Ultima modifica 06.08.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è un Aneurisma dell'Aorta?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

Un aneurisma dell'aorta è una dilatazione anomala permanente di un breve tratto di aorta.

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Malgrado la mancanza di una sintomatologia correlata, la presenza di un aneurisma dell'aorta rappresenta una serie minaccia per la sopravvivenza del paziente, in quanto da una sua rottura scaturisce un'emorragia interna spesso fatale.
A favorire la formazione di un aneurisma dell'aorta possono essere svariati fattori, tra cui: l'invecchiamento, l'ipertensione, l'aterosclerosi, il fumo di sigaretta, le cause di aortite e le malattie genetiche del tessuto connettivo.
Per la diagnosi di aneurisma dell'aorta, l'esame obiettivo è utile, ma spesso insufficiente; ciò spiega perché servano test radiologici, come l'ecografia addominale, l'ecocardiogramma, la TAC del comparto toraco-addominale ecc.
Avente l'obiettivo di prevenire eventuali espansioni e complicanze (es: rottura o dissecazione aortica), la terapia di un aneurisma dell'aorta varia in relazione alla grandezza della dilatazione.

Breve ripasso dell'aorta

L'aorta è l'arteria più grande e importante del corpo umano.
Con origine nel cuore (per la precisione dal ventricolo sinistro del cuore), questo fondamentale vaso arterioso è fornito di numerose ramificazioni, attraverso le quali provvede a rifornire di sangue ossigenato ogni distretto del corpo umano, dalla testa agli arti inferiori, passando per gli arti superiori e il tronco.
Analizzandola dal principio, l'aorta è didatticamente suddivisibile in due grandi sezioni consecutive: l'aorta toracica, occupante la porzione anatomica del torace (fino al diaframma), e l'aorta addominale, situata nella porzione anatomica dell'addome (da sotto il diaframma in poi).

Cos'è un Aneurisma dell'Aorta?

Un aneurisma dell'aorta, o aneurisma aortico, è una dilatazione anomala permanente di un breve segmento di aorta.
Volendo fornire una definizione ancora più precisa e specialistica, un aneurisma dell'aorta è qualsiasi dilatazione non fisiologica dell'aorta, che altera il diametro vasale di almeno 1,5 centimetri in più rispetto alla normalità.
Gli aneurismi aortici sono condizioni che suscitano numerose preoccupazioni non solo tra chi ne è vittima, ma anche tra gli esperti del settore medico, in quanto sono correlati a un alto tasso di mortalità e difficilmente curabili.

Le conseguenze

L'aneurisma dell'aorta rappresenta una seria minaccia per la sopravvivenza, perché:

  • Rende la parete vascolare del segmento dilatato più sottile e incline alla rottura. Da una rottura di un aneurisma scaturisce un'emorragia interna il cui esito è spesso letale.
  • Favorisce, complice un'alterazione profonda del flusso sanguigno a livello della dilatazione, la formazione di coaguli sanguigni anomali (emboli) o trombi. Da questo fenomeno possono scaturire condizioni come l'ictus o l'ostruzione delle arterie coronarie.

A cosa assomiglia? Le forme

Un aneurisma dell'aorta può avere l'aspetto di una dilatazione sacculare (aneurisma aortico sacculare o sacciforme) oppure di una dilatazione fusiforme (aneurisma aortico fusiforme).

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Gli aneurismi aortici sacculari sono escrescenze simili a bacche o palloncini, che sporgono da un lato del segmento di aorta interessato; gli aneurismi aortici fusiformi, invece, sono rigonfiamenti che coinvolgono per intero il segmento di aorta colpito.
Statistiche alla mano, tra la forma sacculare e la forma fusiforme di un aneurisma dell'aorta, la più diffusa è la seconda.

Classificazione tipologica dell'aneurisma dell'aorta

Utilizzando come criterio di distinzione la sede della dilatazione lungo l'aorta, i medici riconoscono l'esistenza di 3 tipologie di aneurisma aortico:

  • L'aneurisma della radice aortica. Rientrano in tale tipologia tutti i casi di aneurisma dell'aorta con sede a livello della radice aortica, ossia il primissimo tratto dell'aorta ascendente, situato subito dopo il ventricolo sinistro del cuore.
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Tipologie di Aneurisma dell'Aorta
  • L'aneurisma dell'aorta toracica. Figurano in questa tipologia tutti i casi di aneurisma aortico localizzati in un punto qualsiasi dell'aorta toracica (aorta ascendente, arco aortico, aorta discendente fino al diaframma).
  • L'aneurisma dell'aorta addominale. Rientrano in tale tipologia tutti i casi di aneurisma aortico con sede in un punto qualsiasi dell'aorta addominale.

