Ansia: perché e come respirare in un sacchetto di carta per calmarsi

Ansia: perché e come respirare in un sacchetto di carta per calmarsi
Ultima modifica 09.03.2023
INDICE
  1. Introduzione
  2. Cosa succede quando si ha una crisi di ansia
  3. Sintomi di iperventilazione e di bassi livelli di anidride carbonica
  4. Perché è utile respirare in un sacchetto di carta
  5. Come procedere
  6. 3 consigli utili
  7. Quando non usare la tecnica
  8. Altri rimedi per calmarsi quando si è in iperventilazione

Introduzione

Nell'immaginario collettivo, respirare in un sacchetto di carta è la soluzione migliore quando si è in preda a una crisi d'ansia o a un attacco di panico. Del resto, si tratta di un rimedio utilizzato in molti film, serie e cartoni animati, per cui è naturale pensare che sia utile anche nella vita quotidiana.

In effetti, è una procedura che spesso può aiutare a calmarsi, a rallentare il respiro e il battito cardiaco e a rilassarsi.

Cosa succede quando si ha una crisi di ansia

Respirare in un sacchetto di carta è diventato un simbolo degli attacchi di ansia grazie ai numerosi libri e film che l'hanno proposta come tecnica anti-panico. Effettivamente questa mossa è davvero utile durante un attacco di ansia e un attacco di panico perché può aiutare a regolare l'iperventilazione, una condizione che tende a comparire in quei momenti. 

L'iperventilazione o "respirazione eccessiva" si verifica quando la respirazione diventa rapida o superficiale: in questi casi si espira troppa aria, di conseguenza la quantità di anidride carbonica (CO2) presente nel sangue può diminuire. Questo può essere un problema perché se i livelli di anidride carbonica nel sangue scendono troppo in basso può subentrare uno squilibrio nel corpo.  Non solo: un basso contenuto di anidride carbonica si associa anche a bassi livelli di ossigeno, il che può tradursi in una diminuzione del flusso di sangue, ossigeno e nutrimento al cervello.

Molti non lo sanno ma esiste anche l'ansia cardiaca?

A volte l'ansia provoca anche la mancanza di respiro.

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Sintomi di iperventilazione e di bassi livelli di anidride carbonica

Quelli appena descritti sono i principali sintomi che possono comparire quando si ha un basso livello di anidride carbonica nel sangue e si iperventila.

Possono associarsi ad altri sintomi da ansia come: sensazione di stare soffocando, cuore martellante, palpitazioni cardiache (sensazione che il cuore si fermi o perda un battito), vertigini, nausea, sudorazione, confusione, sensazione di stare perdendo il controllo, aggressività, paura che si potrebbe morire.

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Perché è utile respirare in un sacchetto di carta

Respirare in un sacchetto di carta quando si ha un attacco di panico o una crisi di ansia è una tecnica efficace e preziosa perché aiuta a regolare l'iperventilazione. Funziona facendo in modo che parte dell'anidride carbonica persa rientri nei polmoni e nel corpo: come conseguenza di ciò, il flusso di ossigeno nel corpo si riequilibra

Tuttavia, questa procedura va svolta correttamente, altrimenti perde di efficacia.

Inoltre, bisogna considerare che potrebbe non funzionare per tutti: la ricerca medica sulla sua utilità nell'iperventilazione non è uniforme e concorde poiché diversi studi hanno dimostrato che respirare in un sacchetto di carta può aiutare alcuni pazienti con iperventilazione, ma altri non raccomandano l'uso di questa tecnica di respirazione.

Come procedere

  • Mettere un piccolo sacchetto di carta sopra la bocca e il naso.
  • Fare da 6 a 12 respiri normali.
  • Rimuovere il sacchetto dalla bocca e dal naso.
  • Fare qualche respiro.
  • Ripetere se necessario.

Questo è il modo corretto per respirare in un sacchetto di carta quando si ha un attacco di ansia o di panico e si è in iperventilazione.

3 consigli utili

  1. Non respirare in un sacchetto di carta per più di 12 respiri.
  2. Rimuovere il sacchetto di carta dalla bocca e dal naso dopo 12 respiri.
  3. Tenere da soli il sacchetto di carta per respirare. Se lo tiene qualcun altro, potrebbe non sapere quando la persona è arrivata a 12 respiri.

Non con sacchetti di plastica

Bisogna sempre usare un piccolo sacchetto di carta, non di plastica. Un sacchetto di plastica non funziona allo stesso modo e può essere pericoloso: infatti, la plastica sottile può essere risucchiata in bocca quando si inspira. Questo può essere particolarmente pericoloso per i bambini più piccoli e gli anziani.

Quando non usare la tecnica

La tecnica del sacchetto di carta non è indicata negli attacchi di asma perché in questi casi è inutile se non addirittura controproducente. Non bisogna usare questa tecnica di respirazione se si hanno problemi cardiaci o polmonari perché può essere pericolosa.

Attenzione quando si va in montagna: è vero che la respirazione può essere più difficile del normale se si è in alta quota, tuttavia respirare in un sacchetto di carta non aiuterà con i cambiamenti nella respirazione dovuti alle variazioni di altitudine

Usare il metodo della borsa solo se si è sicuri di essere in iperventilazione a causa di un attacco di ansia, infatti possono esserci altre cause di iperventilazione come un attacco d'asma, febbre o altre malattie. 

Altri rimedi per calmarsi quando si è in iperventilazione

  • Fare delle espirazioni profonde con il ventre
  • Sdraiarsi su un divano, un letto o un pavimento mettendo la testa tra le ginocchia
  • Respirare a labbra socchiuse, come se si stesse fischiando
  • Inspirare e annusare un olio essenziale o un profumo che piace
  • Trattenere il respiro per 10-15 secondi
  • Respirare lentamente nelle proprie mani messe a coppa
  • Respirare attraverso le narici alternate (tenere una narice chiusa alla volta)
  • Inspirare dal naso ed espirare dalla bocca
  • Fare jogging o camminare a passo svelto inspirando dal naso ed espirando dalla bocca

 

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