Clindamicina: A Cosa Serve, Quando si Usa, Effetti Collaterali

Generalità
Che cos'è la Clindamicina e caratteristiche generali
La clindamicina è un antibiotico appartenente alla classe delle lincosamidi. È disponibile in svariati medicinali adatti a differenti vie di somministrazione (orale, cutanea, vaginale, parenterale).
Possiede uno spettro d'azione molto simile a quello dei macrolidi e viene utilizzata soprattutto per trattare infezioni causate da cocchi Gram-positivi e da vari tipi di batteri anaerobi. Si rivela molto utile anche nel trattamento delle infezioni da Propionibacterium acnes.

I medicinali contenenti clindamicina possono essere dispensati solo dietro presentazione di ricetta medica, ripetibile o non ripetibile, a seconda del prodotto preso in considerazione e della presenza di eventuali altri principi attivi presenti in associazione. Alcuni di questi medicinali sono classificati come farmaci di fascia C, pertanto il loro costo è a totale carico del cittadino, mentre altri sono classificati come farmaci di fascia A, perciò il loro costo può essere rimborsato, interamente o parzialmente (pagamento di un ticket), da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Esempi di Medicinali contenenti Clindamicina
- Acnata® (in associazione a tretinoina)
- Cleocin®
- Clindamicina Hikma®
- Clindamicina Ibi®
- Clindamicina Bioindustria L.I.M.®
- Clindamicina Same®
- Dalacin C®
- Dalacin C Fosfato®
- Dalacin T®
- Duac® (in associazione a benzoilperossido)
- Zindaclin®
Nota: in questo articolo ci occuperemo solo delle principali caratteristiche della sola clindamicina e non della clindamicina in associazione ad altri principi attivi.
Quando si Usa?
A cosa serve la Clindamicina e quali sono le sue Indicazioni Terapeutiche?
Le indicazioni terapeutiche della clindamicina possono variare in funzione del medicinale preso in considerazione, quindi anche in funzione della via di somministrazione.
La clindamicina per uso orale è indicata nei pazienti adulti per il trattamento di:
- Gravi infezioni causate da batteri sensibili alla clindamicina, come streptococchi, stafilococchi e pneumococchi;
- Infezioni ginecologiche sostenute da Chlamydia trachomatis dopo la conclusione del trattamento con antibiotici somministrati con iniezione endovenosa;
- Infezioni causate da Toxoplasma gondii e Pneumocystis jirovecii nei pazienti con difese immunitarie compromesse.
La clindamicina per uso parenterale (soluzione iniettabile) è utilizzata nel trattamento di:
- Infezioni gravi causate da batteri anaerobi sensibili alla clindamicina;
- Infezioni gravi causate da stafilococchi, pneumococchi e streptococchi;
- Infezioni ginecologiche e pelviche sostenute da Chlamydia trachomatis in associazione ad un antibiotico aminoglicosidico quando il trattamento con tetracicline è controindicato;
- Infezioni da stafilococchi resistenti ad altri antibiotici (in questi casi è necessario eseguire test per valutare l'efficacia della clindamicina);
- Infezioni causate da Toxoplasma gondii e Pneumocystis jirovecii nei pazienti con difese immunitarie compromesse.
La clindamicina per uso cutaneo (soluzione, emulsione e gel cutanei) trova impiego nel trattamento locale di:
- Acne di lieve e modesta gravità.
La clindamicina per uso vaginale (crema vaginale ed ovuli vaginali) viene impiegata per il trattamento di:
- Infezioni vaginali batteriche (vaginosi batterica) sostenute da batteri come Gardnerella vaginalis, Mobiluncus spp., Bacteroides spp., Mycoplasma hominis o Peptostreptococcus spp.
Avvertenze e Precauzioni
Cosa bisogna sapere prima di assumere la Clindamicina
Prima di assumere la clindamicina è necessario informare il medico del proprio stato di salute generale e della presenza di qualsivoglia disturbo o malattia.
In particolare, prima di assumere il principio attivo per via orale o per via parenterale, è molto importante informare il medico se chi riceverà il farmaco è anziano o gravemente malato, così come è importante informare il medico della presenza attuale o passata di:
- Malattie di stomaco e/o intestino;
- Problemi epatici;
- Problemi renali;
- Tendenza allo sviluppo di reazioni allergiche.
Durante la terapia orale o parenterale con clindamicina, invece, il medico va subito allertato se:
- Si manifestano crampi addominali, diarrea grave e prolungata con sangue o muco nelle feci (potrebbero essere segni di infiammazione intestinale, il trattamento in questi casi va subito sospeso);
- Compaiono nuove infezioni (sovrainfezione) o persistono le infezioni in corso;
- Insorgono reazioni allergiche o reazioni cutanee gravi.
Durante il trattamento con clindamicina per uso cutaneo il medico va subito avvisato se:
- Si manifestano crampi addominali, diarrea grave e prolungata con sangue o muco nelle feci (potrebbero essere segni d'infiammazione intestinale, il trattamento in questi casi va subito sospeso);
- Compaiono reazioni allergiche.
I preparati per uso cutaneo a base di clindamicina non devono entrare in contatto con occhi, bocca, narici, mucose o ferite. Inoltre, è importante ricordare che l'uso di prodotti per uso topico, soprattutto se prolungato, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.
Prima di iniziare ad utilizzare la clindamicina per uso vaginale, invece, il medico va informato se:
- Si soffre di diarrea o si manifesta diarrea quando si assumono antibiotici;
- Si ha una storia di malattia infiammatoria intestinale, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa;
- Si hanno problemi a reni, fegato e/o sistema immunitario;
- Si ha meno di 16 anni o più di 65 anni (la clindamicina per uso vaginale non deve essere usata nelle pazienti con meno di 16 anni).
Durante il trattamento con clindamicina per uso vaginale è necessario sapere che:
- I rapporti sessuali non sono raccomandati;
- L'uso di altri prodotti vaginali come lavande e assorbenti interni non è raccomandato;
- Se si sta impiegando al crema vaginale, il trattamento con ovuli non è raccomandato e viceversa.
Inoltre, anche in questo caso il medico va subito informato qualora compaiano crampi addominali, diarrea grave e prolungata con sangue o muco nelle feci, poiché potrebbero essere segni d'infiammazione intestinale; come già detto, il trattamento in questi casi va subito sospeso.
Interazioni
Interazioni Farmacologiche fra la Clindamicina e Altri Farmaci
Prima di iniziare un trattamento a base di clindamicina (indipendentemente dalla via di somministrazione), è necessario informare il medico se si stanno già assumendo o si sono recentemente assunti farmaci quali:
- Bloccanti neuromuscolari o miorilassanti;
- Farmaci anticoagulanti come warfarin, acenocumarolo, fluindione;
- Antibiotici come lincomicina, gentamicina, metronidazolo, rifampicina;
- Contraccettivi orali (soprattutto quando la clindamicina è assunta per via orale);
- Qualsiasi altro farmaco somministrato attraverso la stessa via con la quale si assume la clindamicina.
In qualsiasi caso, prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti clindamicina di qualsiasi tipo (quindi somministrati attraverso qualsiasi via) è necessario informare il medico o il farmacista se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si potrebbero assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, i prodotti omeopatici, ecc.
Effetti Collaterali
Quali Effetti Indesiderati può causare la Clindamicina?
La clindamicina, così come qualsiasi altro principio attivo, può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco, manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto.
Per altro, gli effetti indesiderati possono variare in funzione del medicinale utilizzato e della via di somministrazione impiegata.
Di seguito si cercherà comunque di riportare alcuni dei principali effetti collaterali che potrebbero manifestarsi nel corso del trattamento con clindamicina. Per informazioni più specifiche, si rimanda alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve assumere.
Il medico va subito avvisato e il trattamento immediatamente sospeso se si manifestano:
- Diarrea grave e prolungata con sangue o muco nelle feci che può associarsi a crampi addominali e febbre (potrebbero essere segni di infiammazione intestinale);
- Grave reazione allergica caratterizzata da gonfiore e difficoltà respiratorie;
- Reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) che può manifestarsi con eruzione cutanea, febbre e sintomi che interessano altri organi;
- Sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantematica acuta generalizzata, angioedema.
Effetti Indesiderati che si possono manifestare con la Clindamicina per uso orale
- Dolori addominali;
- Diarrea;
- Alterazioni degli esami del sangue per la valutazione della funzionalità epatica;
- Nausea, vomito;
- Esantema maculopapulare;
- Infezioni vaginali;
- Alterazioni dei livelli di globuli bianchi e piastrine;
- Alterazioni del senso del gusto;
- Infiammazioni e lesioni esofagee;
- Ittero;
- Reazioni cutanee di diverso tipo, incluse formazione di bolle e pustole;
- Prurito.
Effetti Indesiderati che si possono manifestare con la Clindamicina per uso parenterale
- Infiammazione dei vasi sanguigni;
- Alterazioni degli esami del sangue per la valutazione della funzionalità epatica;
- Abbassamento della pressione sanguigna;
- Infezione o infiammazione vaginale;
- Esantema maculopapulare;
- Alterazioni del senso del gusto;
- Nausea;
- Diarrea;
- Prurito;
- Orticaria, eruzioni cutanee;
- Irritazione, dolore e ascessi in corrispondenza del sito d'iniezione;
- Infezioni vaginali;
- Alterazione del numero di globuli bianchi e piastrine;
- Dolore addominale;
- Vomito;
- Ittero;
- Alterazioni della funzionalità renale.
Effetti Indesiderati che si possono manifestare con la Clindamicina per uso cutaneo
- Irritazione cutanea;
- Pelle secca;
- Bruciore e rossore cutanei;
- Orticaria;
- Seborrea;
- Disturbi gastrointestinali;
- Follicolite;
- Dolore addominale;
- Dolore oculare;
- Dermatite da contatto;
- Colite pseudomembranosa.
Effetti Indesiderati che si possono manifestare con la Clindamicina per uso vaginale
- Infezioni vulvovaginali da Candida;
- Mal di testa;
- Capogiri;
- Alterazioni del senso del gusto;
- Infezioni delle vie aeree superiori;
- Infezioni urinarie;
- Dolore addominale;
- Stitichezza;
- Diarrea;
- Nausea, vomito;
- Prurito;
- Eruzioni cutanee;
- Dolore alla schiena;
- Alterazioni delle analisi delle urine;
- Anomalie durante il travaglio;
- Dolore, infiammazione e altri disturbi vulvovaginali;
- Irregolarità del ciclo mestruale, sanguinamento anomalo, perdite vaginali;
- Sovrainfezioni batteriche;
- Disturbi urinari e disturbi della minzione;
- Gonfiore addominale, flatulenza;
- Dolore pelvico;
- Infezioni vulvovaginali da Trichomonas;
- Disturbi della tiroide;
- Disturbi gastrointestinali.
Sovradosaggio da Clindamicina
In caso di assunzione di dosi eccessive di clindamicina, è necessario avvisare immediatamente il medico.
Come Funziona
Con quale Meccanismo d'Azione agisce la Clindamicina?
La clindamicina esercita la sua attività antimicrobica interferendo con la sintesi proteica dei batteri sui quali espleta un'azione prevalentemente batteriostatica.
La sintesi delle proteine all'interno delle cellule batteriche avviene grazie ad organuli chiamati ribosomi. Questi organuli sono costituiti da RNA ribosomiale e da proteine associati fra loro a formare due subunità: la subunità 30S e la subunità 50S. Il ribosoma lega e traduce l'RNA messaggero (mRNA) proveniente dal nucleo cellulare e sintetizza le proteine per cui esso codifica.
La clindamicina si lega alla subunità ribosomiale 50S, interrompendo così la sintesi proteica. In questo modo, la clindamicina inibisce la crescita delle cellule batteriche.
Dosaggio e Modo d'uso
Come si Somministra la Clindamicina e in Quali Dosi?
La clindamicina è disponibile sotto forma di:
- Capsulerigide per la somministrazione orale;
- Soluzione iniettabile per la somministrazione intramuscolareo per iniezione in vena;
- Crema e ovuli per la somministrazione vaginale;
- Soluzione, emulsione e gel cutanei per la somministrazione cutanea.
La dose di clindamicina da somministrare e la durata del trattamento devono essere stabilite dal medico, in funzione del tipo e della gravità dell'infezione da trattare, oltre che in funzione dell'età e del peso corporeo del paziente.
Di norma, la clindamicina per via parenterale viene somministrata in ambito ospedaliero da personale sanitario. La clindamicina per uso cutaneo, vaginale ed orale, invece, può essere utilizzata anche dal paziente presso il proprio domicilio.
Per il corretto modo d'uso dei medicinali a base di clindamicina si raccomanda di seguire le indicazioni fornite dal medico e le istruzioni riportate sul foglietto illustrativo del prodotto da esso prescritto.
Uso in Gravidanza e Allattamento
La Clindamicina può essere utilizzata durante la Gestazione e nelle Madri che Allattano al Seno?
L'utilizzo della clindamicina per uso orale e per uso cutaneo nelle donne in gravidanza può essere fatto solo se il medico lo prescrive in quanto lo ritiene assolutamente necessario.
Anche la clindamicina per uso vaginale potrebbe essere utilizzata in gravidanza, ma solo nel secondo o terzo trimestre e solo se prescritto dal medico poiché lo ritiene assolutamente necessario. La clindamicina per uso vaginale NON deve essere usta nei primi tre mesi di gestazione.
La clindamicina per uso parenterale, invece, è controindicata durante la gravidanza.
Poiché la clindamicina viene escreta nel latte materno anche quando somministrata per via topica, il suo impiego non è raccomandato nelle donne che allattano al seno.
Controindicazioni
Quando la Clindamicina NON deve essere usata?
L'utilizzo della clindamicina attraverso qualsiasi via di somministrazione è controindicato in caso di allergia nota alla stessa clindamicina e/o ad uno o più degli altri componenti (eccipienti ed eventuali altri principi attivi) del medicinale che si deve impiegare, così come in caso di allergia nota ad altre lincosamidi (come la lincomicina).
La clindamicina per uso orale è altresì controindicata:
- Nei pazienti con diarrea o con infiammazione intestinale;
- Nelle donne che allattano al seno.
La clindamicina per uso parenterale è controindicata anche:
- In gravidanza;
- Durante l'allattamento al seno;
- In bambini prematuri, in neonati e in bambini con meno di due anni di età.
La clindamicina per uso cutaneo e per uso vaginale, invece, è controindicata anche:
- Nei pazienti che hanno sofferto di disturbi infiammatori intestinali come colite ulcerativa o colite associata all'uso di antibiotici compresa la colite pseudomembranosa.
NOTA BENE
In questo articolo si è cercato di riassumere le principali caratteristiche dei medicinali contenenti clindamicina. Tuttavia, tali caratteristiche possono variare in funzione del medicinale preso in considerazione, quindi in funzione della via di somministrazione dello stesso e dell'eventuale presenza di altri principi attivi associati. Pertanto, per informazioni più specifiche e dettagliate, si rinnova ancora una volta l'invito a consultare il foglietto illustrativo del prodotto che si deve utilizzare.
In caso di dubbi, rivolgersi al medico o al farmacista.