Ultima modifica 26.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è il broncospasmo?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

Il broncospasmo è una contrazione anomala ed eccessiva dei muscoli lisci che avvolgono bronchi e bronchioli; ne consegue un restringimento, se non addirittura una completa occlusione, delle vie respiratorie.

BroncospasmoDal sito: biology-forums.com

Chi soffre di broncospasmo fatica a respirare, tossisce, presenta rantolii durante la respirazione e lamenta oppressione toracica. La presenza della tosse è legata alla maggiore produzione di muco da parte della mucosa di bronchi e bronchioli occlusi.
Le cause principali di broncospasmo sono l'asma e la bronchite; queste due condizioni morbose sono entrambe di stampo infiammatorio.
Spesso, per una diagnosi definitiva, sono sufficienti l'esame obiettivo e la valutazione della storia clinica del paziente.
La terapia è di tipo farmacologico e consiste in medicinali per l'apertura delle vie aeree (beta2-agonisti e broncodilatatori anticolinergici) e in farmaci antinfiammatori per la riduzione dello stato infiammatorio (corticosteroidi).

Anatomia di bronchi e bronchioli

I bronchi rappresentano le vie aeree successive alla trachea.

Nei soggetti adulti, la trachea si biforca a livello della 4a-5a vertebra toracica per dare origine ai due bronchi primari (o principali), uno per il polmone destro e uno per il polmone sinistro.
I bronchi primari si suddividono a loro volta in rami di calibro sempre inferiore, costituendo quello che in gergo medico prende il nome di albero bronchiale.
L'albero bronchiale consta di vie aeree (o respiratorie) esterne ai polmoni (bronchi primari extrapolmonari) e di vie aeree intrapolmonari (bronchi secondari e terziari, bronchioli, bronchioli terminali e bronchioli respiratori).
Analogamente alle vie aeree superiori (che sono: le cavità nasali, la nasofaringe, la faringe, la laringe e la trachea), i bronchi hanno la funzione di trasportare l'aria proveniente dall'ambiente esterno alle unità funzionali del polmoni: i cosiddetti alveoli.
Circondati da una fitta rete di capillari, gli alveoli sono delle piccole sacche, che accolgono l'aria inspirata e permettono al sangue di "caricarsi" dell'ossigeno necessario all'intero organismo. È negli alveoli, infatti, che avviene lo scambio gassoso ossigeno-anidride carbonica tra il sangue, circolante nei capillari, e l'aria atmosferica, introdotta con la respirazione.
Dal punto di vista istologico, il sistema bronchi-bronchioli tende a mutare progressivamente la propria struttura man mano che si addentra sempre più nei polmoni: nei bronchi primari, la componente cartilaginea è superiore a quella muscolare (c'è notevole somiglianza con la trachea); a partire dai bronchi secondari e fino a poco prima degli alveoli, la componente muscolare prende il sopravvento e pian piano sostituisce sempre più quella cartilaginea.

Cos'è il broncospasmo?

Il broncospasmo è la contrazione anomala della muscolatura liscia dei bronchi o dei bronchioli, che provoca un restringimento, o in casi particolarmente gravi un'occlusione completa, delle vie aeree.
Restringimento od occlusione totale sono di solito temporanei, quindi prima o poi c'è un ripristino della pervietà delle vie aeree.

CONSEGUENZE PRINCIPALI DEL BRONCOSPASMO

Un individuo sofferente di broncospasmo fatica a respirare, in quanto c'è un impedimento al passaggio dell'aria attraverso bronchi e/o bronchioli.
La situazione, però, è leggermente più complessa di quanto si possa credere. Infatti, il restringimento o l'occlusione inducono la mucosa bronchiale a produrre ingenti quantità di muco, il quale:

  • concorre a bloccare l'aria in entrata nei polmoni,
  • irrita la parete interna dei bronchi (o dei bronchioli) infiammandola
  • favorisce la comparsa della tosse (N.B: la tosse è un meccanismo difensivo, che serve ad espellere questo muco ostruttivo).

Cause

Le principali cause di broncospasmo sono due note e diffuse condizioni infiammatorie dell'albero bronchiale: l'asma e la bronchite.

L'asma è uno stato morboso cronico, di stampo probabilmente genetico, i cui sintomi si acutizzano in genere dopo il contatto con allergeni* (per esempio pollini, cibo, polvere, pelo di animali ecc), infezioni respiratorie, medicinali (FANS e beta-bloccanti in particolare), sforzi fisici, emozioni eccessive, stress e tabagismo.

Bronscospasmo asma

Figura: confronto tra le vie aeree respiratorie di un asmatico, affetto da broncospasmo, e un individuo sano. Si può notare il restringimento del passaggio per l'aria e la presenza del muco (in giallo). Dal sito: grosiramazing.com


Agenti infettivi che possono causare bronchite e, successivamente, episodi di broncospasmo.

La bronchite, invece, può essere una circostanza acuta o cronica, che insorge a causa di infezioni respiratorie (come per esempio raffreddore o influenza), fumo di sigaretta e/o inquinamento (ambientale, domestico o lavorativo). Le forme croniche di bronchite rappresentano uno stato morboso conosciuto anche come broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).


* Gli allergeni sono sostanze che l'organismo riconosce ed interpreta come estranee e potenzialmente pericolose, quindi meritevoli di un attacco immunitario finalizzato alla loro neutralizzazione.

ALTRE CAUSE

In individui apparentemente sani, gli episodi di broncospasmo possono essere causati anche da:

  • Il contatto o la vicinanza a particolari sostanze (tra cui pollini, polvere, cibo, muffa, peli di animali ecc), verso le quali c'è un'intolleranza o un'allergia.
  • Un'attività fisica intensa o troppo elevata rispetto alle possibilità dell'individuo che la svolge.
  • L'assunzione di determinati farmaci, tra cui antibiotici, FANS e antipertensivi. La possibilità di dare broncospasmo è generalmente legata a un'intolleranza del paziente verso i suddetti medicinali.
  • L'anestesia generale, praticata in ambito chirurgico, prima di certi interventi assai invasivi. In tali frangenti, il broncospasmo rappresenta una complicazione.
    Il suo instaurarsi è successivo all'applicazione, da parte del medico, del tubo che serve a supportare la respirazione del paziente, durante l'operazione.

FATTORI DI RISCHIO

Sono ovviamente a forte rischio di broncospasmo tutti i soggetti asmatici, i bronchitici, le persone esposte ai fattori scatenanti le bronchiti (malattie infettive, ambienti inquinati ecc) e gli individui allergici ad alcune delle sostanze citate in precedenza.

Sintomi e Complicanze

I sintomi e i segni che caratterizzano il broncospasmo sono:

  • Tosse. Il meccanismo che scatena la tosse è già stato trattato.
  • Respiro affannoso e dispnea. Nelle persone che soffrono di asma o bronchite cronica, queste difficoltà respiratorie subiscono in genere un peggioramento alla sera, al mattino presto o dopo un'attività fisica.
  • Presenza di rantolii durante la respirazione. Sono suoni anomali che il paziente emette durante gli atti respiratori.
  • Oppressione toracica. È simile a un senso di pressione al torace. Talvolta, può assomigliare a vero e proprio dolore.

COMPLICAZIONI

Se il broncospasmo è particolarmente grave e non opportunamente trattato, le difficoltà respiratorie possono protrarsi il tempo sufficiente a causare la morte del paziente, per asfissia.
Le manifestazioni cliniche che caratterizzano la presenza di severe difficoltà respiratorie sono: la dispnea a riposo, la cianosi (solitamente alle dita) e l'aumento della frequenza cardiaca.

Broncospasmo tosse

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

Secondo i medici, è bene rivolgersi a loro in presenza di:

  • Tosse che non accenna a passare
  • Rantolii durante la respirazione, che, anziché migliorare, peggiorano
  • Febbre
  • Piccoli problemi di respirazione

Inoltre, sempre in base al parere degli esperti, sono sintomi che richiedono un visita medica immediata:

Diagnosi

In genere, i primi controlli diagnostici, a cui i medici ricorrono in presenza di sospetto broncospasmo, sono: l'esame obiettivo e la valutazione della storia clinica.
Queste due analisi sono, in molti casi, sufficienti a stabilire una diagnosi finale precisa; tuttavia, potrebbe comunque risultare indispensabile l'esecuzione di test strumentali più specifici, in quanto questi chiariscono anche le cause che hanno prodotto l'episodio (o gli episodi) di broncospasmo.

ESAME OBIETTIVO

Un esame obiettivo accurato prevede che il medico visiti il paziente, interrogandolo sulla sintomatologia.
Le domande più comuni - perché più importanti ai fini di una corretta analisi diagnostica - sono:

  • In che cosa consistono i sintomi?
  • Quando sono comparse le manifestazioni cliniche? C'è un evento in particolare?
  • Ci sono momenti della giornata o situazioni particolari in cui la sintomatologia diventa più severa?

STORIA CLINICA

Quando i medici parlano di storia clinica intendono tutto ciò che riguarda lo stato di salute attuale e passato del paziente: dalle patologie sofferte in precedenza a quelle attuali; dai farmaci assunti al momento della valutazione a quelli assunti fino a qualche settimana prima; dagli eventuali interventi chirurgici a cui può essersi sottoposto alle sostanze verso cui è allergico; ecc.
In presenza di una sintomatologia riconducibile al broncospasmo, è particolarmente importante che il paziente comunichi al medico eventuali presenze di:

TEST STRUMENTALI

I test strumentali, a cui i medici ricorrono per raggiungere una diagnosi definitiva e indagare le cause scatenanti, sono:

  • Rx-torace. Fornisce un'immagine abbastanza chiara dei polmoni e delle altre strutture interne al torace. Mostra eventuali segni di un'infezione polmonare. È un test indolore, ma comunque minimamente invasivo, in quanto espone il paziente a una dosa (molto bassa) di radiazioni ionizzanti.
  • Spirometria. Veloce, pratica e indolore, la spirometria registra la capacità inspiratoria ed espiratoria dei polmoni, e la pervietà (cioè l'apertura) delle vie aeree passanti per quest'ultimi.
  • TAC (tomografia assiale computerizzata). Fornisce delle immagini tridimensionali molto esaurienti degli organi contenuti nella cavità toracica. È quindi in grado di mostrare la maggior parte delle anomalie che possono interessare i polmoni (segni d'infezione, segni d'infiammazione ecc).
    Prevede l'esposizione del paziente a una dose non trascurabile di radiazioni ionizzanti, quindi è da considerasi un test invasivo (seppur completamente indolore).
    In determinate circostanze, per aumentare la qualità delle immagini, il medico somministra nel torrente circolatorio del paziente un mezzo di contrasto. Se utilizzata, questa sostanza incrementa il livello di invasività dell'esame, in quanto può scatenare una reazione allergica (N.B: ciò avviene in genere nei soggetti predisposti).

Trattamento

La terapia del broncospasmo consiste in somministrazioni di farmaci aventi lo scopo di aprire le vie aeree e ridurre lo stato infiammatorio a carico di bronchi e bronchioli.
Tra i farmaci utilizzati, rientrano: i beta2-agonisti, i broncodilatatori anticolinergici e i corticosteroidi inalatori.

BETA2-AGONISTI

I beta2-agonisti sono derivati della noradrenalina.

Questi farmaci sono particolarmente indicati per alleviare i sintomi che caratterizzano gli attacchi acuti di asma, in quanto sono in grado di rilasciare la muscolatura liscia di bronchi e bronchioli in tempi assai ristretti.
Efficaci anche quando le cause non sono di natura asmatica, i beta2-agonisti più usati sono:

Nota bene: i beta2-agonisti non riducono lo stato infiammatorio a carico dell'albero bronchiale; pertanto la loro azione è limitata al miglioramento del quadro sintomatologico.

BRONCODILATATORI ANTICOLINERGICI

Come si può intuire dal nome, i broncodilatatori anticolinergici dilatano le vie respiratorie, agendo sulla muscolatura bronchiale. Lo scopo finale della loro assunzione è permettere al paziente di respirare meglio.
Esistono due categorie di broncodilatatori anticolinergici: i broncodilatatori anticolinergici a breve durata e quelli a lunga durata. I primi entrano in azione in tempi assai ristretti, il che li rende particolarmente indicati per gli episodi acuti di broncospasmo; i secondi agiscono con tempi più lunghi, il che fa di loro dei medicinali adatti a prevenire futuri episodi di broncospasmo.
Tra i broncodilatatori anticolinergici più somministrati, rientrano l'ipratropio bromuro e l'isoetarina.


Nota bene: come i beta2-agonisti, anche i broncodilatatori anticolinergici alleviano soltanto la sintomatologia (non migliorano lo stato infiammatorio che può interessare bronchi e bronchioli).

CORTISTEROIDI PER VIA INALATORIA (O INALATORI)

Appartenenti alla categoria dei farmaci steroidei, i corticosteroidi inalatori riducono l'infiammazione delle vie respiratorie. Il loro utilizzo permette al paziente di respirare meglio e alleviare le difficoltà respiratorie.
Alla pari di tutti gli altri farmaci steroidei, anche i corticosteroidi inalatori, se assunti in dosi eccessive o per lunghi periodi di tempo, causano diversi effetti collaterali, alcuni dei quali anche molto gravi.

Possibili effetti collaterali dei farmaci steroidei.

Prognosi

La prognosi dipende dalle cause del broncospasmo.
Se i fattori scatenanti sono di severità lieve, anche il controllo del broncospasmo è più semplice e il rischio complicanze più basso.
Se invece i fattori scatenanti sono particolarmente severi, il trattamento del broncospasmo è più complesso (deve innanzitutto essere tempestivo) e il rischio complicanze è assai più elevato.

Prevenzione

  • Evitare il contatto con gli allergeni che possono scatenare un attacco di asma;
  • riscaldarsi in maniera adeguata prima di ogni attività fisica di una certa entità;
  • evitare il contatto con persone affette da una qualche malattia infettiva delle vie aeree (influenza, polmonite ecc);
  • proteggersi adeguatamente durante la frequentazione di ambienti inquinati.

Sono queste alcune delle più importanti misure preventive contro l'insorgenza del broncospasmo.