, difficoltà di deglutizione, diarrea, bruciore di stomaco, ostruzione intestinale e pancreatiti.

Patologie epatobiliari

Il trattamento con clozapina può provocare danni epatici, fegato grasso, epatite e ittero.

Patologie renali e del tratto urinario

La terapia con clozapina può causare incontinenza, difficoltà di minzione, infiammazione dei reni con sangue nelle urine, febbre e dolore, enuresi notturna e insufficienza renale.

Sintomi da interruzione

Se il trattamento con clozapina viene interrotto in maniera brusca, possono manifestarsi sintomi d'astinenza, quali, allucinazioni, cefalea, nausea, vomito e diarrea. Si raccomanda, perciò, un'interruzione graduale.

Altri effetti collaterali

Altri effetti avversi che si possono manifestare durante la terapia con clozapina, sono:

Sovradosaggio

In caso di sovradosaggio da clozapina è necessario contattare immediatamente il medico e recarsi nel più vicino centro ospedaliero.
Fra i sintomi che possono comparire, ricordiamo:

Meccanismo d'azione

La clozapina svolge la propria azione antipsicotica antagonizzando i recettori 5-HT2A della serotonina (5-HT) e - in maniera minore - antagonizzando i recettori D2 della dopamina. Inoltre, la clozapina possiede elevata affinità nei confronti dei recettori adrenergici α1 e α2, dei recettori H1 dell'istamina e dei recettori muscarinici M1.

Modo d'Uso - Posologia

La clozapina è disponibile per la somministrazione orale sotto forma di compresse. Le compresse devono essere assunte intere con un bicchiere d'acqua. L'assunzione del farmaco può avvenire prima, durante o dopo i pasti.
La posologia di clozapina deve essere decisa dal medico su base individuale, in funzione della patologia da trattare e della risposta alla terapia da parte del paziente.
Nei pazienti anziani potrebbe essere necessaria una riduzione della dose di farmaco abitualmente somministrata.

Schizofrenia

Per il trattamento della schizofrenia, la dose iniziale abitualmente impiegata è di 12,5 mg di farmaco, da assumersi una o due volte al giorno. La dose può essere aumentata fino a 25-100 mg di farmaco al giorno.
In qualsiasi caso, non si deve mai superare la dose massima giornaliera di 900 mg.

Disturbi psicotici nel corso del morbo di Parkinson

La dose iniziale di clozapina abitualmente somministrata è di 12,5 mg di farmaco, da somministrarsi una volta al giorno, alla sera. La dose può essere gradualmente aumentata a 25-37,5 mg di farmaco al giorno.
Non bisognerebbe mai superare la dose giornaliera di 50-100 mg di clozapina.

Gravidanza e Allattamento

È sconsigliabile assumere il farmaco durante la gravidanza, soprattutto nell'ultimo trimestre, poiché il neonato potrebbe presentare gravi effetti avversi. Tali effetti sono tremori, rigidità e/o debolezza muscolare, sonnolenza, agitazione, problemi respiratori e difficoltà di alimentazione.
Poiché la clozapina può essere escreta nel latte materno, le madri che allattano al seno non devono assumere il farmaco.

Controindicazioni

L'uso di clozapina è controindicato nei seguenti casi:

  • Ipersensibilità nota alla clozapina;
  • In pazienti che soffrono - o hanno sofferto - di disturbi del midollo osseo;
  • In pazienti che assumono farmaci che provocano mielosoppressione;
  • In pazienti affetti da epilessia non controllata;
  • In pazienti che soffrono - o che hanno sofferto - di patologie cardiache e/o renali;
  • In pazienti affetti da disturbi epatici gravi;
  • In pazienti affetti da ileo paralitico;
  • In pazienti sottoposti a terapie a base d'iniezioni di antipsicotici ad azione prolungata (antipsicotici depot);
  • In gravidanza;
  • Durante l'allattamento.

Autore

Ilaria Randi
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista