Ultima modifica 10.01.2020

Generalità

I farmaci antiparassitari, come si può facilmente intuire, sono medicinali impiegati nel trattamento delle infestazioni da parassiti.
Farmaci AntiparassitariLe malattie associate alle infestazioni parassitarie sono numerose e più diffuse di quanto si possa pensare.
A tal proposito, fra le più comuni malattie parassitarie, ricordiamo:

Naturalmente, il tipo di strategia farmacologica da attuarsi per debellare l'infestazione varia in funzione del tipo di parassita responsabile della patologia.
Di seguito, verranno brevemente descritti i principali farmaci antiparassitari impiegati nel trattamento delle sopra citate infestazioni da protozoi, elminti ed ectoparassiti.

Trattamento delle infestazioni da protozoi

Come accennato, le infestazioni da protozoi sono responsabili dell'insorgenza di molte delle più conosciute malattie parassitarie.
L'approccio terapeutico migliore per contrastare questo tipo d'infestazioni rimane la prevenzione, che prevede il rispetto delle comuni norme igieniche, l'evitare il consumo di acqua e cibi che possono essere contaminati dal parassita, l'utilizzo indumenti protettivi adeguati e l'impiego di prodotti insetticidi e/o repellenti per gli insetti (che spesso rappresentano i vettori dei parassiti).
Tuttavia, nei casi in cui la prevenzione non è sufficiente, la diagnosi precoce e la terapia farmacologica tempestiva risultano essere strumenti fondamentali.
Di seguito, saranno brevemente illustrati i principi attivi maggiormente impiegati nel trattamento delle infestazioni protozoarie.
Ad ogni modo, per ottenere informazioni più dettagliate in merito, si consiglia la lettura degli articoli dedicati già presenti su questo sito: "Amebiasi - farmaci e Cura dell'Amebiasi"; "Giardia - Farmaci per la Cura della Giardiasi"; "Malaria - Farmaci per la cura e la prevenzione della Malaria"; "Malattia del Sonno - Farmaci per la Cura della Malattia del sonno".

Nitroimidazoli

I nitroimidazoli (come metronidazolo e tinidazolo) sono farmaci ad attività antibiotica, ma sono particolarmente efficaci anche nel contrastare le infestazioni da protozoi. Più nel dettaglio, tali farmaci vengono impiegati nel trattamento di amebiasi, giardiasi e tricomoniasi.
Tuttavia, l'esatto meccanismo d'azione con cui il metronidazolo e il tinidazolo sono in grado di debellare le infestazioni parassitarie non è ancora stato chiarito del tutto.
L'ipotesi più accreditata è quella secondo cui questi principi attivi si comportano da profarmaci che - una volta assunti - subiscono delle modificazioni strutturali all'interno dello stesso parassita. Tali modificazioni portano alla sintesi di specie reattive dell'ossigeno (ROS) che, a loro volta, danneggiano le cellule e il DNA parassitari, conducendo questi organismi a morte certa.

Pentamidina

La pentamidina (Pentacarinat®) è un farmaco antiparassitario - più precisamente, un antiprotozoario - particolarmente utile nel trattamento della malaria, della pneumocistosi, della leishmaniosi e della tripanosomiasi africana.
Inoltre, questo principio attivo è anche dotato di attività fungicida.
Il meccanismo d'azione attraverso il quale la pentamidina svolge la sua azione prevede l'interazione con il DNA e l'RNA del parassita.

Atovaquone

L'atovaquone (Malarone®, Malarone bambini®) è fra i farmaci antiparassitari maggiormente utilizzati nel trattamento della malaria, ma si è mostrato efficace anche nel trattamento della pneumocistosi.
Il meccanismo antiparassitario di questo principio attivo si esplica attraverso l'inibizione della catena respiratoria mitocondriale che conduce, irreversibilmente e inesorabilmente, alla morte del parassita.

Chinoline 4-sostituite

All'interno della classe delle chinoline 4-sostituite ritroviamo farmaci antiparassitari quali la chinina, la clorochina, l'idrossiclorochina, l'alofantrina e la meflochina. Tutti questi principi attivi sono agenti antimalarici ampiamente utilizzati per contrastare il parassita responsabile dell'insorgenza della malaria.
Il meccanismo d'azione con il quale tutti questi farmaci esplicano la loro attività è grosso modo il medesimo.
Più nel dettaglio, l'emoglobina dell'ospite viene trasportata nel vacuolo del plasmodio della malaria, all'interno del quale viene digerita con formazione di eme libero. Quest'ultimo è tossico per il parassita e, per tale ragione, subisce immediatamente un processo di polimerizzazione che lo trasforma in emozoina. Le chinoline intervengono proprio durante questa fase del ciclo vitale del parassita.
Più precisamente, le chinoline si legano all'emozoina attraverso un complesso eme-farmaco che ne blocca la polimerizzazione. Così facendo, all'interno del vacuolo del parassita si assiste ad un aumento sempre maggiore dei livelli di eme libero tossico. Il continuo aumento di tali livelli porterà poi alla morte dello stesso parassita.

Trattamento delle Elmintiasi

Le elmintiasi (o infestazioni da vermi, che dir si voglia), probabilmente, sono le infestazioni parassitarie maggiormente diffuse nel mondo.
I vermi in grado di infestare l'uomo possono essere suddivisi sostanzialmente in due gruppi: i platelminti (o vermi piatti, di cui fanno parte cestodi e trematodi) e gli aschelminti (o vermi rotondi, di cui fanno parte i nematodi).
Gli elminti rappresentano una vasta categoria di parassiti differenti fra loro per dimensioni, ciclo vitale e sito d'infestazione.

Per tale motivo, i farmaci utilizzati per contrastarli possono essere, dal punto di vista chimico, molto diversi l'uno dall'altro ed esplicano la loro azione con meccanismi d'azione differenti.

Benzimidazoli

Appartengono a questa classe di farmaci l'albendazolo (Zentel®), il mebendazolo (Vermox®) e il tiabendazolo.
Questi principi attivi sono farmaci antiparassitari ad ampio spettro, particolarmente efficaci nel trattamento delle infestazioni da elminti intestinali.
I benzimidazoli sembrano esplicare la loro azione antiparassitaria attraverso due differenti meccanismi d'azione.
Queste molecole sono, infatti, in grado sia di legarsi alla tubulina del parassita, impedendone la polimerizzazione e ostacolando in questo modo la divisione cellulare, sia di inibire la fumarato reduttasi, un enzima fondamentale per i processi metabolici degli stessi elminti. Grazie a questo doppio meccanismo d'azione, i benzimidazoli conducono il parassita verso una morte certa.

Praziquantel

Il praziquantel, dal punto di vista chimico, è un derivato isochinolinico che risulta essere particolarmente efficace contro cestodi e trematodi (vermi piatti), ma inattivo nei confronti dei nematodi.
Questo principio attivo esercita la sua attività attraverso vari meccanismi d'azione. Più precisamente, il praziquantel è in grado di provocare la contrazione e la paralisi del parassita (facilitandone così l'espulsione dall'organismo), è capace di intaccare i suoi depositi di glicogeno e il suo bilancio energetico, ed è in grado di provocare danni ai tegumenti dell'elminta, con conseguente attivazione della risposta immunitaria da parte degli anticorpi dell'ospite che porta, infine, alla morte dello stesso parassita.

Trattamento delle infestazioni da ectoparassiti

Fra gli ectoparassiti che più comunemente infestano l'uomo, ritroviamo i pidocchi (sia del capo, sia del pube che del corpo) e lo Sarcoptes scabiei (o acaro del prurito), responsabile dell'insorgenza della scabbia.
I farmaci antiparassitari impiegati per il trattamento dei suddetti parassiti sono grosso modo gli stessi.
Di seguito, tali farmaci verranno brevemente illustrati. Tuttavia, per ottenere maggiori informazioni riguardo il trattamento di pediculosi e scabbia, si rimanda alla lettura degli articoli dedicati "Pidocchi - Farmaci per Eliminare i Pidocchi" e "Scabbia - Farmaci per la Cura della Scabbia".

Permetrina

La permetrina (Nix®) è un antiparassitario appartenente alla categoria dei piretroidi sintetici. Questi ultimi sono molecole di sintesi aventi struttura chimica analoga al piretro, un insetticida naturale contenuto in alcune piante appartenenti alla famiglia delle Asteraceae.
Sia nel trattamento delle pediculosi che nel trattamento della scabbia, la permetrina è disponibile sotto forma di formulazioni farmaceutiche per uso topico.
La permetrina esplica la sua azione agendo come una neurotossina che blocca l'apertura dei canali del sodio presenti sulle membrane delle cellule eccitabili.
Così facendo, la permetrina è in grado di aumentare il tempo di apertura dei sopra citati canali del sodio, fino ad arrivare alla paralisi nervosa e alla morte dei parassiti.

Malathion

Il malathion (o malatione) è uno dei farmaci antiparassitari più impiegati nel trattamento delle infestazioni da pidocchi e acari del prurito. Più nel dettaglio, il malathion è un insetticida organofosfato dotato di una bassa tossicità per l'uomo, ma estremamente tossico per i parassiti in questione.
Il meccanismo d'azione attraverso il quale questo principio attivo è in grado di provocare la morte di pidocchi e acari del prurito prevede l'inibizione irreversibile delle acetilcolinesterasi, gli enzimi deputati al metabolismo dell'acetilcolina (un neurotrasmettitore di vitale importanza tanto per i parassiti, quanto per l'uomo).
Pertanto - analogamente a quanto detto per la permetrina - anche il malathion esercita la sua attività antiparassitaria comportandosi come una sorta di neurotossina.
Il malathion è disponibile in formulazioni farmaceutiche per uso topico ed è efficace nell'eliminazione sia dei parassiti, sia delle loro uova.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista