Carcinoma Ovarico: Cause, Sintomi e Cura

Cos'è
Carcinoma Ovarico: Cos’è?

Il carcinoma ovarico, o carcinoma dell'ovaio, è la tipologia più nota e comune di tumore alle ovaie.
Tumore di tipo maligno, il carcinoma ovarico è una neoplasia che scaturisce dalla proliferazione incontrollata di una cellula dell'epitelio che ricopre la superficie delle ovaie.
In oncologia, prendono il nome di "carcinomi" i tumori maligni che originano dalla proliferazione anomala di una cellula di tipo epiteliale.
Cosa sono le Ovaie: un breve ripasso

Due e situate ai lati dell'utero, le ovaie (al singolare ovaia, ma anche ovaio od ovario) sono le gonadi femminili.
Esse ricoprono due funzionali fondamentali per la riproduzione:
- Secernono gli ormoni sessuali femminili estrogeno e progesterone;
- Producono a portano a maturazione la cellula uova (detta anche ovocita od oocita).
Lo sapevi che…
Le ovaie sono l'equivalente femminile dei testicoli nell'uomo; quest'ultimi, infatti, secernono gli ormoni sessuali maschile (testosterone) e gli spermatozoi.
Tipi
Sottotipi di Carcinoma Ovarico
Esistono almeno quattro sottotipi di carcinoma ovarico:
- Il tumore epiteliale sieroso dell'ovaio (o carcinoma sieroso dell'ovaio). È il sottotipo di carcinoma ovarico più comune.
- Il tumore epiteliale endometrioide dell'ovaio (o carcinoma endometrioide dell'ovaio). Collegato talvolta all'endometriosi, è il secondo più comune sottotipo di carcinoma ovarico.
- Il tumore epiteliale a cellule chiare dell'ovaio (o carcinoma a cellule chiare dell'ovaio). Associato anch'esso talvolta all'endometriosi, è un sottotipo raro di carcinoma ovarico.
- Il tumore epiteliale mucinoso dell'ovaio (o carcinoma mucinoso dell'ovaio). Più o meno aggressivo e difficile da diagnosticare, è un altro raro sottotipo di carcinoma ovarico.
Altre forme di tumore alle ovaie
Il carcinoma ovarico è una delle tre principali tipologie di tumore alle ovaie; gli altri due tipi – che sono forme neoplastiche alquanto rare – sono il tumore germinale dell'ovaio e il tumore stromale dell'ovaio.
Cause
Carcinoma Ovarico: Cause e Fattori di Rischio
I tumori maligni come il carcinoma ovarico sono condizioni che scaturiscono da mutazioni genetiche del DNA che alterano i meccanismi di crescita e divisione cellulare.
A dispetto delle numerose ricerche in merito, i medici non hanno ancora individuato le precise cause delle mutazioni genetiche che inducono il carcinoma ovarico; tuttavia, hanno notato una correlazione tra questa neoplasia e fattori quali:
- Età superiore ai 50 anni;
- Numero elevato di ovulazioni (in altre parole, inizio precoce delle mestruazioni e/o un esordio tardivo della menopausa);
- Sovrappeso e obesità;
- Terapie ormonali sostitutive post-menopausali;
- Storia passata di neoplasie al seno o all'intestino;
- Familiarità per il tumore alle ovaie;
- Ereditarietà per il tumore alle ovaie e al seno collegata a mutazioni nei geni BRCA1 o BRCA2;
- Fumo.
Per approfondire il tema relativo ai fattori di rischio del carcinoma ovarico, si consiglia la lettura di: Cause e Fattori di Rischio del Tumore alle Ovaie.
Altri fattori di rischio di carcinoma ovarico:
- Radioterapia in sede addominale;
- Esposizione all'asbesto;
- Sindrome di Peutz-Jeghers;
- Poliposi Adenomatosa Familiare associata a mutazioni in MUTYH.
Epidemiologia del Carcinoma Ovarico
Come anticipato, il carcinoma ovarico è la tipologia più comune di tumore alle ovaie: il 90% delle neoplasie a carico delle ovaie, infatti, è una forma di carcinoma ovarico.
Carcinoma Ovarico: la situazione in Italia
In Italia, il carcinoma ovarico colpisce ogni anno circa 5.000 donne (fonte Associazione Italiana Registro Tumori); inoltre, rappresenta il 25-30% di tutte le neoplasie che interessano l'apparato genitale femminile e occupa la nona posizione tra i tumori più diffusi tra le donne.
Lo sapevi che…
Secondo una statistica dell'Associazione Italiana Registro Tumori, nel 2017, erano circa 40.000 le donne affette da una forma di tumore alle ovaie.
Carcinoma Ovarico: Incidenza ed Età
Il carcinoma ovarico colpisce soprattutto le donne che hanno superato la menopausa: la maggior parte dei diagnosi riguarda soggetti di età compresa tra i 60 e i 64 anni.
Stime a livello internazionale riportano che nelle donne di età superiore ai 50 anni – età in cui l'incidenza della neoplasia comincia a elevarsi in modo sensibile – è di 33 per 100.000.
Carcinoma Ovarico e Popolazione
Studi epidemiologici suggeriscono che le donne di popolazione Caucasica siano più a rischio di carcinoma ovarico, rispetto alle donne di popolazione Africana e Ispanica.
Sintomi e Complicazioni
Carcinoma Ovarico: come si manifesta?
Agli esordi, il carcinoma ovarico è spesso asintomatico o responsabile di sintomi appena percettibili. Questa caratteristica ne complica la diagnosi precoce, la quale sarebbe fondamentale per un trattamento efficace della neoplasia.
Mano a mano che la malattia progredisce, le manifestazioni che la contraddistinguono si palesano sempre più.
Prima di analizzare nei dettagli la sintomatologia del carcinoma ovarico, è doveroso segnalare che a complicare il riconoscimento della suddetta neoplasia è anche la poca specificità dei sintomi più comuni: questi, infatti, ricordano molto i disturbi che scaturiscono da patologie e condizioni molto comuni, quali la sindrome del colon irritabile (IBS), la sindrome premestruale e le cisti ovariche.
Carcinoma Ovarico: i Sintomi

I sintomi tipici del carcinoma ovarico sono:
- Gonfiore addominale persistente;
- Dolore pelvico e addominale persistente;
- Perdita di appetito, senso di pienezza allo stomaco anche dopo un pasto leggero e nausea.
Carcinoma Ovarico: altri Sintomi
Altri sintomi osservabili in presenza di carcinoma ovarico sono:
- Dolore alla schiena;
- Bisogno di urinare frequente e con urgenza;
- Dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia);
- Costipazione e diarrea;
- Ascite (accumulo di liquido a livello addominale, precisamente all'interno della cavità peritoneale).
Queste manifestazioni devono destare preoccupazione quando combinate ai sintomi più comuni della neoplasia e se protagoniste di un peggioramento continuo.
Complicanze del Carcinoma Ovarico: le Metastasi
Quando la diagnosi è tardiva, il carcinoma ovarico ha il tempo di infiltrare i tessuti e gli organi limitrofi (intestino e milza); inoltre, riesce a raggiungere i linfonodi vicini (addominali) e lontani, e diffondere le sue cellule maligne nel sangue, dando avvio al fenomeno delle metastasi.
Le metastasi dovute a un carcinoma ovarico possono intaccare vari organi e tessuti del corpo: prime fra tutti, le ossa pelviche e le vertebre; quindi, seguono i polmoni, il fegato e il cervello.
La disseminazione di metastasi in varie parti del corpo è indicativa di una grave condizione di salute, in genere fatale per il paziente.
Diagnosi
Diagnosi Carcinoma Ovarico: come riconoscerlo
Normalmente, l'iter diagnostico che conduce all'individuazione di un carcinoma ovarico ha inizio da un'accurata anamnesi e da un esame obiettivo ginecologico; dopodiché, prosegue con un esame del sangue specifico per il marker tumorale CA-125 e con la diagnostica per immagini (ecografia degli organi pelvici in primis, seguita eventualmente da una TAC e/o da una risonanza magnetica); infine, le indagini terminano con una biopsia, la quale è fondamentale per confermare ogni sospetto.
È da segnalare che, anche in funzione degli esiti delle indagini sopraccitate, il medico diagnosta potrebbe prescrivere una radiografia del torace, una laparoscopia o una laparotomia diagnostica ed esami di funzionalità epatica.
Importante!
Più è precoce la diagnosi di carcinoma ovarico e maggiori sono le probabilità di successo della terapia.
Carcinoma Ovarico e Biopsia
La biopsia è l'esame che permette di stabilire se la massa sospetta individuata nel corso delle indagini precedenti è o meno un carcinoma ovarico.
Di fatto, è l'indagine necessaria a ottenere una conferma diagnostica di quanto fino a quel momento era solo un'ipotesi.
La biopsia prevede due tappe procedurali:
- Il prelievo, tramite un ago apposito introdotto a livello addominale, di una quota di tessuto ovarico sospetto.
- Gli esami di laboratorio sul campione di tessuto raccolto. Queste indagini permettono di stabilire se si tratta effettivamente di un tumore e, nel caso in cui lo fosse, di stabilire il suo stadio e il suo grado.
È da segnalare che la biopsia, in particolare la fase del prelievo, non è applicabile in tutte le donne; per queste pazienti, l'alternativa consiste nel prelievo mediante laparotomia o laparoscopia.
Stadi del Carcinoma Ovarico
La stadiazione di un tumore maligno comprende tutte quelle informazioni, raccolte in corso di biopsia, che concernono la grandezza della massa tumorale, il suo potere infiltrante e le sue capacità metastatizzanti.
Secondo il sistema di stadiazione classico, esistono 4 stadi di carcinoma ovarico, identificati con i numeri da 1 a 4:
- Stadio 1. Sono di stadio 1 i carcinomi ovarici non metastatici, confinati, per estensione, a una o entrambe le ovaie.
- Stadio 2. Sono di stadio 2 i carcinomi ovarici non metastatici, sviluppatisi anche di fuori della o delle ovaie, ma pur sempre all'interno dell'area pelvica; organi e tessuti intaccati dal tumore possono essere le tube di Falloppio, l'utero, la vescica o l'intestino retto.
- Stadio 3. Sono di stadio 3 i carcinomi ovarici non metastatici, sviluppatisi al di fuori dell'area pelvica, fino alla cavità addominale o fino ai linfonodi più vicini.
- Stadio 4. Sono di stadio 4 i carcinomi ovarici che hanno disseminato metastasi in organi e tessuti del corpo distanti dalla sede originaria, per esempio a livello dei polmoni o del fegato.
Nota bene: quella sopra riportata è una versione semplificata del sistema di stadiazione classico; esistono, infatti, anche dei sottostadi.
Carcinoma Ovarico: altri esami
In presenza di carcinoma ovarico sospetto tale, esami come la TAC, la risonanza magnetica, la radiografia del torace e la laparoscopia e la laparotomia diagnostiche hanno lo scopo di chiarire se il tumore ha intaccato altri organi e se e dove ha disseminato metastasi.
Terapia
Carcinoma Ovarico: Come si Cura?
Esistono vari approcci terapeutici per la cura del carcinoma ovarico e l'attuazione di uno piuttosto che di un altro oppure la loro combinazione dipende da precisi fattori, che sono:
- La sede precisa della massa tumore;
- La stadiazione e il grado della neoplasia;
- Lo stato di salute generale della paziente.
Attualmente, i principali trattamenti per la cura del carcinoma ovarico sono la chirurgia e la chemioterapia; seguono, quindi, la radioterapia e la terapia mirata.
Carcinoma Ovarico: la Chirurgia

La terapia chirurgica per il carcinoma ovarico consiste nella rimozione della massa tumorale dalla sede d'origine e laddove si è eventualmente diffuso; molto spesso, la procedura di rimozione praticata in sede d'origine prevede l'asportazione dell'intero ovaio.
Il successo della chirurgia è strettamente dipendente dall'estensione della massa tumorale: più il carcinoma ovarico è piccolo e poco esteso, maggiori sono le probabilità che l'intervento chirurgico consenta di eradicare la neoplasia.
Chirurgia peri Carcinomi Ovarici di Stadio 1
L'intervento chirurgico per i carcinomi ovarici di stadio 1 varia a seconda che la neoplasia interessi uno o entrambe le ovaie:
- Se è coinvolta un'ovaia soltanto, si limita all'asportazione di tale organo e alla tuba di Falloppio correlata;
- Se sono coinvolte entrambe le ovaie, è estesa a entrambi gli organi malati, a entrambe le tube di Falloppio e, talvolta, anche all'utero.
La scelta di preservare o meno l'utero dipende dall'età della paziente (in una paziente in età fertile, la preservazione dell'utero permetterebbe un'eventuale gravidanza) e da alcune caratteristiche del tumore (esistono tumori ovarici di stadi 1 più aggressivi di altri).
Chirurgia per i Carcinomi Ovarici di Stadio 2, 3 e 4
Nelle donne con un carcinoma ovarico di stadio 2 , 3 o 4, la chirurgia prevede l'asportazione di entrambe le ovaie, entrambe le tube di Falloppio, l'utero e di tutte quelle porzioni di tessuto e di organi intra- ed extra-pelvici su cui si è estesa la neoplasia; è da segnalare che, per i carcinomi ovarici di stadio 4, l'opera di asportazione potrebbe riguardare anche le metastasi.
Carcinoma Ovarico: la Chemioterapia
La chemioterapia consiste nella somministrazione di farmaci (i cosiddetti chemioterapici) in grado di uccidere tutte le cellule in rapida crescita, tra cui anche quelle tumorali.
In presenza di carcinoma ovarico, la chemioterapia può:
- Seguire la chirurgia, nel tentativo di eliminare le cellule tumorali residuali e per ridurre il rischio di recidive (chemioterapia adiuvante);
La chemioterapia adiuvante trova impiego nella cura dei carcinomi ovarici di stadio 2, di stadio 3 e, solo se sono particolarmente aggressivi, dei carcinomi di stadio 1. - Precedere l'intervento chirurgico, per agevolare la successiva operazione di asportazione (chemioterapia neoadiuvante).
La chemioterapia neoadiuvante è in uso nel trattamento dei carcinomi di stadio 4 e, solo se sono in posizione scomoda, dei carcinomi di stadio 3. - Rappresentare l'unica cura applicabile, nel caso in cui non sussistessero le condizioni per attuare l'asportazione chirurgica.
La chemioterapia come cura palliativa trova impiego, in genere, nei carcinomi di stadio 4 in fase avanzata o nelle recidive.
I chemioterapici più impiegati nel trattamento del tumore ovarico sono il carboplatino e il paclitaxel.
La chemioterapia presenta diversi effetti collaterali, che il medico curante espone accuratamente al paziente prima di iniziare il trattamento.
Carcinoma Ovarico e Recidive: Cosa Fare
Se la combinazione chirurgia-chemioterapia non comporta l'eliminazione di tutte le cellule tumorali del carcinoma ovarico, quest'ultimo può ripresentarsi a distanza di tempo; quando ciò accade, si parla di recidiva.
Il trattamento di una recidiva del carcinoma ovarico prevede un nuovo ciclo di chemioterapia e, talvolta, l'attuazione della terapia mirata.
Prevenzione
Esiste un Test di Screening per il Carcinoma Ovarico?
Attualmente, non esiste alcun test di screening scientificamente affidabile che consenta di identificare precocemente il carcinoma ovarico.
Pertanto, i medici invitano le donne con una storia familiare o con un'ereditarietà per i tumori ovarici e le donne che hanno superato la menopausa a sottoporsi, almeno una volta all'anno, a una visita ginecologica e a un'ecografia degli organi pelvici (meglio se transvaginale).
Carcinoma Ovarico: come ridurre il rischio?
Per ridurre e controllare il rischio di carcinoma ovarico, gli esperti consigliano alle donne di:
- Seguire uno stile di vita sano (dieta equilibrata, controllo del peso corporeo, esercizio fisico regolare, non fumare ecc.);
- Considerare l'utilizzo della pillola anticoncezionale in quegli anni della fertilità in cui non si desidera ancora avere figli;
- Portare a termine almeno una gravidanza nella vita e allattare al seno.
Prognosi
La prognosi per il carcinoma ovarico dipende principalmente dallo stadio della neoplasia: le probabilità di guarigione sono elevate per le neoplasie di stadio 1, ma diminuiscono in modo importante mano a mano che lo stadio diviene più severo.
In generale, purtroppo, il carcinoma ovarico ha spesso una prognosi infausta, questo perché si tratta di una neoplasia difficilmente diagnosticabile agli esordi, quando ancora è di stadio 1.
Carcinoma Ovarico: Sopravvivenza
Secondo una statistica anglosassone, in caso di carcinoma ovarico, il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla sua diagnosi è:
- Del 95% per i carcinomi ovarici di stadio 1;
- Del 70% per i carcinomi ovarici di stadio 2;
- Del 25% per i carcinomi ovarici di stadio 3;
- Del 15% per i carcinomi ovarici di stadio 4.