Ultima modifica 21.01.2020

Generalità

Il blu di metilene (o metiltioninio cloruro, che dir si voglia) è un composto organico caratterizzato da una spiccata attività riducente. Grazie a questa sua interessante caratteristica, questo principio attivo viene impiegato con successo nel trattamento della metaemoglobinemia.

Blu di Metilene

In alto: struttura chimica del metiltioninio cloruro. In basso: blu di metilene lasciato cadere in una provetta piena d'acqua

Gli utilizzi del blu di metilene non si limitano all'ambito medico. Infatti, questo composto è impiegato anche in chimica analitica come indicatore nelle reazioni di ossidoriduzione, nell'analisi dei solfuri e come generatore di perossidi.
Il blu di metilene viene poi impiegato in acquacoltura come agente battericida e antiprotozoario e trova impiego anche come colorante, sia in ambito biologico che nell'industria tessile ed alimentare.

Esempi di Specialità Medicinali contenenti Blu di Metilene

  • Metiltioninio cloruro Proveblue®
  • Metiltioninio cloruro Monico®
  • Metiltioninio cloruro S.A.L.F.®

Indicazioni

Per Cosa si Usa

L'utilizzo del blu di metilene è indicato per il trattamento sintomatico acuto della metaemoglobinemia indotta da farmaci o da agenti chimici.
Inoltre, il metiltioninio cloruro può essere impiegato come diagnostico per la funzionalità renale, per eseguire il calcolo della velocità di filtrazione glomerulare.

Avvertenze

Il blu di metilene dev'essere iniettato solo per via endovenosa e molto lentamente, in modo da evitare il raggiungimento di elevate concentrazioni locali, che possono provocare un'ulteriore metaemoglobinemia.
Durante l'utilizzo del blu di metilene è necessario usare molta cautela, poiché questo composto potrebbe provocare un'esacerbazione dell'anemia emolitica e un incremento della formazione di corpi di Heinz.
Poiché il blu di metilene può favorire la comparsa di aritmie cardiache e ipotensione, durante il trattamento con il farmaco è necessario monitorare la pressione arteriosa e il tracciato ECG.
Il blu di metilene conferisce alle urine, alle feci e alla pelle una colorazione blu-verde. Tale colorazione della cute potrebbe ostacolare la diagnosi di cianosi (uno dei principali sintomi della metaemoglobinemia, appunto), perciò si deve prestare attenzione.
Il blu di metilene può causare effetti collaterali in grado di alterare la capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari, pertanto, tali attività devono essere evitate.

Interazioni

L'utilizzo del blu di metilene dovrebbe essere evitato nei pazienti già in terapia con farmaci in grado di incrementare la trasmissione serotoninergica, quali:

Ad ogni modo, prima della somministrazione del blu di metilene è sempre bene informare il medico se si stanno assumendo - o se sono stati recentemente assunti - farmaci di qualsiasi tipo, compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica, i prodotti erboristici e i prodotti omeopatici.

Effetti Collaterali

Il blu di metilene può provocare diversi effetti collaterali, benché non tutti i pazienti li manifestino. Il tipo di effetti avversi e l'intensità con cui si manifestano possono variare da un paziente all'altro, anche in funzione della sensibilità di ciascun individuo nei confronti dello stesso farmaco.
Di seguito saranno elencati i principali effetti indesiderati che possono manifestarsi in seguito all'utilizzo del blu di metilene.

Patologie del sistema emolinfopoietico

In seguito all'assunzione di blu di metilene potrebbero manifestarsi:

  • Anemia emolitica;
  • Bilirubinemia;
  • Metaemoglobinemia (solo in seguito a somministrazione di dosi maggiori o uguali a 7mg/Kg di peso corporeo).

Patologie cardiovascolari

Il blu di metilene potrebbe provocare la comparsa di aritmie cardiache, ipertensione o ipotensione.

Patologie del sistema nervoso

In seguito alla somministrazione di blu di metilene possono manifestarsi mal di testa, vertigini e tremori.

Patologie del tratto respiratorio

La somministrazione del blu di metilene potrebbe favorire l'insorgenza di ipossia, tachipnea o dispnea.

Altri effetti collaterali

Altri effetti indesiderati che potrebbero manifestarsi in seguito alla somministrazione di blu di metilene, sono:

Meccanismo d'azione

Come accennato, il blu di metilene è un composto dotato di una spiccata attività riducente.
La metaemoglobinemia consiste nella presenza nel nostro organismo di elevati livelli di metaemoglobina. La metaemoglobina si differenzia dall'emoglobina per lo stato di ossidazione del ferro contenuto all'interno del suo gruppo eme. Infatti, nell'emoglobina è presente lo ione ferroso (Fe2+), che consente il trasporto di ossigeno; nella metaemoglobina, invece, è presente lo ione ferrico (Fe3+), del tutto incapace di trasportare l'ossigeno.
Pertanto, trattandosi di un potente agente riducente, il blu di metilene esercita la sua attività attraverso la riduzione dello ione ferrico a ione ferroso, diminuendo in questo modo i livelli di metaemoglobina nel sangue, quindi la sintomatologia associata alla metaemoglobinemia.

Modo d'Uso - Posologia

Il blu di metilene dev'essere somministrato solo per via endovenosa e solo ed esclusivamente da personale specializzato. Il farmaco NON deve in alcun caso essere somministrato per via sottocutanea o intratecale.

Trattamento sintomatico della metaemoglobinemia

Quando il blu di metilene viene impiegato per il trattamento sintomatico acuto della metaemoglobinemia, la dose abitualmente somministrata nei lattanti con più di tre mesi di vita, nei bambini, negli adolescenti e negli adulti (compresi gli anziani) è di 1-2 mg/Kg di peso corporeo. Generalmente, la durata del trattamento è di un solo giorno.
Nei lattanti con meno di tre mesi di vita, invece, la dose di farmaco solitamente impiegata è di 0,3-0,5 mg/Kg di peso corporeo.
Nei pazienti affetti da insufficienza renale, il medico può decidere di somministrare dosi di farmaco più basse di quelle appena descritte.

Diagnostico per la funzionalità renale

Quando il blu di metilene viene utilizzato come agente diagnostico per la determinazione della velocità di filtrazione glomerulare, la dose di principio attivo abitualmente somministrata è di 50-100 mg.

Gravidanza e Allattamento

Non vi sono dati sufficienti relativi all'uso umano del blu di metilene durante la gravidanza. Tuttavia, studi condotti su animali hanno messo in evidenza che il composto possiede tossicità riproduttiva. Per questo motivo, l'uso del farmaco da parte di donne in gravidanza è generalmente controindicato, fatto salvo il caso in cui il medico non lo ritenga assolutamente necessario (ad esempio, se la paziente è in pericolo di vita).
Per quanto riguarda l'allattamento, invece, non è noto se il blu di metilene venga o meno escreto nel latte materno, ma un potenziale rischio per il lattante non può essere escluso totalmente. Pertanto, a scopo precauzionale, l'uso del farmaco da parte di madri che allattano al seno è controindicato.
Nel caso in cui sia necessario assumere il farmaco, l'allattamento al seno deve essere sospeso per almeno sei giorni dopo il trattamento con lo stesso.

Controindicazioni

L'utilizzo del blu di metilene è controindicato nei seguenti casi:

  • Ipersensibilità nota allo stesso blu di metilene o a qualsiasi altra sostanza colorante avente struttura tiazinica;
  • In pazienti che presentano un deficit dell'enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6DP) o dell'enzima NADPH reduttasi;
  • In pazienti affetti da metaemoglobinemia provocata da nitrito di sodio impiegato per trattare l'avvelenamento da cianuri;
  • In pazienti affetti da metaemoglobinemia indotta da avvelenamento da clorato;
  • In pazienti affetti da grave insufficienza renale;
  • In gravidanza;
  • Durante l'allattamento.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista