Rimedi per la Disidratazione

Rimedi per la Disidratazione
Ultima modifica 14.09.2020
INDICE
  1. Cos’è
  2. Cosa Fare
  3. Cosa Non Fare
  4. Cosa Mangiare
  5. Cosa Non Mangiare
  6. Cure e Rimedi Naturali
  7. Cure Farmacologiche
  8. Prevenzione
  9. Trattamenti Medici

Cos’è

Per disidratazione si intende una perdita significativa dell'acqua corporea.

rimedi disidratazione Shutterstock

L'acqua costituisce circa il 55% del peso di un organismo adulto.

Una riduzione "apparentemente" insignificante, valutata in percentuale sulla massa totale del corpo, può compromettere le prestazioni psico-fisiche del soggetto. Quando la perdita giunge al 10% sopraggiungono complicazioni gravi e potenzialmente fatali.

La perdita dei liquidi corporei avviene principalmente con:

La disidratazione colpisce soprattutto:

  • Malati di patologie infettive gastrointestinali (in presenza di vomito e diarrea), patologie renali, endocrine, del comportamento alimentare (anoressia) ecc;
  • Bambini: hanno uno stimolo della sete sottosviluppato;
  • Anziani: hanno uno stimolo della sete poco efficiente; inoltre, col passare del tempo l'organismo tende a ritenere meno acqua;
  • Sportivi: presentano una sudorazione quasi esponenziale rispetto a un sedentario, soprattutto nella stagione estiva;
  • Chi lavora in ambienti estremamente faticosi o caldi: operatori di cucina, braccianti agricoli ecc;
  • Chi segue diete estreme come le chetogeniche o chi assume diuretici.

Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento della Disidratazione; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.

Cosa Fare

  • In caso di vomito e diarrea (tipici delle gastro-enteriti ma non solo), curare l'agente scatenante.
  • In caso di patologie ormonali o renali, il rischio di disidratazione si ridurrà proporzionalmente alla cura della malattia.
  • Indurre i bambini e gli anziani a bere anche quando non avvertono lo stimolo della sete.
  • Seguire una dieta equilibrata (vedi sotto).
  • Idratarsi correttamente durante lo sport.
  • Nel periodo estivo, praticare sport nelle ore più fresche.
  • Utilizzare un abbigliamento idoneo alla condizione, meglio se di tipo tecnico.
  • Se possibile, ridurre l'esposizione a correnti d'aria forti e calde.
  • In alta quota, idratarsi correttamente nonostante le temperature non troppo elevate, poiché l'organismo deve inumidire maggiormente l'aria di ventilazione.
  • Bere anche durante le attività acquatiche e subacquee.
  • Volendo praticare le saune e i bagni turchi, calcolare i tempi con intelligenza e iniziando progressivamente.
  • Limitare l'esposizione ai raggi solari diretti.
  • Iniziare a bere prima, continuare durante e anche dopo una sudorazione molto intensa.
  • Prediligere le soluzioni isotoniche in alternanza all'acqua.
  • Per capire se l'organismo soffre realmente di disidratazione, verificare la presenza dei seguenti sintomi:

Nei casi più gravi:

Nota: Ricordiamo che una perdita del 2-3% non è difficile da ottenere. Se la bilancia mostra una riduzione significativa del peso in breve o brevissimo tempo, quasi sicuramente si tratta di disidratazione.

Attenzione! In caso di perdita di conoscenza (ad esempio durante prestazioni atletiche molto intense), prima di intervenire, è necessario consultare il medico per evitare di peggiorare la situazione. Infatti, non tutti sanno che alcuni dei sintomi legati all'ipokaliemia (riduzione del potassio) sono molto simili a quelli della disidratazione (astenia, confusione mentale, ipostenia e crampi muscolari, paralisi). Idratando forzatamente un organismo carente di potassio si può aggravare ulteriormente la situazione.

Dopo aver ottenuto la certezza clinica di disidratazione è fondamentale procedere con una reidratazione rapida ed efficace. I metodi migliori sono:

  • Bevendo una soluzione facilmente assorbibile.
  • Nel caso il soggetto risulti privo di conoscenza o sia particolarmente grave, il pronto intervento applicherà un'infusione glucoidrosalina per via endovenosa (fleboclisi).
  • Una volta conclusa la fase acuta, è necessario provvedere a una reidratazione progressiva. L'organismo non è un "contenitore" da riempire. Sia l'acqua che i nutrienti si spostano da un tessuto all'altro mediante un complesso sistema di membrane e sfruttando i gradienti di concentrazione, canali specifici ecc. Per questo motivo la reidratazione dev'essere progressiva, prolungata e rispettosa di alcuni principi nutrizionali ben precisi (vedi sotto).

Cosa Non Fare

  • Protrarre i sintomi di vomito e diarrea.
  • Trascurare la poliuria indotta dalle malattie renali e ormonali.
  • Lasciare che bambini e anziani bevano di tanto in tanto.
  • Assumere diuretici.
  • Seguire diete disidratanti come le chetogeniche e quelle povere di cibi acquosi.
  • Praticare sport senza idratarsi e seguire una dieta sbilanciata.
  • Praticare sport nelle ore più calde dei periodi estivi.
  • Utilizzare le tute in plastica o altri capi di abbigliamento sintetici per aumentare la sudorazione (panciere, short in gomma ecc).
  • Esporsi a correnti d'aria molto forti e calde.
  • Asciugando rapidamente il sudore, possono occultare il grado di sudorazione.
  • Sottovalutare l'altitudine.
  • Sottovalutare la minzione e la sudorazione durante le attività acquatiche e soprattutto subacquee.
  • Esporsi a saune e bagni turchi prolungati.
  • Esporsi ai raggi solari per molte ore (ad esempio addormentandosi al sole).
  • Trascurare la presenza di sintomi che possono indicare uno stato di disidratazione.
  • Ignorare la possibilità che si tratti di ipokaliemia e non di disidratazione.
  • Bere soluzioni ipotoniche o ipertoniche: sono scarsamente assorbite e possono scatenare diarrea peggiorando la situazione.

Cosa Mangiare

Per prevenire la disidratazione o reidratare l'organismo è necessario bere e mangiare in maniera corretta:

  • Se il livello di attività fisica globale non prevede lo sport e la sudorazione rientra nella normalità, è sufficiente introdurre 1ml di acqua ogni caloria assunta con la dieta (per una dieta da 200kcal si consigliano 2 litri d'acqua). In questa stima dovrebbe rientrare anche l'acqua contenuta negli alimenti (circa 0,8-1,5 litri/die) ma, per ridurre al minimo il rischio di disidratazione, è consigliabile applicare questo numero solamente alle bevande.
  • Se la sudorazione è intensa a causa dell'attività motoria, si consiglia di stimare la quantità di liquidi da reintrodurre effettuando la doppia pesata prima e dopo l'allenamento. La differenza tra i due valori corrisponde alla perdita effettiva di liquidi da reintrodurre. Si tratta di un parametro molto utile nella programmazione degli allenamenti futuri.
  • Se la perdita di liquidi è considerevole, diventa necessario frazionare le bevute prima, durante e dopo la sessione. Bere tutto in una volta può essere molto fastidioso.
  • In caso di sport, diarrea e sudorazione intensa, prediligere i liquidi isotonici o blandamente ipotonici. Questi vengono meglio assorbiti, partecipano al ripristino dell'equilibrio salino e forniscono energia. Contengono glucidi semi-complessi tra il 5-10% (meglio al 6-8%) e minerali (soprattutto potassio e sodio). La temperatura ottimale è di 8-13°C.
  • Durante i pasti quotidiani, scegliere i cibi che contengono una discreta concentrazione d'acqua:
    • Frutta e verdura freschi: il VI e VII gruppo fondamentale degli alimenti è quello che partecipa maggiormente all'apporto di acqua e potassio nella dieta. Le porzioni possono essere 3-6 al giorno e variare da 50 a 300g.
    • Minestroni: sono a base di ortaggi cotti, ma hanno il vantaggio di contenere ancora più acqua. Inoltre, a differenza di molte altre ricette con verdura cotta, quella del minestrone non subisce alcuna perdita di minerali.Spremute, centrifugati e frullati: da consumare nei pasti secondari.
    • Tè e tisane.
    • Latte e yogurt: hanno un contenuto d'acqua molto elevato; le porzioni sono di 1-3 al giorno (250ml per il latte e 125g per lo yogurt).
    • Carne, pesce e uova freschi: utilizzando metodi di cottura adeguati, anche questi alimenti permettono di supportare l'idratazione. È consigliabile prepararli con i seguenti metodi: crudità, lessatura in acqua, sottovuoto, a vapore, a pressione e in vasocottura. Non sono da escludere nemmeno al cartoccio, in crosta al forno e il salto in padella.
    • Primi piatti brodosi a base di cereali e leguminose: l'eventuale ammollo e la cottura in acqua di questi semi amidacei (o dei derivati) ne aumenta l'idratazione del 100-200%. Le porzioni sono 1-2 al giorno e variano da 30 g a 80 g di alimento e 250-500ml di brodo o acqua. Tuttavia, prediligendo ricette in brodo la quantità di liquido aumenta anche di 4 volte.
  • Seguire una dieta bilanciata con la giusta percentuale di macronutrienti (carboidrati compresi).

Cosa Non Mangiare

Il consumo esclusivo dei cibi poco idratati e di alcuni prodotti diuretici può predisporre alla disidratazione:

Alcune molecole possono rivelarsi diuretiche e favorire l'escrezione di acqua; tra queste ricordiamo soprattutto:

Cure e Rimedi Naturali

I rimedi naturali per la disidratazione non sono altro che i cibi stessi. Sono particolarmente efficaci quelli:

Cure Farmacologiche

Prevenzione

La prevenzione della disidratazione può essere effettuata solo quando l'agente disidratante è noto:

  • Curare eventuali malattie che possono provocare la disidratazione.
  • Valutare attentamente le variabili del caso (alta quota, attività subacquee, vento caldo, sole diretto ecc).
  • Bere e mangiare in maniera adeguata, soprattutto in presenza di calore e attività sportiva intensa.
  • Bere anche quando non si ha sete; senza esagerare, sono sufficienti piccoli sorsi.
  • Vestire in maniera specifica e scegliere orari con temperature accettabili.

Trattamenti Medici

Non esistono trattamenti medici specifici per curare o prevenire la disidratazione. L'unica eccezione è costituita dagli interventi chirurgici finalizzati alla cura di patologie superiori.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer