Artroscopia della Spalla: Quando Serve? In Cosa Consiste?
Generalità
L'artroscopia della spalla è una tecnica chirurgica minimamente invasiva, che permette la diagnosi e la cura di numerose problematiche a carico della spalla.
Diagnostica o terapeutica, l'artroscopia della spalla prevede la pratica di piccolissime incisioni cutanee a livello della spalla e l'impiego di uno strumento chiamato artroscopio.
Le procedure di artroscopia della spalla richiedono una certa preparazione, la quale tuttavia è molto semplice da attuare.
Dopo un'artroscopia della spalla, tutto ciò che concerne il recupero, i tempi di guarigione e il ritorno alle attività quotidiane dipende da vari fattori, tra cui la finalità della procedura e le attenzioni che il paziente pone alla riabilitazione fisioterapica.
Breve richiamo anatomico della Spalla
- La spalla è la regione pari del tronco, situata in posizione latero-superiore, su cui si incontrano tre ossa molto importanti: la clavicola, la scapola e l'omero.
- A livello della spalla, risiedono ben 5 articolazioni: l'articolazione scapolo-omerale, l'articolazione acromioclavicolare, l'articolazione sternoclavicolare, l'articolazione scapolotoracica e l'articolazione sottodeltoidea; inoltre, trovano posto un complesso muscolo-tendineo fondamentale per la funzionalità degli arti superiori, il cui nome è cuffia dei rotatori, e le origini tendinee del muscolo bicipite brachiale.
Cos'è
Definizione di Artroscopia della Spalla
L'artroscopia della spalla è una tecnica chirurgica minimamente invasiva, eseguita in anestesia, attraverso la quale sono possibili la diagnosi e la cura di patologie e infortuni a carico delle strutture articolari e/o degli elementi muscolo-tendinei presenti a livello della spalla.
Come ogni tipo di artroscopia, anche l'artroscopia della spalla è una pratica chirurgica basata sull'utilizzo dell'artroscopio.
Cos'è l'Artroscopio?
L'artroscopio è sostanzialmente una telecamera di forma tubulare, che, introdotta all'interno di una regione articolare del corpo umano, permette di visualizzare in tempo reale e con estrema chiarezza le strutture interne.
Chi pratica l’Artroscopia della Spalla?
L'artroscopia della spalla rientra tra le abilità del medico ortopedico, in particolar modo di quello specializzato nella diagnosi e nella terapia delle sofferenze della spalla.
A Cosa Serve
A seconda delle circostanze, l'artroscopia della spalla può avere scopo diagnostico oppure scopo terapeutico.
Artroscopia della Spalla con Scopo Diagnostico
L'artroscopia della spalla trova impiego con scopo diagnostico, quando test di routine meno invasivi e anche meno approfonditi, come l'esame obiettivo, l'anamnesi e gli esami radiologici, non hanno fornito dati sufficienti a formulare una diagnosi definitiva relativamente a un problema a livello della spalla.
L'artroscopia della spalla con finalità diagnostiche permette di individuare/confermare condizioni come:
- La lesione di uno o più componenti della cuffia dei rotatori;
- La tendinite calcifica della spalla, una sofferenza caratterizzata dalla formazione di depositi di calcio su uno dei tendini della cuffia dei rotatori;
- La sindrome da conflitto subacromiale (o impingement subacromiale);
- La lesione di uno o più legamenti delle varie articolazioni della spalla (possibile esito di una lussazione della spalla);
- La lesione della cartilagine costituente il labbro glenoideo dell'articolazione scapolo-omerale (possibile esito di una lussazione della spalla);
- La lesione a carico del capo lungo del muscolo bicipite brachiale (N.B: talvolta questo tipo di lesione è associata alla lesione del labbro glenoideo).
L'artroscopia alla spalla, inoltre, offre la possibilità di evidenziare con chiarezza gli esiti dell'artrosi all'articolazione della spalla, quali per esempio gli osteofiti.
Può capitare che un'artroscopia della spalla eseguita, inizialmente, con finalità diagnostiche si trasformi in terapeutica, nel momento in cui il medico esecutore ha chiarito la problematica presente e ha ritenuto di poterla risolvere nel corso dello stesso intervento.
Artroscopia della Spalla con Scopo Terapeutico
L'artroscopia della spalla con scopo terapeutico trova indicazione in presenza di problematiche articolari o muscolo-tendinee dimostratesi resistenti ai trattamenti non chirurgici o curabili soltanto tramite chirurgia.
L'artroscopia della spalla con finalità terapeutiche permette di attuare:
- La riparazione delle lesioni a carico di uno degli elementi costituenti la cuffia dei rotatori;
- La riparazione delle lesioni a carico di uno dei legamenti appartenenti alle articolazioni della spalla;
- La pulizia dei tendini sofferenti per la presenza di calcificazioni;
- La riparazione dei danni al labbro glenoideo;
- La decompressione, in presenza di sindrome da conflitto subacromiale, del tendine del muscolo sovraspinato;
- La riparazione delle lesioni che riguardano l'origine del capo lungo del muscolo bicipite brachiale;
- L'eliminazione degli osteofiti dovuti all'artrosi.
Qual è il paziente tipico?
Solitamente, l'artroscopia della spalla ha per pazienti:
- Gli anziani con problemi di artrosi alla spalla;
- Coloro che praticano sport di contatto (es: rugby, pugilato, judo) e sport in cui è previsto il sollevamento reiterato degli arti superiori sopra la testa (es: pallavolo, tennis, pallacanestro, bodybuilding, ginnastica artistica);
- Coloro che svolgono un'attività lavorativa che prevede il sollevamento ripetuto degli arti superiori sopra la testa (es: facchinaggio, magazziniere).
Preparazione
Prima di qualsiasi operazione di artroscopia della spalla (in genere due settimana prima), occorre stabilire, tramite una serie di semplici esami clinici, se il candidato paziente è idoneo alla tecnica chirurgica in questione.
Se il paziente è idoneo, l'ortopedico che effettuerà la procedura (o un suo collaboratore) gli illustrerà le norme pre-operatorie e lo metterà al corrente di che cosa prevede l'intervento (es: durata, tipo di anestesia impiegato) e di quali sono le sue implicazioni (es: tempi di recupero, fisioterapia).
Esami per stabilire l’idoneità del paziente
Gli esami clinici conoscitivi consistono, sostanzialmente, in: un esame obiettivo accurato, un esame del sangue completo, un esame cardiologico e una valutazione approfondita della storia clinica.
Il ricorso a queste indagini serve a stabilire se ci sono o meno le condizioni di salute indispensabili per la buona riuscita dell'operazione di artroscopia della spalla.
Norme pre-operatorie
Le norme pre-operatorie sono indicazioni che il paziente deve seguire alla lettera, affinché l'artroscopia alla spalla vada a buon fine.
Tali indicazioni consistono in:
- Interrompere qualsiasi eventuale terapia a base di farmaci anticoagulanti, al fine di evitare eccessive perdita di sangue dalle incisioni chirurgiche.
- Nel giorno della procedura, presentarsi a digiuno completo da almeno 8-10 ore (è possibile soltanto bere acqua qualche ora prima della procedura).
- Per il rientro a casa, chiedere supporto a un familiare o un amico, perché l'anestesia altera le capacità di attenzione e vigilanza.
Come si Svolge
Le operazioni di artroscopia della spalla sono interventi di chirurgia ambulatoriale, suddivisibili in tre fasi consecutive: la prima fase è dedicata all'accoglienza e al posizionamento del paziente, la seconda fase all'anestesia e la terza e ultima fase all'operazione vera e propria.
Tecnica chirurgica ambulatoriale vuol dire che l'esecuzione della procedura occupa in totale mezza giornata e non necessita del ricovero ospedaliero, salvo casi eccezionali.
Preparazione e posizionamento del paziente
La fase dedicata all'accoglienza e al posizionamento del paziente prevede per quest'ultimo:
- Il cambio d'abito a favore di un camice ospedaliero;
- Un breve ripasso di tutti i passaggi dell'intervento;
- L'ingresso in sala operatoria e il suo collocamento sul lettino operatorio, nella posizione corretta per ricevere l'anestesia.
Anestesia
L'anestesia praticata durante qualsiasi intervento chirurgico serve a controllare il dolore.
In occasione delle procedure di artroscopia della spalla, gli ortopedici tendono a ricorrere all'anestesia generale; in alcuni casi, tuttavia, si avvalgono anche di un'anestesia locale combinata a una blanda anestesia generale.
A praticare l'anestesia è un medico anestesista, ossia un medico specializzato in pratiche anestetiche e di rianimazione.
L'anestesia generale induce l'addormentamento del paziente (il quale è quindi incosciente) e lo rende insensibile a qualsiasi tipo di stimolo (doloroso e non).
Fase operativa
La fase operativa dell'artroscopia della spalla ha inizio dopo la conferma, da parte dell'anestesista, dell'avvenuta anestesia.
Questa fase cruciale della procedura spetta totalmente all'ortopedico e prevede nell'ordine:
- La depilazione (solo se necessaria) e la disinfezione dell'intera zona della spalla, così da minimizzare il rischio d'infezione;
- La pratica di una mini-incisione (massimo un centimetro) a livello della spalla;
- Attraverso la mini-incisione appena praticata, l'iniezione di una soluzione salina con azione detergente nei confronti delle strutture articolari e muscolo-tendinee, e l'introduzione dell'artroscopio;
- La perlustrazione, tramite artroscopio, dell'interno della spalla, alla ricerca del problema da diagnostica o curare;
- La pratica di un'altra o altre due mini-incisioni, allo scopo di inserirvi gli strumenti chirurgici necessari a trattare la problematica presente/rilevata;
- Al termine dell'azione terapeutica, l'estrazione dell'artroscopio e degli eventuali strumenti chirurgici;
- La sutura delle mini-incisioni tramite punti riassorbibili e l'applicazione di un'imbragatura o una fascia sulla spalla, così da proteggere quest'ultima e limitarne i movimenti più bruschi.
È da segnalare che quando l'artroscopia della spalla è terapeutica, l'ortopedico potrebbe praticare tutte le incisioni necessarie nello stesso momento.
L’Artroscopia della Spalla è dolorosa?
Poiché si esegue in anestesia generale, l'artroscopia della spalla non è dolorosa.
Quanto dura?
Le procedure di artroscopia della spalla possono durare dai 15 ai 30 minuti, quando sono solamente diagnostiche, e dai 40 ai 60 minuti, quando sono terapeutiche (in queste circostanze, influisce in modo determinante la complessità della patologia da curare).
Post-Operatorio
Al termine degli interventi di artroscopia della spalla, lo staff medico provvede a trasferire il paziente in una confortevole sala di ricovero dell'ospedale (o della clinica); qui, la persona appena operata potrà finalmente mangiare e riprendersi con calma.
La degenza nella sala di ricovero dura il tempo necessario affinché svaniscano gli effetti principali dell'anestesia (qualche ora); in quest'arco temporale, il paziente riceve diverse visite da parte di infermieri e ortopedico, i quali ne valutano lo stato di salute e la risposta alla procedura.
Le dimissioni avvengono esclusivamente su indicazione del medico che ha effettuato la procedura.
Quali sono i postumi dell’anestesia?
Destinati a svanire gradualmente nel giro di 24 ore, i principali effetti dell'anestesia sono: stanchezza, confusione, giramenti di testa e senso di stordimento.
Quali sono i postumi dell’intervento?
Nei primi giorni successivi a una procedura di artroscopia della spalla, la spalla sarà dolente e gonfia, tanto che risulteranno difficoltose attività quotidiane come lavarsi o vestirsi; tuttavia, salvo non siano persistenti, dolore e gonfiore non devono allarmare, in quanto sono conseguenze più che normali della procedura in questione.
Per quanto concerne le incisioni chirurgiche, queste rimarginano nel giro di 7-14 giorni.
Cosa può aiutare ad attenuare dolore e gonfiore?
- Stare a riposo;
- Assumere un antidolorifico (es: paracetamolo, aspirina e ibuprofene);
- Fare degli impacchi di ghiaccio (4-5 impacchi al giorno della durata di 15-20 minuti);
- Dormire con il tronco leggermente sollevato o su una sedia reclinabile.
Quando è previsto il riassorbimento dei punti di sutura?
Il riassorbimento dei punti di sutura avviene nei primi 7-14 giorni successivi all'intervento.
Per quanto tempo occorre mantenere l’imbragatura alla spalla?
Generalmente, l'imbragatura (o la fascia) applicata appositamente alla spalla a conclusione dell'artroscopia deve rimanere in sede per almeno una settimana; se però la condizione sottoposta a cura era particolarmente grave, i tempi di permanenza di questo tutore potrebbero allungarsi.
Recupero
I tempi di recupero da una procedura di artroscopia della spalla dipendono da:
- Lo scopo. Le procedure puramente diagnostiche hanno tempi di recupero decisamente più brevi delle procedure terapeutiche.
- La patologia o l'infortunio oggetto di cura. Ci sono patologie e infortuni della spalla che presentano tempi di guarigione molto lunghi (anche 6 mesi)
- L'età e lo stato di salute del paziente.
- L'attività lavorativa svolta dal paziente.
- L'attenzione che il paziente ha verso se stesso. Guarisce prima e meglio chi non brucia le tappe, segue le indicazioni del medico e del fisioterapista e non manca ai controlli periodici.
Controlli periodici
Dopo ogni procedura di artroscopia della spalla, specie se terapeutica, l'ortopedico fissa alcuni controlli periodici per monitorare l'esito, sul lungo periodo, della procedura.
Il numero di controlli periodici post-operatori varia in relazione alla severità della problematica articolare sottoposta a cura.
Fisioterapia e Riabilitazione
La fisioterapia riveste un ruolo chiave nel processo di recupero dagli interventi di artroscopia della spalla; essa, infatti, permette al paziente di recuperare le piene funzionalità della spalla e delle strutture anatomiche interessate dall'intervento.
Sia nei tempi che nelle modalità, il percorso di riabilitazione fisioterapica varia a seconda della condizione trattata.
In ogni caso, comunque, l'inizio della fisioterapia è previsto pochi giorni dopo l'operazione di artroscopia.
Ritorno alle attività quotidiane e sportive
Dopo le procedure di artroscopia della spalla, il ritorno alle attività quotidiane (es: guidare) e alla pratica sportiva dipende da cos'ha previsto, nello specifico, l'intervento.
È compito dell'ortopedico curante indicare con precisione al paziente quando può far ritorno alle varie attività desiderate.
Rischi
Grazie ai progressi delle tecnologie mediche, l'artroscopia della spalla è da considerarsi una pratica sicura; tuttavia, si tratta pur sempre di una tecnica chirurgica, pertanto, come tale, presenta un certo margine di rischio non eliminabile.
Possibili Complicanze dell’Artroscopia della Spalla
Tra le complicazioni che possono scaturire dall'artroscopia della spalla, figurano:
- Eccessiva perdita di sangue da un'incisione chirurgica;
- Infezione di un'incisione chirurgica;
- Trombosi venosa profonda;
- Reazione avversa all'anestetico;
- Danno involontario a nervi o vasi sanguigni limitrofi alla sede d'intervento;
- Sanguinamento e/o infezione all'interno di un'articolazione.
È doveroso segnalare, inoltre, che esiste una remota possibilità che l'artroscopia della spalla fallisca nei suoi propositi e che sia necessario ripeterla.
Complicazioni
Esistono Controindicazioni all’Artroscopia della Spalla?
L'artroscopia della spalla è controindicata soltanto quando il paziente presenta uno stato di salute fortemente debilitato, che non gli permetterebbe di sopportare l'anestesia generale.
Risultati
Sia tra i pazienti che tra gli addetti ai lavori, l'artroscopia della spalla è una tecnica molto apprezzata, perché abbina minima invasività a sicurezza ed efficacia.
L'artroscopia della spalla rappresenta una valida alternativa alla chirurgia "a cielo aperto" della spalla.