Nota Bene: interessando l'aorta ascendente, l'aneurisma della radice aortica è di fatto un aneurisma dell'aorta toracica e come tale andrebbe incluso nella seconda delle sopraccitate tipologie; tuttavia, gli esperti tendono a considerarlo a parte, per via della particolarità del segmento di aorta coinvolto.

Epidemiologia

Secondo studi statistici su scala mondiale, il numero annuale di morti per aneurisma dell'aorta sarebbe aumentato negli ultimi 30 anni; i decessi, infatti, sono passati da 100.000, nel 1990, a 152.000, nel recente 2013.
A sviluppare  più frequentemente un aneurisma aortico sono le persone anziane sopra i 65 anni, gli uomini (il 2/3 dei pazienti è di sesso maschile), i fumatori, le persone affette da ipertensione e gli individui con problemi di aterosclerosi.

Lo sapevi che…

Il tasso di mortalità in caso di rottura di un aneurisma dell'aorta addominale è pari al 70-90%.

Cause

Attualmente, i medici non hanno ancora definito una causa precisa per l'aneurisma dell'aorta; tuttavia, sono abbastanza sicuri dell'azione favorente di fattori come:

  • L'invecchiamento.
    La parete dei vasi sanguigni è composta da elastina e collagene; la prima assicura elasticità, mentre la seconda garantisce forza e resistenza alle sollecitazioni. 
    Con l'invecchiamento, i vasi sanguigni perdono sia parte dell'elastina che del collagene, il che li rende più rigidi, più fragili e inclini a dilatazioni permanenti come gli aneurismi.
  • L'aterosclerosi.
    L'aterosclerosi è il fenomeno di indurimento delle arterie di medio e grosso calibro, che induce nel tempo, sulla parete interna dei vasi arteriosi appena citati, la formazione di ateromi, aggregati prevalentemente lipidici capaci di ostacolare la circolazione sanguigna.
    L'aterosclerosi riconosce come cause principali l'ipertensione, l'ipercolesterolemia, i trigliceridi alti, l'età avanzata, il tabagismo, il diabete mellito e l'obesità.
  • L'ipertensione.
    In medicina, il termine "ipertensione" indica la condizione in cui la pressione arteriosa a riposo è costantemente superiore ai valori rappresentanti la normalità.
    Tra le possibili cause di ipertensione, figurano il sovrappeso, l'obesità, la sedentarietà, il fumo di sigaretta, l'invecchiamento, lo stress, l'ipercolesterolemia e una certa predisposizione familiare alla pressione alta.
  • Il fumo di sigaretta.
    Il fumo di sigaretta e il tabagismo in genere sono fonte diretta di danno alle arterie, favoriscono la formazione di ateromi (aterosclerosi) e sono responsabili di un innalzamento della pressione arteriosa oltre i livelli di normalità (ipertensione).
  • L'aortite, cioè la vasculite ai danni dell'aorta.
    In medicina, il termine "vasculite" indica l'infiammazione delle pareti vascolari; pertanto, l'aortite è l'infiammazione delle pareti dell'aorta.
    Tra le cause di aortite, figurano infezioni (es: sifilide, tubercolosi e salmonella), malattie autoimmuni (es: lupus eritematoso sistemico, arterite di Takayasu e artrite reumatoide) ed eventi traumatici a carico dell'aorta.
  • Le malattie genetiche del tessuto connettivo.
    Tra le malattie genetiche in questione, le più importanti sono la sindrome di Marfan e la sindrome di Ehlers-Danlos, le quali sono spesso associate a una sofferenza dei vasi sanguigni (aorta compresa).

È importante precisare che i suddetti fattori – in particolare l'invecchiamento, l'aterosclerosi, l'ipertensione e il fumo di sigaretta – sono molto più pericolosi se combinati assieme; in termini pratici, è molto più incline a sviluppare un aneurisma aortico un soggetto contemporaneamente anziano e fumatore, rispetto a un soggetto soltanto di età avanzata o soltanto affetto da ipertensione.

Fattori di rischio

Sono fattori di rischio di aneurisma aortico:

  • Tutte le condizioni citate in precedenza (età avanzata, aterosclerosi, ipertensione ecc.);
  • L'obesità;
  • I trigliceridi alti (o ipertrigliceridemia);
  • L'ipercolesterolemia;
  • La sedentarietà;
  • Il diabete mellito;
  • Una storia familiare di aneurisma dell'aorta.

Sintomi e Complicazioni

L'aneurisma aortico è una condizione subdola, in quanto presenta la tendenza a mantenersi asintomatico fintanto che non raggiunge notevoli dimensioni o fintanto che le sue pareti non si rompono.  

Sintomi di un aneurisma di grandi dimensioni

I sintomi di un aneurisma dell'aorta di grandi dimensioni variano in relazione alla sede della dilatazione. Infatti, se la dilatazione è a livello del primissimo tratto di aorta ascendente (aneurisma della radice aortica) o nel comparto toracico (aneurisma dell'aorta toracica), il quadro sintomatologico caratteristico può comprendere: voce roca, dolore al petto, difficoltà respiratorie, tosse e dolore nella parte alta della schiena; se invece la dilatazione è nel comparto addominale (aneurisma dell'aorta addominale), i sintomi tipici della problematica in corso possono consistere in: dolore addominale, dolore nella parte medio-bassa della schiena, senso di qualcosa di pulsante a livello dell'ombelico e dolore agli arti inferiori.

Approfondimento: perché un aneurisma dell'aorta di grandi dimensioni è sintomatico?

I sintomi correlati alla presenza di un aneurisma aortico di grandi dimensioni sono il risultato della pressione esercitata dalla dilatazione, a carico degli organi o delle strutture nervose adiacenti; per capire, prendendo a esempio il sintomo "voce roca" osservabile in presenza di un aneurisma della radice aortica di notevole grandezza, il sopraccitato disturbo dipende dalla compressione del nervo laringeo ricorrente, passante nelle immediate vicinanze dell'aorta ascendente.

Complicanze

Gli aneurismi aortici sono noti per almeno 3 complicanze:

  • La già citata rottura delle loro pareti. Più frequente quando la dilatazione è notevole, questo grave evento produce un'emorragia interna che ha spesso esito letale;
  • La già citata formazione di coaguli sanguigni anomali (emboli) o trombi. Da tali formazioni può scaturire un episodio di ictus o di occlusione delle arterie coronarie (attacco di cuore);
  • La cosiddetta dissecazione aortica. Con dissecazione aortica, i medici intendono la separazione anomala degli strati che compongono la parete dell'aorta, seguita dalla formazione di un falso canale entro cui può penetrare il sangue e che può andare incontro a rottura con estrema facilità (complice un indebolimento della suddetta parete).

SINTOMI IN CASO DI ROTTURA

I tipici sintomi e i segni risultanti dalla rottura di un aneurisma dell'aorta sono:

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  • Ipotensione (cioè bassa pressione arteriosa);
  • Polso veloce;
  • Perdita di conoscenza;
  • Difficoltà respiratorie.

Quando rivolgersi al medico?

Specialmente per le persone a rischio (quindi anziani, fumatori, obesi, soggetti con ipertensione, malati di sindrome di Marfan ecc.), costituisce un valido motivo per rivolgersi a un medico o recarsi al più vicino centro ospedaliero la comparsa apparentemente ingiustificata di sintomi quali: dolore all'addome, dolore al torace, voce roca, dolore alla schiena, problemi respiratori e strana sensazione pulsante a livello dell'ombelico.

COSA FARE IN CASO DI ROTTURA DI UN ANEURISMA AORTICO?

La rottura di un aneurisma dell'aorta rappresenta un'emergenza medica, pertanto richiede cure immediate.

COSA FARE SE NON SI HANNO SINTOMI?

Secondo i medici, un individuo in apparenza sano dovrebbe sottoporsi a un check-up per l'individuazione di problemi vascolari come gli aneurismi aortici quando:

  • Ha più di 65 anni;
  • È fumatore e/o soffre di ipertensione, aterosclerosi, diabete ecc.;
  • Soffre di sindrome di Marfan o sindrome di Ehlers-Danlos;
  • Soffre di una qualche malattia autoimmune associata ad aortite;
  • Ha sofferto in passato di una qualche infezione associata ad aortite.

Diagnosi

Un medico potrebbe individuare un aneurisma dell'aorta mediante l'uso del fonendoscopio, durante un classico esame obiettivo; tuttavia, questa circostanza è alquanto insolita e comunque non garantisce la certezza della diagnosi; per una diagnosi certa di aneurisma dell'aorta, infatti, occorrono test più precisi e specifici come gli esami radiologici.

Esami radiologici

Tra gli esami radiologici utili alla diagnosi di aneurisma aortico, figurano: la radiografia del torace, l'ecocardiogramma, l'ecografia addominale, la TAC al comparto toraco-addominale e la risonanza magnetica al comparto toraco-addominale.
Oltre a fornire la cosiddetta conferma diagnostica, questi test strumentali permettono ai medici di conoscere l'esatta dimensione e la precisa posizione dell'aneurisma dell'aorta presente.

Terapia

La presenza di un aneurisma dell'aorta impone una terapia i cui obiettivi sono:

  • Impedire l'ulteriore espansione della dilatazione e
  • Prevenire la rottura della dilatazione, il fenomeno della dissecazione aortica e la formazione di emboli sanguigni o trombi.

Le opzioni di trattamento per il raggiungimento dei sopraccitati obiettivi sono diverse e la scelta di una piuttosto che di un'altra è strettamente dipendente dalla gravità dell'aneurisma aortico presente. Infatti, se l'aneurisma dell'aorta è di piccole dimensioni, i medici si limitano al monitoraggio periodico della dilatazione (il cosiddetto "principio della sorveglianza") e alla cura mediante farmaci e/o uno stile di vista sano di qualsiasi eventuale condizione di salute capace di aggravare l'intera situazione (es: fumo, ipertensione, ipercolesterolemia ecc.); se invece l'aneurisma aortico è di grandi dimensioni, sono costretti a ricorrere alla chirurgia.

Monitoraggio periodico

Comprensivo di esami come l'ecocardiogramma, la TAC o la risonanza magnetica toraco-addominale, l'ecografia addominale ecc., il monitoraggio periodico di un aneurisma dell'aorta permette di individuare tempestivamente eventuali cambiamenti (es: espansioni) di quest'ultimo.

Terapia farmacologica

Tra i farmaci che possono risultare utili in caso di aneurisma dell'aorta, meritano una citazione i beta-bloccanti, gli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II e le statine; beta-bloccanti e recettori dell'angiotensina II sono medicinali per il controllo dell'ipertensione, mentre le statine sono medicinali per il controllo dell'ipercolesterolemia.   

Stile di vita

Chi soffre di un aneurisma aortico trae benefici da uno stile di vita in cui:

  • È abolito il fumo di sigaretta;
  • Si pratica regolarmente esercizio fisico;
  • Si mangia in maniera equilibrata e sana (cibi poveri di grassi, cibi poveri di zuccheri raffinati, cibi poveri di sale ecc.).

Chirurgia

Esistono due approcci chirurgici per curare un aneurisma dell'aorta di grandi dimensioni: l'approccio tradizionale (o approccio di chirurgia "a cielo aperto") e l'approccio endovascolare (o approccio di chirurgia endovascolare).
Attraverso l'approccio tradizionale, il chirurgo esegue una sorta di trapianto vascolare; pratica, infatti, la resezione del tratto di aorta con la dilatazione e la sostituzione  di tale tratto con un innesto di materiale sintetico.

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Mediante l'approccio endovascolare, invece, il medico operante effettua l'impianto di una struttura metallica per il rinforzo interno delle pareti aortiche soggette a dilatazione; in altre parole, inserisce in corrispondenza del segmento di aorta dilatato una sorta di protesi metallica che funge da elemento di rinforzo per le pareti indebolite.
Tra i due approcci chirurgici appena descritti, il secondo è sicuramente meno invasivo del primo, però, purtroppo, non è applicabile a tutti i portatori di un aneurisma dell'aorta.

PERCHÉ OPERARE SOLO I CASI PIÙ GRAVI?

L'intervento chirurgico per la cura di un aneurisma aortico è una procedura estremamente delicata, durante la quale il rischio di morte del paziente, a causa di una complicanza operatoria, è molto elevato.
Alla luce di ciò, i medici ricorrono alla chirurgia solo quando il rischio di morte per la rottura di un aneurisma dell'aorta è superiore al rischio di morte per una complicanza operatoria; in altre parole, decidono di operare solo se la presenza dell'aneurisma aortico è più insidiosa della pratica chirurgica.

Brevi informazioni sulla chirurgia dell'aneurisma dell'aorta:

  • In assenza di malattie del tessuto connettivo o dissecazione aortica, l'indicazione alla chirurgia vige esclusivamente per i casi di aneurisma aortico in cui il diametro della dilatazione è superiore ai 5 centimetri.
  • In presenza di malattie del tessuto connettivo o dissecazione aortica, la suddetta indicazione varia e rientrano tra gli operabili anche aneurismi aortici con diametro inferiore ai 5 centimetri.

Qual è il trattamento in caso di rottura di un aneurisma dell'aorta?

La rottura di un aneurisma dell'aorta richiede la pratica immediata di un intervento chirurgico finalizzato alla riparazione dell'aorta e al conseguente blocco dell'emorragia interna.

Prognosi

Soffrire di un aneurisma dell'aorta significa essere in serio pericolo di vita, perché la dilatazione anomala può rompersi da un momento all'altro e perché può formarsi un embolo capace di scatenare un episodio di ictus o un attacco di cuore.

Prevenzione

Tra le precauzioni utili a ridurre il rischio di aneurisma dell'aorta, si segnalano: non fumare e mantenere nella norma i livelli pressori e del colesterolo ematico.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza