Postura funzionale e dinamica con il metodo Feldenkrais®
A cura del Dottor Maurizio Cancenda
Stare seduti in posizione comoda
Per questa lezione avrete bisogno di uno sgabello
o di una sedia con il sedile abbastanza rigido, in modo
da non sprofondare con il sedere. Mettete anche un
tappetino e un cuscinetto per la testa davanti alla sedia,
in modo da potervi distendere
nelle pause.Se potete, togliete gli occhiali
o le lenti a contatto
prima di iniziare.
Sedetevi sul bordo anteriore
del sedile, con le due
piante dei piedi appoggiate
comodamente a terra. State
seduti in modo naturale,
senza forzarvi a stare diritti.
Disegnate nella mente il profilo della vostra schiena,
dal sedere fino alla testa, come se doveste tracciarlo
su un foglio di carta. Come sono le curve nella
parte bassa, la zona lombare, e nella parte alta, la regione
toracica? Come sono orientate le spalle? Qual è la posizione della testa rispetto al busto? La sentite
in asse o più avanti? Ricordate il disegno della vostra
postura per un confronto che faremo più tardi.
Distendetevi sulla schiena, con le gambe piegate e
i polpacci appoggiati sopra il sedile. Come abbiamo
visto, questa è un'ottima posizione per riposare la colonna:
il carico
sui dischi
intervertebrali è minimo.è molto utile
anche per la
circolazione
delle gambe.
In questa posizione fate muovere il bacino, lasciando
l'osso sacro appoggiato a terra, in modo che
la zona lombare si inarchi e si appiattisca.
Quando la lombare si inarca e si allontana dal pavimento,
il peso va più nella parte bassa dell'osso sacro,
verso il coccige. Quando la zona lombare si appiattisce
e aumenta il contatto con il suolo, il peso va
verso la parte alta del bacino. Muovetevi in modo
leggero e piacevole. Permette al movimento del bacino
di propagarsi lungo la colonna. Poi lasciate andare
e riposate. Ritornate come prima, in posizione seduta
sul bordo anteriore del sedile e con le piante dei
piedi a terra.
Muovete delicatamente il bacino in modo da portare
il peso, alternativamente, sul davanti e sul retro
degli ischi. Quando portate il peso sul davanti la
schiena si inarca, quando portate il peso indietro la
schiena si ingobbisce. Fate movimenti lievi e piacevoli.
Quando il peso va avanti, permettete al torace di aprirsi e allo sguardo di andare verso il cielo, quando
il peso va indietro, lasciate cadere le spalle e guardate
in basso. Ripetete un po' di volte questa coordinazione
e poi riposate sulla schiena con i polpacci appoggiati
al sedile.Ritornate seduti sul bordo anteriore del sedile e
riprendete il movimento di spostare il peso sul davanti
e sul retro degli ischi. Quando portate il peso sul
davanti la schiena si inarca, quando portate il peso
indietro la schiena si ingobbisce. Questa volta, però,
invertite la direzione dello sguardo. Quando il peso va
avanti e inarcate la schiena guardate verso il basso,
quando il peso va indietro e la schiena si arrotonda,
guardate verso l'alto. Il movimento è lo stesso di prima,
cambia solo la coordinazione degli occhi che è diventata
non abituale. Come abbiamo visto, le coordinazioni
inusuali rappresentano un ottimo stimolo
per il nostro sistema nervoso. Ricordate che non è
necessario fare movimenti grandi.
Quando avete bisogno, distendetevi sulla schiena
e riposate. Ascoltate il vostro respiro.Ritornate, per un'ultima volta, seduti sul bordo
anteriore del sedile, con le due piante dei piedi appoggiate
comodamente a terra. Mantenete una postura
naturale, senza forzarvi a stare diritti. Verificate l'impegno
per mantenere la posizione seduta. È cambiato
qualcosa rispetto all'inizio del processo? Riuscireste
a stare così più a lungo? Qual è l'espansione del vostro
respiro?
Risentite l'appoggio sulle due ossa del sedere, i
due ischi. Il peso è più centrale?
Disegnate, mentalmente, il profilo della vostra schiena, dal sedere fino alla testa: è lo stesso di prima? Come sono le curve? Qual è la posizione della testa rispetto al busto? La sentite più in asse?