Nel linguaggio comune, il termine emorroide definisce un processo infiammatorio del plesso emorroidario che circonda l'orifizio anale. In altre parole, le emorroidi sono cuscinetti soffici e riccamente vascolarizzati in cui le vene rettali infiammate, protendendosi verso l'esterno, causano fastidio, dolore e sanguinamento.
Sebbene le emorroidi possano manifestarsi in entrambi i sessi, le donne in gravidanza costituiscono in assoluto la categoria più esposta al rischio.
Le emorroidi sono favorite da più fattori: abitudini alimentari scorrette, alcolismo, alterazioni ormonali, diarrea o stipsi cronica, familiarità, sedentarietà, smodata assunzione di lassativi e tabagismo.
Cosa Fare
- Ottimizzare la propria alimentazione: un regime alimentare scorretto, caratterizzato da eccessi o dal consumo frequente di alimenti "spazzatura", può favorire l'insorgere di emorroidi
- Asciugare sempre accuratamente la zona genitale e anale con il phon o con un panno morbido di cotone (in particolare dopo l'igiene intima)
- Indossare biancheria intima di cotone; preferire quella senza cuciture e con elastici morbidi per non irritare la zona genitale e anale
- Lavare la zona anale con acqua fresca (non gelida): il freddo esercita un blando effetto analgesico (crioterapia)
- Avvertire immediatamente il medico in caso di sangue nelle feci: malgrado non sia così raro riscontrare del sangue nelle feci in occasione di emorroidi, si raccomanda comunque sempre il consulto medico, dato che questo sintomo potrebbe nascondere disturbi ben più gravi (es. tumore del colon retto)
- Scegliere una carta igienica morbida e confortevole
- Utilizzare carta igienica non colorata e non profumata: le sostanze coloranti ed i profumi possono aggravare il prurito anale che caratterizza le emorroidi
- Detergere con estrema cura e delicatezza la regione anale, in particolare dopo ogni defecazione
- Retrospingere delicatamente l'emorroide estroflessa nel canale anale con il dito, allo scopo di velocizzarne la guarigione
- Un buon rimedio per attenuare il fastidio delle emorroidi è sedersi su un cuscino a ciambella (reperibile in farmacia o in ortopedia): accorgimento particolarmente utile per i soggetti che, per motivi lavorativi, sono costretti a rimanere molte ore seduti
Cosa NON fare
- Assumere alcolici: l'alcolismo aumenta il rischio di emorroidi, pertanto si consiglia di ponderarne il consumo
- Sedentarietà: una vita sedentaria predispone il soggetto al rischio di emorroidi
- Utilizzo smodato di lassativi: queste sostanze, facilitando la peristalsi, possono infiammare il plesso emorroidario dell'orifizio anale, favorendo lo sviluppo (od il peggioramento) delle emorroidi
- Rapporti sessuali anali: in caso di emorroidi, si raccomanda di astenersi da approcci simili per evitare di aggravare il disturbo
- Applicare cortisonici o altre formulazioni farmaceutiche senza consultare il medico
- Detergere la zona anale e genitale con detergenti intimi aggressivi o profumati
- Graffiare la zona anale: le emorroidi sono spesso causa di prurito anale, dunque il paziente affetto tende a grattarsi. Questo atteggiamento, seppur temporaneamente confortante, può aggravare il quadro clinico favorendo sanguinamento ed infezioni
- Sollevare carichi pesanti: lo sforzo eccessivo potrebbe acutizzare il problema delle emorroidi
- Utilizzare acqua gelida per l'igiene intima: il conseguente spasmo della muscolatura anale potrebbe causare lo strozzamento dei noduli emorroidali
- Sport come ciclismo ed equitazione: queste pratiche sportive dovrebbero essere temporaneamente sospese, dato che possono accentuare il dolore anale nel contesto di malattie emorroidali ed aggravarne l'infiammazione
Cosa Mangiare
- Seguire una dieta sana e bilanciata, assicurando un adeguato apporto di fibre, alimenti integrali ed ortaggi
- Bere tanta acqua per ammorbidire il contenuto intestinale, favorendo l'evacuazione: accorgimento particolarmente utile in caso di tendenza alla stitichezza nel contesto di emorroidi
- Assumere yogurt con fermenti lattici vivi od un probiotico (per rafforzare le difese immunitarie)
- Assumere tanta frutta e verdura, in quanto ricca di antiossidanti (vitamina C ed E)
Cosa NON Mangiare
- Cibi piccanti (es. peperoncino, salamino piccante ecc.) o speziati
- Caffè e bevande con caffeina (bibite a base di cola, guaranà ecc.)
- Cibi ricchi di sale (es. insaccati): l'eccesso di sale trattiene i liquidi dal sistema circolatorio, favorendo l'infiammazione a carico delle vene emorroidarie
- Alcolici e birra
- Alimenti di difficile digestione, come intingoli, fritture ed alimenti ricchi di grassi
Cure e Rimedi naturali
Per velocizzare la guarigione, si consiglia di applicare localmente creme o pomate formulate con principi attivi ad azione capillarotropa-protettiva:
- Elicriso (Helichrysum angustifolium) → proprietà antiedemigena, decongestionante, antidolorifica
- Centella (Centella asiatica) → attività capillarotrope e vasocostrittrici
- Rusco (Ruscus aculeatus) → attività capillarotrope e vasocostrittrici
- Amamelide (Hamamelis virgiliana) → proprietà antiflogistiche, astringenti e cicatrizzanti
- Olio di jojoba (Simmondsia chinensis) → notevoli capacità antiossidanti (esercitate dalla vitamina E) ed emollienti. In alternativa all'olio jojoba, il burro di Karitè esercita le medesime funzioni
- Iperico (Hypericum perforatum) → proprietà cicatrizzanti, disinfettanti e astringenti (rimedio naturale indicato in caso di emorroidi sanguinolente)
- Aloe (Aloe vera gel) → proprietà antinfiammatoria, lenitiva, riepitelizzante ed astringente
- Collinsonia canadensis rimedio naturale alternativo, particolarmente utile in caso di emorroidi dolorose e sanguinanti durante la gravidanza
I prodotti erboristici per la cura delle emorroidi possono essere arricchiti con alcuni oli essenziali balsamici. A tale scopo sono particolarmente indicati l'olio essenziale di Menta (Mentha x piperita) e di eucalipto (Eucalyptus globulus Labill), in grado di conferire freschezza al prodotto, esercitando un blando effetto anestetico-rinfrescante immediato (seppur temporaneo)
Cure Farmacologiche
- Farmaci corticosteroidi ad applicazione topica: esercitano un potente effetto antinfiammatorio:
- Idrocortisone (es. Proctosedyl)
- Fluocinolone (es. Proctolyn)
- Fluocortolone (es. Ultraproct)
- Farmaci anestetici locali (applicazione topica): agiscono esclusivamente sul sintomo, senza tuttavia interagire con la causa d'origine:
- Benzocaina (es. Foille)
- Lidocaina (es. Xylocaina, Lidofast)
- Dibucaina (es. Nupercainal)
- Pramoxina cloridrato (es. Tronotene)
Prevenzione
- Lavare sempre accuratamente le mani prima di toccare l'area genitale e anale, per ridurre il rischio d'infezione
- Portare con sé salviette intime disinfettanti o formulazioni liquide specifiche (es. amuchina, anonet)
- Eseguire regolarmente gli esercizi di Kegel durante la gravidanza. Le gestanti sono più soggette alle emorroidi: sembra che gli esercizi di Kegel prevengano in qualche modo questo spiacevole disturbo, facilitando anche il parto
- Regolarizzare la frequenza di evacuazioni: le persone predisposte alle emorroidi dovrebbero andare alla toilette solo se necessario. Le "spinte" possono favorire la fuoriuscita dell'emorroide o, quando già presente, accentuarne il dolore
- Seguire una dieta sana e bilanciata associata ad un esercizio fisico regolare aiuta a prevenire le emorroidi
Trattamenti medici
L'intervento chirurgico va considerato come l'unica alternativa realmente efficace nel caso i rimedi naturali o farmacologici non abbiano dato esito positivo per la cura delle emorroidi.
Tra gli interventi chirurgici più appropriati ricordiamo:
- Emorridectomia, necessaria per le emorroidi gravi associate a forti sanguinamenti, a trombi frequenti o a prolasso completo. La tecnica consiste nell'asportazione chirurgica delle emorroidi mediante rimozione dell'eccesso di tessuto, responsabile di emorragie e prolasso
- Metodo THD: consiste nella sutura dei rami terminali dell'arteria rettale superiore (che veicola il sangue alle emorroidi). Il suddetto rimedio chirurgico è indicato per la cura del prolasso emorroidario di I II grado associato a sanguinamento
- Metodo elaborato dal Dr. Longo (prolassectomia + emorroidopessi): consiste nel riposizionamento delle emorroidi prolassate